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CORSO DI ECONOMIA POLITICA 6° parte Docente Prof. GIOIA

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Presentazione sul tema: "CORSO DI ECONOMIA POLITICA 6° parte Docente Prof. GIOIA"— Transcript della presentazione:

1 CORSO DI ECONOMIA POLITICA 6° parte Docente Prof. GIOIA
I diversi approcci nel marginalismo Equilibri parziali, equilibrio generale ed economia del benessere I Semestre a.a

2 Alfred Marshall Inglese (1842-1924) Insegna a Cambridge e Bristol
Opere principali Economics of Industry (1879) Principles of Economics (1890) Industry and Trade (1919)

3 Equilibri parziali e teoria del valore
Metodo degli “equilibri parziali” Teoria del valoreutilità (domanda) costo di produzione (offerta) Come le”lame di una forbice” Approccio neoclassico Concetti di elasticità della domanda, surplus del consumatore e quasi-rendita.

4 Il meccanismo dell’equilibrio
Diversamente dal normale: quantità variabile indipendente e prezzo variabile dipendente. Per ogni quantità esistente: prezzo di domanda (massimo) e prezzo di offerta (minimo). Se pD>pS i venditori aumentano la quantità Se pD<pS i venditori diminuiscono la quantità

5 Il grafico D p pD1 pS1 p* y’ y* y S

6 Leon Walras Francese (1834-1910) Laureato in ingegneria
Insegna a Losanna Elementi di economia politica pura ( ) Studi di economia sociale (1896) Studi di economia politica applicata (1898)

7 Equilibrio economico generale
Interdipendenza tra tutti i mercati Aumenta la domanda di automobili-si domanda più acciaio-varia il prezzo dell’acciaio-varia anche il prezzo delle automobili Se cambia un prezzo (bene A): Variano le quantità scambiate di tutti i beni Variano i prezzi di tutti i beni Questi mutamenti retroagiscono sul primo mercato – varia nuovamente il prezzo (bene A)

8 Il modello Una serie di equazioni di comportamento e di equilibrio.
La configurazione dei prezzi di equilibrio è tale che Famiglie: comprano le quantità desiderate dei beni ed offrono i servizi dei fattori desiderati a quei prezzi Imprese: Vendono le quantità desiderate dei beni ed acquistano le quantità dei servizi dei fattori desiderate a quei prezzi In ciascun mercato domanda uguale offerta

9 Beni e servizi Due beni (bene X e bene Y)
Due servizi dei fattori (lavoro L e macchine K) Bene X Domanda sale se px  se py  se w  se r  Offerta sale se px , se py , se w , se r  L Domanda sale se w , se r , se px , se py  Offerta sale se w , se r , se px , se py  Lo stesso comportamento vale per il bene Y e per i servizi K

10 Le equazioni di comportamento
Da quanto detto risulta che: Dx Sx Dy Sy DL SL DK Sk px, py, w, r Sono tutte funzioni dei prezzi

11 Le equazioni di equilibrio
Le equazioni di equilibrio impongono che in ciascun mercato la domanda sia uguale all’offerta Dx=Sx Dy=Sy DL=SL DK=SK

12 Esistenza dell’equilibrio
Si hanno 12 incognite: px, py, w, r , Dx, Sx, Dy, Sy, DL, SL, DK, SK Abbiamo anche 12 equazioni Problema una equazione non è indipendente dalle altre: se tutti i mercati tranne uno sono in equilibrio lo deve essere anche l’ultimo. In equilibrio tutti i mercati tranne quello di X Consumatori reddito wL+rK Spesa per Y=pyY Imprese- costi wL+rK Ricavi da Y=pyY Poiché le famiglie sono soddisfatte della spesa per Y lo devono essere anche per X. Lo stesso vale per le imprese.

13 La dicotomia neoclassica e il banditore
Solo 11 sono le equazioni indipendenti. Un bene funge da numerario (es. px=1) Importano i prezzi relativi e non quelli assoluti Metodo dell’equilibrio – mercati d’asta Banditore grida i prezzi e registra domanda e offerta Nessuno scambio avviene al di fuori dell’equilibrio

14 Vilfredo Pareto Italiano (1848-1923)
Ingegnere – succede a Walras a Losanna Corso di economia politica (1896) Manuale di economia politica (1906) Trattato di sociologia generale (1916)

15 Massimo per la collettività
Abbandono ipotesi di misurabilità cardinale e di confrontabilità interpersonale Non è definibile un massimo della collettività È definibile un massimo per la collettività (relativo) La situazione A è preferita a B se in A almeno un individuo sta meglio e nessuno sta peggio La situazione D è di ottimo paretiano (per la collettività) se non ci si può spostare migliorando la situazione di almeno un individuo senza peggiorare quella di almeno un altro individuo

16 Ottimo nello scambio Due beni X e Y e due individui A e B
I beni sono stati già prodotti e dati agli individui - dotazioni iniziali A e B possono consumare quello che hanno o scambiare

17 Scatola di Edgeworth I grafici sono sovrapposti
Il grafico di B è ruotato di 180° La lunghezza delle ordinate indica la quantità totale di Y, quella delle ascisse la quantità totale di X

18 Allocazione dei beni Nel punto C A ha 0AXA di X e 0AYA di Y
B ha 0BXB di X e 0BYB di Y

19 Dotazioni iniziali Nel punto C le curve di indifferenza si intersecano. Scambiando i soggetti raggiungono curve più alte poste nella lente colorata A cede Y in cambio di X B cede X in cambio di Y

20 Equilibrio dello scambio
Lo scambio continua finché non sia arriva al punto E – ottimo paretiano Le curve sono tangenti: SMSA=SMSB

21 Benessere e concorrenza
il mercato concorrenziale tende a raggiungere una situazione di ottimo paretiano Le posizioni di ottimo sono molteplici Il mercato assicura l’efficienza ma non l’equità

22 La curva dei contratti I punti Q, E, P, e R sono tutti di ottimo. Primi tre si possono raggiungere da C I punti di ottimo non sono ordinabili tra loro Tutti i possibili punti di tangenza tra le curve di indifferenza formano la curva dei contratti

23 Equità Punto R Punto di ottimo ma iniquo
Perché gli economisti si debbono preoccupare dell’equità? – instabilità Teoria del benessere Modificare la dotazione iniziale Lasciar fare agli scambi per ottenere l’efficienza Equità ed efficienza sono comunque trattate separatamente


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