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PubblicatoBiaggio Salvatori Modificato 10 anni fa
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w w w. a x i s - r e s e a r c h. c o m 1 GLI ITALIANI E IL FUTURO ECONOMICO - Risultati del sondaggio - 14 Aprile 2008 w w w. a x i s - r e s e a r c h. c o m Via IV Novembre, 11 - Landriano (PV) Tel. 0382-614739 E-mail: info@axis-research.com
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w w w. a x i s - r e s e a r c h. c o m 2 SCHEDA METODOLOGICA UNIVERSO: cittadini italiani maggiorenni. CAMPIONE:801 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne per Area geografica e dimensioni del Comune di residenza, sesso ed età. INTERVISTE:Telefoniche CATI (Computer Assisted Telephone Interview) mediante piattaforma proprietaria ART (Axis Research Tool) in grado di gestire interviste telefoniche, via e-mail, su siti web e tramite palmari. DATA INTERVISTE:10 - 12 aprile. SOFTWARE: Piattaforma proprietaria sviluppata internamente da Axis Market Research & Technology (dalla gestione del Cati alloutput delle tavole dei dati).
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w w w. a x i s - r e s e a r c h. c o m 3 LA RICERCA Lorizzonte economico è grigio e minaccioso: allestero ci sono banche che saltano, e presto lo tzunami subprime dovrebbe arrivare anche dalle nostre parti. Ma con quale intensità? E soprattutto, tra rialzo del prezzo del petrolio, crisi della mucca pazza/aviaria, bizze meteorologiche che gonfiano i prezzi di frutta e verdura, coltivazioni di biocarburanti che portano alle stelle i prezzi di grano, riso ecc., concorrenza cinese, globalizzazione… le cause sono infinite, ma la certezza sembra essere una: la crisi della terza/quarta settimana degli italiani. Per capire come gli italiani percepiscono la crisi economica e come la stanno gestendo o si stanno preparando a farlo, abbiamo intervistato un campione rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne e abbiamo scoperto che la crisi cè e si vede, ma anche che gli italiani sono persone pronte a girarsi indietro le maniche e cercare di fare il possibile per superarla indenni.
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w w w. a x i s - r e s e a r c h. c o m 4 I RISULTATI
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w w w. a x i s - r e s e a r c h. c o m 5 LA CRISI CE, SI SENTE E PEGGIORERA Sette intervistati su dieci sono convinti che la crisi ci sia e sia grave, mentre solo un 27% è convinto che ci sia ma sia ingigantita dai media. E interessante notare come a percepire la crisi in maniera più marcata siano i residenti al Sud (77%), gli intervistati di età compresa tra i 25 e i 34 anni (75%), che probabilmente stanno faticosamente cercando di inserirsi nel mondo del lavoro, coloro che sono in possesso di un titolo di studio medio inferiore (75%), i commercianti (81%) e gli operai (76%). Se poi poco più di un quarto del campione (28%) prevede che nel 2008- 2009 la situazione economica familiare resterà uguale ad ora, vi è un complessivo 40% che con diversa intensità prevede un peggioramento delle proprie finanze, mentre per circa un quinto delle famiglie (19%) la situazione personale è destinata a migliorare. Nel Nord Est le previsioni più nere (43% contro il 40% medio), mentre a livello sociodemografico sono coloro che hanno più di 45 anni a prevedere maggiormente un peggioramento, e i pensionati (46%) superano i commercianti (44%). Sopra la media anche casalinghe e operai.
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w w w. a x i s - r e s e a r c h. c o m 6 1. Lei personalmente crede che la crisi economica sia davvero così grave e globale come si sente dire o che sia ingigantita dai mezzi di comunicazione?
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w w w. a x i s - r e s e a r c h. c o m 7 2. E sul fronte suo personale, prevede che nel 2008 e nel 2009, la situazione economica della sua famiglia, rispetto al 2007, sarà: 19,0% 40,0%
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w w w. a x i s - r e s e a r c h. c o m 8 GLI OPERAI I PIU COSTRETTI A MOLTIPLICARE GLI SFORZI Contrariamente ai luoghi comuni sugli italiani, vediamo che complessivamente sei italiani su dieci sono/sarebbero pronti a rimboccarsi le maniche. In particolare, un 20% lo sta già facendo e si tratta, con valori sopra la media, di residenti nel Nord Est (24,5%) e al Centro (23,5%), di 18-24enni (27,5%) e di 45-54enni (28%), di operai (33%) e di professionisti/lavoratori autonomi (22%). Al Sud e nelle Isole le percentuali più elevate di coloro che lo farebbero se ne avessero le possibilità, assieme ai rappresentanti e lavoratori autonomi (55%) e ai commercianti (50%). Ed è sintomatico notare come solo un 12% di famiglie abbia effettuato o programmato lacquisto di beni durevoli. A fronte di un 63% che non lha fatto perchè non ne aveva bisogno, un quinto (22%) non lha fatto perché non se lo può permettere, pur avendone bisogno. Si tratta in particolare di residenti al Sud o nelle Isole, di intervistati di età compresa tra i 25 e i 34 anni, di operai (30%) e commercianti (28%).
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w w w. a x i s - r e s e a r c h. c o m 9 3. Per reagire al caro-prezzi sta lavorando di più o sarebbe pronto a farlo se gliene dessero la possibilità? (Risposte riferite solo al 76% di intervistati che lavorano – Base: 608 casi) 39,0% 29,5%
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w w w. a x i s - r e s e a r c h. c o m 10 4. Negli ultimi tre mesi ha effettuato o programmato acquisti di beni durevoli come automobili, elettrodomestici, appartamenti o simili?
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w w w. a x i s - r e s e a r c h. c o m 11 DIFFIDENZA VERSO LA BORSA Meglio lavorare che sfidare i listini: questa sembra la mentalità dominante degli italiani in questo momento. Con infatti 100 mila euro a disposizione, solo un complessivo 14,5% li collocherebbe tutti (1%) o in parte in Borsa. I tre quarti degli intervistati (73,5%) si terrebbero ben lontani da Piazza Affari, con varie motivazioni: il 19,5% perché non è il momento mentre, e forse le recenti esperienze hanno lasciato il segno, più della metà (54,5%) non si fida della Borsa. Una seria riflessione è dobbligo. Curioso notare come gli Insegnanti (23%) siano la categoria che complessivamente più delle altre oserebbe affidarsi ai listini. Più logico invece trovare sopra la media Professionisti e Dirigenti (21,5%). A non fidarsi della Borsa sono invece prevalentemente gli operai (56%), i pensionati (60,5%), ma anche i Dirigenti (59%), che evidenziano quindi unanima... divisa dal listino. In conclusione, possiamo dire che nonostante una percezione netta della crisi in atto, gli italiani la stiano affrontando in modo molto concreto e realistico, senza aspirare troppo… al colpo grosso.
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w w w. a x i s - r e s e a r c h. c o m 12 5. Se avesse 100 mila euro disponibili, quanti ne investirebbe in Borsa sperando in un rialzo, considerato il forte e recente calo delle quotazioni? 14,5% 73,5%
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