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Economia Scelte Pubbliche - 20061 Democrazia, unanimità e efficienza Lezione 2.

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Presentazione sul tema: "Economia Scelte Pubbliche - 20061 Democrazia, unanimità e efficienza Lezione 2."— Transcript della presentazione:

1 Economia Scelte Pubbliche - 20061 Democrazia, unanimità e efficienza Lezione 2

2 Economia Scelte Pubbliche - 20062 Beni pubblici e unanimità Premessa: Scelte di comitato risultato di una votazione comitato di dimensioni variabili Tutti beneficiano di un BP unanimità regola decisionale naturale su offerta di BP Unanimità fa passare scelte su cui tutti sono daccordo tutti ne beneficiano Pareto superiori Sola regola che garantisce decisioni Pareto ottimali Wicksell (1896): BP deciso allunanimità e ciascun BP finanziato da una imposta di scopo nuovo principio di tassazione

3 Economia Scelte Pubbliche - 20063 Critiche a regola unanimità 3 critiche a regola unanimità Tempi lunghi perdita di utilità dovuta a tempi lunghi può superare perdita di utilità da second best Comportamento strategico Risultato dipendente da potere negoziale e preferenze per rischio di individui critica normativa Bargaining problem con unanimità equivalente a incentive problem (free riding) con BP Rivelazione sincera è strategia minimax (massimizza beneficio minimo ottenibile) si ottiene comunque BP, anche se si paga una quota di tassa superiore Rivelazione non sincera può offrire + payoffs privati

4 Economia Scelte Pubbliche - 20064 Evidenza empirica Economia sperimentale Hoffmann e Spitzer (1986) verifica se capacità di individui di trovare soluzioni PO in situazioni à la Coase peggiora con dimensioni del gruppo Tutti dovevano essere daccordo su soluzione prima che sia realizzata test della propensione di ind. a comportarsi strategicamente Efficienza migliora con le dimensioni del gruppo

5 Economia Scelte Pubbliche - 20065 Maggioranza ottimale Regole <100% qualcuno può essere danneggiato da decisione di comitato sfruttamento della minoranza da parte della maggioranza (Wicksell, 1896) 2 tipi di costi nei processi decisionali CE: Se % di individui che devono essere daccordo per decisione CE CD: Se % CD Maggioranza ottimale è % K/N (figura 2.1) che minimizza la somma di CE e CD (Buchanan e Tullock, 1962)

6 Economia Scelte Pubbliche - 20066 Determinanti di CE e CD Funzione CD e CE varia secondo caratteristiche di decisione e comitato non esiste una regola decisionale ottimale per tutte le decisioni Per bp CE diminuisce rapidamente Per BP o diritti di proprietà CD cresce rapidamente Se preferenze in comitato eterogenee regole inclusive Se costi opportunità del tempo elevati regole meno inclusive

7 Economia Scelte Pubbliche - 20067 Il velo di ignoranza Buchanan e Tullock (1962) ipotizzano decisioni sulle regole decisionali a livello costituzionale ind. incerti circa loro posizione futura unanimità (es. poker) Dietro il velo viene stabilita quale regola maggioritaria utilizzare in ciascun tipo di decisione Ipotesi eroica (es. difficoltà accordi bipartisan)

8 Economia Scelte Pubbliche - 20068 Ottimalità di maggioranza semplice N/2 non necessariamente ottimale ma usata spesso: perché? Caratteristica interna a decisioni di comitato se K/N<N/2 usata, è possibile approvare proposta A e suo contrario N/2 è maggioranza minima che esclude decisioni simultanee contraddittorie (ma non contraddittorie non simultanee!) A N/2 discontinuità in basso della funzione CD (figura 2.2)

9 Economia Scelte Pubbliche - 20069 Unanimità è una regola estrema? Unanimità usata in molte situazioni, più di quanto sembra Comune in contesti internazionali In contesti di decisioni ripetute dallo stesso comitato mantenere il comitato unito Allunanimità non si vota si decide senza avere la sensazione di farlo Unanimità non è agenda setting


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