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PubblicatoBonaventura Stella Modificato 11 anni fa
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A che punto siamo? I risultati di un'indagine sui corsi d'information literacy delle biblioteche universitarie comparati con le modalità di comunicazione del servizio sui siti web Padova, 23 aprile 2012
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L’indagine: l’avvio Il gruppo di lavoro del Progetto “Formazione utenti” di Unibo dovendo partecipare al seminario di staff training di Reykjavic tenutosi nell’ottobre 2011 decide nell’inverno del 2011 di attuare un’indagine mirata a fotografare lo stato dell’arte circa i servizi collegabili all’Information Literacy nelle biblioteche delle università italiane
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Da dove partire? Gli unici dati quantitativi disponibili sulle attività dei corsi di formazione nelle biblioteche universitarie erano quelli risalenti alle due rilevazioni GIM (Gruppo interuniversitario per il monitoraggio dei sistemi bibliotecari) del 2002 e del Quella del 2011 purtroppo era in corso (la rilevazione si è conclusa a settembre 2011)!
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Dati GIM 2002 e 2006 i13: (partecipanti corsi di formazione / studenti) * 100 Area: efficacia Scopo: la percentuale di studenti che partecipa a corsi di formazione della biblioteca indica la capacità di quest'ultima di coinvolgere gli utenti nell'istruzione all'uso delle risorse. Fonte: SCONUL 25; Osservatorio IV.D.3, IFLA B.10. Valore indicatore nazionale 2002: 1,03. Valore indicatore nazionale 2006: 1,16 (dato medio rilevato in altri paesi, dove gli studenti che partecipano ai corsi rappresentano dal 27 al 49 per cento dell’utenza)
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Dati GIM 2002 e 2006 i16: (ore di formazione per l'utenza / studenti iscritti) * 1000 Area: efficacia. Scopo: il numero di ore di formazione organizzate dalla biblioteca indica la capacità di quest'ultimaa di contribuire alla formazione degli studenti. Fonte: Eqlipse (tot.) 48; EAL P3.5; Eqlipse (sel.) 40. Valore indicatore nazionale 2002: 3,18. Valore indicatore nazionale 2006: 3,97. Dalla rilevazione risulta che sono pochi (12) gli atenei che hanno erogato corsi per un numero di ore superiore a 100 e di questi solo 2 (l’Università degli Studi di Bologna e quella di Padova) superano le 700 ore di formazione.
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L’indagine: le tappe principali
Primavera 2011: abbiamo iniziato a programmare l’indagine ed elaborare il questionario Giugno 2011: Abbiamo inviato il questionario alle biblioteche Luglio-Agosto 2011: abbiamo analizzato e processato i risultati
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Il questionario Il questionario è stato formulato per raccogliere dati sui seguenti aspetti: Logistica e organizzazione del servizio Riconoscimento istituzionale dell’attività svolta dai bibliotecari Strumenti di promozione/pubblicità dei corsi Numero dettagliato dei corsi e totale destinatari nell’anno di riferimento (2010); percentuale corsi accreditati Durata dei corsi in rapporto alla tipologia dei destinatari Metodologia didattica Produzione e tipologia dei materiali didattici Utilizzo di strumenti di feedback Dati sul gradimento degli utenti Ulteriori informazioni acquisite mediante l’opzione ‘altro’
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L’indagine La partecipazione all’indagine è stata volontaria
Le biblioteche sono state coinvolte inviando una mail alla lista dei dirigenti e coordinatori Sba e ad Aib-Cur Il questionario è stato consultato da 120 biblioteche, ma solo 66 lo hanno compilato
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Le risposte Risposte per ambito disciplinare Ambito N.risposte 2 5 17
Economia 2 Giurisprudenza Medicina 5 Interdisciplinare 17 Scienze sociali 9 Tecnico-scientifico 19 Umanistico 12 Totale 66
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Le risposte Ambito geografico Nord Centro Sud 46 13 7
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Le risposte La percentuale di corsi che ricevono crediti è del 18%
La durata media dei corsi è di circa 5 ore La media dei crediti è 1,08
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Metodi didattici Lezioni frontali (100%) E-learning (8%)
Blended-learning (8%) Presenza di esercitazioni (69%) Test finale (33%)
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I contenuti Strumenti per la ricerca bibliografica(opacs, data-bases, e-journals) (54 hanno scelto questa risposta) Strategie di ricerca bibliografica (46) Servizi della biblioteca (prestito, reference, ILL&DD) (44) Ricerca in Internet (Google scholar, Google Books, Wikipedia) (34) Selezione e valutazione della qualità dei risultati recuperati attraverso la ricerca (25) Stili citazionali (17) Indici bibliometrici per la valutazione della ricerca (11) Strumenti per la gestione delle bibliografie (EndNote, Refwork, CiteUlike, ecc.) (9)
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Material didattici e strumenti di feed-back
Dispense (85%); Guide online guides e tutorials (38%); Materiali audiovisivi (25%) Solo il 53% delle biblioteche che hanno risposto utilizza un questionario di valutazione del corso (il 47% non utilizza alcun strumento di feed-back)
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L’indagine Parallelamente è stata condotta un’analisi delle modalità di comunicazione dei servizi IL sui siti dei sistemi bibliotecari e delle biblioteche allo scopo di valutare quanto efficacemente queste attività vengono comunicate all’utenza istituzionale (studenti, laureandi dottorandi e docenti) Quindi i risultati di tale analisi sono stati messi a confronto con I risultati del questionario e significativamente la maggior parte delle biblioteche che avevano partecipato coincideva con quelle che riportavano nei propri siti indicazioni sulle attività di formazione degli utenti
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Aspetti considerati nell’analisi dei siti web
Visibilità (quanto è facilmente recuperabile l’informazione relativa ai corsi e pià in generale alle attività di formazione?) Chiarezza (quanto è comprensibile ed efficace l’informazione?) Aspetti grafici (la grafica è curata ed attraente? Quanto è coerente con lo stile del sito?) Completezza (che livello di completezza e aggiornamento hanno le informazioni presenti?) Livello di approfondimento dei contenuti Livello di strutturazione e organizzazione dei contenuti
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La valutazione La fonte utilizzata è stato il sito web del MIUR.
Ad ognuno di questi aspetti è stato assegnato un punteggio da 1 a 6 (punteggio massimo=30; minimo=6) La valutazione è stata affidata a 2 diversi colleghi del gruppo cercando in questo modo di contenere ed attenuare la soggettività ed empiricità di questo sistema di valutazione
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La valutazione Abbiamo analizzato i siti web di 95 siti web e solo i seguenti 26 presentano delle informazioni sui servizi di formazione utenti nelle pagine web delle proprie biblioteche: Università di Bolzano (29) Università di Milano-Bicocca (29) Università di Firenze (28,5) Università “Carlo Cattaneo”LIUC (28,5) Politecnico di Milano (27,5) Università di Modena e Reggio Emilia (26,5) Università Commerciale “Luigi Bocconi”Milano (26) Università di Trieste (26) Università di Bologna (25,5) Università di Padova (25,5) Università di Macerata (23,5) Università di Trento (23) Università di Torino (22,5) Università di Milano “Cattolica” (22) Università di Pisa (19,5) Università dell’Insubria (18,5) Università di Milano (16) Università di Venezia (16) Università del Molise (12,5) Università di Parma (12,5) Libera Università “Vita Salute S. Raffele” Milano (11) Università della Calabria (11) Università per stranieri di Siena (10) Università IUAV di Venezia (10) Università di Perugia (8,5) Università di Salerno (6)
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Conclusioni Solo il 25% dei sistemi bibliotecari riporta stabilmente informazioni su iniziative di formazione degli utenti nei propri siti web e la maggior parte è concentrata nel nord La maggior parte coincide con coloro che hanno partecipato all’indagine Solo il 60,4% presenta delle guide e/o tutorial sugli strumenti per la ricerca bibliografica (o altri temi a questa correlati) Solo il 18% dello staff delle biblioteche che hanno partecipato all’indagine dichiarano di ricevere qualche forma di riconoscimento istituzionale per tale attività; l’ 82% non ne riceve alcuna
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Conclusioni Nella maggior parte dei casi il linguaggio utilizzato per descrivere le iniziative formative (visite guidate, corsi, seminari, etc.) è troppo specialistico and tecnico (bibliotechese!). Inoltre non è attraente né facilmente comprensibile per gli studenti Gli aspetti grafici non sembrano essere stati particolarmente elaborati per attrarre l’attenzione sulle iniziative o per renderle più attraenti La maggior parte dei corsi si limita a fornire istruzioni sull’utilizzo dei servizi della biblioteca o su come servirsi delle principali risorse informative e bibliografiche e raramente si entra negli aspetti propri delle abilità/competenze informative Gli obiettivi formativi dei corsi sono raramente esplicitati (per esempio: quali competenze gli studenti dovrebbero acquisire al termine del corso, ecc.)
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Altre indagini possibili: alcune idee…
Il completamento ideale di un’indagine del genere potrebbe essere costituito da una serie d’interviste ai colleghi che lavorano nelle realtà più avanzate che possano aiutare ad identificare i fattori decisivi del loro successo; analogamente si potrebbe anche intervistare qualche collega delle realtà ancora non attive su questo versante per identificare i principali ostacoli che s’incontrano Sarebbero anche auspicabili più studi e analisi del comportamento di ricerca d’informazioni degli utenti (focus-group, interviste, osservazione) perché una maggiore conoscenza delle loro abitudini fornirebbe elementi essenziali per riformulare gli interventi formativi in modo mirato ed efficace Sarebbe interessante analizzare testando con gli studenti l’efficacia di guide e tutorial anche in questo caso per riuscire ad avere una ‘cassetta degli attrezzi’ che funziona!
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Area Servizi Dipartimentali e Documentali
Alina Renditiso Area Servizi Dipartimentali e Documentali
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