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Le risorse immateriali Il loro significato ed alcune principali tassonomie.

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Presentazione sul tema: "Le risorse immateriali Il loro significato ed alcune principali tassonomie."— Transcript della presentazione:

1 Le risorse immateriali Il loro significato ed alcune principali tassonomie

2 Economia Intangibile ProdottoPrezzo Peso KG/Kg CD20 0,1200 Abito alta moda 10.000 25.000 Abito di serie 500 2250 BMW 760i 115.0002.00058 Fiat Punto 11.0001.00011

3 Landamento economico in Italia La distribuzione del PIL nel 2009 Agricoltura, silvicoltura e pesca: 2,52% Industria: 19,69% Costruzioni: 5,26% Commercio, alberghi, trasporti, comunicazioni: 23,63% Credito, attività immobiliari, servizi professionali: 27,68% Altre attività dei servizi: 21,22%

4 Limpatto degli intangibles sulla crescita e sulla produttività Note: elaborazione UniCredit su dati OCSE A livello macroeconomico si rileva una correlazione positiva robusta tra crescita e intensità della spesa in R&S. Stessa relazione con gli investimenti in ICT e la qualità del capitale umano

5 Risorse intangibili: alcune definizioni Le risorse immateriali sono distinguibili in (Podestà, 1993): Intangibles specifici Beni che godono di vita propria; Separabili dal sistema dazienda Suscettibili di stima autonoma Intangibles generici Know how di funzione e di sistema Incorporati nelle risorse umane o nelle routine organizzative Non sono valutabili individualmente

6 Requisiti degli intangibles specifici Guatri e Brugger ritengono che un bene immateriale per essere valutabile autonomamente : Deve essere il frutto di costi ad utilità differita nel tempo (es.: non tutti i costi di ricerca); Deve essere trasferibile a terzi (no costi di pubblicità); Deve essere misurabile (no a procedure organizzative)

7 Lapproccio dello IASB ATTIVITA IMMATERIALE Unattività non monetaria identificabile, priva di consistenza fisica, controllata dallazienda e da cui essa si aspetta benefici economici futuri In sintesi: Identificabilità (separabile dalle altre risorse) Controllo (utilizzo esclusivo in virtù di norme e leggi specifiche) Possibilità di generare benefici economici futuri

8 Una classificazione basata sul grado di autonomia e sulla natura delle risorse Risorse delle persone Risorse dell'impresa Non trasferibili Trasferibili, senza protezione giuridica specifica Trasferibili, con protezione giuridica specifica Capacità (Intangibles generici) Know-how individuale Know-how di sistema non formalizzato Coesione e motivazione Immagine e credibilità Beni (Intangibles specifici) Know-how di sistema formalizzato Beni immateriali tradizionali

9 Una classificazione basata sulla visibilità delle risorse in bilancio Risorse visibili in bilancio Capitale monetario Patrimonio materiale e risorse assimilate Diritti Beni materiali Beni immateriali Patrimonio immateriale Risorse non visibili in bilancio Risorse intangibili (Capacità individuali e di sistema) Beni immateriali (non visibili in bilancio)

10 Una visione dinamica delle risorse immateriali Le risorse invisibili derivano da flussi di informazioni che fluiscono (Itami, 1988): dallambiente allazienda (es.: conoscenze di mercato); dallazienda allambiente (es.: immagine aziendale) ed infine da informazioni che nascono e si esauriscono dentro lazienda (es.: cultura e valori). Conseguentemente, tutte le risorse aziendali, e non solo quelle intangibili, sono basate sulla conoscenza Incorporata su supporti materiali (attrezzature costruite internamente per soddisfare specifiche esigenze produttive) Incorporata su supporti immateriali, cartacei o elettronici Incorporata nella memoria individuale o collettiva

11 Punti di forza delle risorse intangiblii Non concorrenza: Gli intangibles possono essere solitamente utilizzati per molteplici impieghi – capacità produttiva illimitata (es.: marchio GUCCI esteso dalle calzature ad abbigliamento, profumi, occhiali, gioielli, orologi); Rendimenti di scala crescenti o, non decrescenti: Alti costi fissi di progettazione associati a bassi costi marginali (es: studio di un farmaco nuovo e produzione; sviluppo software e produzione CD)

12 Punti di debolezza e criticità Escludibilità parziale Chi investe non può escludere completamente gli altri dai benefici degli intangibles (brevetti in scadenza; spionaggio industriale, reverse engineering) Elevata rischiosità degli investimenti in risorse immateriali (es.: investimenti in Ricerca e Sviluppo) Difficoltà nel commercializzare investimenti intangibili

13 Brevetti in scadenza: il caso dei farmaci generici (fonte – Panorama) Un buco da 10 miliardi di euro in un anno. Il rischio della crescita della spesa sanitaria nazionale rispetto alle risorse del Pil è stato quantificato in questa cifra dal VI Rapporto Sanità del Ceis dellUniversità Tor Vergata di Roma, presentato oggi nella capitale. VI Rapporto Sanità del Ceis dellUniversità Tor Vergata di Roma Una cura allobesità della spesa può venire dal ricorso sempre crescente ai farmaci generici. Luso dei cosiddetti equivalenti (quelli il cui brevetto del principio attivo è scaduto e possono quindi essere commercializzati a prezzo inferiore) ha raggiunto a livello regionale il 20,3% della spesa farmaceutica a carico del Servizio sanitario nazionale. E per il 2009 sono in arrivo le scadenze dei brevetti di 75 prinipi attivi. Con effetti benefici per le casse dello Stato. E dei consumatori. Secondo le stime di Assogenerici, lassociazione che riunisce i produttori degli equivalenti, il risparmio per il Servizio sanitario nazionale, sarà di circa 450 milioni di euro.Assogenerici In aumento (+22%) anche l utilizzo privato dei generici, anche a seguito delle liberalizzazioni del settore farmaceutico nel 2006. In media il prezzo con lintroduzione del generico scende di circa il 40%. Anche se la comunicazione in questo campo a volte non raggiunge gli anziani, i maggiori consumatori di farmaci, che restano legati ai marchi di fiducia. Ma se i brevetti scadono, le industrie farmaceutiche non stanno a guardare. Ne è un chiaro esempio la mossa di Pfizer, la casa produttrice del Viagra: latorvastatina, il principio attivo base del farmaco contro il colesterolo più venduto al mondo, il Lipitor, presto potrà essere prodotta da tutti, e non più solo dalla Pfizer, grazie alla scadenza del brevetto. Un fattore che, insieme ad altri, ha influito sulla scelta della casa farmaceutica di acquisire la concorrente Wyeth per 68 miliardi di dollari. La fusione, una delle operazioni più grandi di sempre nel settore, consentirà a Pfizer di produrre abbastanza nuovi farmaci da rimpiazzare quelli destinati a fronteggiare la concorrenza dei medicinali generici, a partire dal LipitorPfizerWyeth

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15 Reverse engineering Tecnica nata in campo militare Ha avuto grande sviluppo in ambito informatico: Consente di riprodurre software di aziende concorrenti senza violare i diritti dautore: non sono, infatti, copiati i codici sorgente, ma soltanto le funzionalità del prodotto Applicato anche in campo alimentare: Esistono software che, partendo dalla lista degli ingredienti scritta in unetichetta e dai valori energetici, sono in grado di individuare le quantità richieste per ogni ingrediente

16 Reverse engineering nellalimentare Riproduzione di un prodotto da forno (brioche) Prodotto da forno: brioche. Ingredienti: farina di grano tenero tipo 0, zucchero, tuorlo d'uovo, latte intero fresco pastorizzato, grasso vegetale non idrogenato, burro, margarina, additivi e aromi. Valori nutrizionali medi per 100 g: Energia kcal 380 Proteine g 8 Carboidrati g 43 Grassi g 19 Si deve considerare che: i dati si riferiscono al prodotto brioche e non all'impasto iniziale (con maggiore umidità); FoodProfiler, per il calcolo della ricetta, tiene conto della cottura a cui è sottoposto l'impasto. Infine si hanno, dopo l'inserimento dei dati nel software, le seguenti tabelle: Elaborazione FoodProfiler - Prodotto da forno brioche (impasto iniziale) Ingredienti% Farina di grano 0 20,21%; Zucchero 10,40%; Tuorlo d'uovo 7,22%; Latte intero fresco 1,44%; Burro 10,35%; Proteine del latte 1,10%; Acqua 49,28% Energiakcal 375,09 Proteineg 8,01 Carboidratig 43,00 Grassig 19,01

17 Alcuni riferimenti P.M. Ferrando, L. Fadda, P. Dameri, Saggi sulla gestione delle risorse immateriali


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