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PubblicatoCirillo Marino Modificato 11 anni fa
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TIPI DI IMMUNITA’ INNATA o NATURALE ACQUISITA o SPECIFICA
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IMMUNITA’ INNATA o NATURALE
IMMUNITA’ ACQUISITA o SPECIFICA Non dipende dall’esposizione ad agenti infettivi o a molecole estranee. Non è specifica. Non aumenta dopo la prima esposizione (non ha memoria). E’ indotta dall’esposizione ad agenti infettivi o molecole estranee. E’ specifica. Aumenta dopo la prima esposizione (ha memoria).
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IMMUNITA’ ACQUISITA o SPECIFICA
Tipo Principali componenti UMORALE anticorpi CELLULARE Linfociti T Linfociti B
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LA RISPOSTA IMMUNITARIA
batteri Immunità innata Immunità acquisita Barriere epiteliali Linfociti B ANTICORPI Linfociti T effettori Fagociti Linfociti T Cellule NK Tempo dall’infezione
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MATURAZIONE DEI LINFOCITI
Organi linfoidi primari Organi linfoidi secondari
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FASI DELLA RISPOSTA IMMUNITARIA SPECIFICA
Fase di riconoscimento dell’antigene. Fase di attivazione. Fase effettrice.
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ANTIGENE: ogni elemento estraneo all’organismo in grado di indurre una risposta immunitaria specifica e di interagire con il sistema immunitario (sostanze chimiche, zuccheri, piccoli peptidi, complessi proteici). APTENE: piccolo antigene in grado di indurre una risposta immunitaria solo se coniugato ad un carrier. ALLERGENE: ogni elemento estraneo all’organismo in grado di causare malattia in conseguenza dell’induzione di una risposta immunitaria (acaro della polvere, polline).
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Cellule del Sistema Immunitario LINFOCITI
Linfociti che riconoscono specificamente l’antigene Linfociti B Linfociti T (Linfociti T Helper e Linfociti T Citotossici) Linfociti che non riconoscono specificamente l’antigene Linfociti NK (Natural Killer)
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Fase di riconoscimento dell’antigene. Avviene nei linfonodi
Antigeni esogeni: provengono dall’ambiente esterno e vengono introdotti nell’organismo mediante inalazione, ingestione, iniezione. Antigeni endogeni: vengono generati nell’organismo a seguito di infezioni virali (proteine codificate dai geni di virus che infettano la cellula) o per espressione aberrante di proteine codificate da geni mutati in cellule cancerose. Un antigene può essere o riconosciuto come tale (in fase solubile) o solo se presentato da una cellula.
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Fase di riconoscimento dell’antigene
Fase della risposta immunitaria specifica in cui il recettore di membrana di un linfocita B (BCR) o di un linfocita T (TCR), specifico per un determinato antigene, lega a sè quello stesso antigene. I linfociti B riconoscono antigeni in fase solubile I linfociti T riconoscono antigeni presentati dalle “APC” (antigen presenting cells)
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Linfociti che riconoscono specificamente l’antigene Linfociti B
Si formano e maturano nel midollo osseo. Hanno come recettori (BCR) per gli antigeni immunoglobuline di membrana (sIg). Riconoscono antigeni solubili. Dopo differenziazione in plasmacellula rilasciano immunoglobuline.
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Linfociti che riconoscono specificamente l’antigene Linfociti T
Linfociti T helper (CD4) Producono e rilasciano citochine che aiutano i linfociti B e i linfociti T citotossici. Linfociti T citotossici (CD8) Distruggono cellule infettate e/o cellule tumorali (lisi citotossica). Producono e rilasciano citochine.
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8_2 Dendritic cell migration
6_3 Activated T cell 8_4 Immuno synapse
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FASI DELLA RISPOSTA IMMUNITARIA SPECIFICA
Fase di riconoscimento dell’antigene. Fase di attivazione. Fase effettrice.
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2. Fase di attivazione Proliferazione: il linfocita che ha riconosciuto specificamente l’antigene dà origine a molti linfociti in grado di riconoscere quello stesso antigene (espansione clonale). Differenziazione: il linfocita modifica la sua principale funzione divenendo ora una cellula specializzata nell’eliminazione dell’antigene.
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8_1 T cell killin 8_5 T cell granule
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3. Fase effettrice I linfociti originati mediante espansione clonale dal linfocita che ha riconosciuto l’antigene iniziano a svolgere funzioni che porteranno direttamente o indirettamente all’eliminazione dell’antigene stesso. In questa fase intervengono anche altre cellule ed i meccanismi di difesa della risposta immunitaria innata o naturale.
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Risposta immunitaria specifica umorale (mediata da immunoglobuline)
Fase di riconoscimento Il linfocita B riconosce in modo specifico l’antigene solubile mediante un recettore di membrana Fase di attivazione Il linfocita B prolifera e dà origine a molti linfociti specifici per quell’antigene (espansione clonale). Questi linfociti differenziano diventando plasmacellule, linfociti B specializzati nella sintesi e nel rilascio di immunoglobuline specifiche per quello stesso antigene. Fase effettrice Le plasmacellule sintetizzano e rilasciano immunoglobuline dotate di specificità per l’antigene originariamente riconosciuto.
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Risposta immunitaria specifica cellulo-mediata (mediata da linfociti T)
Fase di riconoscimento Il linfocita T (citotossico o helper) riconosce in modo specifico un antigene che viene esposto sulla membrana di una cellula presentante l’antigene in associazione a molecole del Complesso Maggiore di Istocompatibilità MHC (classe I o II). Fase di attivazione Il linfocita T (citotossico o helper) prolifera e dà origine a molti linfociti specifici per quell’antigene (espansione clonale). Fase effettrice I linfociti T citotossici inducono la lisi citotossica delle cellule bersaglio. I linfociti T helper producono e rilasciano citochine.
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Clonale e differenziazione
T linfocita “naive” Espansione Clonale e differenziazione Risposta cellulo mediata produzione citochine, azione citotossica Delezione clonale Linfocita T “memory” Ag APC RICONOSCIMENTO ATTIVAZIONE FASE EFFETTRICE
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Linfociti memory Linfociti B o linfociti T che hanno precedentemente risposto ad una stimolazione antigenica di cui conservano memoria. Sopravvivono per lunghi periodi anche in assenza di una stimolazione antigenica. Sono in grado di costruire una risposta immunitaria (secondaria) più rapida ed efficace della primaria in occasione di un nuovo incontro con l’antigene Memoria immunologica.
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10_1_The_immune_Response
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