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Equivalenza farmacocinetica ed equivalenza clinica
I FARMACI GENERICI: UNA RISORSA PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE Catania, 16 novembre 2006 Equivalenza farmacocinetica ed equivalenza clinica Roberto Padrini Università di Padova
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Equivalenza terapeutica di prodotti medicinali
Un prodotto medicinale è considerato equivalente ad un altro se: a) contiene la stessa quantità di principio attivo b) dimostra la stessa efficacia e tollerabilità clinica In pratica, l’equivalenza terapeutica viene riconosciuta se due prodotti hanno una biodisponibilità equivalente, intendendo per biodisponibilità la velocità e l’entità di assorbimento di un principio attivo dalla preparazione farmaceutica
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MISURA DELLA BIODISPONIBILITA’ e criteri statistici di bioequivalenza
media geometrica e C.I. 90% compresi tra -20% e +25% della media geometrica del farmaco di riferimento
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Fattori confondenti, non farmaceutici negli studi di bioequivalenza
Determinanti fisiologici, patologici e farmacologici della velocità e dell’entità dell’assorbimento orale Parametri farmacocinetici non riguardanti l’assorbimento che possono modificare i parametri di biodisponibilità (AUC, Cmax, Tmax) Non equivalenza dei metodi di misura dei parametri di biodisponibilità (m. parametrici o non parametrici)
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ASSORBIMENTO INTESTINALE
D capillare intestinale . . B . C . . . A . intestino tenue colon stomaco Determinanti della VELOCITA’ dell’assorbimento (Tmax): A = tempo di disgregazione del preparato e solubilizzazione del farmaco B = tempo di svuotamento dello stomaco (cibo, farmaci, età) C = passaggio attraverso la mucosa intestinale (diffusione, trasposto) D = flusso di sangue portale (malattie, farmaci, attività fisica)
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Influenza della velocità di assorbimento (Ka)
sui parametri di bioequivalenza
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A = Ka (h-1): 2 B = Ka (h-1): 1 C = Ka (h-1): 0.5
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ASSORBIMENTO INTESTINALE
fegato ASSORBIMENTO INTESTINALE polmone capillare intestinale . . . . . . . intestino tenue colon stomaco Determinanti dell’ ENTITA’ dell’assorbimento (Cmax e AUC): Caratteristiche della preparazione farmaceutica Presenza di cibo o liquidi nello stomaco Inattivazione del farmaco ad opera di: acidità gastrica batteri intestinali enzimi della parete intestinale, del fegato e del polmone
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C B A Biodisponibilità della felodipina dopo somministrazione orale:
A) con 240 mL di acqua B) con 240 mL di succo di pompelmo C) dopo 5 giorni di ingestione di succo di polpelmo 3 volte al dì C B A
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Farmacogenetica e studi di biodisponibilità
Plasma metoprolol concentrations in poor () and extensive () metabolizers of debrisoquine after 200 mg of metoprolol tartrate administered orally. (Lennard MS, et al. NEJM 307: , 1982).
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Farmacogenetica e studi di biodisponibilità
From: Dalen P, et al. Clin Pharmacol Ther 63: , 1998.
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Influenza di CL e Vd sui parametri di biodisponibilità
DF AUC = ———— CL DF Cmax ≈ ——— Vd 2.203 Tmax = ——— log (Ke Ka) Ke-Ka CL Ke = ——
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Influenza della velocità di eliminazione (Ke)
sui parametri di bioequivalenza
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A = Ke (h-1): 0.05 B = Ke (h-1): 0.1 C = Ke (h-1): 0.2
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Metodi di calcolo dei parametri di biodisponibilità (AUC, Cmax, Tmax)
Metodi parametrici: I parametri sono calcolati interpolando i dati concentrazione-tempo con modelli matematici compartimentali con cinetica lineare Problemi: difficoltà a descrivere modelli complessi (fase di latenza, circolo entero-epatico, cinetica non lineare) Vantaggi: estrapolazione della AUC all’infinito Metodi non parametrici: I parametri sono calcolati usando direttamente i dati concentrazione-tempo Problemi: non applicabili al di fuori dell’intervallo di campionamento Vantaggi: non implicano ipotesi sul numero di compartimenti e il tipo di cinetica
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Metodi a confronto Non parametrici Parametrici AUC24h = 699 Cmax = 80
Tmax = 2 AUC∞ = 700 Cmax = 74 Tmax = 2.9
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NECESSITA’ DI STANDARDIZZARE IL DISEGNO DELLO STUDIO
1) Disegno crossover, con randomizzazione e washout adeguato tra i due periodi di trattamento 2) A digiuno da 10 ore prima della somministrazione 3) Somministrazione con quantità standard di acqua (~ 240 mL) 4) Posizione clinostatica per almeno 2 ore dalla somministrazione, successivamente l’attività fisica e la postura vanno standardizzate 5) Astensione da liquidi per 2 ore e da cibo per 4 ore, successivamente l’alimentazione va standardizzata 6) Prelievi ematici raccolti per almeno 3 emivite dopo la distribuzione 7) Selezione dei volontari: preferibilmente non fumatori, ambo i sessi, età: anni, BMI normale
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PROBLEMI APERTI Secondo l’FDA il 20% dei generici non sono bioequivalenti: maggiori problemi con i farmaci più idrofili, a più stretto indice terapeutico e con cinetica non lineare. B) Gli intervalli di accettazione della bioequivalenza (I.C. 90% tra -20% e +25%) sono adeguati anche per i farmaci a indice terapeutico stretto? All’equivalenza farmacocinetica corrisponde sempre un’equivalenza clinica? La bioequivalenza viene dimostrata su soggetti sani, dopo dosi singole: esistono differenze nei pazienti? (età, patologie, co-trattamenti) esistono differenze dopo dosi multiple? (cinetiche dose-dipendenti e tempo-dipendenti, accumulo di metaboliti attivi)
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