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Transizione diapositiva: dividi con apertura verticale. Velocità: Medio. Avanzamento diapositive: togliere il segno di spunta. Applica a tutte le diapositive. MENU MENU Sappiamo che la scrittura ha origini così antiche che gli storici faticano ancora a capire dove e quando essa venne usata la prima volta. Sappiamo però bene di quali strumenti si servirono gli uomini per scrivere. Collega a diapositiva6. I graffiti degli uomini primitivi. Collega a diapositiva2. Penna d’oca e pergamena. Collega a diapositiva7. Chiodi e argilla dei Sumeri. La carta e la penna a sfera. Collega a diapositiva3. Collega a diapositiva8. Il papiro degli Egizi. Il cembalo scrivano. Collega a diapositiva4. Il computer. Ossa e vasi dei Cinesi. Collega a diapositiva9. Collega a diapositiva5. Fai clic sulle icone per entrare nelle pagine. Fai clic su tutte le caselle con le istruzioni in rosso e poi premi il tasto Canc sulla tastiera.
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Inizia: Dopo il precedente. Velocità: Medio.
Torna al MENU Collega a diapositiva1. I primi graffiti incisi dall’uomo sulle rocce risalgono a più di anni fa. Erano certamente una forma d’arte, ma non erano una forma di scrittura. Infatti non rappresentano un testo composto da parole, ossia complessi di suoni che esprimono un senso in una data lingua, ma racconti di immagini. Servivano per allontanare gli spiriti cattivi, per propiziarsi una buona caccia, per pregare o forse solo per decorare l’interno delle caverne. Per fare i graffiti gli uomini primitivi usavano pietre dure e affilate con le quali incidevano la roccia. A volte usavano anche dei pigmenti (colori) naturali e li stendevano probabilmente con le mani; a volte soffiavano il colore attraverso canne cave. Effetto: Dissolvenza. Inizia: Dopo il precedente. Velocità: Medio. ●Cosa rappresenta la pittura rupestre qui accanto? Scrivilo nell’apposito modulo.
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●Osserva come i segni del cuneiforme si sono evoluti nel tempo.
Torna al MENU Collega a diapositiva1. I Sumeri, in Mesopotamia, idearono un sistema di scrittura fatto di segni che rappresentavano suoni (sillabe). Questi segni venivano incisi sull’argilla ancora morbida, prima che si completasse l’essiccazione. Sono stati però ritrovati scritti in cuneiforme eseguiti su pietra dura. Per scrivere sull’argilla gli scribi sumeri si servivano di uno stilo (oggetto appuntito, punteruolo) di canna affilato. Effetto: Stiramento. Inizia: Dopo il precedente. Direzione: Attraverso. Velocità: Medio. Effetto: Dissolvenza. Inizia: Dopo il precedente. Velocità: Medio. ●Osserva come i segni del cuneiforme si sono evoluti nel tempo.
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Inizia: Dopo il precedente. Direzione: Da sinistra. Velocità: Medio.
Torna al MENU Collega a diapositiva1. Nel 3000 a.C. gli Egizi iniziarono a usare un tipo di scrittura detta, da Clemente Alessandrino, “geroglifico”, cioè segno sacro. Esistevano due tipi di segni: gli ideogrammi, che rappresentavano l’oggetto in sé; i fonogrammi che rappresentavano un suono. Già dal terzo millennio a.C. esisteva una scrittura in corsivo che meglio si adattava a essere riprodotta sul papiro. Era detta ieratica perché usata dai sacerdoti per scrivere testi sacri (ieros = sacro). Però esisteva anche una scrittura usata dal popolo, assai più semplice, detta demotica (demos = popolo). Effetto: Entrata. Inizia: Dopo il precedente. Direzione: Da sinistra. Velocità: Medio. Effetto: Dissolvenza. Inizia: Dopo il precedente. Velocità: Medio. Come carta da scrivere veniva usato il papiro: se ne prendeva la parte interna del fusto, tagliata a strisce nel senso della lunghezza; queste strisce venivano poi bagnate, pressate, asciugate e raschiate con conchiglie. Le liste di papiro venivano sovrapposte e incrociate per formare il foglio. I fogli, poi, venivano conservati arrotolati…:potevano essere lunghi fino a 10 metri!
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Inizia: Dopo il precedente. Direzione: Attraverso. Velocità: Medio.
Torna al MENU Collega a diapositiva1. In Cina, a partire dal 1300 a.C. compaiono due forme di scrittura ben definite, ambedue a carattere totalmente ideografico. Ciò significa che ogni segno è la rappresentazione molto molto semplificata delle cose o delle azioni. Troviamo dunque iscrizioni incise su vasi di bronzo oppure iscrizioni molto più stilizzate e brevi fatte su ossa o gusci di tartaruga. Dal 1000 a.C. la scrittura si diffuse e prese una struttura definitiva filiforme e curvilinea, ancora utilizzata nei sigilli cinesi, e che per questo viene chiamata caratteri sigillo. Tra il terzo e il quarto secolo dopo Cristo i caratteri cinesi, che non venivano più incisi ma scritti con un pennello sulla seta schiacciata ed essiccata , assunsero una forma quadrata, praticamente uguale ai caratteri a stampa moderni. Effetto: Stiramento. Inizia: Dopo il precedente. Direzione: Attraverso. Velocità: Medio. La scrittura cinese, per la sua natura strettamente ideografica e per la sua lunga storia, è il sistema di scrittura con il più alto numero di segni: il cinese moderno ne utilizza ottomila, ma i dizionari classici ne elencano più di quarantamila!
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Inizia: Dopo il precedente. Velocità: Medio.
Torna al MENU Collega a diapositiva1. Quando si giunge Nel Medio Evo (periodo che va dal 476 d.C. al 1400 d.C. circa) sono già state scritte le più grandi opere dell’umanità. I libri, però, sono pochissimi e preziosi. Infatti non esiste la stampa e i libri vengono copiati a mano dai monaci amanuensi. La parola amanuense deriva dal latino servus a manu, che era il termine con il quale i romani definivano gli scribi. Questi monaci vivevano molte ore della giornata nello scriptorium una particolare stanza presente nel monastero che si trova in una posizione tale da catturare più luce possibile. I monaci scrivevano su particolari fogli fatti di pelle di pecora, capra o vitello chiamata pergamena (o cartapecora); per scrivere usano piume d’oca bagnate nell’inchiostro. La pergamena (membrana in latino) prende nome dalla città di Pergamo dove sarebbe stata inventata attorno al II secolo a.C., come sostituto del papiro. Pergamo aveva una grande biblioteca che rivaleggiava con la famosa Biblioteca di Alessandria. Quando l’Egitto smise di esportare il papiro, a causa della concorrenza culturale fra il sovrano egiziano Tolomeo V ed il re di Pergamo Eumene II ( a.C.), a Pergamo ci si adattò producendo la pergamena. Effetto: Dissolvenza. Inizia: Dopo il precedente. Velocità: Medio.
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Inizia: Dopo il precedente. Direzione: Fuori. Velocità: Veloce.
Torna al MENU Collega a diapositiva1. Intorno al secondo secolo d. C. i Cinesi inventarono la carta. In Cina si usava scrivere su strisce di seta con un pennellino, operazione per niente facile o riposante. Il ministro ebbe l'idea di raccogliere filamenti di seta, schiacciarli e farli seccare per ottenere dei "foglietti" rigidi su cui era più facile scrivere. Successivamente ottenne fogli più grandi sfilacciando seta, stracci e fibre vegetali, riducendo tutto in una poltiglia che veniva stesa ad asciugare su pezze di seta dopo essere stata compressa al punto da ottenere uno spessore sottilissimo. Dall'uso di seta e stoffa si passò all'uso di legno fatto macerare e lavorato con colle per trattenere l'inchiostro. Per secoli il commercio della carta fu esclusivamente nelle mani dei cinesi che detenevano il segreto della sua fabbricazione, ma nell' VIII secolo gli Arabi scoprirono e diffusero il segreto in tutti i paesi da loro dominati. Effetto: Quadrato. Inizia: Dopo il precedente. Direzione: Fuori. Velocità: Veloce. Effetto: Dissolvenza. Inizia: Dopo il precedente. Velocità: Medio. Fatta la carta, ora mancava solo una penna decente che non macchiasse d’inchiostro tutti i nostri compitini. A risolvere questo problema pensò il giornalista ungherese László József Bíró: egli dichiarò di aver visto un pallone, caduto in una pozzanghera, rotolare e lasciare una scia. Ebbe così l’idea per costruire la penna a sfera, chiamata biro dal suo nome. Effetto: Entrata. Inizia: Dopo il precedente. Direzione: Da destra. Velocità: Veloce.
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Inizia: Dopo il precedente. Direzione: Fuori. Velocità: Medio.
Torna al MENU Collega a diapositiva1. Ecco a voi il cembalo scrivano. Prima di tutto è meglio dichiarare che non si tratta né di strumento musicale né di pesce acculturato. Il cembalo scrivano è il primo vero prototipo di macchina per scrivere. Inventato dall'avvocato di Novara Giuseppe Ravizza ( ), è la macchina di scrittura più completa fino alla comparsa della Remington Mod. 1 (1873) e aveva tutte le caratteristiche principali delle successive macchine per scrivere. Il nome deriva dalla somiglianza con i tasti del pianoforte. Aveva una tastiera a 32 tasti quadrati disposti in due linee sovrapposte; a ciascun tasto corrispondeva un martelletto e tutti i martelletti erano disposti a cerchio. La macchina aveva anche il telaio portafoglio e il nastro inchiostratore. Nel 1856 il modello n. 9 del Cembalo scrivano venne presentato dal Ravizza alla Commissione per l'Esposizione Industriale di Novara. Non suscitò alcun interesse nei visitatori, anzi passò piuttosto inosservata. Ravizza costruì ben 16 modelli, finché nel 1881 riuscì a realizzare il Cembalo a scrittura visibile. Finalmente ora si poteva leggere lo scritto man mano che lo si scriveva. Nessuno dei modelli realizzati dal Ravizza venne però prodotto industrialmente, perché a quel tempo nessuno riuscì a capire l'importanza dell'invenzione e prevederne il futuro sviluppo. Effetto: Rombo. Inizia: Dopo il precedente. Direzione: Fuori. Velocità: Medio.
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Inizia: Dopo il precedente. Direzione: Da sinistra verso il basso.
Torna al MENU Collega a diapositiva1. È errato parlare del computer come di una macchina per scrivere. Le prime macchine assimilabili ad esso servivano solo a effettuare operazioni di calcolo. Il primo computer o calcolatore fu costruito nel 1940 dal fisico russo-rumeno Atanasoff Berry che perfezionò l’elaboratore elettromeccanico costruito nel 1936 dall’ingegnere tedesco Konrad Zuse. Nel 1954 il primo calcolatore elettronico installato in Italia entra in funzione al Politecnico di Milano. Nel 1956 appare il primo hard-disk della storia: aveva la capacità di 5 megabytes! Nel 1963 nasce il mouse. Effetto: Scorrimento. Inizia: Dopo il precedente. Direzione: Da sinistra verso il basso. Velocità: Molto veloce. Nel 1980 l’inglese Clive Sinclair progetta, costruisce e commercializza un computer alla portata economica di tutti. Si chiama ZX-80. Nel 1964 vengono sviluppati alcuni dei software più importanti mai immessi nel mercato. A giugno la IBM mette a punto il primo "word processor" della storia, mentre un gruppo di ricercatori americani getta le basi del sistema OCR (riconoscimento automatico dei testi). Fu anche presentata la prima "tavoletta grafica" capace di inviare al computer i disegni tracciati sulla sua superficie da uno stilo. Effetto: Ingrandimento a rotazione. Inizia: Dopo il precedente. Velocità: Veloce.
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