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PubblicatoSylvana Miceli Modificato 11 anni fa
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La Motivazione ad Apprendere: stile attributivo e senso di efficacia
Dr.ssa Barbara Arfé Dipartimento di Psicologia e Antropologia Culturale Facoltà di Scienze della Formazione
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Interventi educativi in bambini con difficoltà dell’apprendimento
Interventi centrati su: Esercizio dell’abilità (come il proporre al bambino numerosi esercizi dello stesso tipo) Componenti della prestazione (ad esempio, nel caso della lettura e della scrittura, indirizzare gli esercizi al potenziamento della consapevolezza fonologica) Abilità generali (visuo-percettive, linguistiche e psicomotorie) Controllo strategico e metacognizione Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Intervento meta-cognitivo: apprendere ad apprendere
Capacità di apprendimento autonomo: Conoscere e saper usare gli strumenti per apprendere (conoscere le strategie e monitorarle) Essere consapevoli della loro efficacia Conoscere se stessi: i propri modi di apprendere, le proprie risorse e fragilità Conoscere vari generi di compito Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Intervento meta-cognitivo: apprendere ad apprendere
Conoscenza di fattori o di variabili riguardanti: la persona il compito le strategie Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
Brown (1978; 1981; 1987) Classificazione dei processi metacognitivi: Predizione: predire il livello di prestazione in un compito Pianificazione: organizzare le azioni che portano a un obiettivo Monitoraggio: controllo progressivo dell’attività cognitiva intrapresa Valutazione: capacità di mettere alla prova una strategia di apprendimento e sua valutazione complessiva (ad esecuzione conclusa) Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Le componenti emotive-motivazionali nei disturbi dell'apprendimento
Nel corso dell’esperienza il bambino sviluppa competenze ma anche un senso di efficacia rispetto a vari generi di compito e generale, verso l’apprendimento Esperienze di insuccesso ripetuto producono frustrazione e la percezione di non poter controllare il risultato (la performance) Esperienze di successo producono senso di padronanza e controllo della prestazione e delle proprie possibilità a apprendere Harter (1992) Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Senso di efficacia e concetto di sé
Senso di efficacia: varia per attività e compiti Concetto di sé: rappresentazione che l’individuo ha di se stesso. Ha un triplice ruolo: Mantiene la coerenza nelle varie rappresentazioni dell’individuo Influenza il modo di interpretare la realtà Determina le aspettative dell’individuo Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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L'attribuzione causale (AC)
Modello di Weiner (1972; 1974) Per spiegare il successo o il fallimento di fronte ad un obiettivo da raggiungere, l’individuo prende in considerazione quattro cause principali: l’abilità lo sforzo la difficoltà del compito la fortuna Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Le dimensioni dell'Attribuzione Causale
Locus della causa Esterno Interno Stabilità della causa Stabile Instabile Controllabilità della causa Controllabile Non controllabile Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Le dimensioni dell'Attribuzione Causale
Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Le percezioni di auto-efficacia
Per percezioni di auto-efficacia si intendono.. ...giudizi contesto-specifici e compito-specifici rispetto alla propria capacità di svolgere un compito (Bong & Skaalvik, 2003). I bambini apprendono ad auto-valutare le proprie prestazioni acquisendo consapevolezza del compito e delle proprie abilità, attraverso l'interpretazione dei risultati delle proprie prestazioni, confrontandosi con gli altri, sulla base di messaggi di incoraggiamento o critica, e sulla base di stati interni sperimentati nel corso della prestazione. Stime non accurate della propria auto-efficacia possono conseguire da un difetto di analisi del compito o da una mancata conoscenza di sé e delle proprie modalità di apprendimento relativamente ad un certo dominio (Bandura & Schunk, 1981). Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Differenze legate all’età
Gli alunni più giovani solitamente sovra-stimano la propria efficacia rispetto ai compiti e la propria abilità a svolgere compiti di varia natura. Con l’aumentare dell’età aumenta l’accuratezza dei giudizi di auto-efficacia, che diventano sempre più legati ai risultati effettivi della prestazione (Paris & Oka, 1986; Stipek, 1993; Wagner et al., 1989). Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Differenze legate alla prestazione: profili di prestazione “alti” e “bassi” Gli studenti con profili “alti” mostrano di possedere una più alta percezione della propria efficacia e aspettative di prestazione più alte, rispetto a quelli con profili “bassi” (Schunk, 1991; Stipek, 1993). mostrano di calibrare meglio di studenti con profili “bassi” le proprie percezioni di efficacia (Ehrlich, et al., 1993; Paris & Oka, 1986). Risultati contrastanti riguardano studenti con profili di prestazione “bassi” (Klassen, 2002; Tabassan, Grainger, 2002). Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Le difficoltà di A. A. frequenta, al momento dell’invio al reparto di Neuropsichiatria dell’Unità Sanitaria Locale, la classe prima elementare. Dopo una prima visita con la neuropsichiatra infantile, viene diagnosticato un disturbo specifico di letto-scrittura Da febbraio con il passaggio allo stampato minuscolo, si sono presentati i primi problemi. A. non va a scuola volentieri, e ha verbalizzato le sue difficoltà soprattutto nel dettato. Alla bambina viene affiancata un’insegnante di sostegno per 6 ore a settimana e un aiuto a casa, e si attende la presa in carico dell’appoggio logopedico, del quale A. necessita A casa il lavoro dell'educatrice: divisione e fusione delle parole all’interno della frase, lettura prima di sillabe semplici, poi più complesse. Supporto per svolgere i compiti assegnati a casa dalle insegnanti. I genitori tentano anche una terapia presso un centro specifico per la lettura, particolarmente impegnativo sul piano economico, ma non vedono risultati nel breve periodo e la bambina accusa un sovraccarico lavorativo. Decidono perciò di interrompere continuando solo con l’appoggio educativo a casa. Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Le difficoltà di A. Dopo pochi mesi la correttezza e la velocità di lettura migliora, ma con l’avvicinarsi dell’inizio della scuola, la bambina dimostra un sensibile peggioramento del suo stato d’animo e anche nella correttezza e velocità di lettura e scrittura rispetto anche alla situazione iniziale. Accusa mal di testa e problemi alla vista e la capacità attentiva scende sui 3-5 minuti circa per la lettura di sillabe. Peggiore è anche il rendimento in matematica, anche per quei calcoli ormai consolidati. La bambina si sveglia spesso di notte con frequenti incubi e ha paura del buio. La madre appare molto sfiduciata e rassegnata e chiede se non sia il caso di fermarla in seconda elementare. Con l’interruzione durante le vacanze estive (la bambina ha viaggiato spesso con la famiglia o con la madre) la situazione peggiora ancora e A. spesso verbalizza la sua frustrazione di diversità rispetto agli altri bambini Finalmente la bambina viene presa in carico per la logopedia, ma questo viene visto da A. solo come un carico di lavoro in più rispetto agli altri bambini. Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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L'intervento “Si, proviamo a fare questo lavoro!
Io adoro i questionari! Ma quando questo lavoro finirà, io sarò guarita dalla Dislessia?” Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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La programmazione dell’Intervento
Valutazione del : Profilo globale del bambino (cognitivo-emotivo) Urgenze/priorità: i bisogni del bambino Deficit/difficoltà e elementi costruttivi/abilità La natura delle attività proposte: Senso Funzionalità Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Il primo incontro: la valutazione iniziale
Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Il primo incontro: la valutazione iniziale
Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Il primo incontro: la valutazione iniziale
Evidenzia le parole che non conosci Ora prova a rispondere alle domande Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Il primo incontro: la valutazione iniziale
Auto-valutazione Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Il primo incontro: la valutazione iniziale SCRITTURA Compito: Descrivi un viaggio che hai fatto o una giornata che ricordi particolarmente volentieri (una gita, ad esempio). PRIMA DEL COMPITO Rispondi alle seguenti domande mettendo una crocetta sulla risposta che descrive come meglio ti senti. Non ci sono risposte giuste o sbagliate. Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Il primo incontro: la valutazione iniziale
Quanto sei sicura di saper fare queste cose?
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Il primo incontro: la valutazione iniziale
Auto-valutazione Segna con delle matite colorate tutti gli errori che hai compiuto e le frasi sulle quali non sei sicura (che ti sembra di non aver scritto correttamente o che ti sembrano poco chiare). Segna ora con una crocetta le cose che sei riuscita a svolgere positivamente.
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Gli strumenti: AC Prova di attribuzione 4-11 (Ravazzolo et al., 1998) Esempio Un giorno a scuola sbagli il compito di matematica. Perché succede? Non sono abbastanza bravo/a ABILITÀ Non sono stato aiutato/a AIUTO Non mi sono impegnato/a IMPEGNO Sono stato sfortunato/a FORTUNA Il compito era difficile DIFFICOLTÀ Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Gli strumenti: AC Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Gli strumenti: Senso di Efficacia
ASCP (Caprara, 2001): Auto-efficacia Scolastica Percepita, rispetto a vari compiti e abilità. Esempi: Quanto sei capace nell’imparare la matematica? Quanto sei capace di finire in tempo i compiti? Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Gli strumenti: senso di efficacia in scrittura (S_WR_T et S_WR_A) Shell et al., 1995 Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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I testi Vengono selezionati testi di vario genere, adeguati per età scolare e rappresentativi del tipo di materiale presentato a scuola Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Le attività con i testi Esame del compito e previsioni di efficacia Svolgimento del compito Auto-valutazione detezione degli errori e valutazione dell'attribuzione di efficacia confronto prestazione/previsione Correzione (guidata) Riflessione sul compito: quali difficoltà/errori sono compiuti e in quale misura incidono sulla funzionalità del testo Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Secondo incontro Compito: Descrivi la tua casa. PRIMA DEL COMPITO Rispondi alle seguenti domande mettendo una crocetta sulla risposta che descrive come meglio ti senti. Non ci sono risposte giuste o sbagliate. Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Secondo incontro Quanto sei sicura di saper fare queste cose? Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Secondo incontro Auto-valutazione Segna con delle matite colorate tutti gli errori che hai compiuto e le frasi che ti sembra di non aver scritto correttamente o che ti sembrano poco chiare. Rispondi alle domande Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Secondo incontro Revisione Correggiamo ora gli errori insieme: trova le parole sbagliate, segnale qui sotto: Adesso rileggi la tua autovalutazione iniziale. Si è verificata corretta la tua previsione? Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Terzo incontro Compito Scrivi una lettera ad un tuo amico o ad una tua amica a scelta. A. decide di scrivere ad un’amica. La struttura dell'incontro è analoga a quella dei precedenti: un pre-test iniziale sulle percezioni della bambina circa la sua efficacia nel compito specifico la composizione del compito di scrittura (la lettera) il post-test: verifica della corrispondenza delle proprie percezioni con la prestazione effettiva l’autovalutazione in base alle anticipazioni Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Quarto e quinto incontro
Quarto incontro Compito: Scrivi le istruzioni di un gioco Quinto incontro Scrivi una pagina di diario (La bambina è particolarmente motivata) Stessa struttura degli incontri precedenti Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Auto-valutazione conclusiva
“Le mie previsioni in merito al compito si sono verificate poi corrette? Come, mi sono valutata?” Sono stati assegnati tre diversi punteggi: bene, espresso dalla medaglia tricolore così così, rappresentato dal pinguino mi valuterò meglio la prossima volta, lo smile triste Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Auto-valutazione conclusiva
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Valutazione conclusiva
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Valutazione conclusiva
Un innalzamento globale nella autovalutazione di efficacia non per la componente punteggiatura ma per quanto riguarda la capacità di calibrare le proprie percezioni rispetto all’effettiva esecuzione del compito Un diverso atteggiamento assunto dalla bambina nei confronti di sé e del compito (A. “anche noi vogliamo essere dislessiche”) Più tempo dedicato alla scrittura Maggiore attenzione agli aspetti della produzione del testo Sviluppo delle abilità di auto-correzione/revisione Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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Criteri di successo Miglioramento nella prestazione Sviluppo delle abilità Costruzione di nuove abilità/strategie Aumento della consapevolezza (di sé come scrittore/lettore, delle caratteristiche del compito, delle strategie) Benessere del bambino (senso di efficacia, immagine di sé, motivazione ad apprendere) Dott.ssa Barbara Arfé - DPAC
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