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L’ARMAMENTO FERROVIARIO ED MODELLI MATEMATICI
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INTRODUZIONE Si definisce “armamento ferroviario”, una struttura costituita da binario, deviatoi, incroci, strutture portanti. L’armamento ferroviario è utilizzato da locomotive, carri, carrozze che normalmente hanno un carico massimo (in Europa) di 22.5 tonnellate/asse. Lo scopo del binario è il trasporto di merci e persone. L’efficacia di tale proposito è richiesta essere quanto più confortevole ed a bassi costi: tale proposito genera un numero di condizioni a cui l’armamento ferroviario deve soddisfare.
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1 – Nell’ambito di velocità e carichi assiali permessi, l’armamento ferroviario deve essere sicuro al transito del veicolo. Perché questo sia possibile i componenti della via ferrata, come le rotaie, devono avere caratteristiche di struttura tali da resistere ai carichi transitanti. 2- La corretta geometria deve essere mantenuta nel tempo, indifferentemente dall’entità del traffico. 3- L’armamento ferroviario deve offrire un trasporto confortevole. Le locomotive ed i carri possono generare vibrazioni durante la marcia, fenomeni sgradevoli per i passeggeri. Una sfortunata combinazione di deviatoi, curve e controcurve può, anche se l’armamento ferroviario è ben strutturato e possiede un perfetta geometria, causare così forti movimenti nel veicolo da produrre perfino paura nei passeggeri. 4- L’armamento ferroviario deve essere elettricamente isolato, in modo che i circuiti di alimentazione richiesti, ad esempio per le indicazioni di guida (il segnalamento), devono essere continuamente in funzione, persino nelle più sfavorevoli condizioni meteorologiche, ed in modo che sulle sezioni elettrificate la corrente di ritorno non si disperda a terra in maniera vagante.
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5- L’armamento ferroviario deve essere costruito in modo tale che i treni transitanti, non possano causare eccessivi disturbi all’ambiente circostante, sottoforma di rumore e di vibrazioni sul terreno. 6- Il binario ed i deviatoi devono essere costruiti per durare nel tempo. La scelta dell’utilizzo di un particolare sistema di armamento su una linea coinvolge la decisione di utilizzare tale sistema per un intervallo temporale pari ad almeno anni. Conseguentemente le decisioni devono essere prese in previsione degli eventi futuri che coinvolgeranno la linea, ad esempio basandosi sulle possibili evoluzioni nelle modalità di trasporto, pur se tale predizione risulta essere molto difficile.
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CENNI SULLA STRUTTURA DELL’ARMAMENTO FERROVIARIO CLASSICO
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La rotaia La rotaia (in figura UIC60 – UNI60): può essere considerato il componente più importante della struttura della via ferrata. Essa possiede le seguenti funzioni: è la sede del moto della sala; distribuisce il carico ai sottostanti componenti dell’armamento ferroviario; ha superficie levigata per il contatto con la ruota; permette, per mezzo dell’attrito/aderenza accelerazioni e decelerazioni del veicolo; agisce come un conduttore elettrico creando una linea di distribuzione; trasmette segnali di guida.
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Il vincolo tra rotaia e traversa
L’attacco (elastico) è il nome che è assegnato all’insieme dei componenti che formano il vincolo strutturale tra rotaia e traversa. Funzioni principali: assorbire elasticamente le forze longitudinali e trasversali, trasmesse sulla rotaia dalla ruota e le trasferirle alla traversa; impedire la vanificazione del vincolo di appoggio: la forza di serraggio verticale deve essere in grado di non essere superata in alcuna modalità di carico transitante; smorzare vibrazioni ed urti causati dal transito dei rotabili; mantenere inalterata la geometria di posa della rotaia; isolare elettricamente rotaia e traversa.
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La traversa La traversa (in figura Modello biblocco in C.AP.), ha geometria (monoblocco, biblocco) e materiale di varia natura (legno, acciaio, cemento). Le funzioni principali sono: fissare e supportare rotaie ed attacchi elastici; ricevere le forze dalla rotaia e, per quanto possibile, ripartirle uniformemente al ballast; presevare la geometria macroscopica del binario; fornire adeguato isolamento elettrico tra le due rotaie.
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La massicciata La massicciata (ballast) consiste in una strato di pietrisco compattato di materiali vari come basalto, granito (pezzatura mm per le linee principali e mm sui deviatoi). Ne risulta che le forze interne al ballast possono assorbire una considerevole aliquota di sforzi di compressione ma non di trazione. Lo spessore del ballast , variabile tra 25 e 35 cm, deve essere stabilito in modo da ripartire quanto più uniformemente il carico verticale sul sottofondo. E’ possibile, in alcuni casi, trovare in addizione, un ulteriore strato, di circa 10 cm, di ballast a diverso materiale, costituito di ghiaia di fiume o ciottoli arrotondati (pezzatura mm). Infine la struttura del ballast è supportata dal sottofondo, in genere conglomerato cementizio o bituminoso.
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esempio di binario per linea convenzionale
Le superfici di contatto tra elementi costruttivi dell’armamento ferroviario: esempio di binario per linea convenzionale
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ANALISI STATICA DELL’ARMAMENTO FERROVIARIO
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Cedimenti elastici della struttura: modello di Winkler
La caratteristica di compressione della fondazione dell’armamento ferroviario è: s = C w dove: s = sforzo locale di compressione per la fondazione; w = deformazione locale della fondazione; C = modulo di fondazione [N/m3]. a = passo di posa delle traverse A = area di appoggio dell’elemento in deformazione Rigidezza di fondazione: c = C A [N/m] rigidezza lineare; k = c / a [N/m2] rigidezza lineare ripartita per unità di lunghezza.
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EI wIV + k w = 0 Equilibrio alla rotazione:
Equilibrio alla traslazione verticale: Equazione costitutiva: Equazione del problema: EI wIV + k w = 0 Cond. 1) w(∞) = 0 Cond. 2) wI(x0) = 0 Cond.3) wIII(x0) = Q/(2EI)
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Nel caso in cui si ricerchi la deformazione del sistema causata da carico unitario, Q=1N. Si ottiene, risolvendo l’equazione differenziale del 4° ordine: Deformazione per carico unitario: Momento flettente per carico unitario: mentre nel caso in cui Q rappresenta l’effettivo carico per ruota:
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dove: rappresenta la lunghezza caratteristica di Winkler mentre la lunghezza d’onda rimane definita da 2pL Nel caso in cui wmax=1 otteniamo lo schema riepilogativo mostrato accanto. Si noti che la sollecitazione di compressione vale:
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Riepilogando allora abbiamo per i valori massimi delle caratteristiche analizzate:
Nel caso si voglia studiare tali caratteristiche in presenza di un veicolo a 4 assi, vale il principio della sovrapposizione degli effetti. Ad esempio per la deformazione possiamo scrivere:
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Una valutazione della qualità dell’armamento ferroviario
Stabilite le caratteristiche di carico e geometriche dell’armamento da analizzare è possibile risalire al modulo di fondazione. Infatti poiché: troviamo importante fissare la seguente casistica sulla qualità della struttura complessiva di un armamento ferroviario (Esveld). Caratteristica generale della fondazione scarsa buona Modulo di fondazione C[N/mm3] 0.02 0.20 Costante elastica c[kN/mm] 5.5 55.0 Coeff. Di fondazione (ripartita) k[N/mm2] 9 90 Lunghezza di Winkler L[m] 1.30 0.70
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ANALISI MODALE DELL’ARMAMENTO FERROVIARIO
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Risposta dell’armamento ferroviario nel dominio delle frequenze
Sulla base di quanto esposto nella trattazione statica, è possibile applicare un analogo procedimento nel calcolo delle frequenze proprie dell’armamento ferroviario e delle funzioni di risposta dinamica. Si noti che lo schema proposto (ad 1 unico grado di libertà) è l’estensione fisica di quanto visto in precedenza: per ovvie ragioni di analisi sono state aggiunte le caratteristiche di massa, per la rotaia (binario) e di smorzamento, per la fondazione. La trattazione analitica per l’elemento di trave poggiato su letto elastico-smorzante allora ripercorre gli stessi passi fin qui enunciati nel caso di uno studio statico.
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Sia F(x,t)=q(x)eiwt la sollecitazione sinusoidale agente sull’armamento. Considerando l’equilibrio del concio abbiamo: Equilibrio alla traslazione verticale: Equilibrio alla rotazione: Poiché l’analisi è sviluppata per un carico concentrato, è possibile porre q(x)=0 e quindi introdurre il carico Q assiale come condizione al contorno nella soluzione dell’equazione differenziale. Equazione costitutiva: In conseguenza di quanto esposto l’equazione del problema si scrive come:
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Si noti che nel caso statico le derivate temporali sono tutte nulle
Si noti che nel caso statico le derivate temporali sono tutte nulle. Le condizioni di integrazione dell’equazione differenziale sono ancora: Cond. 1) w(∞,t) = 0 Cond. 2) wI(x0,t) = 0 Cond. 3) wIII(x0,t) = Q/(2EI) La soluzione integrale generale della equazione differenziale può essere posta nella forma: Che sostituita nella equazione differenziale fornisce:
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quindi una equazione differenziale formalmente uguale a quella trovata nella analisi statica. Allora: k* = k – w2m + iwm, oppure in coordinate polari: La deformazione w(x) è ora una quantità complessa. Definiamo funzione di risposta in flessibilita Hr(w) tra il cedimento w ed il carico fissato in x=0: dove: Ricordiamo che la generica pulsazione w e la pulsazione propria wn valgono:
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Inoltre introducendo il coefficiente di smorzamento critico mc, tale che
Possiamo riscrivere la funzione di trasferimento come: dove: In particolare si trova per frequenza nulla:
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Influenza delle masse non sospese
Ridefiniamo il carico F(x,t) come: ed in x0=0: Nota la funzione w(0,t) e per Q=1N otteniamo:
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Armamenti ferroviari di diversa “qualità” a confronto: manutenzione della massicciata ed influenza delle masse non sospese sulla risposta dinamica
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Veicolo in marcia: velocità critica dell’armamento
Sulla base di quanto esposto nella trattazione modale, è possibile applicare un analogo procedimento nel calcolo dei cedimenti dinamici dell’armamento ferroviario. L’equazione del problema si scrive come: Si noti che nel caso statico le derivate temporali sono tutte nulle. Le condizioni di integrazione dell’equazione differenziale sono ancora: Cond. 1) wsx(x0,t) = wdx(x0,t) Cond. 2) w’sx(x0,t) = w’dx(x0,t) Cond.3) w’’’sx(x0,t) = w’’’dx(x0,t) + Q/(2EI)
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Impostazioni generali di soluzione:
-Nuova ascissa (spazio-temporale) adimensionale: -Differenziali parziali: -Rapporti critici di velocità e di smorzamento: Si noti che a è il rapporto tra la velocità effettiva del veicolo (traslazione del carico Q) e la velocità critica di propagazione delle perturbazioni nell’armamento, definita come: Alle velocità convenzionali l’influenza di questo parametro è molto bassa. Per armamenti di qualità buona la velocità critica è molto lontana dalla velocità effettiva di marcia. Per armamenti di qualità scarsa, nel caso in cui la velocità del veicolo si avvicini a quella critica, possono innescarsi fenomeni di “disgregazione” della struttura.
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Soluzioni del problema (Q=1N) al variare dei parametri critici a e z.
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Perché studiare l’armamento ferroviario
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Esercitazione: equazioni risolutive
Esercizio 1 Esercizio 2
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Esercitazione Esercizio 3 Esercizio 4
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