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PubblicatoPerla Gasparini Modificato 11 anni fa
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Centro di massa Consideriamo un sistema di due punti materiali di masse m1 e m2 che possono muoversi in una dimensione lungo un asse x x m1 m2 x1 x2 xc Centro di massa: Il centro di massa è in una posizione intermedia tra x1 e x2 Il centro di massa è più vicino al corpo di massa maggiore Caso particolare: se m1=0 è xc=x2 (se m2=0 è xc=x1 )
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Centro di massa di un sistema di punti
Per un sistema di n punti materiali in una dimensione si pone: In 3 dimensioni, la posizione del centro di massa è definita da: Il centro di massa è un punto geometrico che si muove come se in esso fosse concentrata tutta la massa del sistema
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Moto del centro di massa
Nella somma delle forze vanno considerate sia le forze interne (interazioni tra i punti del sistema) che quelle esterne (dovute all’azione di agenti esterni al sistema) Per la terza legge di Newton, le forze interne sono a due a due uguali e opposte, quindi non contribuiscono alla somma a secondo membro, dove rimane la risultante delle sole forze esterne
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Forze interne e forze esterne
m1 m2 m3 Fext,1 Fext,2 Fext,3 La risultante delle forze interne è sempre nulla perchè sono a due a due uguali in modulo e dirette in verso opposto
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Quantità di moto Per una particella si definisce il vettore quantità di moto: Derivando rispetto al tempo la quantità di moto si ha: L’equazione precedente è una formulazione più generale della seconda legge di Newton in quanto tiene conto della possibilità che la massa della particella possa variare nel tempo
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Quantità di moto di un sistema
Si definisce la quantità di moto di un sistema di punti materiali come somma delle singole quantità di moto: Centro di massa: La quantità di moto del sistema è pari alla quantità di moto che avrebbe il centro di massa se in esso fosse concentrata tutta la massa del sistema Equazione del moto del centro di massa:
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Teorema dell’impulso Consideriamo un punto materiale su cui agisce una forza molto intensa per un breve intervallo di tempo Δt tra t1 e t2 (situazione tipica in un urto): Impulso: La variazione della quantità di moto è pari all’impulso
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Conservazione della quantità di moto
Sistema chiuso = nessuna particella può entrare o uscire dal sistema Sistema isolato = sistema di punti materiali in cui la risultante delle forze esterne è nulla In un sistema chiuso e isolato la quantità di moto del sistema si conserva (ma possono variare le quantità di moto delle singole particelle!) Se è nulla una sola componente della risultante delle forze esterne (es. Fext,x ) allora si conserva la corrispondente componente della quantità di moto (Px )
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Urto tra due punti materiali
Processo di urto tra due punti materiali: l’interazione tra i due punti è di breve durata (da potersi ritenere istantanea) rispetto al tempo di osservazione del sistema durante l’urto, l’intensità delle forze esterne è trascurabile rispetto a quella delle forze di interazione tra i due corpi Affinchè si verifichi un processo di urto, non è necessario che ci sia il contatto tra le due particelle Negli esperimenti di fisica subnucleare, si verificano urti tra particelle elementari senza che queste vengano a contatto In un processo di urto si conserva la quantità di moto del sistema: il moto del centro di massa del sistema non risente dell’urto
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Urto completamente anelastico (1)
In urto completamente anelastico, le due particelle, dopo l’urto, restano attaccate. Conservazione della quantità di moto: La velocità finale dei due corpi è pari alla velocità del centro di massa del sistema, che resta inalterata dall’urto
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Urto completamente anelastico (2)
In questo esempio, la particella di massa m2 è inizialmente ferma (v2=0):
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Pendolo balistico Il pendolo balistico è usato per misurare la velocità dei proiettili Il proiettile penetra nel blocco di legno (urto completamente anelastico): Il sistema blocco+proiettile oscilla, conservando la sua energia meccanica: Ricavando V dalla seconda equazione e sostiuendo nella prima:
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Urto elastico In un urto elastico si conserva l’energia cinetica del sistema Conservazione della quantità di moto: Conservazione dell’energia cinetica: Velocità finali: Se m1=m2 allora V1=v2 e V2=v1 (i corpi si scambiano le velocità)
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Urto elastico con bersaglio fisso
In questo caso v2=0 e le formule per le velocità finali diventano: Se m1=m2 :V1 = 0 e V2 = v1 (i corpi si scambiano le velocità) Se m2>>m1 : V1 ≈ -v1 e V2 ≈ 0 (il proiettile rimbalza sul bersaglio e torna indietro con velocità in modulo uguale a quella iniziale) Se m2<<m1 : V1 ≈ v1 e V2 ≈ 2v1 (il proiettile prosegue il suo moto indisturbato e il bersaglio schizza via con velocità pari al doppio della velocità iniziale del proiettile)
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