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Aspetti del contesto nazionale Povertà emergenti, ricchezze negate, politica e società Gian Carlo Blangiardo Università degli Studi di Milano Bicocca Assisi.

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Presentazione sul tema: "Aspetti del contesto nazionale Povertà emergenti, ricchezze negate, politica e società Gian Carlo Blangiardo Università degli Studi di Milano Bicocca Assisi."— Transcript della presentazione:

1 Aspetti del contesto nazionale Povertà emergenti, ricchezze negate, politica e società Gian Carlo Blangiardo Università degli Studi di Milano Bicocca Assisi 27 settembre 2008

2 LA LOTTA ALLE POVERTA ESTREME, AI BISOGNI DEGLI ULTIMI, E UNO DEI PRINCIPALI OBIETTIVI PER LA COSTRUZIONE DI UNA SOCIETA FONDATA SULLE OPPORTUNITA E SULLA SOLIDARIETA. Il sistema di welfare non può ignorare le esigenze dei cittadini più in difficoltà, di quelli che si trovano nellindigenza, al di sotto delle condizioni economiche minime (Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali, doc. 25 luglio 2008, p.14)

3 Quanti ? Aspetti della povertà relativa

4 Con quali differenze ?

5

6 Con soglia di povertà 970,34 mensili per una famiglia di due persone (per lanno 2006)

7 I fattori di rischio

8 Povertà estreme e nuove povertà (qualche esempio)

9 Incidenza di soggetti che si rivolgono a istituzioni del privato sociale per soddisfare bisogni di primaria necessità (alimentazione, vestiario, medicinali, ecc.). Tassi per 1000 residenti

10 Immigrati stranieri sotto la soglia di povertà. Regione Lombardia

11 Incidenza della povertà tra gli immigrati stranieri. Ragione Lombardia

12 La disabilità come fattore di povertà In Italia i disabili superano i 2,5 milioni e, di questi, circa 900 mila sono di fatto confinati in casa vivendo in strutture che, per le barriere architettoniche esistenti, non consentono il loro spostamento. La disabilità è una condizione molto diffusa dellanziano, tanto da coinvolgere il 12% degli ultrasessantacinquenni. Se consideriamo la classe di età degli ultraottantenni, uno su due è affetto da disabilità. In Italia, a 75 anni, luomo h unaspettativa di vita di 10 anni e le donne di 12,5 anni. Il punto importante, però, è che la vita attiva di questi 10 anni per gli uomini è solo 1,8 anni e per le donne è di 2,1. La restante aspettativa di vita è in condizioni di disabilità. Ben 8,5 e 10,2 anni, nei due sessi.

13 Verso quali scenari ? (le sfide per i prossimi decenni)

14 Popolazione italiana per grandi classi di età 2007-2050 Al 1° gennaio Totale0-1920-6465 e +85 e + 2007591311126336075117931344 2011590511110635783121621706 2021590001057234604138242359 204157259955129145185633415 205055936957527573187884347 Fonte: Istat Linvecchiamento demografico

15

16

17 Indebolimento delle reti famigliari

18 La presenza straniera Fonte: Istat

19 Trasformare i problemi in opportunità …una rifondazione del modello sociale (…) riconoscendo, in sussidiarietà, il valore della famiglia, di tutti i corpi intermedi e delle funzioni professionali che concorrono a fare comunità Come rispondere?

20 Periodi 2006-20102011-20202021-2040 Migliaia di anni-persona (Maschi)141002967374164 Migliaia di anni-persona (Femmine)166073415281177 Totale3070763825155341 Media annua (migliaia di anni-persona)614163827767 Corrispondente valore (miliardi di ) -a 3000 per ogni anno-persona18,419,123,3 -a 4000 per ogni anno-persona24,725,531,1 Fonte: N/elaborazioni su dati Istat La ricchezza del capitale umano – una risorsa da non sprecare Lesempio dellanziano attivo …..

21 … e molto altro ancora Immigrati Donne Giovani

22 Grazie per lattenzione


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