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C17H21NO4 Sulle tracce della cocaina
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L'effetto farmacologico principale della benzoilmetilecgonina a livello locale è quello di un blando anestetico e vasocostrittore, ottimo per l'anestesia delle mucose e delle vie aeree superiori. Il suo uso in campo anestesiologico è stato tuttavia sostituito con derivati sintetici con effetti sistemici e psicotropi irrilevanti come la novocaina. Somministrazione cutanea: la benzoilmetilecgonina non deve essere applicata su mucose irritate o danneggiate in quanto può provocare fenomeni ulcerativi. Somministrazione oftalmica: le preparazioni oftalmiche non devono essere applicate per periodi prolungati in quanto possono essere dannose per la cornea; si possono avere anche delle alterazioni dei riflessi palpebrali.
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Ma la benzoilmetilecgonina è meglio conosciuta con un altro nome...
...e sicuramente non è diventata famosa per i suoi effetti anestetici...
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I primi sintomi.... Gli effetti della sostanza si verificano più o meno rapidamente (e dipendono dalla modalità di assunzione, in ordine di velocità: iniezione endovenosa, inalazione per via nasale, fumandola, masticazione delle foglie) e consistono principalmente nei seguenti: Effetti psicologici: Distorsione cognitiva e delle capacità recettive, sensazione di aumento delle percezioni Accentuazione della reattività fisica e mentale Riduzione dello stimolo ad addormentarsi e della fame e sete Euforia (da cui l'uso passato come antidepressivo e come trattamento dalla tossicodipendenza da oppiacei) Maggiore socievolezza e facilità di relazione Riduzione del senso di fatica
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Effetti fisiologici: Vasocostrizione locale (ad esempio, nasale) Leggera anestesia locale (ad esempio, gengivale e dentale, da cui l'uso passato in odontoiatria) Diminuzione di spermatozoi (non in misura utile a fini anticoncezionali) Aumento della frequenza cardiaca Aumento della contrattilità del ventricolo sinistro Aumento della pressione arteriosa Iper-produzione di adrenalina Diminuzione della produzione di ossido nitrico (importante neurotramettitore con effetto vasodilatante ) Aumento dell'aggregabilità piastrinica nel sangue
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...e ciò che accade col passare del tempo.
In seguito a dosi ripetute di cocaina si osserva il fenomeno della tolleranza, per il quale la stessa dose di sostanza produce effetti di intensità via via decrescente, con la conseguenza che, per ottenere l'effetto iniziale, si devono aumentare progressivamente le dosi. La tolleranza va intesa come un adattamento cellulare con risposta biologica diminuita. Il fenomeno si manifesta soprattutto a carico degli effetti euforizzanti e spiega perché alcuni soggetti incrementino dose e frequenza di assunzione, giungendo al cosiddetto binge di cocaina. D'altra parte la tolleranza agli effetti cardiovascolari della sostanza si è dimostrata essere solo parziale; questa "dissociazione" nello sviluppo di tolleranza tra gli effetti centrali e le conseguenze a carico del l'apparato cardiovascolare, può spiegare la tossicità della cocaina e le morti ad essa correlate.
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Effetti psicotropi a lungo termine:
Modificazione della libido Depressione, ansia, insonnia, irritabilità, paranoia e altre psicosi Effetti fisiologici a lungo termine: Accelerazione del processo arteriosclerotico Trombosi Infarto miocardico Ipertensione Disfunzione erettile Perdita di peso Collasso del sistema immunitario Danneggiamento o perforazione delle mucose del setto nasale Ulcera Eiaculazione ritardata, impotenza
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Overdose: Agitazione Ostilità Allucinazioni Convulsioni Tachicardia
Secondo una recente ricerca, effettuata da un’equipe di studiosi del Massachusetts General Hospital di Boston sembrerebbe che questo tipo di droga diminuisca il volume della corteccia cerebrale. Dall’osservazione dell’encefalo di alcuni cocainomani si evince chiaramente che hanno un cervello ridotto soprattutto nelle aree frontali, quelle responsabili di riflessione e attenzione. I ricercatori affermano, però, che questa riduzione cerebrale potrebbe non dipendere solo dalla cocaina, bensì potrebbe trattarsi di un fattore innato che rende alcuni individui predisposti all’assunzione di stupefacenti. Overdose: Agitazione Ostilità Allucinazioni Convulsioni Tachicardia Ipertermia Infarto Paralisi muscolare Blocco respiratorio Coma Morte
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Secondo uno studio iberico, pare che il 3% delle morti improvvise sia causato dalla cocaina. A sostenerlo è l’Istituto di medicina legale di Siviglia, che ha condotto questa ricerca in Spagna per 3 anni, ma che, sostengono i ricercatori, ha dati molto simili a quelli del resto d’Europa, specialmente Gran Bretagna e Italia. In queste morti improvvise rientravano persone molto giovani, tutte comprese tra i 21 e i 45 anni, i quali “acceleravano” l’effetto mortale della cocaina fumando (nell’81% dei casi) e bevendo alcool (76%). In particolare l’etanolo è in grado di rafforzare e velocizzare l’effetto della cocaina, portando così ad un maggior impatto sul corpo umano, che può portare al decesso.
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Questa presentazione vuole essere un’occasione di riflessione sulla forza distruttiva della cocaina.
Sempre più spesso la nostra società viene definita “malata”. Ma qual è veramente la causa di questa terribile pestilenza? La cocaina o chi permette di annebbiare la mente di tutto il mondo producendola e permettendone il consumo?
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Lavoro realizzato da Fabrizia Mininni Classe 4A a.s. 2010-2011
Istituto d’Istruzione Superiore “Patini” Castel di Sangro (Aq) Prof.ssa Assunta Gasparri
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