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PubblicatoElettra Fumagalli Modificato 11 anni fa
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AUSILIARIZZAZIONE E SERIALIZZAZIONE TRA LATINO TARDO E PRIMO ROMANZO
M. Cennamo
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OGGETTO Analisi delle relazioni fra le nozioni di AUSILIARIZZAZIONE e SERIALIZZAZIONE attraverso le valenze sintattiche di ESSE/FIERI/VENIRE Determinazione della loro posizione all’interno del processo di grammaticalizzazione
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PREMESSA Ausiliarizzazione e serializzazione vs. subordinazione
Considerazioni basate sulla verb to affix cline A determinare il comportamento e la distinzione dei verbi ausiliari e seriali sono i primi due stadi del processo: DESEMANTIZZAZIONE e DECATEGORIZZAZIONE
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Prospettiva di Butt e Cennamo sui seriali:
verbo forte verbo alleggerito ausiliare clitico affisso Verb to affix cline: Prospettiva di Butt e Cennamo sui seriali: «I seriali non sono meri stadi intermedi del processo ma costituiscono una categoria a sé» I seriali si comportano come gli ausiliari nel costituirsi come marcatori aspettuali e temporali, ma hanno una maggiore incisione sul valore semantico del composto
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DISTINZIONE BASILARE Ausiliari e Seriali Equivalente Desemantizzazione
Differente Decategorizzazione
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AUSILIARI E SERIALI NEL LATINO TARDO
Perdita della distinzione fra infectum e perfectum basata sull’opposizione fra la marca –R (Laudatur) e la forma analitica ESSE + PP (Laudatus est) Necessità di nuove strategie per distinguere i due aspetti Nuove perifrasi verbali passive: FIERI/VENIRE + PP per l’infectum e FACERE/MANERE + PP per il perfectum
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CONSEGUENZA DELL’EVOLUZIONE
Scomparsa delle ambiguità legate al tipo Amatus sum Problemi nella distinzione tra forma attiva e passiva con conseguente equivalenza fra accusativo e nominativo: Item si a rota (equus) vexaverit Omnes res suas recipiatur Filios fecrunt
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ESSE + PP Originaria costruzione passiva perfettiva
Soppianta la forma di passivo imperfettivo analitico Ne segue uno shift: Laudor Laudatus sum Laudatus fui Sum status amatus
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ESSE + PP NEL PRIMO ROMANZO
Il costrutto è attestato in funzione di ausiliare passivo e imperfettivo Particolarità dell’antico Fiorentino: doppia costruzione participiale (anche assoluta): Udendo [...] cantare una canzone da lui stata fatta Per la morte del detto messer Pazzino, stato morto in servizio del popolo
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FIERI + PP La costruzione ha nel latino tardo valore passivo imperfettivo e resiste accanto alla forma canonica Inizialmente associata solo a soggetti inanimati, viene poi estesa anche all’accompagnamento di soggetti animati Interpositae orationes fiunt Interponuntur orationes Per sacerdotes fiant gubernatas
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La costruzione FIERI + PP sostituisce in alcuni casi la copula ESSE, chiaro segno di un processo di decategorizzazione (i due verbi vengono spesso usati indifferentemente): Sanum fiat (= sanum sit > classico: sanetur) Dfficilior fit (= est) ad curandum Alla originaria valenza fientiva si associa dunque l’indicazione di stati non risultativi. In questo caso ricorre solo al presente indicativo e congiuntivo alla 3^persona e ammette, in caso di funzione seriale, la costruzione al participio congiunto: Marcus consul fit Vaporatas factas ed in sodinga coctas (carnes) utendum
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Funzioni di FIERI Valore autonomo Copula Ausiliare Seriale
11. Marcus consul fit 9. Sanum fiat 6. Interpositae fiunt 12. Vaporatas factas et coctas
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FIERI + PP NEL PRIMO ROMANZO: * FIRE + PP
Ricorre in alcuni vernacoli del nord Italia ma con diversa distribuzione: In Antico Fiorentino è usato al congiuntivo e al futuro: Non ne fia (= sarà) mai nessuno ingannato In Antico Veneziano è usato al presente e imperfetto indicativi: El qual [...] fi (= è) dito esser stado santo homo In Antico Lombardo è usato in quasi tutti i tempi e risulta essere la forma più diffusa di ausiliare passivo: Tu fi’ (= sei) metua sot pei e fi’ fagia (= sei fatta) morir
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Valori classici di VENIRE
VENIRE + PP Identifica una perifrasi passiva che soppianta la forma –R ad indicare il passaggio di stato: Irritata venit (= irritatur) quando contemnitur illa Nel latino tardo VENIRE è usato come ausiliare passivo solo con soggetti inanimati Perde inoltre il suo valore fientivo, mantenendo però una sfumatura dinamica 17. Ad urbem venire 18. Si quid adversi avvenisset 19. Gaius in invidiam venit 20. Tu (Musa) medicina venit Valori classici di VENIRE Movimento Accadimento Cambiamento di stato Copula
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VENIRE + PP NEL PRIMO ROMANZO
La costruzione è attestata in vernacoli dell’Italia settentrionale in contesti passivi in cui VENIRE funge da ausiliare: Segondo che ven ditto 22. Lanciallotto, quand’elli venne forsennato per amore 23. Se veduto le venisse un giovanotto 24. E sarebbe loro venuto fatto assai tosto Funzioni in Antico Toscano Fientiva (come seriale) Impersonale (agente in dat.) Tempi composti
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CONCLUSIONI L’alta specializzazione del comportamento di FIERI rispetto ad ESSE dimostra che i verbi seriali non vanno intesi come processi di grammaticalizzazione incompleta, bensì come fenomeni di copula-expansion La relazione fra ausiliari e seriali non è lineare: può accadere che gli ausiliari assumano funzioni seriali e viceversa La grammaticalizzazione di VENIRE e FIERI comporta un passaggio attraverso una fase in cui essi equivalgono ad ESSE La vera differenza che si può individuare fra ausiliari e seriali, accumunati da un’equivalente desemantizzazione, è quella di un processo di diversa decategorizzazione.
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