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PubblicatoFiammetta Rocchi Modificato 10 anni fa
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“Condizioni cliniche responsabili della morte improvvisa giovanile”
Istituto di Medicina dello Sport CONI-FMSI di Verona “Condizioni cliniche responsabili della morte improvvisa giovanile” Alberto Ciacciarelli
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>35 aa ≤ 35 aa ≥35 anni <35 anni
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CONDIZIONI CLINICHE POTENZIALMENTE ARITMOGENE
Cardiomiopatia Ipertrofica; Cardiomiopatia aritmogena del VD; Cardiomiopatia infiammatoria; Prolasso della mitrale; S.del QT lungo; S.di Brugada.
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La morfologia fondamentale dell’ecg è data da tre deflessioni, che rappresentano la formazione e la diffusione dell’impulso elettrico cardiaco lungo le vie del sistema di conduzione Onda P: depolarizzazione degli atri Complesso QRS: depolarizzazione dei ventricoli Onda T: ripolarizzazione
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COSA E’ UNA ARITMIA?
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SINTOMI DI ALLARME Cardiopalmo; Dolore toracico; Sincope; Dispnea.
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LA CARDIOMIOPATIA IPERTROFICA
PREVALENZA: 1-2‰ nei giovani adulti QUADRO ISTOLOGICO: Ipertrofia miocellulare “primitiva”; Disarray dell’orientamento spaziale delle miofibrille, delle miocellule o di fasci interi di miociti; Fibrosi; Anomalie delle coronarie intramurali (ispessimento parete e riduzione del lume) nell’80% dei casi.
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ostruzione dinamica efflusso VS (incostante).
ANAT. PATOLOGICA ipertrofia miocardica (in particolare settale) con conseguente riduzione dimensioni interne VS; ostruzione dinamica efflusso VS (incostante). FISIOPATOLOGIA: Precoce e marcata compromissione della funzione diastolica
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LOCALIZZAZIONE DELL’IPERTROFIA
25% 65% 10%
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EZIOLOGIA MALATTIA DEL SARCOMERO GENETICA, FAMILIARE, A TRASMISSIONE AUTOSOMICA DOMINANTE, AD ELEVATA PENETRANZA - c.30% dei casi mutaz. gene catena pesante β-miosina (cromosoma 14); -c.15% mutaz. gene troponina T (cromosoma 1); - c. 3% mutaz. gene a-tropomiosina; - c. 50% base genetica ignota.
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SINTOMI ED ESAME OBIETTIVO
♠ Dispnea (sintomo più frequente); ♠ Angina (spesso “atipica”); ♠ Lipotimie, sincopi; ♠ Cardiopalmo; ♠ Morte improvvisa (incid. 1% x anno). ES. OBIETTIVO: soffio eiettivo che aumenta col Valsalva (nelle forme ostruttive)
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Le anomalie ecg possono precedere quelle ecocardiografiche
DIAGNOSI Sospetto: familiarità, sintomi Visita medica Elettrocardiogramma (ECG) Ecocardiogramma (“Gold standard”) Le anomalie ecg possono precedere quelle ecocardiografiche UN ECG NORMALE E’ RARO!
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FATTORI DI RISCHIO PER MI NELLA CMPI
♠ Familiarità per MI giovanile; ♠ Sincopi (soprattutto da sforzo); ♠ Aritmie ventricolari; ♠ Significativa ipotensione durante sforzo; ♠ Ipertrofia estrema del VS. Cautela nell’età evolutiva: più veloce incremento della massa miocardica. Attenzione a eventuali modificazioni ECG!
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DIAGNOSI DIFFERENZIALE CON “CUORE D’ATLETA”
CMPI Spessori <16 mm >16 mm (specie setto) Ipertrofia omogenea disomogenea Rapporto M/V normale aumentato Ostruzione efflusso assente talora presente Funzione diastolica normale alterata Reversibilità presente assente o parziale
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CARDIOMIOPATIA ARITMOGENA DEL VENTRICOLO DESTRO
PREVALENZA: 6‰ nella popolaz. generale (dati PD) ANATOMIA PATOLOGICA: - sostituz. adiposa: dilataz. diffusa con spessori parietali normali (pattern tipo distrofia muscolare) - sostituz. fibro-adiposa: assottigliam. parete con aneurismi parietali + infiltrati linfocitari (pattern tipo miocardite)
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CARDIOMIOPATIA ARITMOGENA DEL VENTRICOLO DESTRO
EZIOLOGIA: malattia genetica, familiare a trasmissione autosomica dominante con penetranza incompleta ed espressione variabile (cromosoma 14) FISIOPATOLOGIA: aritmie ipercinetiche ventricolari (non correlate con l’estensione e la gravità delle alteraz. anatomopatologiche)
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SINTOMI ED ES. OBIETTIVO
Palpitazioni; Morte improvvisa (25% delle cause di M.I. negli atleti <35 anni nella casistica di Thiene). E.O. NON SIGNIFICATIVO
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DIAGNOSI ► Sospetto: familiarità, sintomi, ► Elettrocardiogramma;
► Ecocardiogramma; ► Risonanza Magnetica; ► Biopsia endomiocardica.
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MORTE IMPROVVISA GIOVANILE PROGETTO DI RICERCA FINALIZZATO REGIONE VENETO
. GIOVANI substrato cardiovascolare N.casi % - Aterosclerosi coronarica - Cardiomiopatia aritmogena - Prolasso mitralico - Patolog.Tess.Conduzione - Anomalie cong. Coronarie - Miocardite - Cardiomiopatia ipertrofica - Rottura aorta - Cardiomiopatia dilatativa - Coronarop.acquisita non ater - Cardiopatie congenite oper - Stenosi aortica - Embolia polmonare - Altro Totale ATLETI COMPETITIVI substrato cardiovascolare N.casi % - Cardiomiopatia aritmogena - Aterosclerosi coronarica - Anomalie cong. coronarie - Prolasso mitralico - Patolog.Tess.Conduzione - Miocardite - Embolia cerebrale - Cardiomiopatia ipertrofica - Cardiomiopatia dilatativa - Dissecazione aortica - Aneurisma cerebrale - Embolia polmonare - Sindrome del QT lungo - “Sine materia” Totale
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Causes of Sudden Death in 387 Young Athletes (età < 35 aa.)
Maron BJ N Engl J Med. 2003; 349: 1064–1075 Causes of Sudden Death in 387 Young Athletes (età < 35 aa.)
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Cause di MI in giovani atleti competitivi 35 anni; Studio finalizzato Morte Improvvisa Giovanile, Regione Veneto, Italia (N° totale: 49 casi)
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Morte improvvisa per Cardiomiopatia ipertrofica
METODI A CONFRONTO Metodo USA Non obbligo visita Metodo Italiano Anamnesi + Visita + ECG Metodo di screening Morte improvvisa per Cardiomiopatia ipertrofica 26% 2%
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CARDIOMIOPATIA INFIAMMATORIA
Cause √ Virus (adenovirus, enterovirus); √ Batteri; √ Tripanosoma Cruzi. Fisiopatologia √ Ruolo dell’infezione; √ Ruolo del s. immunitario (autoimmunità).
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PRESENTAZIONE CLINICA
► Forme fulminanti (spesso letali); ► Forme simil-infartuali; ► Forme a presentazione aritmica; ► Forme croniche (progressivo scompenso cardiaco).
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DIAGNOSI N.B: Confronto con precedenti! ECOCARDIOGRAMMA;
RISONANZA MAGNETICA; BIOPSIA. (“infiltrato infiammatorio con necrosi o degenerazione dei miociti adiacenti o entrambe, non tipico del danno ischemico tipicamente associato a m. coronarica”) Anamnesi; Laboratorio (Ac antivirus, indici di flogosi); ECG (alterazioni ripolar., aritmie). N.B: Confronto con precedenti!
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PROLASSO VALVOLARE MITRALICO
DATI EPIDEMIOLOGICI Prevalenza: - nella popolazione generale 4-6% (M/F 1:2) - nella popolazione sportiva 3.2%
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IL CUORE ATRIO DX ATRIO SX SETTO VENTRICOLO DX VENTRICOLO SX
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PROLASSO VALVOLARE MITRALICO
EZIOPATOGENESI HA FREQUENTEMENTE CARATTERE EREDO-FAMILIARE (50-60% dei casi; non rara l’associazione con c.congenite, in particolare DIA ostium secundum); ALLA BASE VI E’ UN’ALTERAZIONE DEL CONNETTIVO DELLA VALVOLA, TESTIMONIATA MACROSCOPICAMENTE DALLA RIDONDANZA DEI LEMBI, MICROSCOPICAMENTE DALLA DEGENERAZIONE MIXOMATO- SA.
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CLICK MESOSISTOLICO PUNTALE
PROLASSO VALVOLARE MITRALICO DATI CLINICI DOLORE TORACICO “ATIPICO” DISPNEA MAL DEFINITA CARDIOPALMO LIPOTIMIE E/O SINCOPI TIA E ICTUS ES. OBIETTIVO CLICK MESOSISTOLICO PUNTALE SOFFIO MESO-TELESISTOLICO
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PROLASSO VALVOLARE MITRALICO
ECOCARDIOGRAMMA DIAGNOSI; RIDONDANZA DEI LEMBI (aspetto “mixomatoso”); INSUFFICIENZA MITRALICA.
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DISTINZIONE AI FINI CLINICI E DEL GIUDIZIO MEDICO-SPORTIVO
Soggetti con PVM “ecocardiografico” (isolata protrusione dei lembi senza reperto ascoltatorio): variante della norma; Soggetti con “prolasso vero”: dislocazione di grado medio dei lembi (non ridondanti) + reperto ascoltatorio + IM lieve-media; Soggetti con malattia mixomatosa: dislocazione marcata dei lembi e ridondanza, rigurgito da moderato a severo al Doppler, eventuale prolasso di altre valvole e, in alcuni casi, dilatazione della radice aortica.
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PROLASSO VALVOLARE MITRALICO
ELETTROCARDIOGRAMMA ONDA T NEGATIVA IN D2, D3, aVF, più raramente in V4, V5, V6 (prevalenza 15-30%); FALSA POSITIVITA’ DEL TEST DA SFORZO; ARITMIE.
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PROLASSO VALVOLARE MITRALICO
E MORTE IMPROVVISA nella popolaz. giovanile (<35 aa) generale ~10% INCIDENZA TUTTI I CASI STUDIATI AVEVANO LEMBI RIDONDANTI E ISPESSITI (E UNA MAGGIOR CIRCONFERENZA DELL’ANULUS); NEL 70% DEI CASI ERANO ASSOCIATE ANOMALIE MIOCARDICHE ALL’ES. ISTOLOGICO (sostituzione adiposa del VD nel 50%, disarray del VS, infiltrato linfocitario) (Corrado et al G Ital Cardiol 1997;27(11):1097) nella popolaz. sportiva ~ 10%
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MORTE IMPROVVISA GIOVANILE PROGETTO DI RICERCA FINALIZZATO REGIONE VENETO
. GIOVANI substrato cardiovascolare N.casi % - Aterosclerosi coronarica - Cardiomiopatia aritmogena - Prolasso mitralico - Patolog.Tess.Conduzione - Anomalie cong. Coronarie - Miocardite - Cardiomiopatia ipertrofica - Rottura aorta - Cardiomiopatia dilatativa - Coronarop.acquisita non ater - Cardiopatie congenite oper - Stenosi aortica - Embolia polmonare - Altro Totale ATLETI COMPETITIVI substrato cardiovascolare N.casi % - Cardiomiopatia aritmogena - Aterosclerosi coronarica - Anomalie cong. Coronarie - Prolasso mitralico - Patolog.Tess.Conduzione - Miocardite - Embolia cerebrale - Cardiomiopatia ipertrofica - Cardiomiopatia dilatativa - Dissecazione aortica - Aneurisma cerebrale - Embolia polmonare - Sindrome del QT lungo - “Sine materia” Totale
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PROLASSO VALVOLARE MITRALICO: VALUTAZIONE MEDICO-SPORTIVA
VALUTAZIONE MORFOLOGICO-EMODINAMICA (ECOCARDIOGRAMMA); VALUTAZIONE ARITMOLOGICA (TEST DA SFORZO, HOLTER). IDONEI NON IDONEI VALVOLA NON MIXOMATOSA NON ARITMIE “SIGNIFICATIVE” I.M. LIEVE I.M. IMPORTANTE VALVOLA MIXOMATOSA ARITMIE A RISCHIO STORIA DI SINCOPI, QT LUNGO, FAMILIARITA’ DI M.I.
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LA SINDROME DEL QT LUNGO
DEFINIZIONE: Patologia familiare caratterizzata da: allungamento dell’intervallo QT; aritmie ventricolari potenzialmente letali; Assenza di anomalie strutturali cardiache.
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La morfologia fondamentale dell’ecg è data da tre deflessioni, che rappresentano la formazione e la diffusione dell’impulso elettrico cardiaco lungo le vie del sistema di conduzione Onda P: depolarizzazione degli atri Complesso QRS: depolarizzazione dei ventricoli Onda T: ripolarizzazione
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L’INTERVALLO QT Rappresenta la sistole elettrica (tempo necessario perché avvengano la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare); Varia al variare della frequenza cardiaca (QT corretto, QTc); Valori normali del QTc: msec.
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SINDROME DEL QT LUNGO
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INCIDENZA: 1 su 10.000/15.000 nati vivi (7% la forma con sordità)
FORME CONGENITE S. di Romano-Ward: autosomica dominante; S. di Jervell e Large-Nielsen: autosomica recessiva, con sordità neuro-sensoriale. INCIDENZA: 1 su / nati vivi (7% la forma con sordità) TASSO DI MORTALITA’: 0.9%/anno
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FARMACI CHE ALLUNGANO IL QT
ANTIARTIMICI: Disopiramide, Chinidina, Procainamide, Amiodarone, Sotalolo; ANTIBIOTICI: Trimetoprim-sulfametossazolo; Macrolidi; ANTIMICOTICI: Ketoconazolo, Fluconazolo, Itraconazolo; ANTIPROTOZOARI: Clorochina, Meflochina, Pentamidina, Chinino; ANTIISTAMINICI: Astemizolo, Terfenadina, Difenidramina; PROCINETICI: Cisapride; PSICOATTIVI: Litio, Aloperidolo, Fenotiazine, Triciclici, Fluoxetina, Sertralina; CARDIOVASCOLARI: Ca-antagonisti diidropiridinici, Sildenafil; ALTRI: Antivirali (Indinavir, Ritonavir), Probucol.
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EZIOLOGIA: Alterazione, geneticamente determinata, dei canali ionici di membrana, con conseguenti allungamento della depolarizzazione, post-depolarizzazioni precoci, tachicardia ventricolare FORME DI S.QT LUNGO Forma Crom Gene Canale Freq Tipo LQT KvLQT K(Iks) % rw, jln LQT HERG K(Ikr) % rw LQT SCN5A Na % rw LQT ? ? famiglia rw LQT KCNE1 e K % rw, jln
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SINDROME DI BRUGADA DEFINIZIONE:
Quadro ECG di sopraslivellamento di ST in V1-V2-V3 + BBD incompleto o completo (1/3 dei casi) con morfologia “a tenda” o “a sella”; Spiccata tendenza a tachiaritmie ventricolari potenzialmente letali; Assenza di significative anomalie strutturali cardiache. INCIDENZA: Non è nota % dei casi di FV “idiopatica”.
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B R U G A D
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EZIOLOGIA Malattia familiare, autosomica dominante con penetranza incompleta; Coinvolto il gene SCN5A (braccio corto cromosoma 3) nel 15% dei casi, con conseguente diminuita conduttanza al sodio (nella LQT3, invece, aumenta). Altri geni coinvolti?
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PROGNOSI Dati contrastanti, soprattutto negli asintomatici;
Mancano dati epidemiologici definitivi per definire il rischio di MI negli asintomatici; Incerto il ruolo dello studio elettrofisiologico.
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COSA FARE? ICD nei sintomatici e/o con familiarità per MI;
ICD negli asintomatici con TV (Loop Recorder).
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CARDIOPATIE ELETTRICHE PRIMITIVE “RARE”
√. Tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica; √. S. di Lenegre (ECG seriati!); √. Fibrillazione atriale familiare; √. M. del nodo del seno idiopatica. (bradicardia sinusale inappropriata, arresto sinusale, incompetenza cronotropa)
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ITER VALUTATIVO ECOCARDIOGRAMMA TEST DA SFORZO INDAGINI INVASIVE
NEGATIVO POSITIVO ECO - STRESS SCINTIGRAFIA CARDIOPATIA NEGATIVO POSITIVO INDAGINI INVASIVE IDONEITA’ NON IDONEITA’
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