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CORSO DI STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE Docente Prof. Martucci

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1 CORSO DI STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE Docente Prof. Martucci
Unità 1 (Lezioni n. 1-2) II SEMESTRE A.A – Facoltà di Scienze Politiche

2 A. Formazione del Regno d’Italia
1.1 L’Italia unita 1861/2004 A. Formazione del Regno d’Italia

3 B. compressione dei tempi storici
1.2 a) Aprile 1859 8 STATI Regno di Sardegna Regno Lombardo-Veneto Ducato di Parma e Piacenza Ducato di Modena e Reggio Granducato di Toscana Repubblica di San Marino Stato Pontificio Regno delle Due Sicilie B. compressione dei tempi storici Aprile 1859/marzo 1861 23 mesi b) 17 marzo 1861 Regno d’Italia

4 un processo di costruzione statale durato troppo poco
1.3 un processo di costruzione statale durato troppo poco C. compressione? Cioè  Francia: 6 secoli  Spagna: 4 secoli  Gran Bretagna: 6 secoli  Italia 23 mesi

5 1) Fragilità dell’identità collettiva
1.4 1) Fragilità dell’identità collettiva Popolo italianoGrande guerra Riti collettivi fascismo Italofoni Toscana e Roma N.B.un centinaio di dialetti incomunicabili D. Conseguenze 2) fragilità del sistema politico

6 E. fragilità del sistema politico
1.5 1) Crisi di governo endemiche N.B. la crisi non coincide con le elezioni politiche E. fragilità del sistema politico Crisi di fine secolo 2. Primo dopoguerra avvento del fascismo luglio 1943 4. 8 settembre 1943 2) Crisi politiche

7 N.B. definizione delle due crisi
1.6 1922  crisi di regime avvento del Fascismo (28 ottobre 1922) N.B. definizione delle due crisi 25 luglio  crisi di regime  arresto di Mussolini 1943 8 settembrecollasso dello Stato

8 CORSO DI STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE Docente Prof. Martucci
Unità 2 (Lezioni n. 3-4) II SEMESTRE A.A – Facoltà di Scienze Politiche

9 La stagione delle annessioni
2.1 La stagione delle annessioni 1859 / 1861

10 2.2 1. Guerra internazionale: Lombardia
Vittoria militare franco-piemontese (Magenta e Solferino) Parma 2. Moti di piazza con “agenti provocatori” piemontesi A. Modalità delle annessioni Modena Bologna Toscana 3. Invasione di Stati neutrali a) Stato Pontificio  Umbria, Marche b) Regno delle Due Sicilie

11 2.3 B. Legittimazione delle annessioni: i Plebisciti del 1860
Ducati Padani  Parma e Modena Legazioni Pontificie  Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì a) marzo Toscana b) ottobre Due Sicilie Marche c) 4 novembre Umbria

12 2.4 a) Il governo consulta il popolo C. Cos’è un plebiscito?
b) Risposta binaria  Si / No N.B. FORTI ANALOGIE CON IL REFERENDUM

13 2.5 Differenze SI REFERENDUM  risposta libera NO
PLEBISCITO  risposta obbligata SI

14 N.B. le fonti attestano un contesto intimidatorio
2.6 Capoluoghi di provincia e centri maggiori Schede prestampate D. Modalità di svolgimento Centri minori Registri per le firme N.B. le fonti attestano un contesto intimidatorio

15 CORSO DI STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE Docente Prof. Martucci
Unità 3 (Lezioni n. 5-6) II SEMESTRE A.A – Facoltà di Scienze Politiche

16 L’Italia unita e i suoi regimi
3.1 L’Italia unita e i suoi regimi 1861 / 2004

17 3.2 1) Monarchia  1861 / 1946 A. L’Italia unita (1861-2004)
2) Repubblica  1946 / 2004

18 3.3 B. La Monarchia dei Savoia 2) Monarchia fascista 1922 / 1943
1) Monarchia costituzionale 1861 / 1922 B. La Monarchia dei Savoia 2) Monarchia fascista 1922 / 1943 3) Guerra civile 1943 / 1945 4) Interregno / 1946

19 3.4 2) Centrismo 1947-1960 3) Centrosinistra 1961-1976
1) Costituente 2) Centrismo 3) Centrosinistra C. La Repubblica 4) Solidarietà nazionale 5) Pentapartito 6) Crisi della Repubblica

20 N.B. 3.5 a) I quadri B, C sono semplificati
b) Monarchia e Repubblica conoscono più fasi di quanto ci sia scritto

21 CORSO DI STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE Docente Prof. Martucci
Unità 4 (Lezioni n. 7-8) II SEMESTRE A.A – Facoltà di Scienze Politiche

22 4.1 La Monarchia liberale 1861/1922

23 4.2 a) censitario b) allargato 1) Sistemi elettorali
c) suffragio larghissimo d) suffragio universale maschile A. 2 percorsi interpretativi a) Destra storica b) Sinistra storica c) Trasformismo 2. Fasi politiche d) Età crispina e) Crisi di fine secolo f) Età giolittiana g) Crisi dello Stato liberale

24 N.B.  le donne non godono dei diritti politici
4.3 a) Censitario b) Suffragio allargato B. Sistemi elettorali c) Suffragio larghissimo d) Suffragio universale maschile 1919 N.B.  le donne non godono dei diritti politici

25 4.4 1861 1880 ELETTORI maschi maggiorenni (25 anni)
Imposta  superiore a 40 lire abitanti famiglie C. Sistema censitario 1861 elettori votanti (57,10%) DATI 1880 abitanti famiglie elettori APATIA (Attilio Brunialti) votanti (59,62%)

26 4.5 D. Suffragio allargato Legge Zanardelli 24 settembre 1882 n. 993
N.B. art. 100  alfabetizzazione presunta (2 testimoni) D. Suffragio allargato Legge Zanardelli 24 settembre 1882 n. 993 1) maschi maggiorenni alfabetizzati 2 categorie di elettori 2) tutti i cittadini tassati per 19,80 lire annue 1882  elettori 1909  elettori N.B.  almeno 3 milioni di famiglie prive di rappresentanza

27 4.6 E. Riforma Giolitti Legge 30 giugno 1912 n. 666
[poi T.U. 26.VI.1913 n. 821 1) maschi maggiorenni alfabetizzati (come Zanardelli) 3) analfabeti ultratrentenni 2) tutti gli ex militari elettori

28 F. suffragio universale maschile
4.7 F. suffragio universale maschile Riforma Nitti 15 agosto 1919 n. 1401 1) tutti i maschi maggiorenni 2) tutti gli ex combattenti (anche minorenni) ELETTORI 11 milioni

29 CORSO DI STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE Docente Prof. Martucci
Unità 5 (Lezioni n. 6-7) II SEMESTRE A.A – Facoltà di Scienze Politiche

30 La monarchia nel sessantennio liberale
5.1 La monarchia nel sessantennio liberale cesure e leaderships

31 5.2 2) rivoluzione parlamentare 18.III.1876 3) trasformismo 1882-1887
1) destra storica 2) rivoluzione parlamentare 18.III.1876 3) trasformismo A. Lo schema tradizionale 4) età crispina 5) crisi di fine secolo 6) età giolittiana 7) crisi dello Stato liberale

32 5.3 Rattazzi presidente del Consiglio sotto la destra (1862,1867)
ma  è il leader della Sinistra parlamentare 2) Depretis protagonista svolta 1876 B. Aporie dello schema ma  in area di governo dal 1860 3) età crispina Giolitti come giudicare i Gabinetti Rudinì 4) età giolittiana segue 

33 5.4 a) 3 volte al governo b) 2 intermezzi
1) 3 novembre 1903/12 marzo 1905 (16,5 mesi) 2) 29 maggio 1906/10 dicembre 1909 (41,5 mesi) 3) 30 marzo 1911/19 marzo 1914 (34,5 mesi) C. Giolitti nell’età giolittiana b) 2 intermezzi 1. Tittoni – Fortis - Sonnino (1905/1906) 2. Sonnino - Luzzatti (1909/1911)

34 5.5 1861/76  tentativi di stabilizzazione con leadership debole
Rattazzi Ricasoli Minghetti Lanza & Sella D. il “dopo Cavour” e le “maggioranze del Presidente 2) cesura dal 1876 vanno al potere gli “ex” (ex garibaldini, ex mazziniani) 3) i governi del Presidente 1876/1922 Agostino Depretis Francesco Crispi Giovanni Giolitti - Giuseppe Zanardelli

35 5.6 2) Antonio Starabba di Rudinì 3) Alessandro Fortis
1) Benedetto Cairoli 2) Antonio Starabba di Rudinì 3) Alessandro Fortis 4) Sidney Sonnino 5) Luigi Luzzatti E. Presidenti effimeri 6) Antonio Salandra 7) Paolo Boselli 8) V.E. Orlando 9) F.S. Nitti 10) Ivanoe Bonomi 11) Luigi Facta

36 CORSO DI STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE Docente Prof. Martucci
Unità 6 (Lezioni n. 8-9) II SEMESTRE A.A / – Facoltà di Scienze Politiche

37 una peculiarità italiana
6.1 LA CRISI DI GOVERNO una peculiarità italiana

38 6.2 la crisi di governo: 3 scenari
1) rottura tra presidente del Consiglio & leaders parlamentari la crisi di governo: 3 scenari 2) il presidente del Consiglio usa come “capro espiatorio” uno o più ministri 3) dissensi tra presidente del Consiglio e re conseguenza  dimissioni del governo

39 6.3 1. incarico ad un nuovo p.d.C. B. soluzioni alla crisi
a) nuova compagine ministeriale 2. incarico al p.d.C. dimissionario b) stessa compagine crisi inutile ?

40 crisi di governo endemiche
6.4 1) U.S.A.  il presidente nomina e revoca i membri del Gabinetto [intervento del Senato] 2) Gran Bretagna  dopo le elezioni: il leader vittorioso è nominato premier C. panorama internazionale a) Monarchia di Luglio 1830/1848 re Luigi Filippo nomina e revoca il p.d.C. 3) Francia b) Terza Repubblica 1875/1940 crisi di governo endemiche

41 6.2 N.B. Il caso Italiano 2) il p.d.C. ha la fiducia del re
1) modello di governo di tipo “orleanista” N.B. Il caso Italiano 2) il p.d.C. ha la fiducia del re se si dimette “scopre la corona” ciò fa ricadere sulla persona del re gli insuccessi di governo

42 CORSO DI STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE Docente Prof. Martucci
Unità 7 (Lezioni n ) II SEMESTRE A.A / – Facoltà di Scienze Politiche

43 7.1 LO STATUTO ALBERTINO 4 marzo 1848

44 N.B. non è stato votato da una Assemblea Costituente
7.2 lo Statuto è una costituzione ribattezzata in altro modo 2. lo Statuto è stato “concesso” da re Carlo Alberto N.B. non è stato votato da una Assemblea Costituente A. Caratteri dello Statuto 3. lo Statuto si presenta come “irrevocabile” ma non prevede modalità di modifica [carta “flessibile”] 4. non è dimostrato che lo Statuto sia stato percepito come insieme di norme giuridiche vincolanti

45 cioè ha tratto i principi ispiratori, sviluppandoli autonomamente
7.3 a) charte francese 1814 1) lo Statuto si è ispirato a b) costituzione belga 1831 cioè ha tratto i principi ispiratori, sviluppandoli autonomamente B. 2 letture inconciliabili 2) lo statuto albertino è la traduzione della charte francese del 1814 N.B.  modifiche irrilevanti

46 7.4 C. 3 punti centrali 2) bicameralismo imperfetto
il re ha poteri sostanziali ed è irresponsabile 3) mancano disposizioni su Camera elettiva Senato di nomina regia governo p.d.C.

47 lo Statuto non ne tiene conto
7.5 70 anni dopo le costituzioni americane ( ) e francesi ( ) lo Statuto non ne tiene conto N.B. b) adotta un modello borbonico-orleanista (1814/1830) c) primitivismo redazionale d) vertice statale  re

48 D. Chi presiede il Gabinetto?
7.6 a) p.d.C.? D. Chi presiede il Gabinetto? b) re?

49 CORSO DI STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE Docente Prof. Martucci
Unità 8 (Lezioni n ) II SEMESTRE A.A / – Facoltà di Scienze Politiche

50 8.1 Il re nello Statuto 24 articoli su 84

51 Il re “capo supremo dello Stato (art. 5)
8.2 1) Comanda le forze armate (art. 5) 2) Dichiara la guerra (art. 5) 3) Fa i trattati internazionali (art. 5) Poteri forti 4) Nomina a tutte le cariche (art. 6) Il re “capo supremo dello Stato (art. 5) 5) Contitolare potere legislativo (art. 3,7) 6) convoca, proroga, scioglie le Camere (art. 9) 7) Nomina e revoca i ministri (art. 65)

52 8.3 1) È investito del supremo grado militare (cfr. crisi dei due Marescialli) 2) È visto dai generali come loro verticecrisi Millo A. Il re comanda le forze armate 3) Esercita il comando supremo 1859 1866 4) delega le funzioni

53 N.B. l’Italia entra nella Grande Guerra all’insaputa del Parlamento
8.4 a) Le Camere sono informate dopo B. Il re stipula i trattati internazionali (art. 5) b) Cessioni di Nizza e Savoia Clausola segreta c) Patto di Londra (26 aprile 1915) N.B. l’Italia entra nella Grande Guerra all’insaputa del Parlamento

54 Nomina a tutte le cariche Nomina e revoca i ministri
8.5 a) Ricasoli (1862,1867) Nomina a tutte le cariche b) Rattazzi (1862,1867) c) Presidenti militari La Marmora Menabrea Pelloux C. Il re d) Sonnino (1906,1910) e) Facta (1922) Nomina e revoca i ministri f) Mussolini (1943)

55 b) promulga le leggi (art. 7)
8.6 a) autorizza con R.D. il governo a presentare i progetti di legge (art. 3) D. Il re è contitolare del potere legislativo b) promulga le leggi (art. 7)

56 a) nomina tutti i senatori (art.33)
8.7 a) nomina tutti i senatori (art.33) b) nomina il presidente del Senato (art. 35) E. rapporti con le Camere c) scioglie la Camera dei deputati d) proroga la sessione (art. 9) N.B.  chiude i lavori senza sciogliere Nel Sessantennio liberale il Parlamento è prorogato per 34 anni ( a “macchia di leopardo”)

57 F. a proposito di scioglimento
8.8 1) Vittorio Emanuele III lo rifiuta per due volte a Sonnino (1906,1910) F. a proposito di scioglimento 2) lo rifiuta per due volte a Mussolini (1922,1924)

58 CORSO DI STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE Docente Prof. Martucci
Unità 9 (Lezioni n ) II SEMESTRE A.A / – Facoltà di Scienze Politiche

59 La leggenda di Casa Savoia
9.1 La leggenda di Casa Savoia 1848/1946

60 9.2 A. quanti re? 1) Carlo Alberto(1831-1849) a) Regno di Sardegna
2) Vittorio Emanuele II ( ) A. quanti re? 1) Vittorio Emanuele II ( ) 2) Umberto I ( ) b) Regno d’Italia 3) Vittorio Emanuele III ( ) 4) Umberto II (1946)

61 il re Galantuomo Vittorio Emanuele II (1849-1861;1861-1878)
9.3 il re Galantuomo Vittorio Emanuele II ( ; ) 2) il re Buono  Umberto I ( ) B. Gli epiteti 3) il re Soldato  Vittorio Emanuele III ( ) 4) il re di Maggio  Umberto II (1946)

62 C. Vittorio Emanuele II re Galantuomo
9.4 Massimo d’Azeglio ne cura l’immagine b) ha un forte carisma c) subisce Cavour C. Vittorio Emanuele II re Galantuomo d) Evita un primo ministro “forte” (dopo la morte di Cavour) e) Spesso presiede le riunioni del Gabinetto f) Sottovaluta la “alterità”delle province annesse

63 9.5 1) Nord galantuomo = persona perbene
N.B. galantuomo nozione ambigua 2) Due Sicilie galantuomo è l’avversario dei contadini Perché? Si è impadronito con la frode della terra demaniale

64 9.6 1) Nord il re perbene N.B. equivalente del francese Roi citoyen (Luigi Filippo) Re Galantuomo 2) Due Sicilie il re dei galantuominicioè dei “falsi” possessori delle terre demaniali gaffe Una nave da guerra viene battezzato “Re Galantuomo”

65 9.7 a) appellativo insulso b) si estranea dalla guida del Gabinetto è spesso a Monza per motivi sentimentali D. Umberto I il re Buono c) non ha simpatia per la Camera d) fautore del riarmo e) Si identifica con Crispi f) Crisi di “fine secolo” e regicidio

66 E. Vittorio Emanuele III, re Soldato
9.8 a) così, dopo la Grande Guerra b) è un professionista come capo dello Stato c) vuole che il p.d.C. “copra” la Corona E. Vittorio Emanuele III, re Soldato d) non sopporta le ambiguità di Giolitti e) disprezza gli uomini politici f) vede in Mussolini l’espressione degli ex combattenti g) liquida Mussolini quando la disfatta militare “scopre” la Corona

67 CORSO DI STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE Docente Prof. Martucci
Unità 10 (Lezioni n ) II SEMESTRE A.A / – Facoltà di Scienze Politiche

68 La crisi dello Stato liberale
10.1 La crisi dello Stato liberale

69 10.2 A. un quadro generale 1919-1922 leaders individuali governanti
a) protagonisti partiti politici collettivi ex combattenti A. un quadro generale 16.XI.1919 1) elezioni 15.V.1921 2) crisi di governo  8 b) eventi 3) occupazione fabbriche 4) spedizione di Fiume 5) marcia su Roma

70 B. protagonisti individuali 1919-1922
10.3 1) Luigi Sturzo 2) Filippo Turati 3) Benito Mussolini 4) Antonio Salandra B. protagonisti individuali 5) Sidney Sonnino i leaders 6) Amadeo Bordiga 7) Antonio Gramsci 8) Giacinto Menotti Serrati 9) Costantino Lazzari 10) Gabriele D’Annunzio 11) V.E. Orlando

71 a) ex combattenti  5 milioni
10.4 a) ex combattenti  5 milioni C. protagonisti collettivi Partito popolare PSU PSI Partito socialista PC d’I b) partiti Partito fascista Partito nazionalista

72 10.5 elezioni politiche 2) 8 crisi di governo 3) ordine pubblico
16.XI.1919 elezioni politiche 15.V.1922 D. eventi 1919/1922 2) 8 crisi di governo a) spedizione di Fiume b) occupazione fabbriche 3) ordine pubblico c) marcia su Roma

73 CORSO DI STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE Docente Prof. Martucci
Unità 11 (Lezioni n ) II SEMESTRE A.A / – Facoltà di Scienze Politiche

74 11.1 1919/1922 gli eventi

75 A. elezioni politiche 11.2 a) ministeriali  248 deputati
1) 16.XI.1919 b) socialisti  156 deputati c) popolari  100 deputati A. elezioni politiche liberali 239 deputati a) Blocco Nazionale fascisti  36 deputati b) Partito socialista  122 deputati 2) 15.V.1921 c) Partito comunista  7 deputati d) Partito popolare  100 deputati

76 11.3 N.B. a) socialisti e popolari vincono le elezioni
b) il mancato accordo Turati/Sturzo non offre uno sbocco alla crisi c) chi dialogherà con gli ex combattenti?

77 11.4 1) I gabinetto Nitti  5 mesi [23.VI.1919/16.XI.1919] 2) II gabinetto Nitti  5,5 mesi [1.XII.1919/21.V.1920] 3) III gabinetto Nitti  25 giorni [21.V.1920/15.VI.1920] 4) IX gabinetto Giolitti  11 mesi [15.VI.1920/15.V.1921] B. crisi di governo 5) X gabinetto Giolitti  23 giorni [11.VI.1921/4.VII.1921] 6) gabinetto Bonomi  9 mesi [4.VII.1921/26.II.1922] 7) I gabinetto Facta  5 mesi [26.II.1922/1.VIII.1922] 8) II gabinetto Facta  3 mesi [1.VIII.1922/31.X.1922]

78 11.5 c. ordine pubblico 1) sedizione militare  d’Annunzio
spedizione di Fiume (nov. 1919/dic. 1920) 2) governo Nitti  inerte 3) ammiraglio Millo  fiancheggia viene richiamato dal re imitazione Soviet c. ordine pubblico b) occupazione fabbriche disimpegno PSI/CGdL fascisti  36 deputati c) marcia su Roma (28 ottobre 1922)

79 1) accordo Turati/Sturzo
11.6 1) accordo Turati/Sturzo 2) soluzione Giolitti D. come uscire dalla crisi? 3) governo militare 4) governo Mussolini

80 [tramite prefetto Lusignoli]
11.7 1) Giolitti 2) Salandra N.B. ottobre 1922  Mussolini è in rapporto con 3) F.S. Nitti [tramite prefetto Lusignoli] 4) Facta 5) Orlando Milano

81 CORSO DI STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE Docente Prof. Martucci
Unità 12 (Lezioni n ) II SEMESTRE A.A / – Facoltà di Scienze Politiche

82 il mancato stato d’assedio dell’ottobre 1922
12.1 il mancato stato d’assedio dell’ottobre 1922

83 12.2 a) mobilitazione fascistaMussolini al governo (quadrumviri a Perugia) Facta tratta con Mussolini A. il contesto b) governo inerte nessun provvedimento a tutela dell’ordine (stato d’assedio in extremis) furibondo con Facta c) Il re non firma il decreto d’assedio

84 N.B.il p.d.C.non ha l’autorevolezza per gestire una crisi
12.3 1) ha chiesto i portafogli ai colleghi  ergo il governo non è nella pienezza delle funzioni B. presidente del Consiglio Facta 2) si spaventa per la mobilitazione dei fascisti (26-27 ottobre) 3) chiede al re di firmare il decreto di stato d’assedio N.B.il p.d.C.non ha l’autorevolezza per gestire una crisi

85 d) insediamento di un governo civile
12.4 a) passaggio dei poteri all’autorità militare - coprifuoco - salvacondotti b) l’esempio del 1862 (a legge Pica 15.VIII.1863) - censura militare C. stato d’assedio - decimazioni - tribunali militari c) governo militare per la gestione dell’emergenza d) insediamento di un governo civile

86 1) bagno di sanguestato d’assedio
12.5 1) bagno di sanguestato d’assedio solo se dopo N.B. 2) governo civile a leadership solida

87 N.B. il p.d.C. militare commissario della Corona
12.6 gen.Cesare Alfieri di Sostegno (1848,53 giorni) 2) gen.Ettore Perrone di San Martino (1848,53 giorni) a) effimeri 3) gen.Agostino Chiodo (1849,37 giorni) 4) gen.Gabriel de Launai (1849,41 giorni) D. Casa Savoia e i governi militari 1) gen. A. La Marmora ( ,194 gg.) b) stabili 2) gen. A. La Marmora ( ,632 gg..) 3) gen.Luigi Federico Menabrea ( ,563 gg.) N.B. il p.d.C. militare commissario della Corona 4) gen.Luigi Pelloux ( ,725 gg.)

88 12.7 a) Conosce la indisponibilità dei leaders politici b) Tramite servizi segreti sa che Mussolini è in contatto con: Giolitti, Salandra, Nitti, Facta, Orlando E. Vittorio Emanuele III il 28 ottobre 1922 c) Considera i fasci espressione degli ex combattenti d) Affida la p.d.C. a Mussolini

89 CORSO DI STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE Docente Prof. Martucci
Unità 13 (Lezioni n ) II SEMESTRE A.A / – Facoltà di Scienze Politiche

90 13.1 Il FASCISMO 1922/1943

91 13.2 A. le fasi 1) Fascismo parlamentare  governo di coalizione
1922/24  governo di coalizione legge Acerbo 18.XI.1923 A. le fasi a) leggi “fascistissime” del 1925 2) Regime a partito unico 1925/1943 b) proclamazione Impero 9.V.1936 c) crisi del Regime 25.VII.1943

92 1. laboratorio istituzionale pragmatico
13.3 1. laboratorio istituzionale pragmatico 2. Esecutivo  svincolato dalla base parlamentare B. l’esperimento fascista 3. p.d.C.  ruolo rinforzato “copre” la Corona N.B.  in linea con la dittatura parlamentare ( Cavour, Crispi, Giolitti)

93 13.4 C. la dittatura commissaria  esercizio di prerogative per
conto altrui re o Assemblea C. la dittatura sovrana  esercizio autonomo di prerogative sovrane

94 1. Mussolini non è “primus inter pares”
13.5 1. Mussolini non è “primus inter pares” rispetto ai ministri 2. energia  “copre” la Corona C. MUSSOLINI 3. fino a 7 portafogli  si ispira a Cavour 1935/36 “via italiana al cancellierato” 4. un Garibaldi filtrato da D’Annunzio Duce dei Mille  Duce del Fascismo

95 CORSO DI STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE Docente Prof. Martucci
Unità 14 (Lezioni n ) II SEMESTRE A.A / – Facoltà di Scienze Politiche

96 Il Fascismo parlamentare 1922/24
14.1 Il Fascismo parlamentare 1922/24

97 14.2 1) conferimento dei pieni poterilegge 3.XII.1922 n°1601
A. 3 nodi 2) riforma elettoralelegge Acerbo 18.XI.1923 n° 2444 3) delitto Matteotti (10.VI.1924)

98 14.3 B. Pieni poteri 1) legge 3.XII.1922 n°1601
8 gruppi di provvedimenti di riordino amministrazione B. Pieni poteri 2) base legale dittatura? N.B. istituto extracostituzionale in deroga art. 3 e 55 Statuto Albertino

99 14.4 1) legge 2.VIII.1848 n° 759  governo Casati
2) 20.III.1849  gen. Chiodo 3) Legge 25.IV.1859 n° 3345 li usa Rattazzi per varare i codici C. I pieni poteri dal 1848 al 1915 4) Legge 20.III.1865 n° 2245  unificazione amministrativa 5) Legge 28.VI.1866 n° 2987 asse ecclesiastico e imposte 6) Legge 25.V.1915

100 N.B collegio unico nazionale
14.5 a) Mussolini vorrebbe servirsi dei Pieni poteri  il re rifiuta b) Sottosegretario Acerbo  redige il progetto presidente Giolitti c) Commissione dei 18 D.riforma elettorale Salandra Vicepresidenti Orlando d) Legge 18.VI.1923 n° 2444 (detta legge Acerbo) N.B collegio unico nazionale attribuisce 2/3 dei seggi  lista di maggioranza (25% voti) - attribuisce 1/3 seggi  minoranza

101 E. elezioni 6.IV.1924 14.6 1) Lista nazionale o “listone” 202 fascisti
357 candidati a) preliminari 155 fiancheggiatori (Salandra,ecc) 2) opposizioni dissidenti fascisti lista nazionale bis Giolitti (fiancheggia) 6 liste liberali 4 liste di sinistra 4 liste democratiche Partito popolare ecc. E. elezioni 6.IV.1924 22 liste b) risultati 66,3%listone + lista naz.bis 33,75opposizioni votanti (63,8% corpo elettorale)

102 14.7 D.crisi Matteotti a) Matteotti  annullamento elezioni 30.V.1924
b) rapimento e uccisione on. Matteotti 10.VI.1924 D.crisi Matteotti c) Aventino parlamentare 12.VI.1924 N.B. imita Zanardelli, 3.IV.1900] d) 13.VI.1924  la Camera aggiorna i lavori a tempo indeterminato su proposta di Alfredo Rocco (pres. Camera) e) Re  rifiuta di intromettersi

103 CORSO DI STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE Docente Prof. Martucci
Unità 15 (Lezioni n ) II SEMESTRE A.A / – Facoltà di Scienze Politiche

104 Le leggi “fascistissime” 1925/1926
15.1 Le leggi “fascistissime” 1925/1926

105 15.2 1. legge 26.XI.1925 n° 2029 associazioni sovversive 2. 9.XI.1926 decadenza deputati aventiniani 3. legge 24.XII.1925  dispensa funzionari dal servizio 4. legge 24.XII.1925 n°2263  capo del Governo 5. Legge 4.II.1926 n° 237 A. Leggi fascistissime podestà e Consulta 6. Legge 3.IX.1926 n° 1910 7. R.D.6.XI.1926  T.U.L.P.S 8. legge 25.XI.1926  pena di morte per gli attentati ai vertici dello Stato

106 B. capo del Governo l. 24.XII.1925 n° 2263 15.3
1) scompare il p.d.C. primus inter pares 2) il c.d.G.nominato e revocato dal re (art.2) N.B.  a) lo isola dalla Camera b)base legale del 25 luglio B. capo del Governo 3) ministri & sottosegretarinominati e revocati dal re su proposta c.d.G. l. 24.XII.1925 n° 2263 4) il c.d.G. ( N.B. con R.D.) può assumere più ministeri) codifica prassi Cavour 5) adesione c.d.G. su o.d.g. Camera

107 N.B. nominata dal ministro nella città con più di 100.000 abitanti
15.4 1) al posto del sindaco elettopodestà nominato con R.D. sindaco 2) Attribuzioni di giunta 3) trasferibile dal prefetto C. i podestà 4) revocato con R.D.su proposta del prefetto 5) Consulta municipalenominata dal prefetto N.B. nominata dal ministro nella città con più di abitanti

108 N.B. a) ridimensiona l’influenza ras locali
15.5 a) ridimensiona l’influenza ras locali b) tiene sotto controllo i notabili N.B. c) esalta il ruolo dei prefetti

109 D. la difesa dello Stato 15.6 a) contestoattentati a Mussolini
Tito Zaniboni Violet Gibson Gino Lucetti Anteo Zamboni D. la difesa dello Stato b) Legge 25.XI.1926 n° 2008reintroduce pena di morte

110 E. la legge 25.XI.1926 n° 2008 15.7 1) pena di morte  attentato
2) istigazione all’attentato a mezzo stampa reato autonomo 15/30 anni E. la legge 25.XI.1926 n° 2008 3) ricostituzione partiti  da 3 a 10 anni prigione 4) Diffusione all’estero di notizie false e tendenziose  5/15 anni 5) Tribunale speciale

111 CORSO DI STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE Docente Prof. Martucci
Unità 16 (Lezioni n ) II SEMESTRE A.A / – Facoltà di Scienze Politiche

112 L’evoluzione totalitaria 1928/1943
16.1 L’evoluzione totalitaria 1928/1943

113 A. le tappe 16.2 1) Gran Consiglio del Fascismo 2) plebiscito del 1929
3) celebrazioni del decennale 1932 4) proclamazione Impero 1936 A. le tappe 5) I due primi Marescialli 1938 6) leggi razziali 7) Camera dei Fasci e delle Corporazioni 1939

114 a) 11 gennaio 1923 istituzione
16.3 a) 11 gennaio 1923 istituzione riunioni mensili B. Gran Consiglio del Fascismo b) legge 9.XII.1928 n° 2693 organo costituzionale N.B.riunioni notturne non verbalizzate Agenzia Stefani:non veritiera (L.Federzoni)

115 16.4 163 favorevoli a) Senato 15.XI.1928 13 contrari N.B. come votano le camere? 307 favorevoli b) Camera 8.XII.1928 13 contrari

116 c) triennalisu nomina C.d.G.
16.5 a) A tempo illimitato  Quadrumviri presidenti Camere 1) membri b) di diritto segretario P.N.F. comandante milizia c) triennalisu nomina C.d.G. C.d.G. C. legge sul Gran Consiglio 2) presidente - lo convoca - dirige e interrompe la discussione - firma i verbali a) art . 12  parere obbligatorio su questioni costituzionali 3) attribuzioni b) art. 13 lista successori C.d.G. c) art Reggenza e successione al trono

117 N.B. 16.6 Successione (legge Salica, art. 2 Statuto)
frizioni con il re N.B. Aosta? rischio di estinzione Dinastia Repubblica? (Farinacci) a) 23.X.1929 fidanzamento principe Umberto b) gennaio 1930 matrimonio c) 1937  erede al trono

118 D. un bilancio 16.7 a) G.C.F.  fulcro “governo del presidente”
1923/29  32 sessioni (107 sedute) b) esistenza intermittente 1930/36  9 sessioni (57 sedute) 1937/43 10 sessioni (23 sedute) come il C.d.M.

119 N.B. 16.8 a) 7.XII.1939convalida la “non belligeranza”
b) estraneo alla dichiarazione di guerra N.B. c) 25.VII.1943  disfatta

120 CORSO DI STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE Docente Prof. Martucci
Unità 17 (Lezioni n ) II SEMESTRE A.A / – Facoltà di Scienze Politiche

121 superamento del Parlamentarismo 1929/1938
17.1 superamento del Parlamentarismo 1929/1938 “elezionismo” “suffragismo”

122 A. riforma rappresentanza politica
17.2 1) progetto Rocco 14.III.1928 lista bloccata 400 candidati [ predisposta da G.C.F. ] A. riforma rappresentanza politica 2) Legge 17.V.1928 n° 1034 Camera  216 favorevoli/15 contrari (Giolitti) Senato  161 favorevoli/46 contrari (Ruffini,Albertini,Ciccotti)

123 a) lo Statuto non è eterno
17.3 a) lo Statuto non è eterno N.B.  Mussolini b) nessuna generazione può vincolare quella successiva (art.27 D.d.D. 24.VI.1793)

124 Schede prestampate (come nel 1860)
17.4 24.III.1929  89,63% votanti N.B.  elezioni 1924:63,8% no 8.092 schede nulle B. plebisciti elettori 25.III.1934 votanti no sì tricolore Schede prestampate (come nel 1860) no grigia

125 N.B.  presidente del Senato
17.5 1919/1929 Tommaso Tittoni (ex giolittiano) N.B.  presidente del Senato 1929/1939  Luigi Federzoni nominato dal re

126 b) superamento della rappresentanza consiglieri nazionali ex lege
17.6 a) Legge 19.I.1939 n°129 Santi Romano   continuo e monotono escogitare un nuovo sistema elettorale C. Camera dei Fasci e delle Corporazioni b) superamento della rappresentanza consiglieri nazionali ex lege membri Cons. Naz. PNF membri G.C.F. membri Cons. Naz. Corporazioni

127 CORSO DI STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE Docente Prof. Martucci
Unità 18 (Lezioni n ) II SEMESTRE A.A / – Facoltà di Scienze Politiche

128 18.1 La crisi della Diarchia  re  Mussolini 1932/1943

129 18.2 A. le tappe 1) 1932 celebrazioni del Decennale
2) 1936 proclamazione Impero 3) 1938 crisi dei 2 Marescialli

130 B. lo spazio di Mussolini
18.3 1) legge 24.XII.1925 n° 2263 Capo del Governo Primo ministro S.d.S. B. lo spazio di Mussolini in linea con “dittatura parlamentare”  (Cavour, Crispi, Giolitti) 2) D.L.27.X.1937 n° 1839 « Duce del Fascismo »  la qualifica precede quella di C.d.G.

131 C. triplice autorità legale di Mussolini
18.4 Regi decreti C. triplice autorità legale di Mussolini “Decreti del Duce “ C.d.M. vertice monocratico G.C.F. “il C.d.G. in G.C.” (figura dottrinale) “ le Roi en Conseil ” [  A.R. francese]

132 18.5 a) vertice istituzionale D. lo spazio del re 1925/1943
art. 5 Statuto a) vertice istituzionale artt. 1,2 legge 24.XII.1925 n°2263 D. lo spazio del re 1925/1943 N.B.attivano art. 65 Statuto b) supremazia protocollare visite di Stato precedenza a Corte ordini cavallereschi

133 18.6 1) incontri settimanali con C.d.G. (firma i decreti)
2) incontri settimanali con i ministri 3) incontri frequenti con il presidente del Senato E. cosa fa il re “vertice istituzionale” 4) incontri frequenti con i vertici militari 5) vede il capo della Polizia N.B. 6) vede il Comandante dei Carabinieri senza il “filtro” di Mussolini 7) riceve gli ambasciatori italiani rientrati a Roma

134 18.7 a) l’impero F. un rapporto in crisi
9.V.1936proclamazione Impero a) l’impero 9.V.1938Vittorio Emanuele III imperatore di Etiopia F. un rapporto in crisi b) 30.III.1938istituito il grado di Primo Maresciallo dell’Impero conferito al re e a Mussolini (art. 2)

135 18.8 N.B. a) il re è comandante supremo delle forze armate
b) quindi è investito “automaticamente” del massimo grado militare previsto N.B. c) ne consegue l’inutilità della nomina a Primo Maresciallo dell’Impero  [cfr. parere di Santi Romano] d) la nomina irrita il re

136 18.9 G.25 luglio 1943 a) riunione del G.C.F.
b) Mussolini mette in votazione l’o.d.g. Grandi c) il re è già d’accordo con i vertici militari G.25 luglio 1943 d) destituzione di Mussolini e) modalità di arresto analoghe a quelle di Nicolas Fouquet N.B. la disfatta militare ha “scoperto” la Corona

137 CORSO DI STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE Docente Prof. Martucci
Unità 19 (Lezioni n ) II SEMESTRE A.A / – Facoltà di Scienze Politiche

138 19.1 La Repubblica 1946/2006

139 19.2 A. alcuni eventi a) Referendum istituzionale 2.VI.1946
b) Assemblea Costituentecostituzione 2.VI.1946/31.XII.1948 c) regime repubblicano 1946/2006 59 governi

140 B. referendum istituzionale 2.VI.1946
19.3 astenuti 10,9% B. referendum istituzionale 2.VI.1946 elettori b) Votanti  89,1%

141 C. il risultato 19.4 a) Repubblica  12.718.641 54,3% voti validi
b) monarchia  ,7 voti validi C. il risultato c) schede bianche  d) Schede nulle 

142 19.5 N.B. un voto bilanciato a) favorevoli alla Repubblica 12.718.641
b) contrari alla Repubblica  differenza  voti legittimazione debole

143 19.6 D. Assemblea Costituente DC  207 deputati PSI  115 deputati
74,8% voti PCI  104 deputati UDN  41 deputati D. Assemblea Costituente UQ  30 PRI  23 BNL  16 PdA  7 MIS  4 N.B.  7 schieramenti meno di 2 deputati

144 E. Commissione dei 75 (pres. Ruini)
19.7 1) diritti civili e politici (pres.Tupini) 3 sottocommissioni 2) organizzazione costituzionale dello Stato (pres. Terracini) 2 sezioni 3) rapporti economici e sociali (pres. Ghidini) E. Commissione dei 75 (pres. Ruini) Comitato dei 18 coordinamento e redazione

145 19.8 N.B.  3 esempi Philadelphia,1787  Convenzione
costituzionale, una trentina di presenti 2) Parigi, 1789/91  Comité de Constitution, 8 commissari N.B.  3 esempi 3) Roma, 1946/47  Commissione dei 75

146 N.B. la crisi del primo dopoguerra 1919/22 non ha insegnato nulla
19.9 a) II^ Sottocommissione o.d.g. Perassi 5.IX.1946 F. La costituzione b) forma di governo parlamentare N.B. la crisi del primo dopoguerra 1919/22 non ha insegnato nulla

147 CORSO DI STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE Docente Prof. Martucci
Unità 20 (Lezioni n ) II SEMESTRE A.A / – Facoltà di Scienze Politiche

148 20.1 La costituzione del 1948

149 A. modello vecchio 20.2 uguaglianza a) principi fondamentali stampa
riunione e associazione derivazione settecentesca legalità A. modello vecchio b) Parlamento bicamerale incongruo c) capo dello Stato attribuzioni del re d) governo parità nel collegio influenza Statuto Albertino

150 a) i Costituenti non conoscono le costituzioni straniere
20.3 a) i Costituenti non conoscono le costituzioni straniere b) terza Repubblica francese unico modello N.B. c) crisi Stato liberale non ci riflettono 1919/22 Fascismo come corpo estraneo d) uno Statuto repubblicanizzato?

151 a) Senato e Camera elettivi
20.4 a) Senato e Camera elettivi b) stesse funzioni B. Parlamento bicamerale c) doppia deliberazione contenuto uguale No d) pericolo del ping-pong (o navetta) allungamento del processo legislativo

152 a) elegge il Presidente della Repubblica
20.5 a) elegge il Presidente della Repubblica b) elegge 5 giudici costituzionali C. Parlamento in seduta comune c) elegge i “membri laici” del Consiglio superiore della Magistratura la Costituzione non prevede il ballottaggio

153 a) allunga i tempi della scelta
20.6 a) allunga i tempi della scelta N.B.  l’assenza del ballottaggio b) scelta poco trasparente c) discredito per le istituzioni

154 scioglimento anticipato Camera
20.7 a) art.87 stessi poteri del re b) mandato lungo D. capo dello Stato c) arbitro della legislatura scioglimento anticipato Camera d) notaio sistema politico stabile o bilanciere se il sistema è in crisi

155 a) presidente del Consiglio
20.8 a) presidente del Consiglio Consiglio dei Ministri E. governo b) ministri

156 scioglimento anticipato Camera
20.9 a) nominato dal c.d.S. b) propone al c.d.S. la nomina * dei ministri F. Presidente del Consiglio scioglimento anticipato Camera c) si presenta alla Camera per chiedere la fiducia N.B. non è Cavour ma Depretis * secondo la dottrina non può proporre la revoca

157 CORSO DI STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE Docente Prof. Martucci
Unità 21 (Lezioni n ) II SEMESTRE A.A / – Facoltà di Scienze Politiche

158 La crisi della Repubblica
21.1 La crisi della Repubblica 1946/2004

159 A. 57 governi  fasi 21.2 a) Unità nazionale 1946/47
b) Centrismo 1947/60 c) Apertura a sinistra 1960/62 A. 57 governi  fasi d) Centrosinistra 1962/75 e) C.A.F. f) Crisi in atto  1992/2004

160 PLI, PRI, PSDI, PSI, PSDI, PRI
21.3 1) Egemonia D.C.  partiti alleati subordinati PLI, PRI, PSDI, PSI, PSDI, PRI B. Governi di coalizione  3 tappe 2) C.A.F.  condominio DC/PSI in subordine: PRI, PSDI, PLI 3) 1992/2004  pari dignità partiti

161 21.4 1) Aldo Bozzi c. le Bicamerali 2) De Mita/Iotti 3) D’Alema

162 D. nodi 21.5 proporzionale a) sistema elettorale turno unico
maggioritario ballottaggio elezione indiretta (oggi) b) presidente d. Repubblica D. nodi suffragio universale primus inter pares c) presidente del Consiglio premier


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