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Il Piano Integrato di Salute, la partecipazione dei cittadini, il controllo di efficacia degli interventi e delle prestazioni Arezzo, 23 settembre 2011.

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1 Il Piano Integrato di Salute, la partecipazione dei cittadini, il controllo di efficacia degli interventi e delle prestazioni Arezzo, 23 settembre 2011 Arezzo, 23 settembre 2011 Pedone-Domenichelli

2 Il Piano Integrato di Salute PIS: strumento di programmazione integrata delle politiche sociali e sanitarie e delle loro connessioni con quelle relative ai settori ambientali e territoriali, che hanno influenza sullo stato di salute della popolazione.

3 1.governare la domanda; 2.sviluppare lintegrazione socio-sanitaria; 3.incidere sui determinanti di salute (sanitari e non); 4. rafforzare, attraverso la partecipazione degli abitanti di un territorio, la capacità di costruzione, definizione ed elaborazione delle politiche pubbliche; 5. creare e favorire nuove forme di scambio e di comunicazione tra le istituzioni e la società; 6. contribuire ad una più elevata coesione sociale, attraverso la diffusione della cultura della partecipazione e la valorizzazione di tutte le forme di impegno civico. Obiettivi

4 PARTIAMO DAI DETERMINANTI DI SALUTE (BENESSERE) Non modificabili Socio- economici AmbientaliStili di vitaAccesso ai servizi GeneticaPovertàAriaAlimentazion e Istruzione SessoOccupazioneAcqua e alimenti Attività fisicaServizi sanitari EtàEsclusione sociale AbitatoFumoServizi sociali Diseguaglianze socio-sanitarie Ambiente sociale e culturale AlcoolTrasporti Attività sessuale Attività produttive farmaci

5 Il Piano Integrato di Salute Il PIS prevede obiettivi di salute e benessere correlati a progetti complessi su problematiche specifiche ad alta valenza sanitaria e socio-sanitaria che coinvolgono varie risorse ed hanno una ricaduta specifica, valutabile e misurabile, sullo stato di salute di un territorio

6 Partecipazione Ascolto della domanda Lettura dei bisogni Scelta delle priorità Programmazione Pianificazione Progettazione Azione Verifica partecipata Il PIS è……………..

7 La partecipazione Presuppone il coinvolgimento di tutti gli attori della società: Popolazione Comuni Provincia Regione USL Associazioni Attività produttive, commerciali…

8 Il percorso per la costruzione del PIS deve essere partecipato non solo dai rappresentanti politici ma dalle strutture e servizi del territorio di competenza. Il Comune dovrà mettere in campo non solo la disponibilità del Sindaco a partecipare ai lavori con assessori, ma profili professionali strutturati che vanno dal sociale fino allufficio tecnico, SUAP, ecc., così la Provincia con le strutture professionali che sovraintendono a opere di interesse provinciale (es. pensiamo allimpatto che la viabilità ha sullorganizzazione dei servizi sanitari ) La partecipazione

9 Pensiamo ai piani strutturali dei Comuni, verde pubblico, rete stradale, impianti sportivi, insediamenti produttivi inquinamento acqua, aria, suolo, rumore, radiazioni ionizzanti, luce… Partecipazione dei Comuni ma anche delle forme societarie tra di essi per la gestione o lesercizio di certe funzioni (es: edilizia popolare - gestione dei rifiuti – gestione del sociale). Lobiettivo è la salute in tutte le politiche (ambientali, urbanistiche, viabilità, trasporto, commercio, scuola, sport, cultura…) La partecipazione

10 Il PIS non è un documento di programmazione limitata e circoscritta al sanitario e socio-sanitario ma è strumento di programmazione a 360°: ambienti di vita e lavoro sono fattori di rischio importanti per la prevenzione delle malattie soprattutto quelle cronico- degenerative. PIS: programmazione

11 La prevenzione delle malattie croniche passa attraverso ladozione di corretti stili di vita, ma cè necessità di strutture ad esempio per lattività fisica sono necessarie palestre, piste ciclabili, percorsi salute nel verde… Malattie croniche

12 Il PIS non può limitarsi ad esempio a promuovere corretti stili di vita ma deve andare oltre e fare sì che la programmazione anche del territorio tenga conto del benessere complessivo della comunità. La salute è anche un problema di benessere felice e il benessere felice è un problema di socialità. La salute e il benessere

13 Un miglioramento delle relazioni può avere un impatto benefico sulla salute e sulla spesa sanitaria. La principale prevenzione delle malattie dovrebbe essere promozione del benessere-felice. Lisolamento sociale rende la gente più vulnerabile, studi dimostrano che le perdite di memoria negli anziani sono significativamente minori in quelli che sono socialmente integrati e attivi. La salute e il benessere

14 La mortalità e la morbosità tendono ad aumentare e la speranza di vita a diminuire con laumentare delle diseguaglianze ed esclusioni sociali. Vi è uno stretto collegamento tra malattie croniche in una popolazione che invecchia e le diseguaglianze. Noi siamo una popolazione che invecchia e tanto cammino abbiamo da fare per raggiungere lequità e linclusione: il PIS è un occasione e uno strumento. La salute e il benessere

15 Riflessioni per il gruppo di lavoro La partecipazione

16 Differenze culturali o di potere possono condizionare la possibilità di esprimersi. La relazione tra le caratteristiche socio-demografiche e il processo di partecipazione è forte. La partecipazione è influenzata da regole burocratiche, pregiudizi, risorse limitate e regole organizzative. Le aspettative dei cittadini a volte non sono realistiche e praticabili e da parte degli amministratori e sanitari si registrano atteggiamenti di difesa del proprio potere. Inoltre il coinvolgimento ha un costo! La partecipazione: criticità

17 Il processo della partecipazione La partecipazione, perché sia tale, presuppone un potere decisionale che si concretizza in un processo circolare: Produzione di informazioni utili per lintervento Produzione di informazioni utili per lintervento Gli interventi modificano il sistema Gli interventi modificano il sistema I cambiamenti sono osservati e valutati ed accrescono le competenze e i ruoli I cambiamenti sono osservati e valutati ed accrescono le competenze e i ruoli Produzione di nuove informazioni per le decisioni Produzione di nuove informazioni per le decisioni

18 Vanno ipotizzate forme di coinvolgimento di utenti e consumatori nelle fasi di: ideazione, pianificazione, organizzazione, valutazione. Coinvolgere individui, gruppi di volontariato, associazioni di pazienti, comunità locali per pianificazione, conduzione e monitoraggio. Criticità del coinvolgimento: la partecipazione ad un gruppo di decisione non è sempre garanzia di una effettiva partecipazione alle decisioni da parte del cittadino. Il coinvolgimento

19 La comunicazione Servono nuove forme di comunicazione, rendere i servizi più accessibili, cambiare la cultura organizzativa e la salute. E necessario avere senso della comunità, sentirsi efficaci nel gruppo. La comunicazione e il coinvolgimento devono essere mirati a formulare un Patto territoriale con tutti gli attori della società. Il primo attore con il quale fare il patto è il cittadino perché se non cè reale partecipazione nessun perfetto PIS rappresenta uno strumento di programmazione utile al raggiungimento dellobiettivo salute.

20 1.Illustare chiaramente gli scopi, le regole procedurali, 2. rendere evidente la relazione tra consultazione e decisioni prese, luso che verrà fatto della consultazione, 3. quanto siano negoziabili le decisioni, 4. quale il grado di conoscenza è necessario per partecipare alla consultazione. Come comunicare

21 Quale mezzo: serie di incontri su tematiche ad esempio: ambiente e stili di vita, inclusione sociale, giovani generazioni, anziani, disabilità. Creazione di una pagina web per acquisire i contributi di tutti. Chi li conduce: attori sociali ed istituzionali (Provincia, assessori e sindaci Comuni, organizzazioni terzo settore, operatori sociali e sanitari, Prefettura, OOSS, Arpat, scuole, A chi sono aperti: ai cittadini tutti, rappresentanti dei quartieri, associazionismo informale… Dove: dislocati nel territorio e non solo in sede direzionale Quando: nel periodo di produzione del PIS Un esempio: i dialoghi sulla salute

22 La partecipazione del cittadino è realizzabile mediante lascolto anche attraverso i suoi organismi di rappresentanza che non sono necessariamente i Comuni, ma possono essere le associazioni (sportive, anziani, malati) circoli, scuole, ecc. Partecipazione alle scelte è un diritto e un dovere del cittadino. La presenza di non professionisti nelle sedi in cui si discute di salute non solo arricchisce ma porta ad una visione nuova e diversa dei problemi. Partecipazione alle scelte è un diritto e un dovere del cittadino. La presenza di non professionisti nelle sedi in cui si discute di salute non solo arricchisce ma porta ad una visione nuova e diversa dei problemi. Forme della partecipazione

23 Una programmazione che preveda percorsi dal livello locale verso quelli superiori (perché entri a far parte del sistema) Un sistema dei servizi flessibile (non solo sanitari ma in generale al cittadino), che tenga conto dei suggerimenti e delle richieste di adeguamento/modifica La socializzazione/diffusione delle esperienze positive Requisiti della partecipazione

24 . Individuazione dei problemi, bisogni, opportunità di salute (limmagine di salute che trasforma le informazioni del profilo di salute da oggettive in soggettive perché contengono le esperienze, le conoscenze, i valori della comunità) Scelta delle priorità e decisione delle azioni necessarie a risolvere i problemi (limmagine di salute gerarchizza i problemi e deve rendere trasparenti i criteri di tale gerarchia) Valutazione dei risultati degli interventi Fasi della partecipazione nei PIS

25 Il gruppo di ricerca americano Minnesota Heart Health ha concluso che Ciò che abbiamo imparato è che è difficile cambiare i comportamenti degli individui senza cambiare la comunità in cui essi vivono e ciò che stiamo imparando è che è difficile cambiare il comportamento di intere comunità senza cambiare il loro ambiente sociale" Conclusioni


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