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PubblicatoMarcella Filippi Modificato 11 anni fa
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CORSO DI AGGIORNAMENTO TEORICO-PRATICO DI OFTALMOLOGIA PEDIATRICA
FACOMATOSI E OCCHIO T. Avitabile CORSO DI AGGIORNAMENTO TEORICO-PRATICO DI OFTALMOLOGIA PEDIATRICA Catania Marzo 2207
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FACOMATOSI O SINDROMI NEUROCUTANEE
Gruppo di patologie multisistemiche caratterizzate da tumori multipli, benigni o maligni a carico di diversi organi, in particolare cute, SNC e occhio Derivano da anomalie dello sviluppo neuroectodermico
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NEUROFIBROMATOSI I (malattia di Von Recklinghausen)
SCLEROSI TUBEROSA NEUROFIBROMATOSI I (malattia di Von Recklinghausen) NEUROFIBROMATOSI II SINDROME DI VON HIPPEL LINDAU SINDROME DI STURGE WEBER SINDROME DI BONNET-DECHAUME BLANC / WYBUR-MASON ATASSIA TELEANGECTASIA (malattia di Louis-Bar)
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SCLEROSI TUBEROSA (Malattia di Bourneville)
Sindrome multiorgano caratterizzata da amartomi retinici, tumori astrocitari del SNC, lesioni cutanee, ritardo mentale, convulsioni, cisti e tumori in altri organi Fu descritta per la prima volta da Bourneville nel 1880 Nel 1908 Vogt descrisse la triade sintomatologica patognomonica: ritardo mentale convulsioni adenomi sebacei del volto
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SCLEROSI TUBEROSA Incidenza 1 caso per 10.000 abitanti
Malattia a trasmissione autosomica dominante Gene TSC1 (9q34) Gene TSC2 (16p13) La prognosi visiva ĆØ solitamente favorevole Cause di decesso: patologia polmonare e renale
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INTERESSAMENTO CUTANEO
ADENOMI SEBACEI papule di colore da giallo a rosso bruno, di dimensione variabile, distribuite a farfalla sul naso, le guance, la piega naso-labiale fino alla palpebra superiore Sono angiofibromi Compaiono in pubertĆ
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INTERESSAMENTO CUTANEO
MACCHIE A āFOGLIA DI FRASSINOā Sono le piĆ¹ frequenti Sono macchie congenite bianche o ipomelanotiche, presenti sulla parte bassa del dorso Sono costituite da normali melanociti con un quantitativo minore di melanina
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INTERESSAMENTO CUTANEO
CHIAZZE RUVIDE (PELLE A ZIGRINO) Sono dovute ad una infiltrazione fibrotica Sono interessate le palpebre, il viso e la regione lombare La placca frontale ĆØ caratteristica della malattia ADENOMI SUBUNGUEALI O PERIUNGUEALI Sono angiofibromi Compaiono in pubertĆ
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INTERESSAMENTO SNC AMARTOMI ASTROCITARI (NODULI SUBEPENDIMALI)
Sono composti da astrociti fibrillari e neuroni Sono piccoli, multipli, subependimali, per lo piĆ¹ benigni Sono soggetti a modificazioni calcifiche e cistiche Si evidenziano con la TAC TUBERI CORTICALI Sono localizzati sulla corteccia cerebrale Meglio evidenziati con la RMN EPILESSIA nel 60 % dei casi nel 40 % dei casi RITARDO MENTALE
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INTERESSAMENTO VISCERALE
angiomiolipoma RENE cisti CUORE rabdomioma linfangiomatosi POLMONE Cisti (frequenti al metacarpo) OSSA
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INTERESSAMENTO OCULARE: RETINICO
AMARTOMI ASTROCITARI RETINICI e/o NO Costituiti da astrociti; Unici o multipli, spesso bilaterali Sono le presenti dal 44% al 53% dei pazienti con mal. di Bourneville Rowely et al;Br J Ophthalmol 2001 Sono localizzati piĆ¹ spesso sul bordo papillare o in vicinanza della papilla, ma possono essere presenti anche in periferia, specialmente quando sono multipli Sono congeniti, anche se sono diagnosticati durante lāinfanzia o lāadolescenza Nel 39% dei casi sono descritte delle macchie ipopigmentate, situate in media periferia
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AMARTOMI ASTROCITARI TIPO I: tumori di forma rotondeggiante od ovalare, di colore bianco-giallastro, dāaspetto cotonoso e traslucido, a margini sfumati Senza calcificazioni e vascolarizzazione evidente
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AMARTOMI ASTROCITARI TIPO II: tumore di forma sferica, di colore beige-grigiastro, dāaspetto moriforme e brillante, ben delimitato, spesso plurilobato e di dimensioni maggiori rispetto al tipo I Contiene calcificazioni e spazi cistici Molto vascolarizzato, con capillari dilatati e tortuosi TIPO III: tumore con caratteristiche miste rispetto ai precedenti
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Nella maggioranza dei casi sono asintomatici
AMARTOMI ASTROCITARI Nella maggioranza dei casi sono asintomatici riduzione dellāacuitĆ visiva (ambliopia) metamorfopsie SINTOMI scotomi leucocoria Sono poco evolutivi; ĆØ descritta la possibilitĆ di regressione Non necessitano di trattamento, ma di sorveglianza periodica Kiratli et al, Am J Ophthalmol 2002 DR essudativo emorragie vitreali o preretiniche COMPLICANZE glaucoma Shields et al, Trans Am Ophthalmol Soc 2004
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INTERESSAMENTO OCULARE: NON RETINICO
Angiofibromi palpebrali (piĆ¹ freq) Coloboma iride e/o cristallino e/o coroide Poliosi Strabismo Papilledema Aree di depigmentazione iridea Altre lesioni:
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CRITERI DI DIAGNOSI 1 criterio primario CERTA 2 criteri secondari
1 criterio secondario e 2 terziari 3 criteri secondari PROBABILE 1 criterio secondario e 1 terziario 1 criterio secondario SOSPETTA 2 criteri terziari
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CRITERI DI DIAGNOSI CRITERI PRIMARI angiofibromi faciali
Fibromi ungueali multipli Tuberi corticali Noduli subependimali Noduli mulpili subependimali aggettanti nel ventricolo Amartomi multipli della retina
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CRITERI DI DIAGNOSI CRITERI SECONDARI CRITERI TERZIARI
Macchie cutanee ipomelanotiche Cisti renali Polipi rettali amartomatosi Cisti ossee Linfangioma polmonare Fibromi gengivali Amartomi in altri organi Spasmi infantili Eterotropie della sostanza bianca parenti di IĀ° grado affetti rabdomioma cardiaco amartomi retinici e macchie acromiche Tuberi corticali Placca frontale Macchie a zigrino Linfangioma polmonare Angiomiolipoma renale Cisti renali
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NEUROFIBROMATOSI TIPO I
(Malattia di Von Recklinghausen) Eā la variante periferica Incidenza 1 caso per abitanti Malattia a trasmissione autosomica dominante Il gene NF-1 ĆØ localizzato sul cromosoma 17q11 Eā caratterizzata da: Macchie cutanee ācaffĆØ-latteā Neurofibromi cutanei Noduli di Lish iridei Gliomi del nervo ottico
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INTERESSAMENTO CUTANEO
MACCHIE CUTANEE CAFFEā-LATTE Papule piatte, di colore bruno chiaro, ben delimitate, multiple di dimensioni variabili, che aumentano con lāetĆ Sono costituite da un aumento del numero di melanociti con grandi granuli di pigmento (macromelanosomi) Un soggetto in etĆ post-pubere con piĆ¹ di 6 macchie caffĆØ-latte di diametro> a 15 mm ĆØ considerato affetto da NF-1 fino a prova contraria IPERPIGMENTAZIONI LOCALIZZATE Lentiggini ascellari ed inguinali sono presenti dal 90 al 95% dei soggetti con NF-1
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MACCHIE CUTANEE CAFFEā-LATTE
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NEUROFIBROMI CUTANEI sono tumori benigni di dimensioni variabili Sono costituiti da cellule di Schwann, cell. del perinervio, fibroblasti Essi appaiono in pubertĆ , poi aumentano di volume e possono divenire peduncolati Non sono dolenti Possono causare gravi dismorfie Possono essere cutanei, sottocutanei o plessiformi (nodulari o diffusi)
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INTERESSAMENTO VISCERALE
La malattia si puĆ² associare a malformazioni dellāapparato genito-urinario, respiratorio e digerente Sono descritte anomalie scheletriche, come cifoscoliosi, bassa statura e deformitĆ delle ossa lunghe Si osserva frequentemente ipertensione arteriosa CāĆØ un aumento delle patologie maligne, come il feocromocitoma
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INTERESSAMENTO SNC E SNP
Si osservano: Disturbi funzionali, come ritardo mentale, disturbi dellāapprendimento, epilessia Neurofibromi del midollo spinale e delle radici spinali, gliomi del nervo ottico, meningiomi Nella NF-1 si osservano macchie brillanti in T2 nel parenchima cerebrale
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GLIOMI DEL NERVO OTTICO
sono lesioni benigne;si tratta di astrocitomi pilocitici La presenza di gliomi del N.O. bilaterali ĆØ patognomonica esoftalmo strabismo SINTOMI riduzione dellāacuitĆ visiva edema della papilla atrofia ottica Eā descritta la possibilitĆ di una regressione spontanea osservazione exeresi chirurgica TERAPIA RT CT
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INTERESSAMENTO OCULARE
Noduli di Lisch sulla superficie anteriore dellāiride (90%) Sono lesioni caratteristiche Sono costituiti da melanociti raggruppati nello stroma irideo Hanno dimensioni e colore variabile (dallāocra al verde al bruno) Si sviluppano precocemente, ma aumentano di numero e dimensioni con lāetĆ (nel 33% dei pz a 2,5 aa ā nel 90% a 25 aa)
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INTERESSAMENTO OCULARE
Si possono osservare anomalie dellāangolo irido-corneale con la comparsa precoce o tardiva di glaucoma A carico del fondo oculare si osserva: ā¢ Amartomi astrocitari ā¢ Presenza di fibre mieliniche ā¢ Ipertrofia dellāep.pigmentato ā¢ Amartomi combinati della retina e dellāep.pigmentato lesioni frequenti Eā descritto un aumento dellāincidenza di melanomi uveali Friedman et al, Arch Ophthalmol 1998
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Amartomi combinati della retina e dellāep.pigmentato
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INTERESSAMENTO PALPEBRALE
NEUROFIBROMI PLESSIFORMI sono localizzati piĆ¹ spesso sulla palpebra superiore sono associati a difetti congeniti o acquisiti dellāosso frantale, temporale e sfenoide FIBROMA MOLLUSCUM Tumore rotondeggiante, ben delimitato, localizzato sulla palpebra superiore, che simula una cisti dermoide
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Si puĆ² osservare: Per la presenza di un glioma del n.o., un meningioma o un neurofibroma plessiforme Se associato a difetti dellāosso sfenoide puĆ² essere pulsatile esoftalmo Per un difetto congenito dellāosso sfenoide (in particolare della fessura orbitaria posteriore) enoftalmo
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CRITERI DI DIAGNOSI Il soggetto deve presentare almeno 2 criteri:
<0.5 cm nei sogg.pre-puberi 6 o piĆ¹ macchie caffĆØ-latte >1.5 cm nei sogg.post-puberi 2 o piĆ¹ neurofibromi di ogni tipo o uno o piĆ¹ neurofibromi plessiformi 2 o piĆ¹ noduli iridei di Lisch, glioma delle vie ottiche, lentiggini ascellari e/o inguinali Displasia dello sfenoide Una lesione ossea distintiva Displasia o assottigliamento delle ossa della corteccia Un parente di IĀ° grado affetto da NF-1
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NEUROFIBROMATOSI TIPO II
Eā la variante centrale Incidenza 1 caso per abitanti Malattia a trasmissione autosomica dominante Il gene NF-2 ĆØ localizzato sul cromosoma 22q12 Eā caratterizzata da: Neurinomi del nervo acustico bilaterali meningiomi Gliomi del nervo ottico
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REPERTI OCULARI OpacitĆ capsulari Glioma NO Amartomi retinici
Meningioma NO Membrane epiretiniche NF2 specifici Papilledema Atrofia ottica Disordini della motilitĆ Disfunzioni pupillari Disfunzioni palpebrali Esoftalmo Cheratiti e ridotta sensibilitĆ corneale Strabismo Nistagmo Anorm. Riflesso vestibolsre NF2 Associati lagoftalmo Ptosi Retrazione palpebrale Tumori intracranici
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INTERESSAMENTO OCULARE
Dal 69% allā87% dei casi si osserva cataratta giovanile (s.c.p.) Dal 9% al 22% dei casi si osserva la presenza di un amartoma combinato della retina e dellāep.pigmentato, spesso bilaterale Occasionalmente sono stati descritti emangiomi retinici e degenerazione vitreoretinica giovanile I noduli di Lisch sono rari Si osservano gliomi della papilla e del N.O. e meningiomi del N.O.
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Malattia di von Hippel: presenza di emangiomi capillari retinici benigni, ma potenzialmente evolutivi (localizzaz. esclusivamente oculare) bilaterali nel 50% casi Malattia di von Hippel Lindau: presenza di emangiomi retinici associati ad emangiomi del cervelletto ed anomalie sistemiche(carcinoma renale, feocromocitoma, emangioma epatico,splenico,cisti ossee, peritoneali,ovariche etc) trasmissione autosomica dominante Il gene VHL ĆØ localizzato sul cromosoma 3p26 A seconda del tipo di mutazione distinguono 3 fenotipi della malattia: Con carcinoma renale, senza feocromocitoma Con carcinoma renale e feocromocitoma Solo con feocromocitoma
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MALATTIA DI VON HIPPEL LINDAU
Eā tra le facomatosi piĆ¹ gravi Incidenza 1 caso per abitanti LāetĆ media di presentazione ĆØ di aa per le lesioni retiniche, piĆ¹ tardiva per le altre patologie Cause di decesso: insufficienza renale e feocromocitoma
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EMANGIOBLASTOMI CEREBELLARI
Sono le lesioni piĆ¹ classiche Si presentano dal 50% al 60% degli individui affetti da VHL Sono localizzati nella parte posteriore o laterale del cervelletto Possono essere solidi o cistici asintomatici A seconda delle dimensioni sintomi relativi alla sede (Ipertensione endocranica, cefalea, vertigini, vomito, paresi del VI nervo o disfunzione cerebellare) EMANGIOBLASTOMI SPINALI Incidenza variabile dal 10 al 15%
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INTERESSAMENTO VISCERALE
CARCINOMI RENALI si sviluppano piĆ¹ frequentemente nella v decade di vita possono essere multipli e bilaterali FEOCROMOCITOMA Si sviluppa spesso intorno ai 20 aa ALTRE LESIONI Cisti pancreatiche, renali, epatiche e dellāepididimo Adenomi renali e dellāepididimo
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INTERESSAMENTO OCULARE
Presenza di emangiomi capillari retinici multipli e bilaterali EtĆ media di presentazione aa Tumore vascolare benigno, costituito da capillari con endotelio fenestrato, circondati da stroma fibroso contenente astrociti con accumuli lipidici Si presenta come una lesione rotondeggiante, di colore rosso, irrorata e drenata da vasi dilatati e tortuosi localizzata a livello papillare o media periferia temporale ā¢ Raramente regredisce spontaneamente ā¢ PuĆ² rimanere stazionario ā¢ Spesso si complica: DR essudativo e/o trazionale Glaucoma neovascolare Cataratta Tisi del bulbo
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EMANGIOMA CAPILLARE RETINICO
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EMANGIOMA CAPILLARE RETINICO
Stadio I formazione di angiomi e dilatazione artero-venosa Stadio II comparsa di emorragie e depositi lipidici attorno al tumore o in zona maculare Stadio III essudazione massiva e distacco retinico Stadio IV rubeosis iridea, glaucoma neovascolare, uveite, perdita acuitĆ visiva
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OPZIONI TERAPEUTICHE: diagnosi e trattamento precoci sono indispensabili al fine di prevenire le complicanze della malattia OSSERVAZIONE Tumori<500Āµm, no essudazione e localizzazione nasale AffinitĆ per emoproteine emoglobina ed ossiemoglobina FOTOCOAGULAZIONE LASER: il laser giallo(575nm) e il verde (514nm) Tumori<2.5 diametri papillari CRIOTERAPIA Tumori>2.5 diametri papillari o fluido sottoretinico o localizzazione anteriore CHIRURGIA: Vitrectomia + cerchiaggio sclerale+ diatermia o endolaser Distacco di retina
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ANGIOMI CAPILLARI < AL DIAMETRO PAPILLARE
Fotocoagulazione diretta in una sola seduta di tutta la superficie angiomatosa con un franco sbiancamento della massa tumorale (ampio diametro dello spot ; tempi lunghi; potenza bassa) Schmidt et al. Long-term results of laser treatment for retinal angiomatosis in von Hippel-Lindau disease. Eur J Med Res 2000;5:47ā58.
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laser trattamento 6 mesi post laser trattamento
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ANGIOMI CAPILLARI DI DIMENSIONI MAGGIORI
Prima seduta: due-tre file di spots confluenti tra loro sulla retina sana nella zona immediatamente circostante la massa tumorale (Sbarramento perilesionale) Dopo giorni: fotocoagulazione diretta della massa in piĆ¹ sedute Schmidt et al. Long-term results of laser treatment for retinal angiomatosis in Von Hippel-Lindau disease. Eur J Med Res 2000;5:47ā58.
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ANGIOMI CAPILLARI VOLUMINOSI: Fotocoagulazione dei feeder vessel
Prima del trattamento diretto dellāangioma e di quello perilesionale, fotocoagulazione del vaso afferente mediante spots lievemente distanziati tra loro e con un diametro piĆ¹ ampio del calibro vascolare ( tempi lunghi e potenze relativamente basse) Blodi et al Direct and feeder vessel photocoagulation of retinal angiomas with dye yellow laser. Ophthalmology 1990;97:791ā5; discussion 796ā7. Entrambe le tecniche sono state efficaci e sicure ma questāultima richiede un maggior numero di sedute
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DOPO 4-5 mesi dal trattamento laser/crio FAG di controllo:
Successo: obliterazione della massa tumorale, riduzione del calibro e normalizzazione del decorso dei vasi afferenti ed efferenti, riduzione dei fenomeni essudativi a livello maculare, modificazione del colore dellāangioma,cicatrice fibrosa Insuccesso: se si osserva mancata obliterazione della massa tumorale o ricanalizzazione Ritrattamento
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TERAPIA ALTERNATIVE: RADIOTERAPIA TTT ANTI- VEGF FOTODINAMICA
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Angiomi > 4mm che rispondono male a laser e criotrattamento
RADIOTERAPIA Angiomi > 4mm che rispondono male a laser e criotrattamento ā¢ external beam radiotherapy non utilizzata Houwer AWM. Von Hippelās disease retinal angiomatosis. Am J Ophthalmol 1919;2:820. ā¢ proton beam radiotherapy buoni risultati Palmer JD et al. Advances in treatment of retinal angiomas. Int Ophthalmol Clin 1997;37:150ā70. ā¢ plaque radiotherapy (iodine 125, ruthenium106/rhodium 1069, ottimi risultati Kreusel et al. Ruthenium-106 brachytherapy for peripheral retinal capillary hemangioma. Ophthalmology 1998;105:1386ā92.
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TERMOTERAPIA TRANS PUPILLARE (TTT)
Gunduz K. Transpupillary thermotherapy in the management if circumscribed choroidal hemangioma. Surv Ophthalmol 2004;49:316ā27. 810 nm diode laser mW 3.0 mm spot 5 s - 90 s. Review di 38 casi riportati in letteratura + 10 casi trattati dallāautore: ACUITA VISIVA: 77% migliorata 23% diminuita REGRESSIONE: 42% completa 53% parziale 5% nessun cambiamento
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POST-TTT (1mese) PRE-TTT
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Rapid and Durable Recovery of Visual Function in a Patient with von Hippel-Lindau Syndrome after Systemic Therapy with Vascular Endothelial Growth Factor Receptor Inhibitor SU5416 ( case report) ā¢ SU5416 ĆØ una terapia sperimentale ā¢ Studi di fase I e II (145 mg/m2) ā¢ Anafilassi 1% casi il piĆ¹ importante effetto collaterale ā¢ Miglioramento del visus e del campo visivo in emangioblastoma iuxta papillare Aiello at el. Ophthalmology 2002;109:1745ā1751
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Treatment of retinal Capillary Haemangioma. Singh et al
Treatment of retinal Capillary Haemangioma. Singh et al. Ophthalmology 2002; 109: 82% stabile per follow-up 7 aa 46% osservazione 18% successivo laser o criotrattamento 24% laser 24% criotrattamento 1% radioterapia con placche 5% vitrectomia pars plana o radioterapia Lāemangioblastoma iuxtapapillare rimane piĆ¹ stabile rispetto allāextrapapillare (86% vs 81%)
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LINEE GUIDA DI SCREENING DELLA VHL
Individui asintomatici o con sospetta VHL Esame obiettivo annuale Esame del fondo oculare annuale RMN o TC encefalo ogni 3 aa fino a 50 aa, poi ogni 5 aa TC o ecografia renale ogni 3 aa Dosaggio urinario dellāacido vanilmandelico ogni anno Familiari a rischio Esame obiettivo annuale Esame del fondo oculare annuale per 5 aa RMN o TC encefalo ogni 3 aa dai 15 aa ai 50 aa, poi ogni 5 aa fino allāetĆ di 60 aa TC o ecografia renale ogni 3 aa dai 2 ai 65 aa Dosaggio urinario dellāacido vanilmandelico ogni anno
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MALATTIA DI STURGE WEBER
Lāincidenza reale non ĆØ conosciuta Eā una patologia congenita, per la quale non ĆØ riconosciuta alcuna familiaritĆ o alterazione genica Eā caratterizzata da: Neo flammeo del viso Angiomatosi leptomeningea con calcificazioni cerebrali omolaterale Emangioma coroideale omolaterale Frequentemente si osservano forme incomplete Lā85%-92% dei casi di pz con āangiomi rosso-vinoā non presentano alcuna lesione oculare o cerebrale
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INTERESSAMENTO CUTANEO
La lesione piĆ¹ caratteristica ĆØ il neo flammeo, lesione piatta di colore scuro Ć presente alla nascita, ma con lāetĆ aumenta di dimensioni, diventa piĆ¹ scuro e la superficie diviene rugosa e nodulare Ć spesso unilaterale, localizzato nel territorio della I branca del nervo trigemino Se interessa la parte inferiore del viso, si puĆ² associare ad angiomi della mucosa orofaringea Ć costituito da capillari ectasici PuĆ² causare una emi-ipertrofia omolaterale del viso
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INTERESSAMENTO SNC La lesione classica ĆØ un emangioma leptomeningeo in regione parieto-occipitale omolaterale alla lesione cutanea Si tratta di un emangioma di tipo racemoso La lesione causa encefalomalacia, atrofia corticale e calcificazioni Nellā80% dei pazienti si osservano crisi epilettiche focali o generalizzate La comparsa precoce di epilessia ĆØ un segno prognostico negativo
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INTERESSAMENTO OCULARE
emangioma diffuso della coroide Ć presente nel 40% dei casi di malattia di SW Si manifesta come una lesione di colore da rosso ad arancione brillante, piatta o bollosa, di dimensioni maggiori rispetto alla forma circoscritta PuĆ² avere sede retroequatoriale o situarsi in prossimitĆ della papilla, mimando un allargamento della stessa Diventa sintomatica durante lāadolescenza
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EMANGIOMA DIFFUSO DELLA COROIDE
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EMANGIOMA DIFFUSO DELLA COROIDE
Ć associato a : Dr essudativo progressivo che, se non trattato, diviene totale Degenerazioni microcistiche della retina Atrofia, iperplasia e metaplasia dellāep.pigmentato, piĆ¹ marcate sulla superficie del tumore Fibrosi retinica Allāinterno della lesione si puĆ² verificare una metaplasia ossea di grado variabile Si puĆ² associare a tortuositĆ vasale e ad anastomosi artero-venose PuĆ² provocare una alterazione del riflesso pupillare, che apparirĆ di colore da bianco ad arancione brillante
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TERAPIA DELLāEMANGIOMA DELLA COROIDE
Eā un tumore radiosensibile fotocoagulazione laser crioterapia TTT PDT brachiterapia :dose 40 Gy per lesioni estese radioterapia con protoni :dose 20 Gy in 4 dosi radioterapia con fotoni dose Gy in dosi
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INTERESSAMENTO OCULARE
La congiuntiva ipsilaterale alle lesioni cutanee puĆ² presentare dilatazioni vascolari diffuse o circoscritte, che simulano angiomi cavernosi Anche i vasi episclerali possono essere ectasici Si associa inoltre a melanocitosi oculare, a retinite pigmentosa e a strie angioidi
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INTERESSAMENTO OCULARE
Una delle manifestazioni piĆ¹ invalidanti della patologia ĆØ il glaucoma (42% dei casi) PuĆ² essere congenito o giovanile Diverse teorie patogenetiche: Incompleto clivaggio della CA, nella forma congenita Anomalie vascolari che causano un aumento della pressione venosa episclerale Anomalie dello sviluppo del trabecolato terapia: medica Goniotomia o trabeculotomia, per le forme congenite trabeculectomia Chirurgia filtrante
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SINDROME DI BONNET-DECHAUME-BLANC SINDROME DI WYBURN-MASON
malattia congenita; non si riconosce deficit genetico trasmissibile o familiaritĆ Ć caratterizzata da malformazioni A-V in vari distretti: Interessano la porzione intracranica del N.O.,chiasma e vie ottiche, regione basifrontale , fossa posteriore e mesencefalo Malformazioni A-V cerebrali Lesioni cutanee TortuositĆ venose omolaterali alle anomalie del SNC Malformazioni A-V orbitarie Sono causa di esoftalmo non riducibile e non pulsatile
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ANGIOMA RACEMOSO (CIRSOIDE) RETINICO
lesioni per lo piĆ¹ unilaterali, spesso localizzate alla macula Ć costituito da anastomosi A-V con o senza lāinterposizione di capillari dilatati Spesso reperto occasionale La sintomatologia ĆØ correlata alla sede, al numero di lesioni e alla possibile associazione con lesioni neurologiche COMPLICANZE: emorragie vitreali, occlusione venosa, glaucoma neovascolare, alterazione dellāep, rottura della BER, atrofia retinica
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ATASSIA-TELEANGIECTASIA (Malattia di Louis-Bar)
Probabile trasmissione autosomica recessiva Ć dovuto ad un difetto di una proteina riparatrice del DNA Ć caratterizzata da: Atassia cerebellare progressiva: evidente dallāetĆ di 10 aa circa ed ĆØ accompagnata da ritardo mentale Teleangiectasie oculari: compaiono a 3-7 a; interessano i vasi congiuntivali; non ci sono lesioni del fondo oculare Teleangiectasie cutanee: iniziano nella regione malare e poi si estendono alle orecchie, collo, dorso delle mani e dei piedi Infezioni ricorrenti respiratorie e dei seni paranasali: per un deficit delle IgA Ć descritta ipoplasia del timo, alterazioni del sistema immunitario e alta incidenza di neoplasie maligne
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