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Principali difficoltà nello studio dei caratteri genetici nell’uomo

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Presentazione sul tema: "Principali difficoltà nello studio dei caratteri genetici nell’uomo"— Transcript della presentazione:

1 Principali difficoltà nello studio dei caratteri genetici nell’uomo
Non si possono programmare gli incroci Il tempo di generazione dello sperimentatore è uguale al tempo di generazione della specie oggetto di studio Le fratrie sono di piccole dimensioni Vantaggi Per l’uomo le conoscenze ‘mediche’ (anatomia, fisiologia, patologia ecc.) sono molto più avanzate rispetto a quelle sugli altri organismi Anche fenotipi molto rari è difficile che sfuggano all’osservazione

2 Non sempre è facile dimostrare l’ereditarietà genetica di un carattere  membri della stessa famiglia oltre a condividere una certa quota del loro patrimonio genetico condividono anche l’ambiente (alimentazione, stile di vita, interessi, esposizione a patogeni ecc.), inoltre non sempre è possibile avere informazioni dettagliate e complete sui rapporti di parentela e sul fenotipo dei vari membri di una famiglia

3 Albero genealogico o pedigree  figura che rappresenta in modo schematico individui con almeno un ascendente in comune, i loro discendenti, i loro coniugi e le relazioni di parentela che intercorrono tra di essi Sono utilizzati: per accertare se un carattere è di tipo genetico-mendeliano e per stabilirne la modalità di trasmissione nella consulenza genetica (es. per calcolare il rischio di generare figli affetti o il rischio di sviluppare una determinata malattia genetica) per la mappatura genetica

4 viceversa per CARATTERI COMUNI tale assunzione non può essere fatta
Se si utilizzano i pedigree per stabilire le modalità di trasmissione di un carattere genetico è importante considerare la frequenza con cui il carattere in esame si presenta nella popolazione se un CARATTERE è RARO possiamo assumere che sia entrato nel pedigree una sola volta tra tutte le modalità di trasmissione compatibili con il/i pedigree in esame, consideriamo come più verosimile quella che ipotizza il minor numero di portatori indipendenti (cioè non imparentati) viceversa per CARATTERI COMUNI tale assunzione non può essere fatta

5 I PRINCIPALI SIMBOLI USATI PER LA COSTRUZIONE DEI PEDIGREE
Talvolta un individuo del pedigree è contrassegnato da una freccia: è il probando cioè l’individuo attraverso cui si è arrivati allo studio di quel pedigree

6 Ogni individuo è identificato in modo non ambiguo da una coppia di numeri (un numero romano ed uno arabo)

7 PRINCIPALI MODALITA’ DI TRASMISSIONE DI UN CARATTERE MENDELIANO
autosomica dominante autosomica recessiva X-linked dominante X-linked recessiva Y-linked mitocondriale dovuta a un gene soggetto a imprinting

8 EREDITA’ AUTOSOMICA DOMINANTE
Maschi e femmine sono colpiti nelle stesse proporzioni Maschi e femmine trasmettono il carattere con la stessa probabilità Un individuo che presenta il carattere ha almeno un genitore che lo presenta Non si osserva salto di generazione La trasmissione si interrompe dopo una generazione in cui non ci sono affetti

9 EREDITA’ AUTOSOMICA RECESSIVA
Maschi e femmine sono colpiti nelle stesse proporzioni Maschi e femmine trasmettono il carattere con la stessa probabilità Un individuo che presenta il carattere ha entrambi i genitori portatori Si osserva salto di generazione Dopo la nascita di un figlio affetto la probabilità di avere un figlio affetto è di 1/4 ad ogni gravidanza I fratelli sani di un affetto hanno una probabilità di 2/3 di essere portatori

10 EREDITA’ X-LINKED RECESSIVA
Il carattere è sempre espresso nei maschi E’ espresso nelle femmine omozigoti (molto raramente nelle eterozigoti) Una madre eterozigote lo trasmette, in media, a metà dei figli maschi Una femmina affetta ha un padre affetto e una madre eterozigote o affetta

11 U Dipartimento di Biologia
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” U

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13 Tra gli affetti il rapporto maschi:femmine è 1:2
EREDITA’ X-LINKED DOMINANTE Tra gli affetti il rapporto maschi:femmine è 1:2 Il carattere è espresso nelle femmine eterozigoti Gli effetti nei maschi sono più gravi Se patologico si osservano alti tassi di aborto spontaneo o mortalità maschile precoce Un maschio che presenta il carattere lo trasmette a tutte le figlie femmine

14 trasmissione solo maschio-maschio
EREDITA’ Y-LINKED trasmissione solo maschio-maschio non si conoscono (e probabilmente non esistono) patologie legate a geni del cromosoma Y (escluse quelle legate alla fertilità)

15 FATTORI CHE COMPLICANO L’ANALISI DI PEDIGREE
penetranza incompleta – La penetranza è la percentuale di individui che hanno il genotipo-malattia e che sono affetti. Affermare che una malattia genetica è a penetranza incompleta equivale a dire che esiste una certa quota di individui che non manifestano la malattia pur avendo il genotipo-malattia. Esempio 1. malattia AD con una penetranza dell’80% 100 soggetti Aa, 80 sono malati e 20 sono sani Esempio 2. malattia AR con una penetranza del 70% 100 soggetti aa, 70 sono malati e 30 sono sani

16 ESEMPIO DI MANCATA PENETRANZA
madre e figlia di II-2 presentano la stessa patologia  possiamo escludere che il gamete da cui è nata III-3 portasse una mutazione fresca

17 U Penetranza incompleta Dipartimento di Biologia
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” U Penetranza incompleta

18 La penetranza incompleta è una caratteristica maggiormente frequente nelle malattie AD
Il motivo per cui individui con il genotipo-malattia non sono malati può essere: influenza dell’ambiente azione di altri geni (gene principale + geni modificatori)

19 ESPRESSIVITA’ VARIABILE
individui portatori dello stesso allele malattia presentano caratteristiche cliniche e gravità diverse

20 La penetranza incompleta è una forma estrema di espressività variabile
Per le malattie X-linked l’espressività variabile, nelle femmine, può essere particolarmente accentuata. Questo è dovuto al fenomeno di inattivazione del cromosoma X: la gravità del quadro clinico dipenderà dalla proporzione di cellule che hanno mantenuto attivo il cromosoma X con l’allele anormale Espressività variabile e penetranza incompleta: sono un continuum dello stesso fenomeno La penetranza incompleta è una forma estrema di espressività variabile

21 ESPRESSIONE FENOTIPICA OGNI OVALE RAPPRESENTA UN INDIVIDUO
INDIVIDUI DELLA STESSA RIGA HANNO UGUALE GENOTIPO PENETRANZA INCOMPLETA ESPRESSIVITA’ VARIABILE PENETRANZA INCOMPLETA E ESPRESSIVITA’ VARIABILE

22 ETEROGENEITÀ GENETICA (eterogeneità di locus)
fenomeno per cui malattie clinicamente uguali sono dovute a mutazioni in geni diversi Esempi classici sono la sordità non sindromica e l’albinismo cioè fenotipi alla cui determinazione concorrono numerosi eventi sequenziali, ognuno controllato da un gene, quindi il non verificarsi di uno qualsiasi di essi compromette del tutto il fenotipo finale Altri esempi: sindrome di Ehlers-Danlos (lassità di pelle e legamenti) e retinite pigmentosa: varie forme clinicamente indistinguibili ma geneticamente distinte (eredità AD, AR e X-linked recessiva); Quando si cerca di stabilire la modalità di trasmissione di una particolare malattia o si vuole mappare il gene-malattia bisogna tenere presente questa possibilità e considerare che in pedigree diversi la patologia può essere causata da mutazioni in geni diversi

23 (Sordità autosomica recessiva)
ESEMPIO DI COMPLEMENTAZIONE NELL’UOMO (Sordità autosomica recessiva) Malattie recessive che presentano eterogeneità di locus mostrano il fenomeno della complementazione

24 ETEROGENEITÀ GENETICA (eterogeneità allelica)
mutazioni diverse dello stesso gene causano malattie diverse talvolta la differenza è quantitativa (es. Fibrosi cistica con e senza insufficienza pancreatica; distrofie di Duchenne e di Becker); altre volte è qualitativa (alleli diversi dello stesso gene causano patologie molto diverse (es. insensibilità agli androgeni e atrofia muscolo-spino-bulbare)

25 penetranza dipendente dall’età
INSORGENZA TARDIVA penetranza dipendente dall’età

26 I II III 4 1 2 3 II-1, II-3 e II-4 non hanno ricevuto l’allele malattia o non hanno ancora manifestato la malattia?

27 malattia X-linked dominante letale nei maschi
in alcuni casi si osserva poliabortività il rapporto sessi è alterato ma, a causa delle piccole dimensioni delle famiglie umane, generalmente è difficile dimostrarlo

28 malattia X-linked recessiva: mutazione fresca o segregazione di un allele malattia ?

29 Mosaicismo Presenza in un individuo di due linee cellulari geneticamente diverse ma derivanti da un unico zigote Mosaicismo somatico Mosaicismo germinale Mosaicismo somatico E germinale

30 Mosaicismo funzionale nelle femmine dovuto a inattivazione del cromosoma X
Le malattie X-linked dominanti in genere mostrano, nelle femmine, una notevole variabilità di espressione dovuta alla diversa percentuale di cellule che hanno inattivato il cromosoma X con l’allele mutante L’inattivazione del cromosoma X può anche essere responsabile dell’insorgenza di malattie X-linked recessive in femmine portatrici.

31 pedigree di un carattere autosomico recessivo comune

32 carattere X-linked comune: apparente trasmissione maschio-maschio
esempio: daltonismo, freq. del carattere nei maschi (q) 0.08, freq. di femmine portatrici (2pq) = 0.147, quindi la probabilità di un matrimonio maschio daltonico x femmina portatrice = 0.08 x = 0.012

33 EREDITA’ MITOCONDRIALE
Il carattere è trasmesso solo dalle madri (eredità matrilineare)

34 CARATTERE DETERMINATO DA UN GENE SOGGETTO A IMPRINTING NELLA MADRE (è attiva solo la copia fornita dal padre): figli di madri malate non sono mai malati; figli di padri malati hanno una probabilità del 50% di ricevere la malattia

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36 MALATTIE MONOGENICHE E’ possibile calcolare il rischio per i familiari di un individuo affetto E’ possibile effettuare analisi pre-sintomatiche Possono presentare frequenze diverse in popolazioni diverse

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