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LA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DELL’OSTEOPOROSI POST-MENOPAUSALE

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Presentazione sul tema: "LA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DELL’OSTEOPOROSI POST-MENOPAUSALE"— Transcript della presentazione:

1 LA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DELL’OSTEOPOROSI POST-MENOPAUSALE
Dott. Salvatore Piedigaci Catania – 21 Giugno 2008

2 L’OSSO SI RINNOVA COSTANTEMENTE E RAPIDAMENTE
NEL CORSO DELLA VITA Catania – 21 Giugno 2008

3 un soggetto raggiunge nel corso della propria vita
Concetto importante: PICCO DI MASSA OSSEA cioè il valore massimo di densità ossea che un soggetto raggiunge nel corso della propria vita Catania – 21 Giugno 2008

4 Catania – 21 Giugno 2008

5 Il gold-standard per la diagnosi densitometrica di Osteoporosi è rappresentato dalla DEXA del femore e della colonna lombare. Il valore predittivo del rischio di frattura è più elevato se si misura il sito specifico Catania – 21 Giugno 2008

6 Dual Energy Xray Absorptiometry (DEXA)
raffronta la densità minerale a quella media di soggetti adulti sani dello stesso sesso (Picco di Massa Ossea). L’unità di misura è rappresentata dalla deviazione standard dal Picco Medio di Massa Ossea (T-score). Catania – 21 Giugno 2008

7 Definizioni diagnostiche secondo
i valori densitometriciin T-score T-score Diagnosi < -1 Normale Osteopenia -1 a -2,5 < -2,5 Osteoporosi con frattura osteoporotica Osteoporosi conclamata Catania – 21 Giugno 2008

8 Catania – 21 Giugno 2008

9 Catania – 21 Giugno 2008

10 Mineralometria ad ultrasuoni
Rappresenta l'ultima novità nel panorama delle metodiche densitometriche. Si basa sulla modificazione che un fascio di ultrasuoni, a frequenza relativamente bassa (0.2 – 0.6 MHz), subisce attraversando l'osso (calcagno). Ha una discreta precisione d'indagine (inferiore rispetto alla DEXA). Non sono possibili misurazioni della densità ossea della colonna vertebrale e del femore.

11 Caso clinico Catania – 21 Giugno 2008

12 Donna di 80 anni con dolore lombare cronico Non patologie di rilievo Agli esami bioumorali, lieve incremento della VES. Normale il metabolismo fosfocalcico e il turnover scheletrico, l’emocromo, il profilo proteico, la funzionalità renale, epatica e tiroidea Esegue Rx rachide lombare che evidenzia frattura a carico del corpo di L2 Catania – 21 Giugno 2008

13 Cosa rende peculiare questa immagine radiologica?
Quali elementi diagnostici possiamo ricavare?

14 Osserviamola a maggior ingrandimento
Definiamo i contorni dei corpi e confrontiamo la vertebra fratturata con le altre

15 Le dimensioni del corpo vertebrale di L2, pur considerando la frattura, appaiono superiori a quelle delle vertebre vicine Ciò fa pensare ad una patologia preesistente diversa dall’osteoporosi che comportando fragilità scheletrica può aver causato la frattura Si tratta di una vertebra pagetica che, in seguito alle alterazioni qualitative dell’osso associate al decorso della malattia, ha ceduto Catania – 21 Giugno 2008

16 Inoltre, ingrandendo ancora l’immagine, possiamo notare la tipica disomogeneità strutturale legata all’alternanza di foci litici e sclerotici con la caratteristica trabecolatura grossolana (Woven bone) Catania – 21 Giugno 2008

17 Una precedente radiografia (di 15 anni prima
Una precedente radiografia (di 15 anni prima!) mostra già i segni tipici del Paget E cioè…

18 Dimensioni aumentate della vertebra, con profili conservati
Aree di addensamento (sclerosi) alternate ad aree di lisi e disorganizzazione della trabecolatura

19

20 Grazie per l’attenzione
Catania – 21 Giugno 2008


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