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La comunicazione nella promozione dell’attività motoria

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Presentazione sul tema: "La comunicazione nella promozione dell’attività motoria"— Transcript della presentazione:

1 La comunicazione nella promozione dell’attività motoria
Susanna Morgante Dipartimento di prevenzione ULSS 20 Tel

2 La comunicazione è una delle abilità principali di un walking leader, per stimolare i partecipanti e sostenerli nel: risolvere i problemi che ostacolano il passaggio da stile di vita sedentario ad attivo continuare a partecipare al gruppo di cammino acquisire abilità e motivazione al movimento identificare e raggiungere obiettivi per loro importanti e realizzabili

3 Abilità comunicative Coerenza tra comunicazione verbale e non verbale (autenticità) Empatia e buona capacità relazionale Atteggiamento non direttivo e non giudicante Capacità di ascolto Conoscenze di base sul cammino

4 Comunicazione non verbale
Comportamento spaziale Comportamento motorio/gestuale Mimica del volto Aspetto esteriore Aspetti non verbali del parlato

5 Comportamento spaziale

6 Comportamento motorio/gestuale

7 Aspetto esteriore

8 Contatto visivo

9 Orientamento corporeo

10 Coerenza tra comunicazione verbale e non verbale
E’ fondamentale che il messaggio verbale e quello non verbale (espressione del viso, tono di voce, atteggiamento del corpo) siano coerenti Tale coerenza è più importante ancora della qualità dell’emozione (positiva, di simpatia o accettazione, oppure negativa, di rabbia, rifiuto, antipatia) che viene espressa

11 Coerenza tra comunicazione verbale e non verbale
Se vi è una discordanza (es. “sono molto felice di vederla” e intanto guardo l’orologio), il messaggio fornito con la comunicazione non verbale tende a prevalere su quello verbale esplicito Inoltre, una discordanza persistente tra le manifestazioni verbali e non verbali produce ambiguità, con sensazione di disagio, di rabbia o addirittura di angoscia

12 Empatia Si definisce empatia l’atto con il quale un soggetto esce da se stesso per comprendere qualcun altro senza, tuttavia, provare realmente le medesime emozioni dell’altro. E’ quindi la capacità di penetrare nell’universo soggettivo dell’altro pur mantenendo il proprio “sangue freddo” e la possibilità di essere obiettivo.

13 Capacità di ascolto L’ ascolto è un elemento determinante nella comunicazione. Esso non può però in alcun modo limitarsi ai contenuti verbali. Nel rapporto con una persona è necessario “sintonizzarsi” sul suo vissuto e sulle varie emozioni che possono essere di ostacolo alla partecipazione al gruppo.

14 Tipi di ascolto Ascolto passivo (silenzio)
Con cenni di attenzione non verbali (annuire, sorridere, chinarsi in avanti) o verbali (“oh!”, “capisco”) Con espressioni facilitanti (“cosa ne direbbe di parlarne”, “è interessan-te, continui”) Ascolto attivo

15 …………… - Quanto pesa una lagrima
…………… - Quanto pesa una lagrima? - Secondo: la lagrima di un bambino capriccioso pesa meno del vento, quella di un bambino affamato pesa più di tutta la terra. …………… Gianni Rodari (A inventare i numeri. Da: Favole al telefono, Einaudi 1962)

16 Grazie per l’attenzione!


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