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PubblicatoFeliciano Gagliardi Modificato 11 anni fa
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LO SVILUPPO INTERNAZIONALE GLOBALIZZAZIONE … tendenza delleconomia ad assumere una dimensione sovranazionale … processo di integrazione crescente delle economie delle diverse aree del mondo TRE ASPETTI: 1.Globalizzazione del mercato e delle merci (a partire dallabbattimento delle barriere doganali, 1945, e sostenuto oggi dal WTO WTO: World Trade Organization Organismo internazionale con sede a Ginevra, istituito nel 1995. Definisce le regole del commercio mondiale in una logica liberista … … di esclusiva tutela degli interessi delle multinazionali ?! Le sue norme, assunte attraverso accordi, hanno un carattere di obbligatorietà per tutti i paesi membri (circa 150).
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LO SVILUPPO INTERNAZIONALE 2. Mondializzazione delle imprese, dei processi di lavoro e dei processi produttivi (delocalizzazione del lavoro) 3. Mondializzazione finanziaria TEORIA DELLO SGOCCIOLAMENTO (Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale) il processo, pur generando enormi iniquità, produrrà una ricchezza e una crescita talmente elevate da tracimare necessariamente, piano piano, verso i paesi poveri, a loro beneficio
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LO SVILUPPO INTERNAZIONALE Globalizzazione misurata dal livello di tre variabili: 1) flussi migratori 2) commercio estero (import più export in rapporto al PIL) 3) investimenti diretti esteri (IDE)
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LO SVILUPPO INTERNAZIONALE Include un elemento di crescita aumento di indicatori di ricchezza quali il PIL (ing. GDP – Gross Domestic Product) è il valore complessivo dei beni e servizi prodotti all'interno di un Paese in un certo intervallo di tempo (solitamente l'anno) e destinati ad usi finali (consumi finali, investimenti, esportazioni nette); non viene quindi conteggiata la produzione destinata ai consumi intermedi, che rappresentano il valore dei beni e servizi consumati e trasformati nel processo produttivo per ottenere nuovi beni e servizi.
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LO SVILUPPO INTERNAZIONALE Ma cosa è un indicatore?? Siamo sicuri di avere sempre chiaro lobiettivo della misurazione?? ma anche di trasformazione qualitativa della società cambiamenti della qualità della vita, ex. numero medici per abitante, educazione, alfabetizzazione
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LO SVILUPPO INTERNAZIONALE INDICE DI SVILUPPO UMANO (ISU, ing. HDI) -Indice di aspettativa di vita -Indice di educazione (livello di istruzione degli adulti, indice lordo di iscrizioni scolastiche) -Indice PIL procapite Enormi differenze con gli indici che prendono in considerazione solo variabili economiche. Paesi molto ricchi, ma con scarsi o inesistenti sistemi di welfare hanno punteggi ISU molto bassi!
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ECONOMIA DELLO SVILUPPO Introduzione Mappa dettagliata dell'indice di sviluppo umano (Rapporto 2008-dati 2006) sopra a 0,950 0,900–0,949 0,850–0,899 0,800–0,849 0,750–0,799 0,700–0,749 0,650–0,699 0,600–0,649 0,550–0,599 0,500–0,549 0,450–0,499 0,400–0,449 0,350–0,399 sotto a 0,350 N/A
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LO SVILUPPO INTERNAZIONALE INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI 19141998 Paesi di origine Avanzati100,090,2 In via di sviluppo0,09,8 Totale100,0 Paesi di destinazione Avanzati37,268,1 In via di sviluppo62,831,9 Totale100,0 Settori Agricoltura e industria estrattiva 55,06,5 Industria manifatturiera15,043,6 Servizi30,049,9 Totale100,0
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LO SVILUPPO INTERNAZIONALE AnniPaesi più globalizzati* Paesi meno globalizzati** Paesi ricchi Sessanta1,42,44,7 Settanta2,93,33,1 Ottanta3,50,82,3 Novanta5,01,42,2 * I 24 paesi emergenti che, dopo il 1980, hanno adottato politiche di apertura al mercato e al libero scambio. ** I 49 paesi in via di sviluppo che non hanno adottato politiche di apertura. BENEFICI DELLAPERTURA DEI MERCATI: TASSI DI CRESCITA DEL PRODOTTO INTERNO LORDO
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LO SVILUPPO INTERNAZIONALE RAPPORTO FRA GLOBALIZZAZIONE E POVERTA … povertà = stato di un individuo o famiglia che vive sotto la soglia di un dollaro statunitense in termini di potere di acquisto 1820 » povertà del pianeta 84% 2000 » povertà del pianeta 24% (attenzione però ai valori assoluti!!)
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LO SVILUPPO INTERNAZIONALE E LA DISEGUAGLIANZA?! Il 60% degli investimenti diretti allestero rimane nella triade (Stati Uniti, Europa, Giappone). Il resto è distribuito in modo diseguale con ad esempio un 19,8% attratto dal sud-est asiatico e solo un 1,4% dallintero continente Africano. Il divario di reddito tra il quinto più ricco e il quinto più povero del pianeta è cresciuto da un 30:1 (1960) a un 74:1 (1997). Il reddito annuale delle 225 persone del pianeta supera la somma dei redditi del 47% della popolazione mondiale (le ricchezze delle tre persone più ricche sono maggiori della somma del PNL di tutti i paesi meno sviluppati – 600 milioni di persone).
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LO SVILUPPO INTERNAZIONALE ECONOMIA GLOBALE ECONOMIA LOCALE … è anche una questione ambientale?! … per ridurre la convenienza a comprare beni che arrivano da lontano bisognerebbe inserire dei dazi di ingresso proporzionali alla distanza da cui proviene la merce stessa!! … e cosa succederebbe ai paesi meno sviluppati che dipendono dalle esportazioni di alcuni beni (Mali dipende per il 78% dalle esportazioni di cotone, lEtiopia per il 56% dalle esportazioni di caffè …)
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LE DETERMINANTI DELLINTEGRAZIONE DEI MERCATI Rimozione delle barriere interne Tariffe esterne comuni Libera circolazione di capitali e lavoro Armonizzazione della politica economica Integrazione politica Area di libero scambio Unione doganale Mercato comune Unione economica Unione politica (es. Unione Europea)
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LE IMPRESE ITALIANE NELLA COMPETIZIONE INTERNAZIONALE Effetti della struttura dimensionale => numero di paesi presidiati => fatturato Fonte: ICE, 2008
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LE IMPRESE ITALIANE NELLA COMPETIZIONE INTERNAZIONALE Fonte: ICE, 2008
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LE IMPRESE ITALIANE NELLA COMPETIZIONE INTERNAZIONALE Numero di operazioni di investimento diretto allestero delle imprese italiane e relativo valore, 2000-2007 Fonte: banca dati Reprint, ICE-Politecnico di Milano, 2008
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