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PubblicatoAnjelica Nicoletti Modificato 10 anni fa
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Rappresentano una delle più frequenti emergenze in malattie infettive
MENINGITI Rappresentano una delle più frequenti emergenze in malattie infettive MORTALITÀ IN ERA PREANTIBIOTICA : S. pneumoniae: % H. influenzae: % N. meningitidis: % IN ITALIA : 10% Gram neg: 21.4% S. pneumoniae: 14.8% L. monocytogenes: 14.3%
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spazio pio-aracnoideo da parte di un microrganismo.
MENINGITI: espressione clinica ed anatomo-patologica di un processo infiammatorio a carico della leptomeninge, causato dall’invasione dello spazio pio-aracnoideo da parte di un microrganismo.
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MENINGITE PURULENTA : la membrana aracnoidea
copre lo spazio sottostante purulento : i vasi presentano fatti vasculitici e trombotici
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MENINGITE PURULENTA : l’essudato
infiammatoprio copre gli emisferi corticali
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MENINGITE PNEUMOCOCCICA ( reperto autoptico )
con interessamento della fossa media e posteriore; i vasi congesti sono circondati dal pus
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CLASSIFICAZIONE DELLE MENINGITI
LIQUOR TORBIDO BATTERICHE MICOTICHE LIQUOR LIMPIDO VIRALI MICOTICHE (criptococco) BATTERICHE (TB, lue, brucella, leptospira) PROTOZOARIE (toxoplasmosi)
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CARATTERISTICHE DEL LIQUOR NELLE MENINGITI BATTERICHE
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PATOGENESI: VIA DI DIFFUSIONE
Ematica: la via più frequentemente seguita Contiguità: 1) Passaggio dalla mucosa oro-rino-faringea, attraverso la lamina cribrosa dell’etmoide 2) Pregresse fratture mal consolidate della scatola cranica o infezioni otomastoidee 3) Malformazioni dello speco vertebrale, meningocele 4) Manovre diagnostiche o terapeutiche 5) Deficit di IgA a livello delle mucose respiratorie Neuronale: mediante le guaine del nervo olfattorio
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Patogenesi dell’infezione meningococcica
Colonizzazione naso-faringea Invasione epiteliale Invasione ematica Ulteriore disseminazione Tessuti cerebro- spinali Sangue Muco Barriera epiteliale cellulare
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SEGNI E SINTOMI INIZIALI IN PAZIENTI CON MENINGITE BATTERICA (Mandell, Douglas and Bennett’s, 2000)
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SEGNI MENINGEI POSIZIONE A CANE DI FUCILE: decubito later, capo iperesteso, dorso curvo in avanti, muscoli addominali contratti, coscie flesse, gambe flesse OPISTOTONO TOTALE: tronco iperesteso RIGOR NUCALE SEGNO DEL TRIPODE (AMOSS): impossibilità di alzarsi senza appoggiarsi con le mani SEGNO DI BRUDZINSKI: flessione arti inf accentuata da flessione nuca e dal sollevamento passivo del tronco (KERNIG) SEGNO CONTROLAT DI BRUDZINSKI: flessione pass di arto inf provoca movimento analogo controlat La torsione del capo provoca sollevamento della spalla. Nei casi peggiori, estensione arti controlat e flessione degli omolat (segno di MAGNUS-DE KLEIN).
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SEPSI MENINGOCOCCICA : porpora
con petecchie ed ecchimosi
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MENINGITE MENINGOCOCCICA ( reperto autoptico )
ad andamento fulminante con congestione dei vasi e piccole emorragie perivascolari senza evidente meningite
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ETIOLOGY OF BACTERIAL MENINGITIS IN UNITED STATES (Mandell, Douglas and Bennett’s, 2000)
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Pyogenic Meningitis: Microbiology
(N Engl Med J 1993; 328: 21)
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COMMON BACTERIAL PATHOGENS BASED ON PREDISPOSING FACTORS IN PATIENTS WITH MENINGITIS (Mandell, Douglas and Bennett’s, 2000)
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CASI DI MENINGITE IN ITALIA 1994-1999 (Bollettino Epidemiologico Nazionale)
1994: 603 CASI 1999: 1029 CASI EZIOLOGIA : - S. pneumoniae: 32% - N. meningitidis: 29%(70% sierogr. B; 19% sierogr. C) - H. influenzae tipo b: 18% - Eziologia ignota: 20% Meningite da N. meningitidis: 4.7/milione di abitanti/anno (tra i valori più bassi in Europa) Meningite da S. pneumoniae: 5.1/milione di abitanti/anno. Sierogruppi più frequenti: 14 e 23; il 96% dei sierogruppi identificati incluso nei vaccini polisaccaridici. Meningite da H. influenzae: 1.3/milione di abitanti/anno (incidenza più elevata che in altri paesi europei). Tipo b nel 98% dei casi. ETA: meningite da H. influenzae in bambini da 0 a 4 aa nell’85% dei casi; meningite da N. meningitidis in bambini da 0 a 4 aa nel 31% dei casi e da 15 a 19 aa nel 15% dei casi; meningite da S. pneumoniae in età >65 aa nel 29% dei casi.
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CASI DI MENINGITE IN ITALIA 1994-1999 (Bollettino Epidemiologico Nazionale)
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ASPETTI DA CONSIDERARE NELLA TERAPIA DELLE MENINGITI
CRITERI DI SCELTA DELLA TERAPIA: EZIOLOGIA (in rapporto all’età e fattori di rischio) RESISTENZE LOCALI CARATTERISTICHE DELL’ANTIBIOTICO (diffusibilità nel CSF, attività battericida/statica, effetti collaterali) TERAPIA EMPIRICA E MIRATA CONSIGLIATE POSOLOGIE PRECOCITA DELL’INTERVENTO INDICAZIONI ALL’UTILIZZO DEI CORTICOSTEROIDI
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PREVENZIONE MENINGITE MENINGOCOCCICA:
CHEMIOPROFILASSI: RIFAMPICINA 600 gx2/die per 2 gg (se contatti stretti nei 10 gg precedenti l’inizio dei sintomi) VACCINO: A+C+Y+W135 sc o im MENINGITE PNEUMOCOCCICA: VACCINO con 23 sierogruppi im SD MENINGITE DA HAEMOPHILUS: VACCINO da fare dall’VIIIa sett di vita (3 dosi) Profilassi con rifampicina in bambini contatti non vaccinati
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