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PubblicatoArrigo Guerrini Modificato 10 anni fa
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Meccanismi fisiopatologici del danno assonale e mielinico
Franco Di Maria U.O.S. di Neurologia P.O. S.Agata M.llo
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Neuropatia periferica
Qualsiasi disturbo funzionale o strutturale che coinvolga in maniera diretta o indiretta il Sistema Nervoso Periferico
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Sistema Nervoso Periferico
È costituito da tutte le strutture nervose poste all’esterno della membrana piale del midollo spinale e dell’encefalo ad eccezione dei nervi ottici e dei nervi olfattori che sono estensione particolari del cervello.
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Sistema Nervoso Periferico
Comprende: Nervi cranici ad eccezione del I e II paio Radici spinali con i tronchi nervosi somatici (motori e sensitivi) Componente periferica del sistema nervoso autonomo
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Sistema Nervoso Periferico
Insieme di vie di collegamento tra gli organi effettori e sensoriali ed il sistema nervoso centrale. La transizione fra SNC e SNP avviene al punto di emergenza dei nervi cranici o delle radici spinali dal nevrasse, ove le cellule di Schwann prendono il posto degli oligodendendrociti.
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Tipico nervo spinale Figure Schema showing structure of a typical spinal nerve. (From Clemente [].)
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Nervo periferico Figure Microanatomy of peripheral nerve. A, Fascicle is surrounded by multilaminated perineurim (p), embedded in loose connective tissue. The epineurium (epi) is the outside lining of the nerve. Within the fascicals is the endoneurium (end). The outer layers of the endoneurium are condensed into a sheath (B and C) containing myelinated and unmyelinated nerves. The portion of the intraneural vascular system going through the perineurium is at an angle that is subject to "kinking" in the event of stretch and pressure, affecting blood flow. Mercury pressure of 80 mm can stop the blood flow. Periods as long as 6 hours of complete blood flow obstruction can be followed by resumption of flow without coagulation, but 8 hours will lead to no reflow with thromboses. Stretching the nerve 15% of its length can also lead to complete obstruction. ax—axon; my—myelin sheath; nR—node of Ranvier; Schw—Schwann cell. (From Lundborg [].)
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Circolazione del sistema nervoso periferico
Figure 3-7. The circulation of the peripheral nervous system. The circulation of the peripheral nervous system provides essential metabolic substrates via three anatomic systems. Compression injuries, edema, and metabolic diseases can each interfere with circulation causing ischemia and pathologic injury to nerve fibers. A, The complex circulation of nerves is seen after injection of carbon-black into the systemic vasculature as demonstrated in this segment of rat sciatic nerve. Like the spinal cord, the peripheral nerves receive blood from radicular vessels that make anastomotic connections to the systemic circulation. These vessels join the primarily longitudinal array of vessels surrounding the nerve. B, The peripheral nerve vasculature is composed of three parts: extrinsic, intrinsic, and transperineurial vessels. The extrinsic vasculature is composed of adrenergically innervated arterioles and venules running in the loose epineurial connective tissue on the outside of the nerve. Some of these vessels anastomose with radicular arteries, and all of this circulation shares the physiologic responses of the systemic vasculature: adrenergic sensitivity, myogenic responses to stretching of vascular smooth muscle as a mechanism of autoregulation of blood flow, and leaky junctions between adjacent endothelial cells. In contrast, the intrinsic circulation lacks the ability to actively control blood flow. The intrinsic vasculature lies within the endoneurial space defined by the perineurium and is comprised primarily of large capillaries with tight endothelial junctions. These tight junctions, in combination with the tight junctions between perineurial cells, limit protein transport into the endoneurial fluid and define the blood-nerve barrier that controls the composition of the endoneurial environment of nerve fibers. Transperineurial vessels connect the extrinsic and intrinsic circulations and are notable because these short vessels are subject to compression when edema stretches the perineurium. Their occlusion by edema-induced elevations in endoneurial fluid pressure that stretch the perineurium is termed the pathologic valve mechanism of ischemia. (Panel A from Myers []; with permission; panel B from Myers and coworkers []; with permission.)
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Nervo periferico
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Caratteristiche distintive della sensibilità
Sensibilità superficiale o esterocettiva Dolorifica Termica Tattile Sensibilità profonda o propriocettiva cosciente Batiestesia e chinestesia Barestesia Pallestesia
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Premesse fisiologiche
Trasmissione o conduzione dell’impulso In senso centrifugo In senso centripeto Trasporto assonale Anterogrado Retrogrado
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Fisiopatologia del danno assonale e mielinico
Degenerazione neuronale primitiva o neuronopatia Degenerazione assonale walleriana Degenerazione assonale con andamento centripeto (dying-back) o assonopatia Demielinizzazione segmentale
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Degenerazione neuronale primitiva o neuronopatia
Definizione: degenerazione del corpo della cellula nervosa e conseguente sofferenza dei prolungamenti periferici e centrali. Eziologia: neuropatia da tossine, da deficit di vit. B6, forme paraneoplastiche, in corso di malattia di Sjogren o Fabry.
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Degenerazione assonale walleriana
Definizione: si intendono fenomeni degenerativi dell’assone e della mielina, che si sviluppano entro 48 h’ dalla completa sezione dell’assone. Eziologia: neuropatie periferiche dovute a sezione, compressione o strappamento del nervo.
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Degenerazione assonale con andamento centripeto (dying-back)
Definizione: è rappresentata dalla frammentazione della parte distale dell’assone, morfologicamente simile alla degenerazione walleriana, ma secondaria ad un danno, usualmente metabolico, del corpo cellulare.
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Demielinizzazione segmentale
Definizione: è dovuta ad un danno selettivo delle cellule di Schwann e della mielina stessa, con conseguente perdita dell’avvolgimento mielinico e relativo risparmio dell’assone, che solo successivamente verrà danneggiato. Eziologia: poliradiculopatie infiammatorie acute e croniche
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Esempi di eziologie (polineuropatie assonali sensitivo-motorie)
Metaboliche: diabete, ipotiroidismo, malattie croniche epatiche, insufficienza renale cronica Deficit nutrizionali: vitamina B12, tiamina, rame, zinco Vasculiti (connettiviti): poliarterite nodosa, LES, artrite reumatoide, crioglobulinemia Tossine: arsenico, tallio, piombo Farmaci: metronidazolo, fenitoina, colchicina, vincristina, cyclosporina Ereditarie: hereditary motor sensory neuropathy type II Paraproteinemie: mieloma, amiloidosi Infettive: sifilide, CMV, HIV
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Epidemiologia 2.400 casi x 100.000 abitanti (2,4 %)
8.000 casi x abitanti (> 55 anni) Martyn CN et al. Epidemiology of peripheral neuropathy. J Neurol Neurosurg Psychiatry. 1997; 62 (4): 310-8
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Classificazione Mononeuropatie Multineuropatie Polineuropatie
(Poliradiculoneuropatie)
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Classificazione del danno nervoso
Neuroaprassia Assonotmesi Neurotmesi
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Danno nervoso Neuro-aprassia
È un disturbo funzionale a carattere transitorio da coinvolgimento mielinico, senza soluzione di continuità delle fibre Assono-tmesi Degenerazione walleriana con conservazione lamina basale ed endonevrio Neuro-tmesi Danno della lamina basale con completa lesione del nervo e del perinevrio e strappo delle radici
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Sintomatologia generale
Sintomi motori Sintomi sensitivi Positivi Negativi Sintomi vegetativi o autonomici Turbe trofiche
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Neuropatia diabetica: Semeiologia
Fibre sensitive I sintomi SENSITIVI NEGATIVI (perdita di funzione) sono espressione della deafferentazione recettoriale periferica e della degenerazione delle fibre nervose sensitive I sintomi SENSITIVI POSITIVI (eccesso di funzione) sono espressione di un’instabilità del sistema nocicettivo a livello periferico e centrale generato da alterazioni a livello assonale, dei neuroni sensitivi e midollare L’alterazione delle fibre di grande diametro si correla a: Riduzione delle sensibilità propriocettive Parestesie Alterazioni dell’esame elettroneurografico L’alterazione delle fibre di piccolo diametro si correla a: Riduzione delle sensibilità superficiali Dolore Disautonomia Ipotrofia di cute e sottocute
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Neuropatia diabetica: Semeiologia
Fibre motorie La loro alterazione causa IPOTROFIA dei muscoli con possibile comparsa di piede cavo e deformità scheletriche ai piedi. L’ipotrofia è espressione di degenerazione assonale ed è predominante nelle neuropatie assonali Il DEFICIT DI FORZA è abitualmente sottostimato dai pazienti, che possono anche non riferirlo. É espressione dell’alterazione della conduzione nervosa ed è predominante nelle neuropatie demielinizzanti
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Neuropatia diabetica: Semeiologia
Fibre autonomiche Il sistema PARASIMPATICO agisce sui meccanismi di conservazione e recupero di energia. Determina il decremento di frequenza cardiaca e pressione arteriosa, facilita la digestione, l’assorbimento e l’escrezione dei nutrienti. Il sistema SIMPATICO agisce sui meccanismi di preparazione al consumo di energia. Determina incremento di frequenza cardiaca, pressione arteriosa ed eiezione cardiaca, spostamento del flusso ematico da cute ed organi splancnici ai muscoli scheletrici.
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Manifestazioni cliniche di interessamento del sistema autonomo
Alterazioni della motilità pupillare e della lacrimazione Sintomi cardio-vascolari Alterazioni della termoregolazione Disturbi gastro-intestinali Turbe genitourinarie
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Fisiopatologia del danno assonale e mielinico
Dopo aver clinicamente individuato una neuropatia periferica il problema principale è stabilire se si tratti di una neuropatia assonale, demielinizzante o mista. Il ruolo dell’elettromiografia (EMG) è quello di fornire informazioni sulla fisiopatologia e restringere quindi la lista delle potenziali eziologie.
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Quadri clinici (1) Polineuropatia assonale
Coinvolgimento diffuso e simmetrico dei nervi, con deficit sensitivo-motorio prevalentemente distale e con andamento lunghezza-dipendente, cioè disto-prossimale
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Quadri clinici (2) Poliradicoloneuropatia demielinizzante
Il coinvolgimento si estende ai segmenti prossimali dei nervi fino alle radici. Il deficit è spesso prevalentemente motorio ed è sia prossimale che distale.
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Fisiopatologia del danno assonale e mielinico
“EMG serve as an extension of the clinical examination, and should always be considered as such” (Prof. Kimura).
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Fisiopatologia del danno assonale e mielinico EMG
Le caratteristiche neurofisiologiche delle neuropatie assonali sono: Bassa ampiezza dei SAP Bassa ampiezza dei CMAP Lieve o assente rallentamento della VdC motoria e sensitiva Latenze distali sensitive o motorie normali Assenza di dispersione temporale o blocchi di conduzione EMG – lunga durata, ampiezza aumentata dei PUM (nelle patologie croniche) Comparsa di attività di denervazione (Potenziali di Fibrillazione)
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Fisiopatologia del danno assonale e mielinico EMG
Le caratteristiche neurofisiologiche della polineuropatia demielinizzante sono: Riduzione delle VdC motorie e sensitive Comparsa dei blocchi di conduzione Dispersione temporale dei CMAP Aumento delle latenze distali Studio delle onde F Studio del riflesso H
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Danno nervoso ed esami neurofisiologici
Tipo di danno Lesione Reperto ENG Reperto EMG Neuro-aprassia Assenza di danno assonale Normali risposte motorie e sensitive per stimolazione a valle della lesione Deficit di reclutamento delle UM, assente attività di denervazione Assono-tmesi Perdita di continuità dell’assone Riduzione o scomparsa delle risposte motorie e sensitive per stimolazione a valle della lesione Deficit di reclutamento, attività da denervazione Neuro-tmesi Danno dell’assone e tessuto connettivo Come assonotmesi
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Diagnosi: esami di I livello
Bioumorali Esame urine, emocromo, glicemia ed Hb glicosilata, funzionalità renale ed epatica, VES, protidogramma, sierologia per HCV e HIV, vit. B12, folati endocrinologici Ormoni tiroidei Studio neurofisiologico Elettromiografia ed elettroneurografia distale e prossimale Rx torace
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Diagnosi: esami di II livello
bioumorali Curva da carico di glucosio, markers tumorali immunologici ANA, ANCA, MAG, anticorpi anti gangliosidi Esame del liquor Dosaggio proteine e glucosio, immono-blot Biopsia di nervo Biopsia di cute Quantificazione della densità di innervazione epidemica
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Esame delle funzioni vegetative
Funzione cardio-vascolare Funzioni cutanee Funzione pupillare Funzioni sfinteriche e genitali
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Esame delle funzioni vegetative Funzione cardio-vascolare
Head up tilt testing Manovra di Valsalva Massaggio del seno carotideo
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Esame delle funzioni vegetative Funzioni cutanee
Funzione pilomotoria Funzione sudomotoria Riflesso assonico Corrugamento della cute
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Esame delle funzioni vegetative Funzione pupillare
L’applicazione topica di alcuni agenti farmacologici è utile per valutare l’integrità funzionale delle terminazioni nervose, simpatiche e parasimpatiche, e gli eventuali livelli lesionali.
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Esame delle funzioni vegetative Funzioni sfinteriche
Esami uro-dinamici Cistomanometria Manometria ano-rettale Esami neuro-fisiologici EMG sfintere anale Latenza riflesso bulbo-cavernoso Potenziali evocati vescicali Potenziali ano-rettali
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE !
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