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PubblicatoGiorgina Mariotti Modificato 10 anni fa
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Adolescenza:conto alla rovescia Come i genitori possono prepararsi
Dott.ssa Enza Corrente Sutera Dello 24 maggio ‘13
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Cosa c’è prima?: (nell’infanzia?)
Identificazione col genitore del proprio sesso Cosa c’è prima?: (nell’infanzia?) Dipendenza dal modello adulto Socializzazione e scolarizzazione Rapporto giocoso col proprio corpo
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Cosa succede nella preadolescenza?
Distacco dai genitori internalizzati Cosa succede nella preadolescenza? Interessi e valori extrafamiliari Crisi di identità Nuova immagine corporea civetteria goffaggine = eccitazione sessuale, nuove sconosciute pulsioni
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innamorati dell’altro
innamorati di sé innamorati dell’altro Attratti dal gruppo
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Attese e delusioni tra i banchi di scuola
lo studio e la scuola Attese e delusioni tra i banchi di scuola
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Tipi di alunni: Passivi: rifiutano o subiscono l’esperienza scolastica ; insuccessi, abbandoni, note disciplinari Apatici : minimo impegno, disinteressati al profitto Aggressivi : organizzano contestazioni, astensioni dalle lezioni, spesso atti distruttivi Costruttivi : vivono in modo positivo il ruolo di studenti con profitto legato al loro impegno
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La questione educativa
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preadolescenza. SVILUPPO COGNITIVO Sviluppo puberale Crisi d’identità
Pensiero ipotetico-deduttivo Senso di onnipotenza capacità di astrazione attrazione per il nuovo/sconosciuto
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è protagonista attivo della propria formazione psicologica
BAMBINO / PREADOLESCENTE è protagonista attivo della propria formazione psicologica elabora i dati della propria esperienza in modo personale e originale tende all’autonomia esplora / si scontra col limite supera confronti con cose e persone prova intense emozioni
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La sua vera realizzazione:
BAMBINO / PREADOLESCENTE La sua vera realizzazione: nell’appagamento del senso di sicurezza affettivo e materiale nell’incontro con difficoltà e ostacoli gioco esplorazione sperimentazionei rischio
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PREADOLESCENTE-ADOLESCENTE
( Si evidenzia ) eccitante consapevolezza nelle diverse situazioni di realizzare se stesso perché riesce a trarre il massimo vantaggio dalle varie esperienze che lo fanno sentire più grande e autonomo
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Attività e conoscenze ed esperienze gli danno consapevolezza di:
PREADOLESCENTE-ADOLESCENTE Attività e conoscenze ed esperienze gli danno consapevolezza di: divenire più abile e sicuro avere più libertà apprendere cose significative provare la gioia di crescere
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ma a lui si richiede: lo sforzo, l’impegno, l’attesa
PREADOLESCENTE-ADOLESCENTE ma a lui si richiede: lo sforzo, l’impegno, l’attesa il superamento di limiti e insuccessi il fronteggiare la “paura” nel confronto coi pari e con gli adulti
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Se la presenza educativa che lo accompagna è corretta:
PREADOLESCENTE-ADOLESCENTE Se la presenza educativa che lo accompagna è corretta: stimola e suscita ottimismo e fiducia rende più forti nell’affrontare sforzo, sconfitte, ostacoli e paure
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Tener conto delle capacità cognitive e delle conoscenze già acquisite
PREADOLESCENTE Tener conto delle capacità cognitive e delle conoscenze già acquisite Stimolare un forte interesse per l’acquisizione di maggiore consapevolezza: sui propri vissuti emozionali sui comportamenti corretti sui propri obblighi di crescita
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Fronteggiare l’onnipotente narcisismo:
PREADOLESCENTE-ADOLESCENTE Fronteggiare l’onnipotente narcisismo: rendendolo capace di affrontare confronti e possibili sconfitte rendendolo consapevole dei suoi “obblighi di crescita”
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Il bambino/ragazzo di oggi
* Famiglia affettiva, non più normativa *multietnicità: quadro di riferimento di un contesto sociale in grande mutamento * realtà multimediale e virtuale
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Il genitore continua a dire : “ io sono stato giovane, ma tu non sei mai stato vecchio”
Il bambino/ragazzo di oggi risponde: “non sei mai stato giovane nel modo in cui io sono giovane e non lo sarai mai A.O. Ferraris
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Nel tempo dell’adolescenza.
Parlare coi figli. Un dialogo tra sordi?
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IN FAMIGLIA diverse generazioni diverse età della vita diversi ruoli
Relazioni affettive Relazioni etiche/normative
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La comunicazione è un PROCESSO CIRCOLARE
PERCHE’ CHI PARLA INFLUENZA CHI ASCOLTA …E VICEVERSA Stati emotivi Mass Media Pubblicità Cultura….
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Comunicare efficacemente è dire:
le cose giuste al momento giusto So cosa voglio dire e perchè nel modo giusto Nella situazione più opportuna e adatta Facendomi capire 22
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La responsabilità nella comunicazione
in una relazione di reciproco scambio ciò che comprende chi ascolta Non è rilevante ciò che dice chi parla ma Non conta l’intenzione di chi comunica ma il comportamento conseguente di chi ascolta 23
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Le maggiori difficoltà
dipendono dalla Situazione emotiva Stato d’animo Emozioni 24
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Il messaggio Filtrato da Codificato da 25
Ansie, paure, diffidenze,blocchi psicologici… Codificato da Parole, pianti, atteggiamenti, ribellioni, silenzi, violenze… 25
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Ostacoli : rigidità,turbolenze,eventi stressanti, visioni capovolte per età,obiettivi non condivisi, pressioni amicali, posizioni di ruolo… Incomprensioni, fallimento strategie educative, disobbedienze, liti, rabbie
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Tensione : nasce da rigidità porta all’incomprensione
determina rotture fa nascere sofferenze emotive Non mi capisce = Non mi vuole bene La tensione va oltre la differenza di opinione
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Si litiga non sul problema, ma perché si vuole avere ragione (o potere) sul problema 5
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Esempi di reazione: La mamma trova un pacchetto di sigarette nella tasca del figlio tredicenne: Reazioni superficiali, che portano a litigare: - “Ascolti o no quello che ti dice tua madre, che non vuole che fumi?” “Dovresti sentire il dovere di spiegare…” “Vuoi dirmi qualcosa o no?” “Hai solo 13 anni, non ti vergogni? inasprimento del rapporto Reazione da ascolto attivo: “Quando ho trovato il pacchetto di sigarette, mi sono spaventata molto e ho parlato col papà. Abbiamo bisogno di capire, di parlarne con te; ora o appena ti senti di farlo.” facilitazione del dialogo 29
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Esempi di reazione alla collera:
Il ragazzo svogliato persiste con le impreparazioni e temiamo non abbia svolto il compito assegnato: Risposte normali, come quando si litiga: -“Hai intenzione di perdere ancora tempo?” -“Smettila di farti rincitrullire ancora dai tuoi amici perditempo!” -“Ma cosa farai mai nella vita?” inasprimento del rapporto Risposte da ascolto attivo: -“Mi sento molto arrabbiato quando vedo che non hai ancora studiato” -“Mi piacerebbe che tu avessi qualche ora libera dai tuoi amici per essere anche capace di fare e capire quello che facciamo qui” facilitazione del dialogo
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Col tono giusto si può dire tutto. Col tono sbagliato, nulla.
L’unica difficoltà consiste nel trovare un tono George Bernard Shaw 31
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grazie
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