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PubblicatoDomenica Mauro Modificato 10 anni fa
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Mi sembra importante che il nostro presente e il nostro futuro si costruiscano su una piccola vocale: la congiunzione e. Perché unaltra città sia possibile cè bisogno di lavorare e costruire insieme. Realtà diverse tra loro, il pubblico e il privato, la politica e luniversità, chi opera sulla strada, le varie figure di operatori e le persone, i cittadini. Ecco allora che il nostro futuro ha bisogno non di o ma di e. Questa è la chiave. Luigi Ciotti
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Chi è fuori è fuori? Progetto presentato da Centro di Ascolto per italiani Caritas Diocesana di Bologna
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Rilevazione del problema Centro di Ascolto italiani Aumento del numero di persone con grave emarginazione e disagio psichico
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Difficoltà DIFFICOLTA INDIVIDUALI DI ACCESSO AI SERVIZI DIFFICOLTA ISTITUZIONALI LEGATE ALLA RESIDENZIALITA E RELATIVA ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI
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Difficoltà individuali Non riconoscimento della propria patologia Scarsità di strumenti intellettivi e/o culturali Incapacità ad accettare e gestire le frustrazioni
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Scolarità su un campione percentuale di utenti del CdA Licenza elementare 19 Licenza media inferiore 59 Licenza media superiore 19 Laurea 3
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Scolarità elementare per età 20-30 anni: nessuno 30-40 anni: 6 40-55 anni: 13 Oltre 55 anni: nessuno
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Difficoltà istituzionali Bacino di utenza rigorosamente residenziale Difficoltà ad ottenere la residenza sia per chi ne è totalmente sprovvisto sia per chi ce lha in unaltra città Tendenza a ridurre progressivamente le già non sufficienti risposte socio-sanitarie ai non residenti
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La rilevazione del problema si è incontrata con queste Risorse Bando CEI-Caritas Italiana per Progetti nellarea della malattia mentale con coinvolgimento del territorio, con Possibilità di usufruire dei fondi dell8% o Possibilità di coinvolgere le parrocchie Collaborazione consolidata con lAgenzia Lavoro del D.S.M.
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Il Progetto Attivazione di Borse Lavoro in collaborazione con lAgenzia Lavoro del Dipartimento di Salute mentale da svolgersi nelle Parrocchie della città
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Obiettivo generale Offrire alle persone senza dimora con disagio psichico la possibilità di avere cura della propria salute psico-fisica ritessere relazioni personali sperimentarsi in contesti lavorativi protetti attivare risorse personali nellauto aiuto Godere di un beneficio economico frutto del loro impegno Sollecitare la comunità a passare da una cultura dellassistenzialismo a una cultura di crescita reciproca Sollecitare la collaborazione tra i vari organismi coinvolti
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Realizzazione Sensibilizzazione dei Parroci e delle Parrocchie e individuazione delle disponibilità Individuazione degli utenti Aggancio con i CSM per le persone non seguite o presa di contatto del CdA con la Salute Mentale per le persone già seguite, in collaborazione con lAgenzia Lavoro Reperimento del posto letto in dormitorio con la collaborazione del SSA del Comune Avvio della Borsa Lavoro previo consenso dello psichiatra
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Parrocchie coinvolte nel Progetto 1: P. S.G. Cottolengo-Casa don Orione 2: P. S. Lucia, Casalecchio 3: P. SS. Nicolò e Agata, Zola Predosa 4: P. Cuore immacolato di Maria-coop CIM 5: P. SS. Angeli Custodi 6: P. S. Antonio della Dozza 7: P. SS. Pietro e Paolo, Anzola Emilia 8: P. S. Michele Arcangelo, Quarto Inferiore 9: P. S. Maria delle Grazie 10:P. S. Cuore di Gesù 11: P. S. Bartolomeo della Beverara 12: Provincia di Cristo Re dei Frati Minori Francescani 6 7 1 2 3 4 5 10 8 9 11 12
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Borse Lavoro Sono state attivate 15 Borse Lavoro (di cui 13 tuttora in essere) presso 12 Parrocchie Di durata semestrale rinnovabile Con un impegno massimo di 20 ore settimanali E la copertura assicurativa estesa alle 12 ore diurne Nelle ore di servizio è compreso il gruppo settimanale di auto mutuo aiuto presso il CdA
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Mansioni individuate dalle parrocchie per i borsisti Pulizie Giardinaggio Preparazione/disbrigo refettorio scolastico Collaborazioni strutture di accoglienza notturna Lavori di assemblaggio Collaborazione parrocchiale (volantinaggio, pagamento bollette, commissioni…)
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Valutazione UTENTI Migliorata gestione del tempo Sperimentazione di fiducia Fatica della quotidianità Nascita di nuove relazioni Difficoltà relazionali CdA Buona adesione e frequenza al lavoro e al gruppo AMA Grosso impegno a gestire i rapporti fra i vari attori Difficoltà a gestire lansia degli utenti in vista della fine del Progetto
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