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PubblicatoNicomedo Giordani Modificato 10 anni fa
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La cottura della pasta Classe quinta B – Gennaio 2007
Sc. primaria C. Goldoni – Spinea 1° R. Santarelli
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Avvio dell’esperienza
Rosa ci ha dato della pasta cruda, 4 farfalline, e noi dovevamo osservare questa pasta. I bambini hanno ricevuto 4 paste crude, una lente contafili, la grattugia, pestelli vari… mentre osservano le paste, sul fornello elettrico c’è una pentola piena di acqua, che si sta scaldando. Le farfalline sono una pasta stretta al centro e larga ai fianchi, questi alla fine sono seghettati.
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Attività Osserviamo la pasta cruda: quali proprietà ha? Proviamo a romperla, ci riusciamo con le mani? Riusciamo a grattugiarla? Che strumenti usiamo per spezzarla? Mettiamo a cuocere la pasta nell’acqua bollente. Osserviamo che cosa succede all’acqua nella pentola e alla pasta. Scoliamo la pasta ed osserviamo la pasta cotta? Che cosa è cambiato? Che cosa si è perso con la cottura? Cosa si è aggiunto e come? Si riesce a romperla, a grattugiarla, a spezzarla come prima? Pensiamo a delle domande, per esempio, perché la pasta la mangiamo cotta? Rappresentiamo i cambiamenti della pasta, registriamo in un testo le nostre osservazioni. Condividiamo osservazioni e idee con i compagni, durante la discussione in classe.
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Perché questa attività?
OBIETTIVI Osservare la pasta cruda e la pasta cotta, per capire meglio che cosa cambia e che cosa non cambia durante la cottura Guardare la trasformazione a livello macroscopico per passare poi a dare delle spiegazioni a livello microscopico, cioè pensare ai vari tipi di “particelle” che compongono la pasta, che con il calore si trasformano Le nuove proprietà delle “particelle” sono responsabili delle caratteristiche complessive della pasta cotta (proprietà che si perdono, proprietà nuove) Avviare i discorsi sulle trasformazioni dei cibi all’interno del corpo durante la digestione
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Osserviamo la pasta cruda
Se cerchi di piegarla, si spezza in due… È molto dura, liscia … è resistente È spessa e tagliente, dentro sembra una lastra di ghiaccio E’ compatta Se cerchi di piegarla si spezza a metà. Se la metti in bocca con la saliva si scioglie un po’ e diventa morbida La pasta è a forma di farfalla, ha le ali larghe 2,5 cm, al centro è 3 mm, tutta la lunghezza è di 3,5 cm. La pasta è fatta di tante particelle di farina che si tengono attaccate con una specie di manine… (Matteo)
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Bisogna fare forza per staccare le particelle
Proviamo a romperla Se provi a romperla con le mani ci riesci, ma con la forza, fai un po’ di fatica Con una mano ho visto che è difficile spezzarla … con le forbici di acciaio si frantuma in tanti pezzetti Con le forbici l’ho grattugiata e venivano fuori piccole particelle Alcune paste avevano delle crepe e si rompevano più facilmente Bisogna fare forza per staccare le particelle
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la grattugiamo… Abbiamo provato a grattugiarla con le forbici, però non venivano tante particelle, forse perché avevo poca forza … Ho grattugiato la pasta e quando ho alzato la grattugia ho visto un po’ di farina Se la grattugi diventa farina
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la pestiamo… Se la pesti col pestello è come se si disintegrasse e partono i pezzi Se dopo pesti ancora diventa praticamente farina Con il pestello del mortaio le paste si rompevano in mille pezzi Con il batticarne le ho rotte e si è formata una farina. Spezzandola fa uno schiocco e dentro è come una pietra levigata, lucida e liscia … quando la schiaccio esplode
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Altre proprietà Sa da farina, forse perché è fatta di questo materiale
Ha l’odore della farina Il suo colore è giallo-dorato, ha qualche puntino marroncino sparso qua e là. I puntini marroni per me sono un altro tipo di farina La polvere della pasta è bianca, quindi sarà farina I pezzetti che ci sono ancora sono di colore cristallino Ha un odore un po’ strano, sembra di pane azzimo
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guardiamo con la lente Se guardi con la lente, i pezzi ti sembrano dei minerali Con la lente vedi un po’ di bianco, penso che sia farina Battuta con il bastone, alla lente, è molto simile a pietra … sembra paglia bianca … ho visto dei puntini bianchi … rotte le punte, sembrava quasi vetro giallo…, è quasi come il vetro, tagliava.
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L’acqua bolle, mettiamo a cuocere la pasta
Quando l’acqua aveva raggiunto la temperatura giusta, Monica ha messo dentro la pasta e l’acqua ha preso un colore giallastro. Ha avuto come una metamorfosi, sembra viscida come la pelle di serpente, si piega senza rompersi, né distruggersi.
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Misuriamo la temperatura dell’acqua
La cottura della pasta è avvenuta a 100 gradi L’acqua era molto agitata e aveva tantissime bolle che non finivano mai… In superficie c’erano la schiuma e la pasta che saliva
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Mettendo la mano sopra il pentolino, ho sentito molto caldo, la mano sudava, quando l’ho tolta luccicava. Siamo andati a vedere le particelle di acqua muoversi tanto velocemente, che quando una particella era nata, moriva e ne nasceva un’altra vicino. C’era una lavagna, sulla lavagna si vedeva che era tutto bagnato (Luca).
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Perché la pasta non la mangiamo cruda?
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Non la mangi cruda perché…
Non favorisce la digestione E’ dura e ti puoi spaccare i denti Non ha gusto Ha un odore che non si sente e un gusto gradevole, ma non adatto come cibo Cotta fai meno fatica a masticarla con i denti, quella cotta fa meno male di quella cruda Non è mangiabile, perché, essendo dura, una volta che va in gola, ti può soffocare, oppure non ti fa digerire. Non è gustosa, è dura e quindi difficile da masticare Non è buona, non la mangi cruda, forse ti fa venire il mal di pancia Credo che non faccia bene
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La pasta è cotta Quando Rosa ce l’ha messa nel piatto ho visto subito che era cotta, era molto più grande di quella cruda ….Con la cottura la pasta si è ingrandita Se la schiacci si muove e s’appiccica nel luogo dove hai cercato di schiacciarla.
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Osserviamo la pasta cotta!
Quella cotta è bollita, è annacquata, cioè aumentata di volume … la pasta cotta è più morbida, perché dentro di sé ha l’acqua … È più chiara
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Siccome è più molla, non si riesce più a grattugiarla, ti lascia le sue particelle appiccicose sulle mani Ho provato a grattugiarla, ma non si riesce, perché scivola dalle mani come un pesce, poi si mette dentro ai buchi della grattugia
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Adesso puoi mangiarla perché è più morbida
È un po’ troppo cotta, se la tocco è gommosa E’ più ruvida, mangiabile. Ora la pasta è digeribile.
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Le particelle si sono mosse tanto, poi l’acqua è entrata e le ha bagnate, quindi secondo me è così che si sono ammorbidite … Le particelle hanno spinto ai lati, perché si muovevano tanto … prima erano ammucchiate da tutte le parti e hanno spinto per farsi spazio, dentro questi spazi è entrata l’acqua che ha ammorbidito la pasta.
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Quando l’ho assaggiata non mi piaceva, era senza sale, la pasta cruda era più gustosa di quella cotta … nella pasta è entrata l’acqua (gias) Ha un odore diverso, ha il colore più chiaro e i puntini marroni sono scomparsi. E’ appiccicosa, molla, viscida, perché è piena d’acqua E’ masticabile Ha una specie di odore che è una via di mezzo tra quello della farina e quello dell’acqua È più lunga e più larga della pasta cruda: è larga 3,5 cm ed è lunga 4,5 cm, forse perché l’acqua l’ha allargata e allungata … È più molla perché l’acqua è diventata calda Adesso si rompe più facilmente perché è molla Ora si possono vedere i puntini bianchi che prima si vedevano solo con la lente, … forse perché la pasta è più grande La pasta cotta si può piegare, mentre la pasta cruda no… la pasta è diventata morbida
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Immaginiamo che cosa è successo dentro alle particelle
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Col calore è successo… Le particelle della pasta si sono allargate allargando la pasta La pasta è diventata molle, perché le particelle nell’acqua bollente si sono mosse ed è così che la pasta è diventata più grande Abbiamo visto l’acqua bollire, cioè fare le bolle, le farfalle saltavano e l’acqua era a 100°. La pasta si è gonfiata perché ha assorbito l’acqua, si è ingrossata Mettendo la mano sopra il pentolino ho sentito molto caldo, la mano sudava e poi quando l’ho tolta luccicava La pasta è diventata più morbida, le particelle si sono allargate e ammorbidite, hanno meno forza, si sono mollate
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Il brodo di pasta L’acqua della pasta l’abbiamo versata in un barattolo L’acqua è diventata da trasparente a giallo torbido. La farina si è persa nell’acqua, il calore ha fatto rilasciare alla pasta la farina Se l’acqua è diventata bianca, vuol dire che delle particelle di farina si sono mescolate con delle particelle di acqua L’acqua è di un bianco opaco, il colore è stato emanato dalla pasta con il calore, sarebbero atomi, miliardi e trilioni di atomi di farina e altri ingredienti … Sentendo, l’acqua è ancora calda, ma la pasta è fredda. Perché? Forse con il contenitore si è conservato il calore o perché l’acqua mantiene di più a lungo il calore della pasta? Non lo so!
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Con la cottura le proprietà della pasta sono cambiate …
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Proprietà a confronto 1 PASTA CRUDA PASTA COTTA
È bollita, annacquata, morbida, più chiara E’ viscida e molla È gommosa Con la lente non si vedono più i puntini marroni Ha la forma di farfalla, ma è più grande E’ aumentata di volume E’ lunga 4,1 cm e larga 3,1 cm Con le mani riesci a piegarla È dura, liscia, lucida, spessa È compatta Con la lente i pezzettini sembrano quasi minerali, quasi come vetro, i pezzettini sono taglienti Ha dei puntini marroni sparsi Sembra come una lastra di ghiaccio, una pietra levigata È a forma di farfalla La farfalla è alta 2,5 cm e lunga 3,5 cm Con le mani riesci a spezzarla con fatica è difficile spezzarla
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Proprietà a confronto 2 PASTA CRUDA PASTA COTTA Sa di farina
Ha l’odore della farina L’odore è un po’ strano, sembra pane azzimo È immangiabile Con le forbici si frantuma in tanti piccoli pezzettini Se la pesti con un pestello è come se si disintegrasse, partono mille pezzi Si grattugia e vengono fuori tante piccole particelle Se la schiacci esplode È mangiabile e digeribile, masticabile Ha meno gusto di quella cruda, non sa di sale Le particelle hanno meno FORZA, si sono mollate Si può piegare Si rompe facilmente Non riesci a grattugiarla, lascia particelle appiccicose Scivola dalle mani, si mette dentro i buchi della grattugia
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La pasta cotta è più mangiabile e digeribile…
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