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Specializzazione, scambio e vantaggio comparato
Lezione 3 del modulo introduttivo di Economia politica a cura di R. Capolupo e G. Ferri
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Che cosa è lo scambio? L’atto di commerciare con gli altri per ottenere dei beni che possano soddisfare i nostri bisogni bisogno è il desiderio di possedere un bene utilizzabile per il consumo bene è ogni mezzo suscettibile di essere usato per il consumo o per produrre altri beni utilizzabili per il consumo Possiamo distinguere: beni di consumo diretti fattori di produzione (beni intermedi) R. Capolupo & G. Ferri “Introduzione all’economia politica”, lezione 3
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Specializzazione Metodo di produzione in base al quale ogni individuo si dedica a svolgere un numero limitato attività La specializzazione e lo scambio ci consentono di ottenere una produzione e un tenore di vita più elevato (Adam Smith descrive per primo i vantaggi della specializzazione: divisione del lavoro) Vantaggi dello scambio: vantaggio assoluto (capacità produrre un bene/servizio con meno risorse rispetto ad altri individui. Non è un parametro affidabile nella divisione del lavoro) vantaggio comparato o costo opportunità (produrre un bene o un servizio con un minor costo opportunità rispetto agli altri individui) R. Capolupo & G. Ferri “Introduzione all’economia politica”, lezione 3
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Specializzazione (2) La produzione totale raggiunge il suo massimo livello se tutti gli individui si specializzano in base al proprio vantaggio comparato Lo scambio è conveniente quando esistono divergenze nei costi-opportunità Il problema economico per gli individui e i paesi è: scegliere autarchia oppure specializzazione e commercio? R. Capolupo & G. Ferri “Introduzione all’economia politica”, lezione 3
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Esempio Immaginiamo che esistano:
Solo due merci (patate e carne) Solo due produttori (un allevatore e un agricoltore) Cosa dovrebbe produrre ciascuno di essi? Perché è conveniente scambiarsi i beni prodotti? R. Capolupo & G. Ferri “Introduzione all’economia politica”, lezione 3
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Il caso dell'Autarchia Se ognuno produce entrambi i beni (carne e patate): Ciascun consumatore dovrà consumare solo quanto è in grado di produrre di entrambi i beni La frontiera delle possibilità di produzione sarà anche la frontiera delle possibilità di consumo Senza scambio tra i due agenti i guadagni in termini di benessere sono minori. R. Capolupo & G. Ferri “Introduzione all’economia politica”, lezione 3
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Autarchia per l’agricoltore
(a) la frontiera dell’agricoltore 1 2 Patate (kg) 4 A carne (kg) R. Capolupo & G. Ferri “Introduzione all’economia politica”, lezione 3
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Autarchia per l’allevatore
(b) La frontiera dell’allevatore carne(Kg) 40 24 B 20 2 2½ 5 patate (Kg) R. Capolupo & G. Ferri “Introduzione all’economia politica”, lezione 3
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Possibilità di produzione dei due agenti
R. Capolupo & G. Ferri “Introduzione all’economia politica”, lezione 3
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Ipotesi di specializzazione
Ciascun agente sarà in una posizione migliore se si specializza nella produzione del bene in cui ha un vantaggio maggiore (lo produce a minor costo) e scambia il bene sul mercato con l’altro agente. L’agricoltore produrrà solo patate L’allevatore produrrà più carne e meno patate che in autarchia R. Capolupo & G. Ferri “Introduzione all’economia politica”, lezione 3
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Esempio Agricoltore: 40 h di lavoro
Con la specializzazione coltiva solo patate: ottiene 4 Kg di patate 1Kg di patate viene ceduto all’allevatore e ottiene in cambio 3 Kg di carne Allevatore: 40 h di lavoro 24 h dedicate a produrre carne (più che in autarchia) ottenendo 24 Kg di carne 16 h dedicate a produrre patate (meno che in autarchia) con una produzione di 2Kg R. Capolupo & G. Ferri “Introduzione all’economia politica”, lezione 3
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Come si calcolano i costi opportunità?
Ore di lavoro necessarie per produrre 1 Kg del bene: carne patate c. opport.tà carne Agricoltore /10 = 2 Allevatore /8 = 0,125 carne patate c. opport.tà patate Agricoltore /20 = 0,5 Allevatore /1 = 8 R. Capolupo & G. Ferri “Introduzione all’economia politica”, lezione 3
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Confrontiamo i costi opportunità
Costo opportunità di 1Kg carne patate Agricoltore /2 Allevatore / Chi ha il costo opportunità di un bene più basso ha un vantaggio comparato nella produzione di quel bene R. Capolupo & G. Ferri “Introduzione all’economia politica”, lezione 3
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I benefici dello scambio
In assenza di autarchia se ognuno si specializza in ciò che sa fare (relativamente) meglio ottengono i seguenti benefici: Coltivatore avrà: 3 Kg di carne e 3 Kg di patate Allevatore avrà: 21 Kg di carne 3 Kg di patate R. Capolupo & G. Ferri “Introduzione all’economia politica”, lezione 3
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Opportunità di consumo dopo lo scambio: il coltivatore
(a) la frontiera del consumo per il coltivatore carne (Kg) Consumo dopo lo scambio A* 3 2 Consumo senza scambio A 1 2 3 4 Patate (Kg) R. Capolupo & G. Ferri “Introduzione all’economia politica”, lezione 3
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Opportunità di consumo dopo lo scambio: l’allevatore
(b)Le possibilità di produzione dell’allevatore carne (Kg) 40 consumo dopo lo scambio B* 21 20 B consumo prima dello scambio 2½ 3 5 Patate (Kg) R. Capolupo & G. Ferri “Introduzione all’economia politica”, lezione 3
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I benefici per entrambi gli agenti
R. Capolupo & G. Ferri “Introduzione all’economia politica”, lezione 3
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Differenze nei costi di produzione
Ci sono due modi per misurare le differenze nei costi di produzione: Il numero di ore richieste per produrre una unità di output (per esempio un Kg di patate) Il costo opportunità di sacrificare una merce per un’altra. R. Capolupo & G. Ferri “Introduzione all’economia politica”, lezione 3
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Vantaggio comparato Si dice che un’impresa (paese) possiede un vantaggio comparato nella produzione di un bene, relativamente a un’altra impresa (paese), se ha un minor costo opportunità nel produrre quel bene R. Capolupo & G. Ferri “Introduzione all’economia politica”, lezione 3
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Costi comparati tra paesi (esempio suggerito da David Ricardo)
Paesi vino tela Portogallo Inghilterra Portogallo: costo della tela in termini di vino 96/80=1,2 Inghilterra: costo della tela “ “ “ “ “ 100/110=0,91 Chi ha il minor costo comparato nella produzione di tela? L’Inghilterra, sebbene abbia un maggior costo assoluto rispetto al Portogallo. Rifate l’esempio determinando il costo del vino in termini di tela.
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In conclusione L’agente che può produrre una merce con una minore quantità di input ha un vantaggio assoluto nella produzione di quel bene. L’agente con un minor costo opportunità si dice che ha un vantaggio comparato. I guadagni del commercio sono basati sul vantaggio comparato e non sul vantaggio assoluto Il vantaggio comparato si applica ai paesi oltre che agli agenti R. Capolupo & G. Ferri “Introduzione all’economia politica”, lezione 3
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