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PubblicatoVanna Raimondi Modificato 10 anni fa
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Le imprese Corso di Economia Applicata Facoltà di Economia Università di Torino Davide Vannoni
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Indice di Herfindal
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Quattro gruppi di considerazioni si propongono per motivare il formarsi delle grandi unità produttive: - lesistenza di economie di scala; - limportanza delle economie di diversificazione; - il ruolo dei costi di transazione nel determinare il grado di integrazione verticale; - fattori istituzionali, rilevanti nello studio di situazioni concrete (norme fiscali e sul lavoro, efficienza del sistema giudiziario e del mercato dei capitali).
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La grande impresa: Controlla un gruppo Ha una nazionalità definita dalla localizzazione della sede principale Opera in condizioni di rendimenti di scala crescenti e di economie di diversificazione E presente dove ci sono barriere allentrata (mercati caratterizzati da elevate spese promozionali e/o di ricerca e sviluppo) e in situazioni di mercato oligopolistiche Opera nelle fasi critiche della filiera e in ambito internazionale
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Potere delle grandi imprese
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Il massimo potere è concentrato negli Stati Uniti, con un valore che nel 1999 era pari al 24,8%: il peso delle grandi imprese, sul totale mondiale, era cioè di 24,8 punti percentuali maggiore del peso che leconomia degli Stati Uniti ha nel mondo). Secondo in graduatoria il Regno Unito (4,3%), mentre lItalia (-2,3) era tra le ultime, dopo la Francia (-1,4%) ma prima della Germania (- 3,7%).
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Nei valori relativi invece: Svizzera (2,74), Paesi bassi (2,19) e Regno Unito (1,88) prevalevano sugli Stati Uniti (1,81), perché il rapporto tra le quote elimina leffetto della dimensione. LItalia con un rapporto pari a 0,45 è allultimo posto.
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Limpresa multinazionale Perché costruire filiali allestero e non esportare? Perché acquisire la proprietà dei fornitori e non comperare da loro sul mercato?
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Limpresa multinazionale Si inserisce sui mercati stranieri per sfruttare vantaggi che le derivano da conoscenze tecniche e di mercato. Acquista il controllo delle fonti di materie prime. Acquista imprese straniere per aumentare la sua quota di mercato mondiale e consolidare il suo potere. Acquista imprese straniere per diversificare la sua produzione.
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Multinazionali con diffusione orizzontale -Vernon e il ciclo di vita del prodotto (espansione nel paese di origine-avvio di alcune fasi produttive allestero-diffusione orizzontale allestero) - Multinazionali con presenza globale e crescente integrazione tra le nazioni più sviluppate
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Multinazionali integrate verticalmente -Imprese attive in settori tradizionali (senza rilevanti attività di R&S) con fasi ad alta intensità di lavoro decentrate nei paesi in via di sviluppo -Necessità di essere vicini alle fonti di approvvigionamento
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La Piccola Impresa e i Distretti Il ruolo della piccola impresa Protagonista marginale e di insuccesso? Fornitrice della grande di beni (indotto) e servizi (outsourcing) Artigianato artistico e design Organizzata in sistemi distretti
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La Disciplina Comunitaria definisce... piccola impresa meno di 50 dipendenti, o un fatturato annuo non superiore a 7 milioni di euro, o un totale di bilancio annuo non superiore a 5 milioni di euro, in possesso del requisito dell'indipendenza
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La Disciplina Comunitaria definisce... media impresa meno di 250 dipendenti, o un fatturato annuo non superiore a 40 milioni di euro, o un totale di bilancio annuo non superiore a 27 milioni di euro, in possesso del requisito di indipendenza.
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La Disciplina Comunitaria definisce... Soddisfano il requisito dellindipendenza le imprese il cui capitale o i cui diritti di voto non sono detenuti per il 25% o più da una sola impresa, oppure, congiuntamente da più imprese non conformi alla definizione di PMI.
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L'indice di industrializzazione manifatturiera = [DA M / DA] / [DI M / DI]> 1,25 L'indice di densità imprenditoriale = [UA m / P A ] / [UI m / P I ] > 1,10 Lindice di specializzazione produttiva: = [DA i / DA M ] / [DI i / DI M ]> 1,2
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La rilevanza del settore di specializzazione = [DA i / DA M ] > 0,2 prevalenza di PMI = DA i 0,5
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Chain commodity analysis catene dominate dai produttori (auto, aeronautica, semiconduttori). catene dominate dai distributori (abbigliamento, calzature, caffé).
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