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GIORNATA INTERNAZIONALE SULLA FASD (Fetal Alcohol Spectrum Disorders) Giovedì 9 settembre 2010 Hotel Relais Monaco- Ponzano Veneto (TV) Dott.ssa Patrizia.

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Presentazione sul tema: "GIORNATA INTERNAZIONALE SULLA FASD (Fetal Alcohol Spectrum Disorders) Giovedì 9 settembre 2010 Hotel Relais Monaco- Ponzano Veneto (TV) Dott.ssa Patrizia."— Transcript della presentazione:

1 GIORNATA INTERNAZIONALE SULLA FASD (Fetal Alcohol Spectrum Disorders) Giovedì 9 settembre 2010 Hotel Relais Monaco- Ponzano Veneto (TV) Dott.ssa Patrizia Riscica Dipartimento per le Dipendenze Patologiche U.O. di Alcologia del SER.T. 1 TV- Direttore del progetto Kambio Marcia

2 PROGETTO KAMBIO MARCIA – IN ATTESA CAMBIA Azienda ULSS n. 9 Treviso Un intervento di integrazione tra Ospedale e Territorio U.O. Dipendenze del Distretto 1 (Alcologia del SerT1 di Treviso) U. O. di Ginecologia Ostetricia del Presidio Ospedaliero di Treviso U. O. di Controllo e Gestione URP - Comunicazione e Marketing Luso di bevande alcoliche nelle donne in gravidanza e allattamento: abitudini di consumo, percezione dei rischi e sperimentazione dintervento. Indagine nel territorio dellAz. ULSS n. 9 di Treviso Progetto di Dottorato di Ricerca in Medicina Materno - Infantile, Pediatria dello Sviluppo e dellEducazione, Perinatologia Università degli Studi di Trieste

3 www.kambiomarcia.it – kambiomarcia@ulss.tv.it KAMBIOMARCIA IN ATTESA CAMBIA RIENTRA NELLA STRATEGIA DI PREVENZIONE ALCOLOGICA DELLAZIENDA ULSS 9 TREVISO Una strategia per incidere in modo efficace e continuativo sulla popolazione generale, al fine di ridurre i rischi legati al consumo di bevande alcoliche. KAMBIO MARCIA 13 …!!!?!!!... vettore di una proposta di cambiamento

4 www.kambiomarcia.it – kambiomarcia@ulss.tv.it 1 Fin. REG. Lotta alla droga (DGR n.2265/2002) Del.Az. ULSS 9 n°1032 del 14/11/02 Piani di Zona Triennali 2003-2005 IL MARKETING SOCIALE DELLAZIENDA ULSS 9 NELLA PREVENZIONE ALCOLOGICA, PROGETTO ALCOL E GUIDA

5 www.kambiomarcia.it – kambiomarcia@ulss.tv.it KAMBIO MARCIA IN ATTESA, CAMBIA STRATEGIA DI INTERVENTO PROGETTO DI DOTTORATO DI RICERCA Dottorato di Ricerca in Medicina Materno - Infantile, Pediatria dello Sviluppo e dellEducazione, Perinatologia (triennio 2008-2010) Università degli Studi di Trieste A. Donne in età fertile, donne in gravidanza e donne in allattamento residenti nel territorio dellAz. ULSS n. 9 di Treviso PROMOZIONE DI UNIMMAGINE COORDINATA DEL PROGETTO propedeutica ad interventi educativi - Azioni modulate di marketing sociale - Messa in rete delle realtà coinvolte nel progetto Az. ULSS n. 9 Treviso B. Comunità Locale DESTINATARI 3

6 LA PREVENZIONE ALCOLOGICA NELL AZIENDA ULSS 9 Una strategia per incidere in modo efficace e continuativo sulla popolazione generale, al fine di ridurre i rischi legati al consumo di bevande alcoliche. MARKETING SOCIALE = cambiamento culturale della comunità (Prevenzione Universale) con il coinvolgimento di reti commerciali ORGANIZZAZIONE PARTECIPATIVA = coinvolgimento della rete intra ed extra aziendale AZIONI EDUCATIVE = offerta mirata a target sensibili (Prevenzione Selettiva)

7 NUMEROSI STUDI INTERNAZIONALI HANNO DIMOSTRATO CHE BERE ALCOL IN GRAVIDANZA E IN ALLATTAMENTO PUÒ DANNEGGIARE LO SVILUPPO E LA SALUTE DEL BAMBINO IN ITALIA ESISTONO POCHI DATI E RICERCHE SU QUESTO TEMA E, A DIFFERENZA DI ALTRI PAESI EUROPEI, IN ITALIA NON ESISTE ANCORA UNEFFICACE INFORMAZIONE SUI POSSIBILI RISCHI DELLUSO DI ALCOL IN GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

8 Attualmente a livello scientifico non è ancora stata individuata una quantità di alcol sicura da consumare in gravidanza, priva di effetti negativi. LOMS afferma che la gravidanza è tra le situazioni in cui è fondamentale tutelare la salute del bambino dai rischi dellalcol e raccomanda, secondo il principio di precauzione, lastensione totale da parte delle donne LA FASD PUO ESSERE PREVENUTA AL 100%

9 KAMBIOMARCIA IN ATTESA CAMBIA rappresenta la prima esperienza italiana di ricerca ed intervento educativo da parte di unazienda sanitaria, che preveda la partecipazione di quanti (professionisti, istituzioni, volontariato, reti commerciali, popolazione) sono chiamati a perseguire lobiettivo salute, rispetto ai rischi delluso di alcol in gravidanza e in allattamento

10 LA RICERCA Dal 2009 è stata avviata unattività di ricerca, estesa e completa, che indaga, tramite la somministrazione di un questionario, le conoscenze e le abitudini di consumo di alcol in alcune fasce di popolazione. La ricerca è rivolta ai soggetti dellazienda ULSS 9 che sono maggiormente coinvolti nella problematica, in particolare: - i professionisti sociosanitari dedicati al percorso nascita ed età evolutiva - gli adolescenti - i giovani - le donne in età fertile, in gravidanza e in allattamento.

11 www.kambiomarcia.it – kambiomarcia@ulss.tv.it 6 U.O. Ginecologia e Ostetricia U.O. Pediatria U.O. Patologia Neonatale U.O.Neuropsichiatria Infantile Consultorio Familiare S.D.I.E.E. (Servizio Distr.le Integrato per lEtà Ev.) Pediatria di Comunità SISP e SEPS del Dip. Prevenzione Medici di Medicina Generale Pediatri di Libera Scelta Az. ULSS n. 9 Treviso e territorio Servizi coinvolti Presidi ospedalieri dellAz. ULSS n. 9: Treviso (Ca Foncello) Oderzo Distretti Sociosanitari dellAz. ULSS n. 9 Territorio

12 Hanno risposto al questionario 1578 persone: 302 operatori sociosanitari dellAz.ULSS 9 135 medici di medicina generale e pediatri di libera scelta nellarea territoriale dellULSS 9 569 studenti di terza media inferiore frequentanti gli istituti scolastici 344 giovani allievi delle autoscuole della provincia di Treviso 228 donne in gravidanza che nel mese di aprile 2010 hanno avuto accesso ai presidi ospedalieri dellULSS 9.

13 LA RICERCA: alcune considerazioni La ricerca ha stimolato interesse e curiosità, ha rappresentato un momento di riflessione, informazione e confronto sia per gli operatori socio sanitari, sia per i target della popolazione coinvolti che per quanti hanno collaborato in qualità di sponsor e patrocinio. Questo interesse si è ulteriormente allargato e ha trovato sostegno nella campagna di marketing sociale avviata a poca distanza di tempo

14 6 ABBIAMO RISCONTRATO : 1. Attenzione verso largomento, trasversale ai profili professionali e indipendente dallarea di riferimento (ospedale/territorio) 2. Disponibilità verso il progetto nelle unità ospedaliere e territoriali coinvolte, inclusi i servizi del dipartimento di prevenzione 3. Interesse e collaborazione degli istituti scolastici delle scuole medie inferiori, collaborazione con le autoscuole della provincia di Treviso LA RICERCA: LA RICERCA: un ulteriore dialogo tra ospedale e territorio

15 POTRANNO ESSERE ATTUATE AZIONI DI INFORMAZIONE/FORMAZIONE E SOSTEGNO AGLI OPERATORI DEDICATI AL PERCORSO NASCITA, MIRATE ANCHE A SUPERARE ALCUNE AMBIVALENZE CULTURALI QUESTO POTRÀ DARE AVVIO ALLA PROGETTAZIONE DI INTERVENTI DI FORMAZIONE DEL PERSONALE E DI SENSIBILIZZAZIONE DELLA COMUNITALOCALE LE AZIONI EDUCATIVE DEI SERVIZI POTRANNO ESSERE MIRATE E CONDIVISE, IN COLLABORAZIONE CON AGENZIE EXTRA AZIENDALI E RETI COMMERCIALI, CON CONSEGUENTE MAGGIORE EFFICACIA E GIÀ IN ATTO UNA FORMAZIONE (OBBL. CON ECM) CON I PROFILI PROFESSIONALI DI OSTETRICHE E INFERMIERI (TOT. 180 OPERATORI) IL COINVOLGIMENTO DEGLI OPERATORI HA FAVORITO UN APPROCCIO INTEGRATO (MULTI PROFESSIONALE E DI AREA VASTA) E APRE AD ULTERIORI SVILUPPI:

16 4 www.mammabevebimbobeve.it … la promozione della salute appartiene a tutti e tutti possono esserne i protagonisti nel vivere quotidiano.


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