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PubblicatoGianna Milani Modificato 11 anni fa
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale1 Questo file può essere scaricato da web.econ.unito.it/terna/istec il nome del file è esercitazione_n12
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale2 Esercitazione n° 12 del 16/04/2004 Capitoli trattati: 24 – Produzione e crescita 25 – Risparmio, investimento e sistema finanziario 26 – Il tasso naturale di disoccupazione
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale3 24 – Produzione e crescita PIL e PIL pro capite come indicatori del livello di benessere di un Paese. (N.B. misura sia il prodotto che il reddito: il reddito di uneconomia è ciò che essa produce.) Tasso di crescita: misura la velocità a cui cresce il PIL reale pro capite nellanno tipo. PIL t - PIL t-1 PIL t-1 x 100 Tasso di crescita anno t =
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale4 Produttività: quantità di beni e servizi prodotta da un singolo lavoratore in unora. Una maggiore produttività porta a maggiori livelli di produzione e quindi maggiori livelli di reddito. Dipende da: capitale fisico capitale umano risorse naturali conoscenze tecnologiche Il PIL misura due cose: la somma totale dei redditi guadagnati nelleconomia e il totale della spesa nei beni e servizi prodotti dalleconomia. Una nazione può godere di un elevato tenore di vita (in termini di PIL pro capite) solo se riesce a produrre grandi quantità di beni e servizi, e quindi di reddito. La produttività gioca un ruolo importante.
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale5 La funzione di produzione: descrive la relazione tra gli input (la misura degli input) o fattori usati nella produzione e la quantità di output risultante Y = risultato della produzione A = coefficiente che rappresenta le tecnologie L = quantità di lavoro K = quantità di capitale fisico H = quantità di capitale umano N = quantità di risorse naturali Rendimenti decrescenti: la proprietà in forza della quale il beneficio che si ricava da ununità aggiuntiva di un fattore di produzione diminuisce al crescere della quantità disponibile (già impiegata) del fattore stesso.
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale6 Caso pratico n.1 Data la seguente tabella: PaesePIL reale pro capite Tasso di crescita A15468 $1,98% B13690 $2,03% C6343 $3,12% D1098 $0,61%
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale7 1) Quale paese è più ricco? Il paese A, perché dispone di un più elevato PIL reale pro capite. 2) Quale paese sta crescendo più rapidamente? Il paese C, perché presenta il più elevato tasso di crescita. 3) Quale paese trarrebbe i maggiori benefici da un aumento di investimenti in capitale fisico? Il paese D che è il più povero e, verosimilmente, quello con la minor dotazione di capitale. Poiché il capitale presenta rendimenti decrescenti, risulta più produttivo quando è relativamente scarso.
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale8 4) Il paese D potrà continuare a ottenere lo stesso livello di benefici da ulteriori investimenti in capitale per sempre? No, a causa della produttività decrescente del capitale. Gli incrementi del tasso di crescita sono via via decrescenti allaumentare del capitale investito. 5) Quale sarà il tasso di crescita annuo del paese A se il suo PIL reale pro capite il prossimo anno raggiungerà il valore di 15918 $ ? Incremento percentuale del PIL (tasso di crescita del PIL)= (15918 $ - 15468 $) / 15468 $ x 100 = 2,9%
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale9 Caso pratico n. 2 Nel Paese A il PIL reale pro capite cresce al tasso annuo del 2%, mentre nel paese B il PIL reale pro capite cresce al tasso annuo dell 1%. Per risolvere i seguenti quesiti si deve ricordare la regola del 70 (pag. 432). Se una variabile cresce al tasso annuo di x%, si raddoppia in un periodo approssimativo di 70/x anni
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale10 1) Quanti anni sono necessari al paese A per raddoppiare il proprio PIL reale pro capite? Il paese A raddoppia il PIL procapite in 70/2 = 35 anni 2) Se il PIL reale pro capite del paese A ammontava a 2000$ nel 1930, che valore avrà nellanno 2000? Dal 1930 al 2000 sono trascorsi 70 anni; se il tasso di crescita era del 2% ogni 35 anni il PIL raddoppia. Quindi il PIL pro capite del paese A nel 2000 sarà pari 8000$
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale11 3) Quanti anni sono necessari al paese B per raddoppiare il proprio PIL reale pro capite? Il paese B raddoppia il PIL procapite in 70/1= 70 anni 4) Se il PIL reale pro capite del paese B ammontava a 2000 $ nel 1930, che valore avrà nellanno 2000? Dal 1930 al 2000 sono trascorsi 70 anni; se il tasso di crescita era dell 1% ogni 70 anni il PIL raddoppia. Quindi il PIL pro capite del paese A nel 2000 sarà pari 4000$
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale12 25 – Risparmio, investimento e sistema finanziario Risparmio e investimenti nella contabilità nazionale Y = C + I + G + NX C: Consumi I: Investimenti G: Acquisti pubblici NX: Esportazioni nette Economia aperta: Economia chiusa: Y = C + I + G Y – C – G = I Reddito meno consumi privati e pubblici S = I Quindi: Risparmio complessivo (S)
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale13 S = I Sostituendo I =Y-C-G S = Y-C-G Considerando il ruolo dellimposizione fiscale avremo: S = (Y-C-T) + (T-G) Risparmio complessivo = Risparmio privato + Risparmio pubblico Se T > G T- G > 0 avanzo di bilancio della pubblica amministrazione Se T < G T- G < 0 disavanzo di bilancio della pubblica amministrazione
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale14 Domanda e offerta di fondi Domanda di fondi: proviene da famiglie e imprese che desiderano farsi finanziare un investimento. Lofferta di fondi: proviene da individui che hanno un reddito eccedente le necessità di consumo che desiderano risparmiare rendendo disponibili i propri risparmi per prestiti. Tasso dinteresse (reale): è il prezzo dei prestiti; rappresenta sia lammontare che il mutuatario paga sia quello che il risparmiatore riceve. Il mercato dei fondi mutuabili opera come tutti gli altri mercati: linterazione della domanda e dellofferta di fondi determinano le quantità scambiate e il prezzo (tasso) dequilibrio. Tasso dinteresse (reale) dequilibrio: il tasso per il quale domanda e offerta di fondi (investimento e risparmio) coincidono
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale15 Caso Pratico n.1 Supponiamo che i seguenti valori rappresentino i dati di contabilità nazionale di una paese con economia chiusa. Y = 6000 T = 1000 C = 4000 G = 1200 Usando lidentità tra risparmio e investimento, e le sue implicazioni legate alla contabilità nazionale, rispondere alle seguenti domande.
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale16 Qual è il valore del risparmio e dellinvestimento nel paese? S = IS = (Y-C-T) + (T-G) (6000 - 4000 – 1000) + (1000 –1200) = 800 = S = I Qual è il valore del risparmio privato? (Y-C-T) =6000 – 4000 –1000= 1000= risparmio privato Qual è il valore del risparmio pubblico? (T-G) =1000- 1200= -200= risparmio pubblico (disavanzo)
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale17 La politica di bilancio del governo sta contribuendo alla crescita o la sta danneggiando? La sta danneggiando perché il risparmio pubblico è negativo, riducendo così lammontare di risparmio disponibile per gli investimenti. Perché i paesi non riducono i loro disavanzi di bilancio? Perché spesso i politici sono in disaccordo sui provvedimenti da adottare: ridurre la spesa pubblica o aumentare le entrate fiscali.
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale18 Caso pratico n.2 Le seguenti informazioni descrivono un mercato di fondi mutuabili Tasso interesse reale Qtà di fondi offerta in mld $ Qtà di fondi domandata in mld $ 6%1300700 5%1200800 4%1000 3%8001200 2%6001500
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale19 Tracciare il grafico della domanda e dellofferta nel mercato dei fondi mutuabili. Nel punto di equilibrio quali sono: il tasso di interesse reale, il livello del risparmio e il livello dellinvestimento? E Tasso = 4% Qtà: S = I = 1000
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale20 Perché le forze di mercato non permettono al tasso dinteresse reale di scendere al 2% Al tasso dinteresse reale del 2%, la quantità domandata di fondi mutuabili eccede la quantità offerta di 900 mld di $. Leccesso di domanda fa salire il tasso dinteresse reale fino al 4%, tasso per cui domanda e offerta si eguagliano.
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale21 Si supponga che il governo inaspettatamente incrementi il disavanzo di bilancio di 400 mld di $. Quale sarà il nuovo tasso dinteresse reale dequilibrio? Quale il livello di risparmio e di investimento allequilibrio. Tracciare il nuovo grafico. Tasso = 5% Qtà: S = I = 800 E = nuovo equilibrio E S D E S
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale22 A partire dallequilibrio iniziale, supponiamo che il governo stabilisca un credito dimposta sugli investimenti che provoca un aumento della domanda di fondi mutuabili per investimenti di 400 mld di $ ad ogni livello di tasso dinteresse reale. Qual è il nuovo tasso dinteresse reale dequilibrio e il livello del risparmio e dellinvestimento? Tracciare il nuovo grafico.
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale23 E =nuovo equilibrio Tasso = 5% Qtà: S = I = 1200 E E D D S
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale24 Con riferimento ai punti precedenti quale delle due politiche favorisce la crescita? Il credito dimposta sugli investimenti, perché determina lo spostamento della curva di domanda di fondi mutuabili verso destra, aumentando il livello degli investimenti; maggiori investimenti in beni capitali fanno aumentare la crescita.
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale25 Problema n°9 pag.469 Spiegare la differenza tra risparmio e investimento secondo la definizione prevalente in macroeconomia. Quale dei seguenti comportamenti rientra nella categoria investimento? Quale nel risparmio? Perché? a)La vostra famiglia accende un mutuo per acquistare una nuova casa. b)Usate 200 euro del vostro stipendio per acquistare azioni Telecom. c)Un vostro amico guadagna 100 euro e li deposita su un libretto di risparmio. d)Chiedete un prestito di 1000 euro alla banca per acquistare unautomobile usata, che utilizzate per fare le consegne a domicilio della pizzeria che avete aperto.
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale26 a)Quando la vostra famiglia accende un mutuo per acquistare una nuova casa si tratta di un investimento, è un acquisto di nuovo capitale. b)Quando utilizzate parte del vostro reddito per acquistare azioni state risparmiando. Quella parte di reddito non è impiegata per lacquisto di beni di consumo. c)Anche in questo caso si tratta di una forma di risparmio, i 100 non sono impiegati per lacquisto di beni di consumo. d)Lacquisto di unautomobile, utilizzata come bene strumentale nella produzione, è un investimento in beni capitali, e non un consumo privato.
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale27 Problema n°12 pag.469 Supponete che lanno prossimo lo Stato si indebiti per 20 miliardi di euro in più rispetto a questanno. a) Usare un grafico di domanda e offerta per analizzare gli effetti dellevento. Il tasso dinteresse aumenta o diminuisce?
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale28 D S Tasso interesse Fondi mutuabili L i S L i L-20 20 mdl di euro
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale29 Inizialmente lofferta di fondi mutuabili è rappresentata dalla curva S, e la domanda degli stessi dalla curva D. Il tasso dinteresse reale dequilibrio è il tasso i e la quantità scambiata corrisponde a L. Lincremento del debito pubblico fa diminuire lofferta di fondi mutuabili (diminuisce il risparmio globale) di 20 miliardi di euro per ogni livello del tasso dinteresse reale. La nuova curva di offerta è S, con uno spostamento verso sinistra rispetto alla situazione di partenza che equivale ad una riduzione dellofferta. Il nuovo equilibrio viene raggiunto ad un tasso dinteresse reale maggiore (i > i), la curva di domanda di fondi mutuabili non cambia, al tasso i interseca la nuova curva di offerta in corrispondenza di una quantità di fondi mutabili scambiata inferiore a quella iniziale.
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale30 Conclusione: leffetto dellaumento del debito pubblico è un aumento del tasso dinteresse reale dequilibrio e una diminuzione delle quantità di fondi mutuabili scambiate allequilibrio. In tal modo si riduce linvestimento e si contrae il tasso di crescita delleconomia. (N.B. al contrario, un avanzo di bilancio fa aumentare il risparmio nazionale e quindi lofferta di fondi mutuabili con riduzione del tasso dinteresse e una maggior quantità di fondi scambiati; questo determina un aumento degli investimenti da cui deriva un maggior tasso di crescita economica.) Spiazzamento: la contrazione dellinvestimento che viene provocata dal ricorso dello Stato ai mercati finanziari per finanziare il proprio deficit.
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale31 b) Che cosa accade allinvestimento? Al risparmio privato? Al risparmio pubblico? Al risparmio nazionale? Confrontare le dimensioni di queste variazioni con il maggior debito pubblico di 20 miliardi di euro. In corrispondenza dellaumentato tasso dinteresse sono diminuiti lammontare degli investimenti e il risparmio globale (I = S) ma meno dei 20 miliardi di incremento del debito pubblico. Laumento del debito pubblico riduce i risparmi pubblici di un uguale ammontare. Ma laumento del tasso di interesse fa aumentare il risparmio privato, per un ammontare minore di 20 miliardi. Il risultato globale è che la riduzione del risparmio nazionale è minore di 20 miliardi.
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale32 c) In che modo lelasticità dellofferta di fondi disponibili influenza il risultato? Una maggiore elasticità dellofferta di fondi, a parità di aumento del debito pubblico, fa sì che il tasso dinteresse cresca in misura minore, ed anche la riduzione del risparmio nazionale e dellinvestimento sarà minore. S S D Offerta rigida D S S Offerta elastica A parità di aumento di debito pubblico
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale33 d) In che modo lelasticità della domanda di fondi mutuabili influenza il risultato? Una maggiore elasticità della domanda di fondi, a parità di aumento del debito pubblico, fa si che il tasso dinteresse cresca in misura minore, mentre la riduzione del risparmio nazionale e dellinvestimento sarà maggiore. S S D Domanda elastica D S S Domanda rigida A parità di aumento di debito pubblico
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale34 e) Ipotizzate che le famiglie siano convinte che un maggior debito pubblico oggi corrisponda a maggiori imposte da pagare domani. Qual è leffetto di tale convinzione sul risparmio attuale e sullofferta di fondi mutuabili? Gli effetti che avete descritto rispondendo alle domande a) e b) ne risultano amplificati o smorzati? Se le famiglie credono che un maggior debito pubblico oggi implichi tasse più elevate da pagare in futuro, allora risparmieranno una quota maggiore di reddito per poter far fronte alle maggiori tasse future, così il risparmio privato aumenterà, il che farà aumentare lofferta di fondi mutuabili. Questo compenserà la riduzione del risparmio pubblico, la riduzione delle quantità scambiate al nuovo equilibrio sarà minore come sarà minore laumento del tasso dinteresse reale. Se laumento del risparmio privato sarà esattamente uguale allincremento del debito pubblico, la curva di offerta di fondi non cambia, e quindi investimenti, risparmio nazionale e tasso dinteresse reale non subiranno variazioni.
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale35 26 – Il tasso naturale di disoccupazione Forza lavoro = n° occupati + n° disoccupati Tasso di partecipazione al lavoro = Forze di lavoro Popolazione adulta x 100 Tasso di disoccupazione = n° disoccupati Forze di lavoro x 100
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale36 Il tasso naturale di disoccupazione è la disoccupazione che non si elimina da sola neanche nel lungo periodo. In altri termini, è la misura di disoccupazione che una determinata economia conosce nella normalità E il valore medio del tasso di disoccupazione attorno al quale si registrano le oscillazioni di breve periodo. Il tasso ciclico di disoccupazione è riferito alle fluttuazioni della disoccupazione rispetto al tasso naturale Dipende dallandamento positivo e negativo di breve periodo del ciclo economico. E la deviazione del tasso di disoccupazione rilevato rispetto al suo livello naturale.
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale37 In un mercato del lavoro ideale il prezzo, ovvero il salario, varia fino a raggiungere il salario dequilibrio, quello per cui la quantità di lavoro domandata eguaglia la quantità di lavoro offerta. Salario Qtà di lavoro WEWE LELE Mercato del lavoro S D Alcune ragioni per cui il mercato non funziona in modo ideale: 1) Meccanismi di collocamento; 2) Leggi sul salario minimo; 3) Potere dei sindacati; 4) Teoria del salario di efficienza. In particolare, 2), 3) e 4) hanno come effetto la determinazione di retribuzioni al di sopra del salario dequilibrio e quindi una certa quota di disoccupazione. Eccesso di offerta Disoccupazione
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale38 Caso pratico n.1 Usare le seguenti informazioni, dati in milioni, sulloccupazione nel paese per rispondere alle domande. Anno 1998Anno 1999 Popolazione totale 223,6226,5 Popolazione adulta 168,2169,5 Numero di disoccupati 7,48,1 Numero di occupati 105,2104,2
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale39 Qual è il valore delle forze di lavoro nel 1998 e nel 1999? Forze di lavoro = n° occupati + n° disoccupati Nel 1998 forze di lavoro = 105,2 + 7,4 = 112,6 milioni Nel 1999 forze di lavoro = 104,2 + 8,1 = 112,3 milioni Qual è il tasso di partecipazione alle forze di lavoro nei due anni? Tasso di partecipazione al lavoro = Forze di lavoro Popolazione adulta x 100 Nel 1998 (112,6/168,2) x 100 = 66,9% Nel 1999 (112,3/169,5) x 100 = 66,3%
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale40 Qual è il tasso di disoccupazione nei due anni? Tasso di disoccupazione = n° disoccupati Forze di lavoro x 100 Nel 1998 (7,4/112,6) x 100 = 6,6% Nel 1999 (8,1/112,3) x 100 = 7,2% Dal 1998 al 1999, la popolazione adulta è aumentata mentre le forze di lavoro sono diminuite. Indicare qualche possibile ragione per spiegare tale andamenti. Prepensionamenti, allungamento della vita universitaria, aumento del numero di genitori che rimane a casa con i bambini, lavoratori scoraggiati che smettono di cercare un impiego.
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale41 Se il tasso naturale di disoccupazione nel paese è del 6,6%, quanto sarà il tasso di disoccupazione ciclica nel 1998 e nel 1999? Loccupazione nel paese indica una recessione in questi anni? Tasso ciclico di disoccupazione = Tasso di disoccupazione dellanno - Tasso di disoccupazione naturale Nel 1998 6,6% - 6,6% = 0 % Nel 1999 7,2% - 6,6% = 0,6% Nel 1998, la disoccupazione registra un livello normale per il paese, quindi non si può parlare di recessione. Nel 1999, invece, il tasso di disoccupazione è al di sopra del livello naturale ed è quindi probabile che il paese sia in una fase recessiva.
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale42 Caso Pratico n.2 Supponiamo che il mercato del lavoro sia segmentato in due distinti mercati: quello del lavoro specializzato e quello del lavoro non specializzato. Inoltre supponiamo che il salario dequilibrio, in condizioni di concorrenza, nel mercato del lavoro non specializzato sia di 3,00/ora e nel mercato del lavoro specializzato sia di 15,00/ora.
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale43 Se il salario minimo fosse fissato a 5,00/ora, su quale dei due mercati si registrerebbe il maggior livello di disoccupazione? Dimostrare graficamente. Mercato lavoro non specializzato Limposizione di un salario minimo di 5 provoca, su questo mercato, una quota di disoccupazione, per eccesso di offerta di lavoro. Mercato lavoro specializzato Limposizione di un salario minimo di 5 non ha alcun effetto su questo mercato. Eccesso di offerta Disoccupazione 5 15 LELE D 3 LELE D S S Salario Qtà lavoro (occupati)
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale44 Perché limposizione di un salario minimo non ha avuto alcun effetto sul mercato del lavoro specializzato? Perché il salario dequilibrio, in concorrenza, è più elevato del salario minimo imposto. I risultati ottenuti appaiono coerenti con i dati statistici relativi al mercato del lavoro? Sì, perché si osserva un più elevato tasso di disoccupazione sul mercato del lavoro non specializzato; dove, in genere, operano lavoratori più giovani e con minore esperienza.
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale45 Supponiamo che il mercato del lavoro specializzato diventi sindacalizzato e il nuovo salario negoziato sia di 18/ora. Questa evenienza ha qualche effetto anche sul mercato del lavoro non specializzato? Sì. Sul mercato del lavoro specializzato si crea un eccesso di offerta, a causa di questo eccesso di offerta alcuni lavoratori specializzati restano disoccupati e si rivolgono al mercato del lavoro non specializzato. Sul mercato del lavoro non specializzato aumenta lofferta di lavoro riducendo il salario dequilibrio e aumentando la disoccupazione su questo mercato.
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale46 Esercizio n°13 pag. 492 Supponete che il Parlamento approvi una legge che impone ai datori di lavoro di provvedere ai dipendenti alcuni benefici aggiuntivi (come lassistenza sanitaria), con un aggravio di costi di 4 euro orari.
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale47 Se le imprese non corrispondevano tali benefici prima dellentrata in vigore della legge, questa provocherà un aumento del costo del lavoro, esattamente di 4 euro allora. La curva di domanda di lavoro si sposterà verso il basso esattamente di 4 euro (le imprese pagheranno salari più bassi per compensare i maggiori costi dovuti ai benefici aggiuntivi). Diminuisce il numero dei lavoratori impiegati da L 1 a L 2. Diminuisce il salario da W 1 a W 2 W L D1D1 D2D2 S1S1 L1L1 L2L2 W2W2 W1W1 4 euro a) Che effetto ha tale obbligo sulla domanda di lavoro?
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale48 b) Se il lavoratore attribuisce al beneficio aggiuntivo un valore identico al suo costo per limpresa, che effetto ha lobbligo sullofferta di lavoro? Se i lavoratori valutano i benefici esattamente 4 euro allora, saranno disposti a lavorare per lo stesso tempo per un salario più basso di 4 euro, la curva di offerta di lavoro si sposterà verso il basso di 4 euro (pagati in meno sul salario ma compensati dal valore dei benefici aggiuntivi) W L D1D1 D2D2 S1S1 L1L1 L2L2 W2W2 W1W1 4 euro S2S2 W 1 - 4
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale49 c) Se il salario è libero di fluttuare in modo da equilibrare domanda e offerta, in che modo la legge modifica il salario e loccupazione? I lavoratori ne traggono un vantaggio o un danno? E i datori di lavoro? Nel grafico precedente si può rilavare che se le curve di domanda e offerta si spostano entrambe verso il basso di 4 euro, senza vincoli sul salario, in equilibrio si avrà la stessa quantità di lavoro impiegato ad un salario inferiore rispetto al precedente esattamente di 4 euro (che vengono esattamente compensati dai maggiori benefici). Sia i lavoratori che i datori di lavoro non hanno né vantaggi né danni dallintroduzione dei benefici per legge, se il salario è lasciato libero di fluttuare.
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale50 d) Se una legge sul salario minimo impedisce ai salari di aggiustarsi ed equilibrare domanda e offerta, in che modo tale legge influenza salario, occupazione e tasso di disoccupazione? I lavoratori ne traggono un vantaggio o un danno? E i datori di lavoro? Se una legge impedisce al salario di fluttuare verso il basso, si avrà come risultato un aumento della disoccupazione. W L D1D1 D2D2 S1S1 L1dL1d W imposto S2S2 L1sL1s L2dL2d L2sL2s L 1 s - L 1 d < L 2 s - L 2 d Disoccupazione iniziale Disoccupazione finale Salario invariato Occupazione diminuisce Datori stanno peggio (oltre a w pagano i benefici) I licenziati stanno peggio I lavoratori ancora in servizio stanno meglio (oltre a w ricevono i benefici)
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale51 e) Supponete che i lavoratori non attribuiscano alcun valore al beneficio aggiuntivo. Sulla base di questa ipotesi, come cambiano le risposte che avete dato alle domande b), c) e d)? W L D1D1 D2D2 S1S1 L1L1 L2L2 W2W2 W1W1 4 euro c) Diminuzione salario minore di 4 euro b) La curva di offerta non si sposta c) Loccupazione diminuisce, i datori stanno peggio e i lavoratori pure d) Leffetto negativo sulla disoccupazione, di un salario imposto, è minore (la disoccupazione aumenta solo per leffetto dello spostamento della curva di domanda). I datori e i lavoratori stanno tutti peggio
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Esercitazione_12 A.A. 2003-2004Istituzioni di Economia - Corso Serale52 Esercizi che risolveremo in classe la prossima volta: Problemi n° 11 e n° 12 pag. 510
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