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DALLO STATUTO ALBERTINO ALLA COSTITUZIONE

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Presentazione sul tema: "DALLO STATUTO ALBERTINO ALLA COSTITUZIONE"— Transcript della presentazione:

1 DALLO STATUTO ALBERTINO ALLA COSTITUZIONE
DIRITTO DALLO STATUTO ALBERTINO ALLA COSTITUZIONE

2 La nostra COSTITUZIONE risale al 1° gennaio 1948.
Prima c’era lo STATUTO ALBERTINO, concesso dal re Carlo Alberto (Regno del Piemonte e Sardegna) dopo i moti del 1848. Lo Statuto Albertino aveva determinate caratteristiche: era una Costituzione concessa, (dal francese octualier) ottriata= concessa; era una Costituzione flessibile (poteva essere modificata con una legge ordinaria del Parlamento; Era una Costituzione corta (non conteneva tanti articoli e concedeva pochi diritti).

3 Esso prevedeva una MONARCHIA COSTITUZIONALE PURA: cioè il Re era non solo il Capo dello Stato, ma anche capo del Governo. Il Re partecipava a tutti e tre i poteri dello Stato (Esecutivo, nominava e revocava i ministri, capo dell’esecutivo), (Legislativa Il Sistema parlamentare era BICAMEREALE: 1. Camera dei deputati era elettiva, i rappresentanti si eleggevano però con un Suffragio Ristretto = c’erano pochi cittadini che avevano diritto di voto (solo chi aveva un determinato censo, i nobili o coloro che avevano un determinato titolo di studio e solamente uomini, le donne non avevano diritto di voto). 2. Poi c’era il Regio Senato, dove vi erano tutti senatori a vita, nominati dal Re.

4 Il Re partecipava anche al potere giudiziario, poiché nominava i Giudici, che erano di nomina regia. Godevano di una certa autonomia, poiché dopo 3 anni diventavano inammovibili. Lo Statuto Albertino è stata la 1° Costituzione dello Stato Italiano, dopo l’Unità d’Italia e si è applicato durante tutto il Regno d’Italia, per 100 anni. Durante il periodo fascista è stato la nostra Costituzione. Era FLESSIBILE e non è riuscito a difendere lo Stato, in particolare con le leggi FASCISTISSIME, , quando lo Stato è stato trasformato da democratico ad una dittarura. Da un momento all’altro, senza fatica, il Parlamento (composto da una maggioranza di deputati fascisti) ha votato a favore queste leggi. Dopo la Marcia su Roma il re ha dato a Mussolini l’incarico di formare il Governo, nel 1924 ha fatto votare la cosiddetta LEGGE “ACERBO” legge elettorale (cognome del parlamentare che la presentò) passò alla storia come legge TRUFFA: quel partito che avesse avuto almeno il 25% dei voti, avrebbe ottenuto il 75% dei seggi in Parlamento.

5 [la Legge elettorale, determina il meccanismo attraverso il quale i voti dei cittadini vengono trasformati in seggi del Parlamento.] Ci furono le elezioni, il Partito fascista ottenne il 25% dei voti e trasformò in 75% dei seggi di parlamentari fascisti, aveva un’opposizione che non riusciva a fare niente a livello di decisioni, e tra fine emanarono le “leggi fascistissime”, che eliminarono le libertà individuali e trasformarono l’Italia in una DITTATURA.

6 Lo Statuto Albertino, Costituzione che ormai serviva a poco e che Mussolini modificò in gran parte, rimase in vigore fino a dopo la Guerra. Con la Liberazione ci fu un referendum, il 2 giugno, il governo provvisorio decise di rimettere in sesto il Paese. Si sceglieva la forma istituzionale dello Stato (Monarchia- Savoia, o passare alla Repubblica), si scelse la Repubblica. Si stabilì che l’Italia doveva avere una nuova Costituzione e il 2 giugno del ’46 si elessero i 75 membri che avrebbero redatto la Costituzione. Per la 1° volta votarono anche le donne (grazie ad una legge del 1945).

7 La commissione dei 75 si suddivise i 3 sottocommissioni: alla fine del ’47 fu promulgata dal Capo provvisorio dello Stato, Enrico DE NICOLA, la nostra Costituzione ed entrò in vigore il 1° gennaio 1948. Il governo che ci fu dal ’45-48, è stato definito di UNITA’ NAZIONALE, con democrazia cristiana, socialisti, comunisti, le forze che combatterono i fascisti. Dopo le elezioni della primavera del ’48, con una campagna elettorale incisiva e grazie all’aiuto economico degli americani, vise la Democrazia Cristiana e rimase al governo per 50 anni, i socialisti-comunisti andarono all’opposizione (c’era il timore dell’avanzare dell’Unione Sovietica e il partito comunista era molto legato all’URSS).

8 La Democrazia Cristiana, partito sostenuto dai cattolici, governò a lungo o da sola (monocolore) o con altri partiti (in coalizione), ma sempre come partito di maggioranza. Prima si chiamava Partito Popolare che fu creato nel 1919 da Don Luigi Sturzo. Fu spazzata via, con il Parito Socialista, nel , quando ci fu Tangentopoli (con lo smascheramento del sistema di tangenti, imprenditori-politici). Nel 1994 il vuoto al centro è stato colmato da Forza Italia di Silvio Berlusconi.

9 La nostra Costituzione
Il 2 giugno sono stati eletti dal popolo italiani 556 menbri dell’Assemblea Costituente i quali al loro interno hanno eletto una Commissione detta “dei 75” (membri più competenti), suddivisa i 3 sottocommissioni, ognuna delle quali doveva portare avanti una parte della Costituzione, a forza di compromessi, infatti non facevano parte di un solo orientamento politico (sx, centro=partito popolare, liberale, d’azione). Essi hanno cercato di giungere a compromessi positivi per emanare poi la Costituzione, basata su principi democratici di libertà ed uguaglianza, sanciti dai prmi 12 articoli.

10 E’ stata fatta approvare da tutta l’assemblea alla fine 1947, il presidente della Repubblica, Enrico de Nicola, ha approvato la Costituzione con vacatio legis molto breve, ed è stata promulgata 1° gennaio 1948 Nella primavera del ’48 ci furono le elezioni politiche, come stabiliva la nuova Costituzione. Vinse la Democrazia Cristiana, partito inizialmente di maggiornza assoluta, che governò poi anche con delle coalizioni, essa fu infatti al governo dal 1948 al 1994, quando fu spazzata via (con lo scandalo del 1992 “Tangentopoli”); raccolse la sua eredità il centro destra con Forza Italia.

11 CARATTERI DELLA NOSTRA COSTITUZIONE
E’ una Costituzione VOTATA dai membri dell’Assemblea Costituente, eletti dal popolo; E’ una Costituzione LUNGA, perchè ha molti articoli (139 articoli + 18 disposizioni transitorie finali), ma anche perché concede molti diritti, civili politici, ma anche economici e sociali; E’ una Costituzione DEMOCRATICA, basata sul concetto di democrazia (prefigura uno stato sociale, perché garantisce una serie di diritti sociali e prevede uno Stato che intervenga attraverso una serie di servizi sociali laddove il cittadino sia in una situazione di disagio); - E’ una Costituzione RIGIDA per poter essere modfificata ha bisogno di un procedimento complesso “procedura aggravata” da parte del Parlamento (non una normale procedura di promulgazione di legge) sancita all’articolo 138 della Costituzione.

12 Articolo 138 della Costituzione
Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di 3 mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciscuna camera nella 2° votazione. Le leggi sono sottoposte a referendum popolare quando, entro 3 mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda 1/5 dei membri di una camera o 500 mial elettori o 5 consigli regionali. None è promulgata la legge se non è approvata dalla maggiornaza dei voti validi. Non si farà il referendum se la legge è stata approvata nella 2° votazione da ciascuna delle 2 camere con una maggioranza dei 2/3 dei componenti. In questo caso la legge verà promulgata perché c’è un’espressione molto forte della volontà dei componenti delle 2 camere.

13 Il Parlamento è BICAMERALE: formato da 2 camere, una Camera dei Deputati e un Senato della Repubblica. Questo referendum CONFERMATIVO è valido, indipendentemente che si rechino al voto la maggioranza degli aventi diritto. Contrariamente, quello dell’art. 75 è ABROGATIVO, cioè si devono recare al voto la maggioranza degli aventi diritto affinché sia valido. La legge proposta dal Referendum non è promulgata se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi (SI= vogliono la legge; NO= la legge non modificherà la Costituzione)

14 LA COSTITUZIONE è suddivisa in 4 parti
1. Artt introduzione, principi generali, sanciscono tutti i diritti fondamentali dei cittadini italiani e di chi si trova sul nostro territorio (democratico, di libertà, laborista). 2. Artt. dal la 1° parte vera e propria, dei diritti e doveri dei cittadini, rapporti civili, economici, etico-sociali, rapproti politici. 3. Artt , la 2° parte, ordinamento della Repubblica come sono strutturate e che compito hanno i principali organi dello stato Costituzioneli, Governo, camere, magistratura, presidente dello Stato, cosa si intende per pubblica amministrazione e coma vienbe strutturata. Artt. Riguardanti le Regioni e Provincie, modificati da una Legge Costituzionale nel 2001. 4. Ultima parte, sono le disposizioni transitorie e finali, 18 articoli, sono servite per il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento. Ultimo articolo art. 139 “la forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale”.


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