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LA COMUNICAZIONE Prof.ssa G. Alessandrini

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Presentazione sul tema: "LA COMUNICAZIONE Prof.ssa G. Alessandrini"— Transcript della presentazione:

1 LA COMUNICAZIONE Prof.ssa G. Alessandrini
Università degli Studi Roma Tre G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

2 Scaletta degli argomenti
Definizione di comunicazione La comunicazione interpersonale Il comportamento non verbale La Comunicazione organizzativa come “produzione di valore” La comunicazione scientifica Lo scenario della Comunicazione d’Impresa La Comunicazione Interna e l’immagine I contenuti della Comunicazione Interna Apprendimento organizzativo Cultura organizzativa e comunicazione G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

3 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
Obiettivi del corso - Acquisizione degli elementi base della comunicazione nella società Complessa. - Costruzione del quadro dei possibili approcci con particolare riferimento alla pragmatica della comunicazione. - Approfondimento delle condizioni di efficacia della comunicazione. - Gli stili della comunicazione interpersonale: autovalutazione attraverso esercitazioni individuali e di gruppo. - Sviluppo dei nessi tra organizzazione e comunicazione - le professioni della formazione e la comunicazione; la media education. G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

4 Prima parte Conoscere la comunicazione come “processo”
G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

5 APPRENDERE AD APPRENDERE COMPETENZE DI PROGETTO
Tassonomia delle metacompetenze (1996) AUTOANALISI COMUNICARE APPRENDERE AD APPRENDERE DECIDERE COMPETENZE DI RETE COMPETENZE DI PROGETTO LAVORARE IN GRUPPO G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

6 Comunicazione come processo di informazioni
canale FONTE SEGNALE DESTINATARIO rumori CODIFICAZIONE DECODIFICAZIONE Modello cosiddetto “Matematico” (Shannon e Weaver) G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

7 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
Modello “Matematico” In base a questo modello 2 aspetti non consentono all’atto comunicativo di svilupparsi efficacemente: l’incapacità l’intenzionalità di chi trasmette il messaggio di farsi capire o meno; l’incapacità o l’impossibilità di chi riceve il messaggio di comprenderlo o meno. G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

8 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
La Comunicazione Comunicare è INVIARE TRASMETTERE TRASFERIRE NOTIFICARE FAR SENTIRE FAR CONOSCERE PARTECIPARE UNIRE ? ? G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

9 Veicolo di trasmissione Canale di comunicazione
Comunicare Trasmettere chi comunica è una fonte di trasmissione Veicolo di trasmissione è il mezzo usato per comunicare Canale di comunicazione la strada attraverso la quale passa la comunicazione Messaggio L’oggetto della comunicazione G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

10 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
Il Destinatario Per comunicare dei messaggi (e ridurre l’interferenza) dobbiamo conoscere Back-ground psicologico del destinatario La sua sfera di interessi La sua “educazione” Le sue aspettative-ambizioni G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

11 Il Destinatario Sulla base del precedente schema, è possibile valutare
cosa avviene tra una fonte di trasmissione X ed un destinatario Y G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

12 Il Destinatario Tuttavia bisogna concedere al destinatario il tempo
di assimilare il messaggio e di reagire ad esso. G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

13 Il Destinatario E’ colui al quale si indirizza il messaggio
G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

14 Strumento di Ricezione
E’ il mezzo col quale la persona raccoglie il messaggio G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

15 Trasmissione di un Messaggio
INTERFERENZA Fonte di trasmissione Destinatario Messaggio Messaggio Canale di comunicazione Veicolo di trasmissione Strumento di ricezione G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

16 Fonte di Trasmissione Le interferenze che il messaggio può incontrare
durante il “tragitto”. G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

17 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
Messaggio Questa comunicazione è diretta a determinare non solo sensazioni, ma concetti, ragionamenti e comportamenti. Colui che trasmette deve scegliere o creare un codice che stabilisca le regole di interpretazione del suo messaggio. G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

18 Caratteristiche di una Buona Comunicazione
Conoscere il destinatario Usare appropriati veicoli di trasmissione Saper suscitare interesse Informare esaurientemente Ascoltare e valutare le reazioni del destinatario Migliorare se necessario il contenuto dell’informazione trasmessa, usando differenti mezzi di comunicazione Suscitare interessi con nuovi stimoli Riascoltare e valutare di nuovo le reazioni del destinatario G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

19 Relazioni Simmetriche e Complementari
Chi è UP Decide gli argomenti e la successione Può interrompere Si muove liberamente Imposta ritmo lessico e tono Chiede informazioni Conduce il colloquio G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

20 Relazioni Simmetriche e Complementari
Chi è DOWN Risponde su domanda Chiede per capire Chiede per essere autorizzato UP e DOWN non sono valori in sé es. tonalità affettive in certe relazioni complementari (madre/bambino…) G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

21 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
4 Possibilità UP – UP e DOWN – DOWN UP – DOWN e DOWN – UP RELAZIONI SIMMETRICHE RELAZIONI COMPLEMENTARI Tentativi di escalation tentativi di slittamento nella dinamica comunicativa. G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

22 I Cinque assiomi della Comunicazione
Palo Alto – Watzlawick “Ci troviamo in presenza di un processo di Comunicazione tutte le volte che un Comportamento di una persona o di un animale Si impone all’attenzione di un’altra persona o animale” G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

23 I Cinque Assiomi della Comunicazione
1. L’impossibilità di non comunicare. Il comportamento è comunicazione; non è possibile non avere un comportamento, quindi è impossibile non comunicare. 2. Livelli comunicativi di contenuto e di relazione. Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto (una notizia, una informazione, un dato…) e di relazione (un comando, un’istruzione, un avvenimento…) di modo che il secondo classifica il primo. 3. La punteggiatura della sequenza di eventi. La natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazione tra i comunicanti (se si prende in considerazione il punto di vista dell’uno o quello dell’altro; es.: <<Lo picchio sempre perché lui si ubriaca>> - <<Bevo per dimenticare di avere una maglie isterica>>). 4. Comunicazione numerica e analogica. Il linguaggio digitale (digitale, verbale) ha una sintassi logica assai complessa e di estrema efficacia, ma manca di una semantica adeguata nel settore della relazione, ma manca di una semantica adeguata nel settore della relazione; il linguaggio analogico (il linguaggio non verbale) invece la semantica ma non ha alcuna sintassi adeguata per definire in un modo che non sia ambiguo la natura delle relazioni. 5. Interazione complementare e simmetrica. Tutti gli scambi di comunicazione sono simmetrici o complementari, a seconda che siano basati sull’uguaglianza o sulla differenza (da una parte rapporti paritetici, paritari, democratici, dall’altra rapporti fondati sulla autorità/subordinazione). . G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

24 SECONDO MODULO LA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA
G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

25 L’organizzazione è una struttura sociale
IL CONCETTO DI ORGANIZZAZIONE L’organizzazione è una struttura sociale creata da individui per facilitare il raggiungimento di obiettivi determinati attraverso la collaborazione. G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

26 GLI ELEMENTI ORGANIZZATIVI
LA STRUTTURA LA TECNOLOGIA GLI SCOPI I PARTECIPANTI G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria 10

27 L’AMBIENTE E L’ORGANIZZAZIONE
L’interazione tra ambiente ed organizzazione è fondamentale, nessuna può essere considerata autosufficiente: tutte per sopravvivere dipendono dal tipo di rapporti che stabiliscono con i sistemi più ampi di cui fanno parte. sorgente di informazioni L’AMBIENTE deve essere inteso come: riserva di risorse G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

28 MODELLI ORGANIZZATIVI TRADIZIONALI ED EMERGENTI A CONFRONTO
Specializzazione gerarchico- funzionale (struttura verticale accentramento decisionale, rigidità organizzativa) Snellimento e deburocratizzazione delle strutture organizzative e rivalutazione dei fattori soft (sistemi operativi, leadership, cultura...) Processi di decisione, comuni- cazione e controllo dominati dalla gerarchia (top-down) Decentramento decisionale Status e autorità derivanti dal livello gerarchico, stile di dire zione autoritario Ricomposizione dei processi e nuova ripartizione dei compiti fra line e staff Formalizzazione delle procedure, dei compiti e delle responsabilità Approccio proattivo e creativo al cambiamento Cultura chiusa e conservatrice Gerarchia fondata sulle competenze G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

29 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
Nuove richieste di professionalità Autonomia decisionale Ampliamento della superficie di contatto con il mercato Orientamento al cliente ed al risultato Intensificazione delle relazioni cooperative Ascolto e anticipazione dei problemi Visioni sistemiche Creatività di gruppo, lavoro di squadra G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

30 L’azienda come Sistema Aperto
AMBIENTE ESTERNO Nuovi Mercati Nuovi assetti geopolitici AMBIENTE INTERNO Sottosistema razionale (strutture organizzative, meccanismi operativi...) Sottosistema sociale (uomini e donne, comportamenti, sist. premianti,...) Obiettivi e strategie aziendali Risultati dell’attività aziendale Gli Stakeholders Nuove Tecnologie G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

31 6.1 L’EVOLUZIONE DELLE STRUTTURE ORGANIZZATIVE
AZIENDA PIATTA E LARGA AZIENDA AZIENDA A RETE G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

32 MODELLO ORGANIZZATIVO “MECCANICO”
Stili di direzione ispirati a modelli burocratici-tecnocratici Accentramento decisionale Separazione di compiti e funzioni fra U.O.. , in base al principio della specializzazione gerarchico-funzionale Elevata formalizzazione delle procedure di lavoro, dei compiti, delle responsabilità Processi di decisione, comunicazione e controllo dominata dalla gerarchia Cultura “conservativa” G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

33 MODELLO ORGANIZZATIVO “ORGANICO”
Stili di direzione ispirati a modelli “professionali” Decentramento decisionale Visione dinamica dei compiti (“problem solving”) Maggiore discrezionalità, elasticità procedure e responsabilità diffuse Gerarchia vista come detentrice di competenze distintive e di informazioni Status connesso all’autorevolezza prof.le ed ai contributi forniti Orientamento ai risultati Cultura innovativa e di rischio G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

34 La “non” comunicazione è comunicazione negativa
G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

35 Comunicare non è trasmettere
La comunicazione rimanda ad un’ampia gamma di significati informazioni simboli gesti posture contesti di riferimento G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

36 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
La comunicazione è produzione di valore G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

37 LA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA E’:
L’insieme dei processi di creazione di messaggi ed informazioni all’interno delle diverse reti di relazioni che costituiscono l’essenza dell'organizzazione. Essa coinvolge i membri interni, i collaboratori interno-esterni e tutti i soggetti esterni in qualche modo interessati o coinvolti nella vita stessa dell’orga-nizzazione. Essa consente di definire e condividere la mission, la cultura e i valori di impresa (Kreps, 1986; Goldhaber, 1986). G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

38 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
La nozione di “competenza comunicativa” significa far riferimento alle abilita’ che consentono all’individuo di emettere un messaggio facilmente comprensibile per i suoi interlocutori quindi l’abilità di condurre le transazioni con l’ambiente che permettono all’individuo di crescere e migliorare Argyris,1975 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

39 I QUATTRO LIVELLI DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA
Comunicazione funzionale Comunicazione informativa Comunicazione formativa Comunicazione creativa G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

40 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
LO SCENARIO DELLA COMUNICAZIONE D’IMPRESA I TRE SEGMENTI DELLA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA MERCATO PUBBLICI PUBBLICI INTERNI INFLUENTI COMUNICAZIONE INTEGRATA G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

41 COMUNICARE UN’IMPRESA SIGNIFICA
COSTRUIRE VALORI DI BASE CONDIVISI GENERARE LE CONDIZIONI PER SUPERARE LE RESISTENZE AL CAMBIAMENTO Carta Valori G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

42 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
UN ESEMPIO: LA CARTA VALORI TELECOM Competizione Competenza Integrazione Velocità G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

43 La Comunicazione interna e l’immagine
1 La funzione di base della Comunicazione Interna è detta “costruzione dell’immagine”. Dietro questa espressione c’è un’imprecisione metodologica che può avere significative implicazioni sul piano del comportamento Aziendale. G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

44 2 Un’azienda, in realtà, non costruisce un’immagine; essa
dovrebbe cercare di comunicare con la massima efficacia le proprie caratteristiche (la propria identità), mentre alla costruzione dell’immagine percepita contribuiscono altri fattori, non governabili direttamente, quali la conoscenza diretta della “qualità” dell’azienda, l’interazione con gli altri colleghi, le aspettative della persone, l’immagine esterna. G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

45 3 Ne deriva che: Se l’IMMAGINE aziendale all’interno è valutata
negativamente, ma la gestione delle persone è buona, noi siamo CATTIVI COMUNICATORI. Se invece la gestione delle Risorse Umane è Mediocre, noi siamo CATTIVI MANAGER. G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

46 La comunicazione Interna
Nella nostra accezione il termine “comunicazione interna” diventa il governo della costruzione dell’identità interna ed è rintracciabile: Quando si guarda ad un’azienda sotto il profilo del clima e dell’identità interna, dell’animazione per il perseguimento dei risultati e per facilitare il cambiamento. Quando si disegnano specifiche responsabilità di Comunicazione Interna per azioni di marketing interno. Quando si progettano strumenti dedicati alla Comunicazione Interna, oltre quelli utilizzati per l’attività operativa (procedure, circolari). G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

47 Le 4 Funzioni della Comunicazione Interna
Sviluppa l’identificazione, lo spirito di corpo: crea condivisione sui valori su un modo comune di pensare. INTEGRATIVA MANUTENTIVA Mantiene il sistema e le sue regole (ad esempio lo status). ORIENTATA AI RISULTATI/ PERFORMANCE Stimola il coinvolgimento delle persone a perseguire gli obiettivi come propri ORIENTATA ALLA INNOVAZIONE Facilita l’accoglimento interno e canalizza le prospettive esterne per il cambiamento. G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

48 La Comunicazione Interna e le altre “Comunicazioni”
IL PERSONALE “IL PUBBLICO CLIENTI COMUNICAZIONE INTERNA COMUNICAZIONE DI MARKETING COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE COMUNICAZIONE SOCIETARIA/ ECONOMICA INVESTITORI G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

49 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
I CONTENUTI DELLA COMUNICAZIONE INTERNA DIMENSIONE EMOTIVA RAZIONALE COMUNICAZIONE INTERNA AREA DEL JOB cosa debbo fare? AREA DELLA ORGANIZZAZIONE dove andiamo? AREA DELLA MOTIVAZIONE quali sono i vantaggi per me? IMMAGINE INTERNA G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

50 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
Dieci ipotesi di lavoro per “installare” una cultura di comunicazione interna 1 GOVERNARE LA COMUNICAZIONE DIMINUISCE LE PROBABILITA’ DI NEGATIVITA’ 2 SEGMENTARE IL MERCATO INTERNO IN GRUPPI DI BISOGNI ASCOLTARE IL NOSTRO CLIENTE, NON SPINGERE IL PRODOTTO 3 COSTRUIRE L’IDENTITA’ ATTRAVERSO UN PROGETTO NON ATTRAVERSO AZIONI “ISOLATE” 4 COSTRUIRE LA “MAPPA” DI COMUNICAZIONE DEGLI STRUMENTI E DEI DESTINATARI 5 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

51 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
AFFIDARE RESPONSABILITA’ DEL PROCESSO DI COMUNICAZIONE A COLORO CHE GESTISCONO LE PERSONE 6 GOVERNARE LE PREMESSE DELLA COMUNICAZIONE INTERNA (fiducia, clima, direzionalità …) PER PREDETERMI- NARE GLI EFFETTI (precisione, influenza, soddisfazione) 7 INTEGRARE LA COMUNICAZIONE INTERNA CON LE ALTRE TIPOLOGIE DI COMUNICAZIONE 8 9 FONDARE LA COMUNICAZIONE INTERNA NON SOLO SUL CHE COSA SI DICE MA ANCHE SUL COME LO SI DICE 10 ASSUMERE CHE SONO I “CLIENTI” A COSTRUIRE L’IMMAGINE, NON SIAMO NOI. G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

52 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
Uno strumento di pianificazione La mappa dei destinatari e dei messaggi (un esempio) Front Line Neo-assunti Alti potenziali TUTTI Strategie Convention Andamento economico Riunioni House organ Acquisizioni New letter Identità aziendale Vedemecum Organizzazione Circolari Politiche del Personale Vademecum Nuovi Prodotti Campagna interna Concorrenza Destinatari Dirigenti Personale Impiegati Direttivo D.C. Messaggi G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

53 La Comunicazione Interna da funzione a processo
LE POLITICHE (che cosa comunicare, a chi) IL VERTICE LA DIREZIONE PERSONALE PIANIFICAZIONE (quali mezzi, quando, a chi) CONTROLLO (quali effetti) UN COMITATO COMUNICAZIONE STRATEGIA (la coerenza tra la Comunicazione Interna e le altre Comunicazioni) GESTIONE (la relazione a supporto e Integrazione) LA LINEA I DESTINATARI/ CLIENTI RICEZIONE (e il ritorno) G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

54 LA FUNZIONE COMUNICAZIONE INTERNA DEVE “ATTREZZARCI” PER REALIZZARE
PROCESSI DI MONITORAGGIO CHE CONSENTANO DI “MIRARE” GLI INTERVENTI: QUALI SEGMENTI DI DESTINATARI, QUALI MESSAGGI, QUALI STRUMENTI. G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

55 di stabilire un canale di comunicazione tra i membri di un gruppo
La cultura ha il potere di stabilire un canale di comunicazione tra i membri di un gruppo G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

56 Cultura Organizzativa
La concezione di cultura in termini di attivazione ci induce a concepire le Organizzazioni come costrutti sociali, costrutti che sono “ rintracciabili “tanto nelle teste e nelle menti dei suoi membri quanto in insiemi fattuali di regole e norme. (Morgan, 1990) G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

57 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
La filosofia della cultura come parte del sistema di gestione del servizio Fonte: Norman CONCETTO DI SERVIZIO SEGMENTO DI MERCATO CULTURA SISTEMA DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO IMMAGINE G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

58 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
La ruota di BERNSTEIN MEDIA PUNTO VENDITA MEDIA GOVERNO SETTORE LETTERA= TURA PERMANENTI FINANZIARIO GRUPPI DI INFLUENZA PRESENT. IMPERSONALE CLIENTI IMPRESA IMPRESA PUBBLICITA’ PRESENTAZ. PERSONALE PUBBLICO PRODOTTO COMUNITA’ PUBBLICHE RELAZIONI PUBBLICO INTERNO CORRISPON= DENZA G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria 114

59 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
La comunicazione organizzativa SETTORE FINANZIARIO MEDIA CLIENTI GOVERNO PUBBLICO L’IMPRESA GRUPPI DI INFLUENZA PUBBLICO INTERNO SETTORE COMMERCIALE COMUNITÀ G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria 115

60 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
PUNTO VENDITA MEDIA PERMANENTI PUBBLICITÀ LETTERATURA PRODOTTO L’IMPRESA PRESENTAZ. IMPERSONALE CORRISPON= DENZA PRESENTAZIONE PERSONALE RELAZIONI PUBBLICHE G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria 116

61 Cultura Organizzativa (visione di sintesi)
AMBIENTE Esterno Processi interdi- pendenti Esigenze attuali e prospettiche Competenze distintive “Saper fare” funzionali Concettua- lizzazione e principi AMB. Interno Radici valori G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

62 LA COMUNICAZIONE SCIENTIFICA
TERZO MODULO LA COMUNICAZIONE SCIENTIFICA G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

63 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
ELEMENTI BASE ASSERTIVITA’ CHIAREZZA DEL MESSAGGIO DATI E IMMAGINI COERENZA CONGRUENZA DEL MESSAGGIO (OBIETTIVI E CONCLUSIONI) G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

64 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
ESEMPIO DI SCALETTA 1.1 Il concetto di organizzazione 1.2 Gli elementi organizzativi 1.3 I principi di base 1.4 Le teorie organizzative 1.5 Il concetto di analisi organizzativa 1.6 L’analisi dei processi G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria 7

65 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
DIMENSIONE SIMBOLICA IMMAGINE-CHIAVE MOTIVO DOMINANTE ANALOGIA METAFORA G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

66 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
ESEMPI DI LAYOUT L’USO DI PROCESSI DI “e LEARNING” PORTALE DELLA FORMAZIONE L’USO DI UN’IMMAGINE SCHEMATIZZAZIONI G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

67 PROGETTAZIONE FORMATIVA
Gli scenari della formazione e lo Sviluppo delle risorse umane G.Alessandrini Dipartimento di Scienze delleducazione G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

68 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
Cosa vediamo ? G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

69 COMUNICAZIONE NEL GRUPPO
SVILUPPO DI UN PERT UTILIZZO DI UNA FOGLIO DI LAVORO INDIVIDUAZIONE FASE DEL PROGETTO E MODALITA’ DI SVILUPPO RACCORDO TRA GLI OPERATORI G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

70 Il percorso della sessione Innovator
SCENARIO FINALITA’ BANCA CONCRETIZZAZIONE VISION NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO ATTUAZIONE VISION FATTORI-CHIAVE DEL CAMBIAMENTO PRIORITA’ CULTURA COMPETENZE SISTEMI INDICATORI G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

71 Il progetto formativo Ruoli gestione clienti Direttori di filiale
Ruoli di front- line Il Coaching di Vendita RUOLO E MKTG (1 G) RUOLO, MKTG E PIANIFICAZIONE (2 GG) Supporto sw Contenuti differenziati per ruolo Avvio del progetto tenuto dai RZ Autoapprendimento Prima dei collaboratori, 2 gg Piani di lavoro SUPPORTO SW ALLA VENDITA Servizio Firmato Il Venditore Consulente In fase con il roll-out, 2 gg (CZ Uditori) Vendere soluzioni RUOLO, MKTG E PIANIFICAZIONE (2 GG) Comunicazione del nuovo modello organizzativo Rilascio del modello sulle filiali SUPPORTO SW ALLA VENDITA) Completamento professionale G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

72 Trasformazioni versus la net economy
Old Efficienza Investimenti in impianti Scorte Orientamento alla produzione Produzione di massa Meccanizzazione Prodotti con ciclo di vita lungo Produzione locale Pianificazione Relazioni competitive Formazione iniziale Net Informazioni Produzione flessibile Digitalizzazione Cooperazione Cambiamento e innovazione Reti cooperative Formazione Creatività Investimenti in innovazione continua G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

73 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
SIMULAZIONE AMBIENTE WEB FILMATO IMMAGINI G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

74 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

75 RAPPRESENTAZIONE DI DATI
ESEMPI.. G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

76 Numero di PC in Italia (milioni)
Segmenti °trim ° trim HOME , , , ,17 SMALL BUSINESS , , , ,48 ME/LARGE BUSINESS , , , ,09 GOVERN./Education , , , ,25 Totale base installata PC , , , ,99 FONTE: ELABORAZIONE IDC PER Federcomin, 2001. Dati 1999 e 2000 a consuntivo; dati 2001 a preconsuntivo. G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

77 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
ALCUNI DATI STATISTICI SULLA CRESCITA DI ROMA TRE Dati relativi a.a. 2002\2003 STUDENTI : Incremento annuo immatricolazioni: % Corsi di Studi (lauree triennali e specialistiche): Docenti Personale TAB Rapporto Docenti – studenti % G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

78 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
“Non è difficile risvegliare l’amore del bene negli uditori; se uno ci sa toccare,si risvegliano subito i nuovi sentimenti che erano come in letargo “ Seneca, Epistulae,CVII G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria

79 G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria
Per approfondimenti: Prof.ssa Giuditta Alessandrini Università degli Studi Roma Tre Facoltà di Scienze della Formazione Via del Castro Pretorio, 20, Roma Tel. 06/ G. Alessandrini per Facoltà di Ingegneria


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