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PubblicatoEliodoro Fantini Modificato 11 anni fa
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Il territorio integrato con l’ospedale Strategie di management
I fattori che influenzano in modo determinante sui sistemi sanitari - fattori demografici - epidemiologici L’invecchiamento della popolazione rappresenta una questione ineludibile a cui il SSN e regionale dovrà far fronte: crescita del peso percentuale della fascia di popolazione oltre i 65 aa rispetto al totale della popolazione (Italia circa 20%). La mortalità per alcune patologie negli ultimi 20 anni è diminuita (patologie cardiovascolari, tumori), anche per il futuro è probabile che diminuirà portando ad un ulteriore aumento deglii anziani con un incremento della domanda di assistenza socio sanitaria per molte patologie croniche e per diminuzione dell’autosufficienza (ADL). La domanda sanitaria legata all’invecchiamento si riflette per lo più in una forte richiesta di assistenza ospedaliera, se manca in alternativa extra ospedaliera. Pasquale Cannatelli Luca Munari AO Niguarda Ca’ Granda P. Cannatelli 20/10/2006
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Cambia la politica sanitaria
peso crescente delle classi anziane diminuzione della mortalità grazie alle nuove terapie aumento delle malattie croniche gravi non suscettibili di trattamenti risolutivi riduzione della durata delle degenze ospedaliere: day-hospital e day-surgery disponibilità di nuove tecnologie di comunicazione e interscambio dati clinici necessità di un sistema coordinato di relazioni tra erogatori sanitari e sociali necessità di contenere la spesa sanitaria le degenze ospedaliere si sono notevolmente accorciate e si sviluppano sempre di più ricoveri in day-hospital e day-surgery; il contesto sociale si è sviluppato e nel nostro sentire civile c’è sempre più spazio per un’attenzione alla qualità dell’assistenza; abbiamo bisogno di coordinare l’azione degli erogatori sanitari con funzioni e professionalità di tipo più assistenziale e sociale; abbiamo, e non da ultimo, il problema di un equilibrio stabile e duraturo nell’utilizzo delle risorse. P. Cannatelli 20/10/2006
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Revisione del ruolo dell’ospedale
Trend attuali Revisione del ruolo dell’ospedale Aggregazione degli ospedali in “poli” ad alta tecnologia Percorsi a intensità di cura differenziata Tendenza all’autofinanziamento Partecipazione dell’ospedale alla ricerca sulla cura della cronicità Sviluppo di reti di servizi sul territorio MMG consulenti/providers Ruolo enti locali (integrazione socio-assistenziale) L’innovazione tecnologica (la rivoluzione biomolecolare e la rivoluzione della diagnostica per immagini) porterà il sistema sanitario al passaggio da un approccio alla medicina di tipo preventivo piuttosto che curativo. Potenziamento quindi di centri diffusi per la medicina diagnostica; creazione di centri ospedalieri tecnologicamente avanzati. Quindi: ospedale deve favorire ricoveri brevi (DH – DS) ospedali ad alte tecnologie con investimenti elevati per attrezzature diagnostiche e terapeutiche ospedali per patologie non di alta specialità ma che richiedono un ricovero ospedaliero Autofinanziamento: l’ospedale cerca di sviluppare nuovi servizi anche al fine di individuare nuove opportunità di finanziamento al di fuori del SSN. Lo sviluppo della rete presuppone un ruolo della medicina generale anche come erogatore di servizi e consulente del paziente nella scelta del percorso di assistenza, anche in forma associata gruppi di assistenza primaria) P. Cannatelli 20/10/2006
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Il sistema dei servizi Non esiste competizione tra ospedale e territorio ma l’obiettivo è comune: rispondere alla domanda di salute e di cura della persona In ambito sanitario ogni soggetto fornisce specifiche prestazioni in una prospettiva di sistema, in collegamento e collaborazione con gli altri erogatori Occorre un rinnovato sistema integrato per soddisfare le aspettative attuali di prevenzione, diagnosi, terapia, riabilitazione, assistenza L’ospedale non ha solo un ruolo di erogazione in proprio di prestazioni, ma anche funzione di supporto di altri servizi P. Cannatelli 20/10/2006
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L’organizzazione sanitaria
Ospedale come struttura centrale degli interventi sanitari Riorganizzazione del sistema Ruolo centrale del territorio e della medicina di famiglia in particolare per analizzare, soddisfare e governare i bisogni P. Cannatelli 20/10/2006
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L’ospedale Risponde all’urgenza-emergenza
Ricoveri per le patologie acute DH - DS Risponde a quesiti diagnostici complessi Rete ambulatoriale come filtro al ricovero o follow-up (continuità) Dimissioni protette Call center per counselling a distanza Alta intensità di cura Media intensità di cura P. Cannatelli 20/10/2006
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L’ospedale come “nodo” della rete
Funzione di supporto: PRE Azioni di prevenzione secondaria Interventi di educazione alla salute Lavoro sui percorsi diagnostici/LG con MMG e specialisti per l’appropriatezza POST Ospedalizzazione domiciliare/ADI Telemedicina come centro di supporto P. Cannatelli 20/10/2006
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Il territorio Prevenzione primaria e secondaria: fasce di età
fattori di rischio patologie cronico-degenerative Governo della domanda (appropriatezza) Indirizzo dell’offerta (programmazione) Percorsi assistiti attraverso i servizi Anche al territorio viene richiesto un cambiamentoAttuazione e organizzazioneGoverno domanda:orientare i programmi e l’attività del distretto e delle strutture erogatrici di servizi e cure sanitarie per rispondere alla domanda di salute presente nell’ambito territoriale individuando le priorità, garantendo prestazioni efficaci accessibili a tutti coloro che ne hanno bisogno nel momento in cui si rendono necessarie con le risorse disponibili P. Cannatelli 20/10/2006
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Continuum del ciclo di cura
Assistenza domiciliare Specialisti sul territorio Ospedali DH e poliambulatori MMG Ruoli che cambiano per garantire Centri polifunzionali P. Cannatelli 20/10/2006
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Circuito assistenziale che accompagna l’evolversi dei bisogni
La rete Circuito assistenziale che accompagna l’evolversi dei bisogni fornendo interventi diversificati garantendo continuità, globalità, flessibilità assistenziale: domicilio, ospedale, RSA, hospice con offerta componibile in base alla necessità P. Cannatelli 20/10/2006
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Modelli di integrazione
ospedali strutture riabilitative Ambulatori e DH MMG-PLS specialisti + appropriatezza + efficienza INTEGRAZIONE VERTICALE INTEGRAZIONE ORIZZONTALE + copertura + specializzazione L’integrazione orizzontale mette in rete attori e strutture appartenenti allo stesso livello assistenziale, quindi ha a disposizione più volumi di offerta (maggiore copertura) e può specializzare al suo interno diversificando sullo stesso livello assistenziale (es.: la ginecologia in una sede, l’ortopedia in un’altra) In una rete verticale le strutture tendono a specializzarsi secondo livelli di intensità assistenziale migliorando l’efficienza (perché è possibile garantire la stessa assistenza articolando su fasi a costo decrescente) e maggiore apprpopriatezza (perché siccome gestisco tutto posso scegliere il livello più appropriato della filiera) P. Cannatelli 20/10/2006
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Strumenti strategici per l’integrazione (intra- ed extraospedaliera)
Un ambiente virtuale basato sulla cartella clinica elettronica, alimentata in tempo reale (record del paziente: EPR) Moduli di teleconsulto che permettano ai clinici di condividere le informazioni specifiche relative al singolo paziente. Strumenti di teleassistenza domiciliare (homecare) per la cura dei pazienti presso le loro abitazioni o presso il proprio MMG e per l’interazione con la rete sanitaria. P. Cannatelli 20/10/2006
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L’ospedale aperto al territorio
Gestione pre-ospedaliera dell’emergenza Ospedalizzazione domiciliare Telecounselling Salute Mentale Teleconsulto Niguardaonline P. Cannatelli 20/10/2006 Strutture intermedie Telemonitoraggio
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Riqualificazione dell’ospedale
Modello a blocchi funzionalmente indipendenti per il percorso di cura A = Emergenza-urgenza B = Alta specialità e assistenza C = Media assistenza e specialità di base servizi sanitari comuni nelle sedi attuali (laboratori, Radioterapia, Medicina nucleare, Anatomia Patologica) Poli logistici presso le attuali radiologie P. Cannatelli 20/10/2006
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Il nuovo ospedale Progetto: Intervento di riqualificazione dell’Ospedale Niguarda Ca’ Granda - Posti letto: (di cui 70 DH e 100 DS) - Superficie: mq ( mq nuova costruzione; mq ristrutturazione; mq esistente) - Parcheggio: posti auto (di cui 720 per esterni) - Investimento: 262 M€ (236,6 M€ IVA esclusa) - Contributi pubblici: 142,1 M€ (IVA inclusa) P. Cannatelli 20/10/2006
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1- Gestione pre-ospedaliera EU
Portare il paziente all’ospedale più vicino Portare il paziente All’ospedale giusto Pronto per l’assistenza più efficace Nel più breve tempo possibile P. Cannatelli 20/10/2006
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Il sistema per l’emergenza-urgenza
MSA Ospedale 2° Liv. Pronto per intervenire P. Cannatelli 20/10/2006 Dati trasmessi Iter del paziente
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2 - Le cure intermedie fra H e territorio
Progetto regionale ex art. 71 L. 448/98 AO Niguarda, AO S. Paolo, IRCCS Policlinico Continuità di assistenza a ridotta intensità di cura di pazienti che hanno superato la fase acuta 500 pazienti seguiti dal gennaio 2005 Protocolli condivisi – follow-up Il vantaggio della convenzione fra ospedale e strutture intermedie è quello di creare una rete verticale che offre continuità di cura al paziente con guadagno in efficienza P. Cannatelli 20/10/2006
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3 - Ospedalizzazione domiciliare
Cure palliative in oncologia – attivo 7 gg/sett dalle 8.00 alle si rivolge a pazienti malati di tumore che non necessitano di trattamenti specifici, ma di assistenza per il controllo dei sintomi, al fine di mantenere la migliore qualità di vita possibile. Assistenza ematologica domiciliare – cure a domicilio di pazienti onco-ematologici, inclusi esami di laboratorio e servizi trasfuzìsionali Tele-sorveglianza nello scompenso cardiaco (NYHA III-IV) – Per ogni paziente è pianificato un calendario personalizzato di appuntamenti telefonici. l paziente, alla scadenza stabilita, registra e trasmette l’ECG attraverso un piccolo apparecchio in grado di trasmetterlo tramite il normale telefono di casa o di un cellulare. Il centro servizi mette l’utente in contatto con il personale sanitario dell'Azienda Ospedaliera che lo ha in cura con consulenza cardiologica H 24. Riabilitazione cardiochirurgica domiciliare - le unità di cardiochirurgia ospedaliere assicurano la gestione del paziente a domicilio nel periodo post operatorio di riabilitazione, attraverso un approccio multidisciplinare. P. Cannatelli 20/10/2006
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4 – DSM: modello di integrazione
SPDC (3) Comunità protette e CRT (11) Centri diurni (3) CPS (4) L’organizzazione dell’assistenza psichiatrica rappresenta un modello di integrazione fra ospedale-territorio di tipo dipartimentale, articolato per livelli (rete verticale) P. Cannatelli 20/10/2006
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telediagnosi e teleconsulto
servizi di “second opinion” (parere di un secondo specialista su un caso clinico) telediagnosi e teleconsulto comunicazione sincrona di immagini e segnali tra operatori sanitari trasmissione, riproduzione e refertazione di segnali provenienti da apparecchiature diagnostiche (fra strutture sanitarie o da strutture sanitarie a singoli operatori) P. Cannatelli 20/10/2006
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P. Cannatelli 20/10/2006
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6-Telecounselling C.I.S.E.I AUS Niguarda – Unità Spinale – Fondazione Johnson & Johnson Comunicare Informare Sostenere Educare Integrare Sito WEB a disposizione del paziente per: Reperire informazioni su tutti gli aspetti (medici, sociali, statistici, …) attinenti alla lesione midollare Interagire con L’Unità Spinale di Niguarda, il suo staff, i ricoverati, l’Associazione, attraverso Internet, dall’interno e dall’esterno dell’Ospedale Favorire il processo di scambio di informazioni e di comunicazione dei risultati scientifici Memorizzare i contenuti salienti delle interazioni al fine di un loro riutilizzo in una Knowledge base resa disponibile e continuamente arricchita ed aggiornata. CISEI è un sistema per mettere in comunicazione a tutto campo l’interno con l’esterno dell’ospedale. Il paziente è in camera ma nello stesso tempo al proprio domicilio o in comunicazione con il personale di assistenza, e viceversa una volta dimesso dall’ospedale. In questo modo la comunicazione continua con l’equipe di assistenza consente di gestire in completo supporto la disabiilità residua P. Cannatelli 20/10/2006
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7 - Progetto niguardaonline
Accesso in completa sicurezza via WEB alla documentazione clinica - condivisione con il Medico Curante 1° premio informatica PA 2004 P. Cannatelli 20/10/2006
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Conseguenze operative (professioni)
Per muoversi in un sistema a rete i professionisti devono comunicare Lo scambio in tempo reale delle informazioni cliniche diventa la normale modalità operativa Responsabilità condivise in un modello di continuità di cure Indispensabile una pluralità di soggetti con ruolo definito Superamento della competenza specialistica esclusiva (medico-legale) Il modello di funzionamento a rete implica un cambiamento delle modalità di lavoro dei professionisti. Una volta creata la rete per la condivisione delle informazioni abbiamo dei professionisti in grado di scambiare informazioni in tempo reale? E’ anche un problema culturale oltre che operativo P. Cannatelli 20/10/2006
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Conclusioni Lo scenario di sviluppo del SSN/R richiede un’organizzazione a rete, nel quale l’ospedale ha un ruolo definito e non esclusivo L’efficienza non può essere perseguita esclusivamente in termini di rapporto fra risorse e volumi di servizi Indispensabile articolare il ciclo di cura su più livelli assistenziali (appropriatezza di offerta) Le professioni devono rivedere modalità operative e ripensare le competenze sul percorso clinico (case management) Un modello di sistema sviluppato intorno alla persona tende a coinvolgere più soggetti erogatori Apertura alla libera iniziativa con un ruolo di governo del livello regionale Il sistema misto è efficace nel garantire un rapido adattamento dell’offerta di servizi alle dinamiche della domanda Per creare un’offerta differenziata è necessario dare spazio alla libera iniziativa P. Cannatelli 20/10/2006
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Un sistema di servizi: prospettive
- centralismo + sussidiarietà - monopolio + sistema - controllo + governo - prestazioni + salute P. Cannatelli 20/10/2006
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L’integrazione ospedale-territorio è utile e necessaria per
Sintesi L’integrazione ospedale-territorio è utile e necessaria per il paziente: continuità di assistenza l’ospedale: miglior utilizzo nell’erogazione delle cure il sistema: efficienza e appropriatezza P. Cannatelli 20/10/2006
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