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1 NAPOLI PUNTO A CAPO FINANZIARIA 2008 Incontro tra politici, imprese, cittadini sui contenuti della legge di bilancio 2008.

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1 1 NAPOLI PUNTO A CAPO FINANZIARIA 2008 Incontro tra politici, imprese, cittadini sui contenuti della legge di bilancio 2008

2 2 NAPOLI PUNTO A CAPO FINANZIARIA 2008 Incontro tra politici, imprese, cittadini sui contenuti della legge di bilancio 2008 PROPOSTE 0. IL TAVOLO DELLA FINANZIARIA 1.SICUREZZA E LOTTA ALLA CRIMINALITA 2.FISCALITA DI SVANTAGGIO 3.FISCALITA DI VANTAGGIO 4.FONDO PAGAMENTI DALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI 5.NAPOLI CAPITALE EURO – MEDITERRANEA 6.ISTITUTO ITALIANO MERIDIONALE DELLA RICERCA 7.MANTENIAMO I CERVELLI 8.ISTITUTO CONFUCIO A NAPOLI 9.ADEGUAMENTO DELLE SCUOLE NAPOLETANE SULLA SICUREZZA 10.TERREMOTO 1980 11.DERIVATI E SWAP 12.I 100 PROGETTI PER NAPOLI

3 3 NAPOLI PUNTO A CAPO FINANZIARIA 2008 Incontro tra politici, imprese, cittadini sui contenuti della legge di bilancio 2008 0. IL METODO: IL TAVOLO DELLA FINANZIARIA In occasione di ogni Finanziaria elaborata dal Governo, nonostante la presenza di numerosi parlamentari campani, è mancata la presentazione di Programmi e Progetti finalizzati allo sviluppo di Napoli, mentre ci siamo segnalati per i lamenti e i disaccordi con le misure che venivano prese a livello nazionale. Occorre con sistematicità, ogni anno e in tempo utile, preparare precise richieste e progetti da portare in discussione allatto della elaborazione della Finanziaria e costruire su tali posizioni una forte Lobby che spinga nella direzione auspicata. LE NOSTRE PROPOSTE Ribadiamo la nostra proposta presentata un anno fa sia al Sindaco Iervolino che al Presidente della Regione Campania: Costituire il Tavolo della Finanziaria da convocare entro Maggio/Giugno di ogni anno in cui il Sindaco con i Rappresentanti dellEconomia Locale formuli precise proposte da portare avanti e da presentare in tempo utile al Governo.

4 4 NAPOLI PUNTO A CAPO FINANZIARIA 2008 Incontro tra politici, imprese, cittadini sui contenuti della legge di bilancio 2008 1. SICUREZZA E LOTTA ALLA CRIMINALITA I cittadini napoletani chiedono alle Istituzioni Nazionali una precisa assunzione di responsabilità per il gravissimo livello di criminalità che soffoca inesorabilmente la città e lintero Mezzogiorno. Tutti concordano che la criminalità si combatte seguendo direttrici diverse e complementari: repressione, prevenzione, sviluppo e sensibilizzazione alla legalità. Ma mentre la diagnosi è chiara, la terapia è inesistente. Vorremmo che il Governo si impegnasse per assolvere alla prima esigenza dei cittadini, la sicurezza, e affrontasse largomento con assoluta precedenza rispetto a pur importanti altre tematiche che vengono dopo la lotta alla criminalità. Occorre evitare che gli intendimenti rimangano tali mentre poi, nei fatti, non si procede o lo si fa ad un ritmo lentissimo. E il momento "limite" affinché il Governo prenda atto della necessità di modificare la finanziaria prevedendo le risorse necessarie a un grande e indispensabile progetto strategico per la lotta alla criminalità al Sud e per la sicurezza. LE NOSTRE PROPOSTE Attuare "UNA FINZIANZIARIA SICURA" che preveda risorse per misure preventive, repressive e di sensibilizzazione alla cultura della legalità al fine di realizzare un grande progetto per la lotta alla criminalità, destinando, con uno specifico emendamento, al Ministero degli Interni, il 3% delle risorse destinate a tutti gli altri Ministeri. Prevedere che, nel biennio 2008-2009, il 50% dell'eventuale extra gettito dovuto alle entrate fiscali venga destinato automaticamente alla sicurezza. Prevedere un immediato confronto con la UE per sancire definitivamente che la criminalità è il primo fattore che priva della competitività 'il Mezzogiorno e di conseguenza, contrariamente a quanto possibile oggi, destinare una notevole parte dei fondi europei a un grande progetto sulla sicurezza di questi territori. Attivare immediatamente, quale prioritario, il quinto tavolo Governo-Regioni meridionali sulla lotta alla criminalità Attivare la cancellazione delle Province destinando il 50% delle risorse risparmiate allobiettivo sicurezza.

5 5 NAPOLI PUNTO A CAPO FINANZIARIA 2008 Incontro tra politici, imprese, cittadini sui contenuti della legge di bilancio 2008 2.FISCALITA DI SVANTAGGIO La competitività è lelemento fondamentale, per le imprese, per reggere la sfida dei mercati Le imprese campane subiscono un Gap di competitività strutturale dovuto alle concomitanti diseconomie territoriali, valutato in un extra – costo di circa il 25% in più rispetto alle imprese italiane delle regioni centro-settentrionali. Le imprese campane a causa dellapplicazione del massimo coefficiente IRAP per fronteggiare il deficit sanitario campano, pagano lIRAP più alta dItalia. (Da tener presente che per le imprese campane lIRAP è la tassa più significativa in quanto applicata alle piccole e medie aziende, che costituiscono oltre il 90% del tessuto produttivo locale) Al momento paradossalmente non esiste una fiscalità compensativa bensì siamo in una condizione di fiscalità di svantaggio. LE NOSTRE PROPOSTE Occorre una misura che renda, possibilmente al coefficiente minimo, uguale lIRAP in tutte le regioni italiane, trovando altri meccanismi e voci di bilancio per rimediare ai deficit sanitari.

6 6 NAPOLI PUNTO A CAPO FINANZIARIA 2008 Incontro tra politici, imprese, cittadini sui contenuti della legge di bilancio 2008 3. FISCALITA DI VANTAGGIO Occorre, in modo immediato e deciso, affrontare con la UE un nodo irrisolto dai governi precedenti e cioè, ribadendo che il Mezzogiorno dItalia è un caso unico tra le nazioni europee relativamente al Gap degli indicatori di sviluppo che esistono tra larea Nord e larea Sud del paese, occorre che sia consentita, per un periodo di prova di circa 3 anni, la possibilità di una fiscalità differenziata o compensativa per tutte le imprese del Sud (esistenti e nuove). Il messaggio da far passare è che proprio lattuale status quo impedisce una concorrenza leale alle imprese meridionali che sono penalizzate dal Gap delle concomitanze diseconomie territoriali (valutato oltre il 25% di costo maggiore). LE NOSTRE PROPOSTE Per tale obiettivo il sistema imprese deve essere pronto a rinunciare a una quota, anche sostanziosa, dei fondi europei che, ad oggi non hanno inciso sugli indicatori di sviluppo e che riguardano solo un numero ristretto di soggetti. In attesa di questo obiettivo irrinunciabile per il Sud è indispensabile che la Finanziaria preveda almeno il finanziamento delle zone franche, obiettivo previsto nella Finanziaria 2007 ma venuto meno.

7 7 NAPOLI PUNTO A CAPO FINANZIARIA 2008 Incontro tra politici, imprese, cittadini sui contenuti della legge di bilancio 2008 4.FONDO PAGAMENTI DALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI La principale causa di chiusure e fallimenti al Sud è collegata ai sistematici ritardi nei pagamenti alle imprese da parte sia di enti pubblici che di aziende private. Questo problema blocca lo sviluppo delle imprese che, timorose sul rispetto dei tempi di pagamento, non investono perché insicure sul momento di disponibilità dei loro crediti. La Finanziaria 2004 istituì presso la Cassa Depositi e Prestiti un Fondo per laccelerazione dei pagamenti dei fornitori delle Amministrazioni Statali per rispettare i tempi di scadenza delle fatture. LE NOSTRE PROPOSTE Lattuale Finanziaria dovrebbe, a un livello molto più elevato, istituire un Fondo Fatture per i ritardi dei pagamenti ai fornitori, da parte di tutti gli enti pubblici (Ministeri, Asl, Comuni, Regioni, Società a maggioranza pubblica), in modo da pagare, nei tempi prestabiliti, limpresa creditrice e lasciare leventuale contenzioso tra Governo e Ente Pubblico, compensato nel dare-avere della loro contabilità istituzionale.

8 8 NAPOLI PUNTO A CAPO FINANZIARIA 2008 5.NAPOLI CAPITALE EURO – MEDITERRANEA Quando si parla di Napoli Capitale Mediterranea occorre smuovere 3 luoghi comuni 1°: non si tratta solo di un obiettivo di tipo socio-culturale; si tratta soprattutto di un obiettivo di tipo economico diretto che può ridisegnare il futuro economico della città e creare quelle potenzialità di sviluppo indispensabili per fronteggiare la crisi esistente. 2°: lobiettivo, non è dinterfacciare solo i paesi africani della sponda mediterranea concentrandoci unicamente su questo mercato. Si tratta invece di divenire baricentro, di 3 blocchi (Europa Occidentale, Europa Orientale, Africa) per trasformarsi in un mercato dei mercati alla vigilia del libero scambio previsto nel 2010 che darà un grandissimo impulso. Questo crocevia consentirebbe un contatto, con relative ricadute per leconomia locale, con i paesi dell Europa ricca, con i paesi in sviluppo dellEuropa dellEst e con i paesi Mediterranei. Si moltiplicherebbero quindi i rapporti per leconomia locale con tutto il continente europeo e con quello africano. 3°: per raggiungere certi obiettivi non basta farsi forza della centralità mediterranea, e delle potenzialità geografiche e morfologiche della nostra città. Per raggiungere questo obiettivo Napoli deve realizzare, in tempi brevi, infrastrutture Euromediterranee quali Polo Fieristico Mediterraneo, la Cittadella delle Delegazioni, il Villaggio delle Joint Venture, il Condominio delle Camere di Commercio, il Tavolo dei Consolati, il Centro della Cultura e dello Sport, la Struttura di Ricerca Multi-Nazionale, la Banca Euromed che rappresentino nei fatti e non solo negli intendimenti in che modo la città può assumere quel ruolo che gli compete anche per la straordinaria posizione geografica, assolutamente insufficiente se non si avvia un mirato progetto di infrastrutturazioni dedicate. Analogamente si deve procedere alla redazione e alla relativa organizzazione di un calendario di eventi e manifestazioni da tenere in città che consolidino il ruolo di baricentro Euromediterraneo. LE NOSTRE PROPOSTE La proposta è inserire, a cominciare dalla Finanziaria 2008, un grande progetto per Napoli-Capitale Euromediterranea, pluriennale, che sia da trascinamento socio-economico per lintero Mezzogiorno con una condizione basilare: concordare con la Regione Campania un co-finanziamento con i Fondi Europei da destinare a un obiettivo irrinunciabile, concentrando così risorse per evitare lattuale polverizzazione.

9 9 NAPOLI PUNTO A CAPO FINANZIARIA 2008 6. ISTITUTO ITALIANO MERIDIONALE DELLA RICERCA Come noto il Governo decise di realizzare con finanziamenti previsti nella Finanziaria 2003, un organismo deputato alla ricerca e sperimentazione scientifico – tecnologica I.I.T (Istituto Italiano della Tecnologia). Questa struttura, dotata di notevoli risorse economiche (100 milioni di Euro fino al 2014) per divenire un riferimento nellinnovazione tecnologica, nella ricerca e nellavvicinamento tra il mondo delle imprese e il mondo della ricerca, è stata localizzata a Genova. Proponiamo da anni Napoli quale Sportello Sud dellI.I.T, una vera e propria antenna che recepisca potenzialità della regione, dellintera area meridionale e del bacino mediterraneo con una funzione di grande supporto per lIstituto. LE NOSTRE PROPOSTE In Finanziaria si avvii questo progetto, eventualmente verificando la disponibilità della Camera di Commercio di Napoli di uniniziativa che veda coinvolta lazienda speciale Cesvitec.

10 10 NAPOLI PUNTO A CAPO FINANZIARIA 2008 7. MANTENIAMO I CERVELLI Da anni si ripete il trend di crescita di nuove imprese nella nostra Regione, eppure tutti gli indicatori principali di sviluppo non registrano significativi miglioramenti ed il divario con il Nord rimane sostanzialmente invariato, nonostante la disponibilità dei Fondi Europei. Ciò dimostra che il tessuto di microimprese che sta proliferando in Campania non è in grado di determinare lo sviluppo. Sono proprio i dati sullemigrazione, dal Sud al Nord, cresciuta in modo evidente, che dimostrano quanto questo tessuto di microaziende non riesca ad attivare un reale processo di crescita allinterno del sistema. Sistema che invece sta perdendo una delle principali risorse, e cioè il capitale umano. Un laureato meridionale su quattro (23,5%) trova lavoro nel settentrione con percentuali ancora maggiori per specializzazione, quali ingegneria, dove un laureato su tre (29%) è costretto ad emigrare. Il Mezzogiorno non è in grado di valorizzare pienamente le potenzialità di capitale umano che potrebbero rendere larea più competitiva. Occorre avvicinare il Sistema di Piccole Imprese ai nostri neolaureati affinché le stesse possano crescere culturalmente, quantitativamente e qualitativamente. LE NOSTRE PROPOSTE I benefici sarebbero: combattere la fuga dei cervelli al Nord, inserire laureati nelle Piccole e Medie Imprese Locali, far crescere le imprese Locali che soffrono di nanismo aziendale, far crescere la cultura del piccolo imprenditore Locale troppo ancorata alla figura dellimprenditore tutto fare, diminuire il tasso di disoccupazione giovanile locale, grazie allinserimento dei neolaureati e alleventuale successivo sviluppo delle imprese che aderiscono alliniziativa. Il progetto prevede linserimento di laureati nelle Piccole e Medie Imprese con lintervento di un tutor esterno (consulente) che preliminarmente fa un check nellimpresa per verificare in quale area o progetto specifico inserire il laureato e lo segue per i primi tre mesi facilitando il suo ingresso in azienda. Successivamente il laureato riamane per altri sei mesi in azienda (totale nove mesi). Naturalmente si può coinvolgere lUniversità per definire le regole necessarie alla scelta dei tutor e per preparare laureandi interessati alliniziativa. Il presente progetto può essere sviluppato in co- finanziamento tra Ministero del Lavoro, Assessorato Regionale alla ricerca e innovazione tecnologica e Assessorato Regionale alle Attività Produttive. Le Istituzioni si farebbero carico del costo del tutoraggio e del 50% del costo del neolaureato per i primi nove mesi. Si può, per il 2008, cominciare con 200 laureati.

11 11 NAPOLI PUNTO A CAPO FINANZIARIA 2008 Incontro tra politici, imprese, cittadini sui contenuti della legge di bilancio 2008 8. ISTITUTO CONFUCIO A NAPOLI La Cina è il paese che sta cambiando più velocemente al mondo. La Cina è il paese che più velocemente sta cambiando il mondo. Sono più i cinesi che parlano inglese delle persone che parlano inglese in Usa. Lincremento del Pil cinese non ha precedenti nella storia moderna. Il secolo in corso è gia stato definito secolo asiatico. Il Ministero dellIstruzione di Pechino ha deciso di creare una rete di istituti culturali allestero per insegnare il mandarino. Questi centri linguistici si chiameranno Istituti Confucio, un po come già accaduto per gli Istituti Goethe (Germania) e gli Istituti Cervantes (Spagna). LE NOSTRE PROPOSTE Proporre Napoli come sede di questo Istituto di lingua mandarino significa dare un fondamentale impulso nei rapporti con il gigante asiatico e la nostra città consentendo di creare un riferimento per i tanti giovani interessati a imparare la lingua che aprirà sicure opportunità per il lavoro attuale e soprattutto futuro della Cina. Saranno automatici benefici nelloccupazione, nel turismo, nella formazione, nella economia. Occorre un immediato contatto con le Istituzioni cinesi, da parte del Governo e dellAssessorato regionale alla formazione.

12 12 NAPOLI PUNTO A CAPO FINANZIARIA 2008 Incontro tra politici, imprese, cittadini sui contenuti della legge di bilancio 2008 9. ADEGUAMENTO DELLE SCUOLE NAPOLETANE SULLA SICUREZZA La situazione delle scuole meridionali è drammatica e naturalmente, se non adeguatamente affrontata, pregiudica ogni sforzo per innalzare il livello qualitativo della formazione dei nostri giovani. Al Sud tre edifici scolastici su quattro, stando alla legge, rischiano la chiusura, perché sprovvisti del certificato di prevenzione incendi rilasciato dai vigili del fuoco a fine lavori di messa a norma. È la Campania la regione col più basso livello di adeguamento alla normativa in tutta Italia. Un territorio già colpito da altre emergenze croniche quali la criminalità, i rifiuti, il lavoro nero, la disoccupazione giovanile, la fuga dei cervelli non può subire anche questo ulteriore degrado degli effetti diretti e psicologici devastanti. LE NOSTRE PROPOSTE Occorre attuare un piano straordinario che adegui alla media nazionale le scuole campane in termini di normative sulla sicurezza.

13 13 NAPOLI PUNTO A CAPO FINANZIARIA 2008 Incontro tra politici, imprese, cittadini sui contenuti della legge di bilancio 2008 10. TERREMOTO 1980 La credibilità di una classe politica è collegata al mantenimento degli impegni. Nemmeno un euro nella Finanziaria 2008 per il completamento della ricostruzione in Campania e Basilicata, 27 anni dopo il terremoto. Sulla base del monitoraggio effettuato dal Ministero delle Infrastrutture, sono necessari ancora 1.900 milioni di euro per portare a termine gli interventi. Sono ancora tanti i cittadini in attesa di poter finalmente ricostruire la propria abitazione danneggiata dal sisma. LE NOSTRE PROPOSTE Completare gli interventi della ricostruzione

14 14 NAPOLI PUNTO A CAPO FINANZIARIA 2008 Incontro tra politici, imprese, cittadini sui contenuti della legge di bilancio 2008 11. DERIVATI E SWAP LE NOSTRE PROPOSTE Occorre che lemendamento presentato per imprimere unulteriore stretta sulluso derivati da parte di Comuni, Province e Regioni e che prevede commissioni centrali di valutazione delle future ipotesi di finanziamento, sia esteso anche alla verifica degli interventi già definiti da Regione Campania e Comune di Napoli per valutare effettive conseguenze, benefici, danni e eventuali misure tampone.

15 15 NAPOLI PUNTO A CAPO FINANZIARIA 2008 Incontro tra politici, imprese, cittadini sui contenuti della legge di bilancio 2008 12. I 100 PROGETTI PER NAPOLI Mesi fa il Sindaco Iervolino ha consegnato direttamente al Premier Prodi un voluminoso dossier con i 100 progetti per il rilancio della città. La nostra associazione, dopo aver fatto inserire questi progetti sul sito del Comune, ha ripetutamente chiesto di elaborare una matrice che individuasse coefficiente di priorità, stato di avanzamento, disponibilità finanziaria, fonti di finanziamento dei vari progetti. LE NOSTRE PROPOSTE Conoscere se e quali de 100 progetti sono stati presi in considerazione nella Finanziaria 2008


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