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PubblicatoRemigio Giovannini Modificato 10 anni fa
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L’obbligazione Università degli studi di Roma Tre
Ingegneria Informatica 13 marzo 2006 Prof. Pieremilio Sammarco
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Il codice civile non fornisce una definizione di obbligazione ma ne delimita l’oggetto: “la prestazione che forma oggetto dell’obbligazione deve essere suscettibile di valutazione economica e deve corrispondere a un interesse anche non patrimoniale”. (art.1174) L’obbligazione si caratterizza per l’oggetto: è obbligazione quel rapporto nel quale una parte, il debitore, è tenuto verso l’altra, il creditore, ad una prestazione di carattere patrimoniale.
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Qualunque relazione economico-giuridica che prevede obblighi tra le parti riveste i caratteri dell’obbligazione. La prestazione ha carattere patrimoniale quando è suscettibile di valutazione economica, cioè quando è traducibile in un valore monetario. Per contro, esistono anche prestazioni patrimoniali che pur potendo teoricamente formare oggetto di obbligazioni, in concreto non danno luogo a nessuna obbligazione.
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Vi sono infatti delle prestazioni rese a titolo di cortesia, amicizia o benevolenza
Se Tizio a Roma prende a bordo un autostoppista (Caio) e acconsente di dargli un passaggio fino a Milano, con questo atto non assume alcun vincolo legale e Caio non acquista alcun diritto di credito nei confronti di Tizio. Se Tizio cambia idea e decide di fermarsi a Firenze è libero di farlo e Caio non può chiedergli il risarcimento. Diverso è il caso della navetta dell’albergo che trasporta i clienti senza un apparente costo di biglietto
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obbligazioni di dare obbligazioni di fare obbligazioni di non fare
Le prestazioni che caratterizzano le obbligazioni sono classificabili in base al contenuto obbligazioni di dare obbligazioni di fare obbligazioni di non fare
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Obbligazioni di dare: consegnare una cosa;
Obbligazioni di fare: compiere una certa attività; Obbligazioni di non fare: astenersi dal compiere una certa attività.
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Caratteristica: impossibilità di ripetere la prestazione eseguita
Obbligazioni naturali: sono quelle che corrispondono a dei doveri morali o sociali che sono contrapposti ai doveri legali: esse non obbligano legalmente il debitore e sono adempiute spontaneamente. Caratteristica: impossibilità di ripetere la prestazione eseguita Esempio, i debiti di gioco.
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L’obbligazione si dice parziaria quando è frazionata fra i diversi debitori
Esempio: un debito di 100 mila euro, ciascun debitore deve euro. L’obbligazione si dice solidale quando il creditore può chiedere invece l’intera somma a uno qualunque dei condebitori
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DOVERE DI CORRETTEZZA L’art c.c. impone ad entrambe le parti del rapporto obbligatorio un dovere di correttezza. Nell’adempiere l’obbligazione il debitore deve usare la diligenza del buon padre di famiglia
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Vi è un dovere di diligenza media nell’adempiere le prestazioni.
Nei singoli rapporti obbligatori vi sono precisi doveri di correttezza: ad esempio, doveri di informazione, ecc. Anche il creditore deve comportarsi correttamente; egli ha un dovere di collaborazione
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L’OBBLIGAZIONE NASCE DA UN FATTO o DA UN ATTO CHE NE E’ TITOLO O FONTE:
L’art c.c. indica le fonti delle obbligazioni: Il contratto; Il fatto illecito; Ogni altro atto idoneo a produrle secondo l’ordinamento. (ad esempio, gli atti unilaterali, promessa al pubblico, titoli di credito)
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