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PubblicatoAllegra Gentili Modificato 11 anni fa
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FILOSOFIA DELLA MENTE Giacomo Romano a. a. 2007/2008: I° Quarto, Modulo 1 Mente, Materia e Funzione 09/10/07
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La Mente come Materia I La mente è nientaltro che attività cerebrale: stati mentali = stati cerebrali E.g. mal di denti = stimolazione di una certa configurazione di fibre nervose D Tutti gli stati mentali di un certo tipo M sono identici agli stati mentali di un corrispondente tipo di stati cerebrali F (Teoria dellIdentità dei Tipi: Place, Feigl, Smart, Armstrong)
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La Mente come Materia II MA che cosa è che definisce lidentità tra tipi di stati mentali M e tipi di stati fisici F? Bisogna postulare la possibilità di una riduzione interteorica grazie a leggi ponte che consentono di tradurre una espressione codificata da una teoria (di un certo livello) in unespressione codificata da unaltra teoria (di un altro livello)
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La Mente come Materia III La Teoria dellIdentità Psicofisica dei Tipi risolve i problemi del dualismo MA è anche affetta da unidiosincrasia teorica che sovrappone un piano epistemologico ad un piano ontologico (la necessità di fare appello a leggi ponte tra teoria e teoria la cui esistenza è tutta da dimostrare)
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La Mente come Materia IV - Obiezione della realizzabilità multipla: come possono individui diversi avere i medesimi stati cerebrali, quando hanno i medesimi stati mentali? (Putnam) -- una proprietà mentale potrebbe essere identica alla disgiunzione di tutte le proprietà fisiche che la realizzano -- le proprietà mentali possono essere relativizzate alle specie, oppure agli individui
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La Mente come Materia V - La Teoria dellIdentità Psicofisica dei Tipi non rispetta la legge dellindiscernibilità degli identici: x y ((x=y) F (Fx iff Fy)) -- Anche se non tutte le proprietà di eventi fisici e mentali possono essere reciprocamente predicate, lidentità richiesta tra mentale e fisico potrebbe essere relativa solamente al referente di queste espressioni
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La Mente come Materia VI - Lobiezione di Kripke: lidentità tra mentale e fisico non è una vera identità perché non è necessaria -- Perché mai dovremmo accettare che lidentità psicofisica dei tipi debba essere necessaria? Bisogna davvero considerare lidentità tra un genere naturale e la sua composizione come necessaria? Tuttavia la teoria dellidentità psicofisica è in attesa di ulteriori progressi scientifici che possano confermarla
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La Mente come il Nulla I Materialismo Eliminativo: la mente e i fenomeni mentali sono solo dei costrutti teorici, postulati da una teoria falsa (Folk Psychology). Al massimo il mentale è unutile finzione che ci consente di avere a che fare con qualcosa che ignoriamo Soltanto lo sviluppo di una (neuro)scienza ci potrà liberare dai feticci della psicologia del senso comune
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La Mente come il Nulla II Come gli Eliminativisti (Paul e Patricia Churchland) giustificano la loro posizione? La Psicologia del Senso Comune non è una spiegazione teoreticamente esaustiva e non si avvale di generalizzazioni causali La Psicologia del Senso Comune non ha conosciuto sviluppi significativi e sarà smascherata dalla scienza
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La Mente come il Nulla III Il Materialismo Eliminativo non cerca una riducibilità del mentale al fisico, perché sostiene che il mentale non esiste, è una pura invenzione alla stregua di una teoria delle streghe - Obiezione dellautorefutazione: come fanno gli Eliminativisti a sostenere le loro tesi se le credenze non esistono?
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La Mente come il Nulla IV Come è possibile parlare di verità senza fare appello a credenze e ad altri stati mentali? Il fatto che la Psicologia del Senso Comune imperversa, non significa forse che è una teoria che funziona? Gli Eliminativisti tuttavia sono riusciti a rinnovare limpostazione della Filosofia della Mente
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La Mente come Funzione I Il funzionalismo in filosofia della mente è la posizione ad oggi più diffusa, soprattutto tra gli scienziati cognitivi Una delle maggiori ragioni del suo successo è quella di consentire una prospettiva ontologica del mentale che è allo stesso tempo materialistica e non riduttiva
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La Mente come Funzione II Il primo principio del funzionalismo: quel che determina uno stato mentale è quel che gli fa svolgere un certo ruolo o funzione nella vita mentale di un agente; quindi gli stati mentali sono stati funzionali La proprietà funzionale di un sistema è definita dal ruolo che svolge in quel sistema La struttura logica e organizzativa del sistema caratterizza una proprietà funzionale, non la sua costituzione fisica
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La Mente come Funzione III Possiamo considerare gli stati mentali come risultato di interazioni di vario genere (Mondo Stati Interni; S.I. S.I.; S.I. Mondo): relazioni di tipo causale La funzione di ogni stato mentale è totalmente definita in termini dei suoi input e dei suoi output: il tutto spiega le parti Logica delle scatole nere (black boxes)
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La Mente come Funzione IV Gli stati mentali sono in qualche modo determinati ad un livello fisico (ma non sappiamo esattamente in quale modo!) Ogni funzione di un sistema è definita nei termini delle funzioni dei suoi sub-sistemi MA: il fatto che uno stato mentale sia caratterizzato in termini funzionali (e quindi causali) ci consente di sostenere che quello stato ha potere causale?
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