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PubblicatoTerenzio Gigli Modificato 11 anni fa
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 1 Informatica applicata La comunicazione ed IL FORMATO DEI FILE
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 2 Denominazione File Un file è individuato dal suo filename Può essere attribuito a piacere dallutente con un nome che può contenere 255 caratteri e simboli. dal suo filetype È attribuito del programma che lo ha generato Stabilisce il formato del file Ossia le sue caratteristiche di struttura … che ne permettono luso e la modifica
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 3 Filetype di un documento.doc file documento di Word.dot file modello di Word.txt file di testo Occupa meno spazio di.doc Non accetta formattazioni particolari dei caratteri delle singole parole e non visualizza le immagini.. rtf usato per trasferire file tra piattaforme diverse: DOS – MacIntosh – Windows – Linux - Unix
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 4 Filetype di un documento. xls file di Excel.mdb file di database ACCESS. sav file usato dal programma di elaborazione dati S.P.S.S..htm.html file che descrive una pagina WEB htm è anche usato per trasferire file tra piattaforme e programmi diversi..pdf file usato per la comunicazione – descrittivo è ottenuto come trasformazione – stampa – da file di programmi vari è letto da parecchi programmi di piattaforme diverse è usato per la comunicazione in internet è letto col linguaggio PostScript, caratteristico delle stampanti
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 5 Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 5.xml file che costruisce una struttura organizzata In realtà, XML è un insieme standard di regole sintattiche per modellare la struttura di documenti e dati. Questo insieme di regole, dette più propriamente specifiche, definiscono le modalità secondo cui è possibile crearsi un proprio linguaggio di markup. Le specifiche ufficiali sono state definite dal W3C (Worl Wide Web Consortium) e sono consultabili a partire dall'indirizzo http://www.w3.org/XMLhttp://www.w3.org/XML Filetype di un documento
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 6 XML crea diversi fogli di stile
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 7 XML e le diverse piattaforme
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 8 Comunicare Nella comunicazione scritta o sullo schermo possiamo utilizzare Documenti di testo Tabelle ottenute con la rappresentazione di concetti e/o numeri Figure e grafici Filmati (solo sullo schermo)
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 10 FILE GRAFICI I file grafici possono rappresentare Immagini Disegni Grafici rappresentanti linterpretazione di dati numerici.
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 11 La codifica del file grafici I file grafici richiedono una codifica più complessa dei file di testo, numerici, HTML. Essi generalmente occupano molta memoria Spesso devono essere compressi Il loro utilizzo e la loro modifica (ingrandimento, riduzione od altro) richiedono tecniche dedicate per visualizzarli in modo corretto.
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 12 Definizione dellimmagine Profondità di colore Colori rappresentabili Misura in bit Risoluzione Punti per pollice Compressione
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 13 Compressione e decompressione Condiziona la ricostruzione dellimmagine. Vi sono compressioni distruttive che non permettono lesatta decompressione del file – perdita di informazioni Esempio: formato GIF e formato JPEG Compressioni non distruttive Conservano le informazioni presenti nel file
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 14 La compressione Un file è un insieme di bit. Comprimere un file - costituito unicamente da una quantità finita di 1 e di 0 – significa diminuire il numero di 1 e di 0, ovvero di bit, che lo compongono. La compressione può far perdere definizione allimmagine decompressa.
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 15 Le compressioni Tab. 1Tipi di compressione Non distruttiva (lossless) Distruttiva (lossy)
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 16 Immagini naturali e compressioni (foto digitali, scansioni) Non distruttiva compressione 1:1,5 - 1:2 Distruttiva -1:30 senza una visibile perdita di qualità 1:10 - 1:300 con perdita di qualità
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 17 Immaginim artificiali e compressioni Immagini artificiali (disegni, fumetti) Non distruttiva1:1,5 - 1:20 Distruttiva 1:1,5 - 1:300
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 18 Profondità di colore – numero bit
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 19 La profondità di colore 8 bit 4 bit
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 20 La risoluzione
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 21 La codifica dellimmagine in un file Nella codifica dellimmagine si possono usare: Formati grafici bitmap Detti anche raster, per punti, … Formati grafici vettoriali
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 22 Le dimensioni dellimmagine per punti La definizione dellimmagine dipende dai pixel per pollice. Unimmagine può essere modificata nelle dimensioni. Tale modifica coinvolge le dimensioni dei pixel per pollice
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 23 Ingrandimento immagine raster (per punti) Perdita di risoluzione
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 24 Immagine vettoriale Rappresentata con luso di vettori espressi da equazioni, che rappresentano linee e aree La modifica delle immagini cambia i valori numerici dellequazione conservando la forma rappresentata. Nel cambio del formato non vi è perdita di definizione
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 25 Ingrandimento immagine vettoriale Risoluzione costante
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 26 Ingrandimento immagine raster a: immagine originale b: Immagine vettoriale ingrandita c: immagine per punti (raster) ingrandita
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 27 Ingrandimento di unimmagine Jpeg
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 28 Le compressioni Tab. 1Tipi di compressione Non distruttiva (lossless) Distruttiva (lossy)
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 29 Formato Jpeg 2000: compressione e decompressione.
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 30 Formato Jpeg 2000
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 31 Formato PNG: riproduzione di unimmagine.
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 32 Alcuni filetype Formati bitmap.bmp, inadatto a internet.tiff, non comprimibile direttamente.gif, formato compresso.jpeg, formato finale I formati bitmap sono interpretati da programmi di uso comune La loro disponibilità è libera. Formati vettoriali.dxf – disegni autocad.cdr, permette anche luso di formati bitmap.eps.svg, basato su XML I formati vettoriali sono formati proprietari: il loro uso è legato a programmi dedicati.
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 33 La riproduzione dellimmagine Profondità di colore: definita dai bit per pixel. Alcuni esempi.
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 34 Conclusioni: bit ed immagine 1 bit/pixel 1 bit/pixel 2 colori 8 bit/pixel: scala di grigi 8 bit/pixel: 256 colori24 bit/pixel:16 milioni di colori
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 35 1 bit per pixel: immagine in bianco e nero
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 36 8 bit per pixel. Riproduzione con scala di grigi
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 37 24 bit/pixel
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 38 8 bit/pixel
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 39 8 bit per pixel. 256 colori
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 40 24 bit per pixel. 16 milioni di colori
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 41 Risoluzione cromatica- profondità di colore Risoluzione Cromatica La Risoluzione cromatica determina, attraverso un valore chiamato bit, (bit per pixel) quanti e quali colori deve avere un'immagine (la quantità di colori visualizzabile per ogni pixel). Per cominciare possiamo prendere in esame il caso più semplice in cui ad ogni pixel è associato un solo valore (1 bit). Poiché un bit assume solo 2 valori (0-1), il pixel sarà acceso o spento. L'immagine così verrà rappresentata in bianco e nero (immagine a 1 bit). Con 8 bit le combinazioni diventano 256, quindi otteniamo un'immagine a 256 colori (immagine a 8 bit). Con 16 bit ogni pixel assume uno tra i 65536 colori disponibili (immagine a 16 bit) e con 24 bit si rendono disponibili oltre 16 milioni di colori (immagini a 24 bit).
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 42 Colori additivi
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 43 Immagine originale Lingrandimento può modificare la definizione dellimmagine
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 44 … le limmagine è costruita con pixel
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 45 Non modifica le definizione
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 46 Se limmagine e vettoriale Non modifica la definizione
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 47 Nella riproduzione dellimmagine Bisogna tener conto del mezzo Video: basta un bassa definizione Stampa: occorre unalta definizione (almeno 300 p/i
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 48 Colori sottrattivi
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 49 Per la prossima lezione Studiare il cap. 6 del testo: Il formato dei file, integrandolo con queste diapositive.
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 50 I caratteri di Windows Visualizzazione sullo schermo e stampa con stampante inkjet Visualizzazione solo sullo schermo Caratteri per plotter Caratteri Truetype: visualizzati in modo identico sullo schermo e sulla stampante
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Dicembre 2006 Informatica applicata prof. Giovanni Raho 51 Le stampanti Inkjet: stampano creando il carattere al momento della stampa Laser: Per stampare un carattere devono possederlo nella loro memoria.
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