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PubblicatoFederigo Pintus Modificato 10 anni fa
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Atomo Tra il 1880 e il il 1932 sono stati compiuti grandi passi nell’investigazione del mondo microscopico. Balmer nel 1845 osserva che la luce viene emessa con lunghezze d’onda precise Thomson nel 1897 propone un modello dell’atomo e conferma l’esistenza dell’elettrone misurando il rapporto tra la sua carica e la massa. Rutherford nel 1909 verifica e corregge il modello di Thomson Bohr nel 1913 propone un nuovo modello in parte classico e in parte quantistico dell’atomo di idrogeno.
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Rutherford Strumenti utilizzati: cameretta chiusa ermeticamente
sorgente radioattiva (americio 241) lamina di metallo (Al, d= 7 mm) pompa rotativa per il vuoto goniometro sensore di particelle a
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Grafico sperimentale
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Confronto tra Grafico Teorico e Sperimentale
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i risultati trovati
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CONCLUSIONI Il 99% delle particelle a attraversa non deviata la pellicola, altre particelle vengono deviate o respinte. Questo comportamento non spiegabile dal modello di Thomson permette a Rutherford di capire che le cariche positive sono concentrate in uno spazio ristretto (nucleo) e non sparse uniformemente nel vuoto. Noi abbiamo verificato che il numero di particelle a che hanno superato la lamina segue la formula determinata da Rutherford nel 1911.
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Thomson Apparato per l’esperimento:
tubo riempito di elio (pressione 10^-2 mm Hg) con cannone di elettroni e piastre di deflessione bobine di Helmoltz per produrre un campo magnetico uniforme (r=15cm, 130spire) alimentatori per corrente e voltaggio
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i risultati trovati
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CONCLUSIONI Abbiamo misurato il rapporto tra carica e massa degli elettroni.
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Spettri a righe Spettrofotometro composto da: collimatore
elemento diffrangente telescopio lampada a gas (Sodio, Mercurio, Idrogeno, Krypton)
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Conclusioni
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Falsetti Chiara Grandi Sonia Serrano Elisa
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