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1 una Clessidra per lAssessore alla Sanita Montemarano Sede Legale: 80132 Napoli - Via Monte di Dio, 5 – Tel. 081. 2452202 – 2452212 Fax 081. 245.21.66.

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1 1 una Clessidra per lAssessore alla Sanita Montemarano Sede Legale: 80132 Napoli - Via Monte di Dio, 5 – Tel. 081. 2452202 – 2452212 Fax 081. 245.21.66 / E - mail: fedelesergio@libero.itfedelesergio@libero.it N° 7 – Giugno 2007

2 2 una Clessidra per lAssessore alla Sanita Montemarano 1.PRESENTAZIONE 2.LE DOMANDE DELLA SOCIETA CIVILE ALLASSESSORE 3.LE PROPOSTE 4.CONSEGNA DELLA CLESSIDRA NAPOLI PUNTO A CAPO

3 3 una Clessidra per lAssessore alla Sanita Montemarano Presentazione Il processo di trasformazione dei sistemi di Welfare nell'intera Unione Europea rappresenta l'evento politico più importante del primo decennio del nuovo secolo. Compresso dal patto di stabilità, condizionato dalla competizione interna, lItalia deve affrontare il gigantesco dilemma rappresentato dalla necessità di salvare un sistema di sicurezza sociale che i cittadini considerano elemento determinante della propria identità, e al tempo stesso trovare le risorse per lo sviluppo e per l'investimento nella formazione, nella ricerca e nella produzione di beni e servizi avanzati. La Sanità si trova al centro di questo contrasto. La domanda di salute, la possibilità di accedere a cure di qualità sempre più elevata, il prolungamento della vita, la consapevolezza ed il livello di conoscenza dei cittadini generano una spinta irrefrenabile verso la crescita della domanda di prestazioni sanitarie. Questa situazione richiede una profonda riflessione sui modelli gestionali dei sistemi sanitari ed un grande coraggio politico per sperimentare percorsi innovativi rispetto al modo di pensare e di governare la Sanità degli ultimi decenni. Il contributo alla fase di riflessione e lo stimolo a iniziare un disegno riformatore sono l'obiettivo che l'Associazione Napoli Punto a Capo con questa e con altre iniziative si propone di recare al grande tema della Sanità. NAPOLI PUNTO A CAPO

4 4 LE DOMANDE DELLA SOCIETA CIVILE ALLASSESSORE 1.Un parere dellAssessore sullepisodio Lei non sa chi sono io avvenuto tra lOnorevole Incostante e i medici napoletani. 2.Non ritiene che il problema delle barelle si possa risolvere unicamente con una rete efficiente di smistamento, rete attualmente non funzionante ? 3.Qual è il Suo parere sullincremento dellIRAP Regionale (incremento imposto per far fronte al buco sanitario campano) sulle imprese locali che si vedono così ulteriormente penalizzate nonostante operino su un territorio ricco di diseconomie e difficoltà? 4.Le lunghe liste di attesa rappresentano per i cittadini un grave motivo di insoddisfazione ed irritazione, nonostante numerosi tentativi Regionali di porvi rimedio. Quali provvedimenti lassessore intende intraprendere? 5.Non ritiene che dovrebbe essere avviata una strategia di comunicazione sulle buone realtà sanitarie per arginare il crescente fenomeno dei viaggi della speranza ? una clessidra per lassessore alla sanita montemarano NAPOLI PUNTO A CAPO

5 5 LE DOMANDE DELLA SOCIETA CIVILE ALLASSESSORE 6.Non teme che il debito sanitario gestito con linvenzione della SORESA, possa, in 30 anni, condizionare almeno 2 generazioni senza alcuna certezza di allineare la spesa sanitaria regionale alla media nazionale? 7.Lintramoenia rappresenta per tutti i medici grande motivo di preoccupazione, anche alla luce delle ultime notizie di fonte Ministeriale. Desideriamo conoscere dallAssessore lo stato dellarte nella realizzazione degli spazi preposti per tali attività. 8.Lultimo rapporto OASI 2006 dellIstituto CERGAS – BOCCONI ha confermato la Campania tra le Regioni con il più alto tasso di migrazione sanitaria. Chiediamo allassessore quali provvedimenti intende intraprendere per limitare tale fenomeno? 9.Lintegrazione socio-sanitaria in Campania è un progetto che non ha, dopo 6 anni, nonostante un apposito capitolo di Bilancio, una copertura economica. Chiediamo allAssessore quali tempi vi siano nella realizzazione di un progetto atteso da anziani, malati cronici e disabili? 10.Il 30 aprile è la scadenza fissata per ladeguamento, alle normative vigenti, delle strutture ospedaliere pubbliche e private della Campania. Moltissime di queste strutture non si sono adeguate determinando gravi problemi anche per la sicurezza dei cittadini. Quali provvedimenti riterrà opportuno adottare lAssessore? una clessidra per lassessore alla sanita montemarano NAPOLI PUNTO A CAPO

6 6 LE PROPOSTE 1.Una informazione di qualità per la sanità campana. 2.Presenza della società civile nelle commissioni di controllo del programma di risanamento del deficit sanitario e per la realizzazione del piano ospedaliero 3.Rilancio delle politiche di prevenzione 4.Abolizione dei tickets 5.Realizzazione del governo clinico Sede Legale: 80132 Napoli - Via Monte di Dio, 5 – Tel. 081. 2452202 – 2452212 Fax 081. 245.21.66 / E - mail: fedelesergio@libero.itfedelesergio@libero.it una Clessidra per lAssessore alla Sanita Montemarano NAPOLI PUNTO A CAPO

7 7 1. UNINFORMAZIONE DI QUALITÀ PER LA SANITÀ CAMPANA Le informazioni sono un patrimonio da condividere e una leva competitiva per unefficace gestione sanitaria, sia allinterno dellamministrazione - per il controllo dei costi - sia per la comunità dei cittadini che ha diritto a prestazioni in tempi certi e con il massimo della qualità. In qualsiasi organizzazione moderna il patrimonio delle informazioni è parte integrante del processo decisionale a tutti livelli. Linsieme dei dati a disposizione delle strutture sanitarie consente agli operatori del servizio pubblico di agire in modo tempestivo, con scelte funzionali al miglior percorso curativo per ogni singolo paziente. Conoscere i fattori di rischio e disporre in tempo reale della storia clinica di un paziente può, in molti casi, salvare una vita umana. La vera sfida culturale della sanità moderna è la creazione di un sistema di informazioni a rete che, con laiuto delle nuove tecnologie, permetta di condividere il maggior numero di dati allinterno di tutte le strutture e fra gli operatori sanitari. Questo percorso è in grado di innescare un meccanismo virtuoso daccrescimento dellefficienza e dellefficacia del servizio sanitario, sia internamente allamministrazione che nei confronti dei cittadini. Nel caso della CAMPANIA la quantità dei dati sanitari elaborati ogni anno è tra le maggiori in Italia. Eppure le vere difficoltà, nel trattamento dellinformazione, non sono di ordine quantitativo, ma piuttosto qualitativo, cioè legate alla densità della base dati. Facciamo un esempio: unattività di ricovero contiene circa 80 informazioni elementari; il che vuol dire che quando si gestiscono oltre 700.000 ricoveri allanno, in realtà si trattano circa 56 milioni di dati elementari. una Clessidra per lAssessore alla Sanita Montemarano NAPOLI PUNTO A CAPO

8 8 1. UNINFORMAZIONE DI QUALITÀ PER LA SANITÀ CAMPANA Si crea così una catena della conoscenza di supporto alla valutazione degli interventi successivi ed alla programmazione, capace di innescare benefici a cascata per tutti. La possibilità di far confluire nei modi e nelle forme più opportune tutto il patrimonio informativo in un punto unico di accesso consente ai medici di aggredire le situazioni più critiche con prontezza di decisione e agli amministratori di controllare i budget di spesa. Questo percorso responsabilizza i diversi soggetti che partecipano al processo sanitario nella sua globalità: a monte infatti si delinea la necessità di una profonda revisione dellorganizzazione dellamministrazione sanitaria e a valle limpegno dei medici e degli operatori ai quali spetta il delicato compito di certificare i contenuti informativi e renderli fruibili. La Regione Campania si dovrà impegnare a fondo in questo progetto di modernizzazione, realizzando la rete infrastrutturale che garantisce circolarità e tempestività delle informazioni sul territorio. In questo quadro di riferimento si inserisce il progetto di revisione delle modalità di scambio informativo tra Aziende sanitarie e Regione utilizzando quella nuova autostrada dei dati che è la RETE TELEMATICA REGIONALE. In sintesi, le tecnologie che permettono un trattamento massiccio, rapido ed efficace di alti volumi di dati, se ben utilizzate, sono oggi un valido strumento di supporto per raggiungere gli obiettivi di una gestione sanitaria di qualità e senza sprechi. Il risultato finale atteso è la garanzia del diritto di accesso ad una sanità pubblica di eccellenza mantenendo, al tempo stesso, una sana e prudente gestione amministrativa. una Clessidra per lAssessore alla Sanita Montemarano NAPOLI PUNTO A CAPO

9 9 1. UNINFORMAZIONE DI QUALITÀ PER LA SANITÀ CAMPANA Obiettivi Tanto nei progetti del Ministero quanto nella programmazione campana in materia sanitaria, la chiave di volta dovrà essere individuata nella realizzazione di una rete regionale che sia al tempo stesso organizzativa, infrastrutturale e di servizio. Il concetto di messa in rete attraverso le nuove tecnologie comporta un salto di qualità sotto il profilo delle capacità di erogazione e di controllo delle prestazioni sanitarie; e al tempo stesso rappresenta uno snodo problematico, centrale sotto il versante tecnico, organizzativo e culturale. E ciò non solo per gli utenti delle prestazioni sanitarie, ma per gli stessi professionisti della sanità e per le amministrazioni che devono compiere uno sforzo di adeguamento tecnologico e, in misura non inferiore, uno sforzo di aggiornamento culturale e di formazione per cogliere i vantaggi dellinnovazione e trasporli in un efficace sistema di servizi per i cittadini. A questo proposito un passaggio fondamentale per la Campania dovrà essere la progettazione, la sperimentazione e lavvio della messa a regime di un nuovo modello di Sistema Informativo Sanitario Regionale: la progettazione di un circuito informativo non gerarchico, in cui tutti i soggetti del Servizio Sanitario Regionale Campano possano colloquiare in modo paritario coinvolgendo tutti i soggetti del territorio: Comuni, Province, terzo settore, privati, enti e strutture di ricerca. una Clessidra per lAssessore alla Sanita Montemarano NAPOLI PUNTO A CAPO

10 10 2. PRESENZA DELLA SOCIETA CIVILE NELLA COMMISSIONE DI CONTROLLO DEL PROGRAMMA DI RISANAMENTO DEL DEFICIT SANITARIO E DELLA REALIZZAZIONE DEL PIANO OSPEDALIERO Lassistenza sanitaria di qualità per tutti i cittadini è una delle maggiori sfide del modello di sviluppo europeo dopo gli accordi di Lisbona (2000), sia per gli Stati nazionali che per le Regioni – alle quali è di regola affidato il compito di costruire e garantire il sistema di servizi attraverso cui lassistenza sanitaria viene erogata. In unepoca contraddistinta dalla lotta comune contro linsorgere di nuove malattie, dal rapidissimo mutare delle tecnologie e dei trattamenti e dal fenomeno ormai ampiamente conosciuto dellinvecchiamento della popolazione, anche la percezione della salute da parte dei cittadini europei è in evoluzione. Questo insieme di fattori nuovi condiziona la programmazione della spesa sanitaria nel medio-lungo termine. La sfida si gioca sui concetti di sostenibilità e qualità dellassistenza sanitaria, contenendo al livello delle risorse disponibili i costi richiesti. Lapporto di strumenti moderni, pienamente integrati e interoperanti, di processi di innovazione tecnica e organizzativa, un nuovo rapporto tra centri di governo, professionisti sanitari e cittadini sono gli elementi che consentiranno di affrontare la sfida con alte probabilità di successo. una Clessidra per lAssessore alla Sanita Montemarano NAPOLI PUNTO A CAPO

11 11 2.PRESENZA DELLA SOCIETA CIVILE NELLA COMMISSIONE DI CONTROLLO DEL PROGRAMMA DI RISANAMENTO DEL DEFICIT SANITARIO E DELLA REALIZZAZIONE DEL PIANO OSPEDALIERO Con questi elementi si può costruire un nuovo modello di salute pubblica per la Campania. Questa proposta illustra sinteticamente gli strumenti informativi e i progetti del piano di e-governament a supporto dellinnovazione sanitaria nella nostra Regione. Istituire una commissione di controllo del programma di risanamento del deficit sanitario aperta a soggetti che realmente svolgano una funzione di verifica continua, capillare, non telecomandata dalla politica. Non possiamo lasciare che i controllori controllino se stessi con i risultati che vediamo e i danni diretti e indiretti che paghiamo. Nella commissione di controllo sul programma sanitario così come in quella che controlla la realizzazione del piano ospedaliero, chiediamo che ci sia un rappresentante del mondo Associativo Economico, una rappresentante del mondo Associativo Sociale, un rappresentante dei Lavoratori, un rappresentante del Governo Nazionale, un rappresentante della Comunità Europea quale super partes per unazione di verifica oggettiva insieme naturalmente ai rappresentanti della Regione Campania. una Clessidra per lAssessore alla Sanita Montemarano NAPOLI PUNTO A CAPO

12 12 una Clessidra per lAssessore alla Sanita Montemarano 3. Rilancio delle politiche di prevenzione Il rilancio delle politiche di prevenzione, sia negli ambienti di vita, sia negli ambienti di lavoro, attraverso maggiori e più adeguati investimenti. È indispensabile: - sviluppare capillarmente i servizi per la salute sessuale e riproduttiva, per la salute delletà evolutiva, per prevenire il decadimento psicofisico degli anziani; -potenziare ligiene pubblica e la profilassi delle malattie infettive; -promuovere azioni specifiche per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori; -sviluppare leducazione sanitaria, soprattutto a livello distrettuale e consultoriale, per le patologie prevenibili e per la riduzione del danno. -affrontare il problema dellinquinamento ambientale (aria/acque) proprio in termini di prevenzione della salute dellintera collettività, ripartire dai dati di epidemiologia delle malattie legate allinquinamento ambientale, per monitorare correttamente la situazione, e per affrontare e programmare soluzioni NAPOLI PUNTO A CAPO

13 13 una Clessidra per lAssessore alla Sanita Montemarano 4.ABOLIZIONE DEI TICKETS Superamento il piu generalizzato possibile dei tickets, in quanto strumento iniquo e non efficace di controllo della domanda. Va sostenuto il principio che le regioni debbano avere finanziamenti certi ed adeguati per la sanità, e che il fondo sanitario nazionale venga progressivamente implementato. Altre devono essere le forme di risparmio, responsabilizzando i medici alla spesa ma soprattutto attraverso leducazione sanitaria: occorre sviluppare il concetto di sanità sostenibile estendendo la prevenzione, i principi della medicina basata sulla evidenza (EBM), ricordando che il più non è il meglio e che il meno non è il peggio (piano sanitario nazionale 94-96), applicando i Livelli Essenziali di Assistenza e i Percorsi diagnostici e terapeutici (PDT), e rivedendo le tariffe. Servono direzioni aziendali basate sulla competenza e non sullappartenenza ed ubbidienza, capaci e responsabili anche sul fronte del contenimento delle spese, e impegnate nella lotta agli sprechi e al malcostume. NAPOLI PUNTO A CAPO

14 14 una Clessidra per lAssessore alla Sanita Montemarano 5.REALIZZAZIONE DEL GOVERNO CLINICO Per governo clinico si intende una politica sanitaria per il miglioramento della qualità dell'assistenza, soprattutto in relazione alla efficacia degli interventi, alla loro appropriatezza clinica ed organizzativa. Possiamo dire che questa politica si esprime su due versanti tra loro complementari: da una parte promuovendo, entro le organizzazioni sanitarie, luso delle metodologie e degli strumenti disponibili come parte integrante della attività istituzionale; dallaltra disegnando un sistema di relazioni che consenta il governo dei comportamenti clinici non attraverso il mero rafforzamento dei meccanismi di controllo esterno sulle loro performance, ma sollecitando la partecipazione (e, quindi, la responsabilizzazione) delle competenze cliniche al governo delle attività delle organizzazioni sanitarie relativamente alla qualità delle prestazioni erogate. Il governo clinico vuole rappresentare una risposta all'esigenza di garantire che le competenze cliniche concorrano allo sviluppo strategico delle aziende e, in generale, del sistema sanitario. E questo tipo di professionalità è indispensabile affinché la qualità clinica delle prestazioni sia al centro delle attenzioni. Pertanto il governo clinico non deve essere interpretato come la "rivincita" dei clinici sui manager, ma piuttosto come l'occasione per i primi di partecipare alla vita aziendale, alla definizione ed alla qualificazione delle sue attività, al suo sviluppo strategico su terreni di importanza cruciale come quello del governo delle innovazioni. In questo quadro, organi aziendali quali il Collegio di Direzione rappresentano gli ambiti dove questa partecipazione dovrebbe trovare concretamente opportunità di realizzazione. NAPOLI PUNTO A CAPO

15 15 una Clessidra per lAssessore alla Sanita Montemarano 5.REALIZZAZIONE DEL GOVERNO CLINICO In realtail processo di aziendalizzazione delle Asl e degli Ospedali non ha avuto il positivo effetto di consentire un miglior governo della spesa, ma ha portato con sé alcuni effetti negativi come il rischio di ingerenza della politica nella sanità pubblica, giacché il direttore generale risponde totalmente alla Giunta Regionale che lo nomina e lo può revocare; Inoltre rimane in carica se rispetta i vincoli di bilanci, e quindi decide sulle strategie, sugli acquisti, sul personale del suo ospedale. Egli addirittura sceglie i primari e le sue scelte non sono sempre basate sulla qualità delle persone o sul rapporto favorevole qualità/prezzo per i beni ed i servizi. Nè consegue che i medici, naturali referenti dei pazienti e fino ad un recente passato decisori ed ordinatori di spesa, oggi sono marginalizzati ed interamente assoggettati al potere amministrativo, pur continuando a rispondere del risultato al paziente ed alla società. NAPOLI PUNTO A CAPO

16 16 una Clessidra per lAssessore alla Sanita Montemarano 5.REALIZZAZIONE DEL GOVERNO CLINICO A tal fine e necessario il coinvolgimento degli operatori sanitari ed in particolare dei medici agli obiettivi del piano sanitario regionale attraverso lattivazione del governo clinico nei dipartimenti ospedalieri, a cura e responsabilità del capo dipartimento, il cui compito primario diviene quello di pianificare lattività clinica in rapporto alle risorse e garantire volumi di prestazioni ed esiti clinici che raggiungano e soddisfino standard prefissati ottimali. ANCORA UNA VOLTA SERVIZI MINORI A COSTI MINORI E, IN AGGIUNTA, POTERI E RESPONSABILITÀ RICONDOTTI IN CAPO A MEDICI QUANDO SI TRATTA DI CURARE I MALATI. NAPOLI PUNTO A CAPO

17 17 una Clessidra per lAssessore alla Sanita Montemarano CONSEGNA DELLA CLESSIDRA NAPOLI PUNTO A CAPO


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