Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
PubblicatoFederico Marino Modificato 11 anni fa
1
Classificazione Classificare significa raggruppare cose, idee, etc. simili fra loro, separandole dalle altre. E unattività che ci accompagna quotidianamente e su cui si basa ogni forma di apprendimento.
2
Classificazione Nel processo di classificazione di norma si stabiliscono in via prioritaria grandi raggruppamenti, sulla base di elementi comuni (p.e. vertebrati ed invertebrati), quindi in seconda battuta il processo prosegue allinterno di ciascuna classe, individuando altri sottoraggruppamenti sulla base di caratteristiche comuni e/o differenti.
3
Classificazione Normalmente in qualunque sistema di classificazione non ci si limita a dividere il tutto in raggruppamenti o classi, ma occorre anche cogliere ed esprimere i rapporti fra i vari raggruppamenti, che possono essere di natura gerarchica, ma anche essere costituiti da legami di affinità o di correlazione.
4
Classificazione Qualsiasi processo classificatorio deve seguire obbligatoriamente dei principi generali: Ciascun principio di divisione deve produrre almeno due classi, ma può produrne anche di più. Le classi, nel loro insieme, devono riprodurre il tutto Deve essere applicato un principio di divisione per volta
5
Classificazione La classificazione applicata alla raccolte di una biblioteca ( classificazione bibliografica ) non ha quindi per oggetto le idee, che competono alla sfera filosofica e alla sua riflessione ( classificazione filosofica del sapere ), ma la loro rappresentazione costituita dai documenti. Le due attività non sono comunque opposte e irriducibili, anzi in passato i sistemi di classificazione filosofica del sapere hanno trovato poi unapplicazione pratica nelle singole raccolte librarie.
6
Classificazione Le classificazioni bibliografiche possono essere considerate grandi mappe del sapere, sono finalizzate al lavoro catalografico e bibliografico e vengono utilizzate per sistemare logicamente le informazioni contenute nei documenti.
7
Classificazione Il processo di classificazione si snoda su tre livelli Concettuale = analisi teorica dei concetti e dei loro rapporti Verbale = formulazione dei concetti attraverso i termini della classificazione prescelta Notazionale = traduzione dei termini nei simboli (notazioni) usati nello schema di classificazione prescelto
8
Classificazione Il primo livello è per certi aspetti comune allaltra tecnica di catalogazione semantica (lindicizzazione per soggetto) nel momento in cui coincide con la fase di analisi del contenuto del documento, ma si discosta perché tale analisi avviene secondo principi diversi.
9
Classificazione Mentre nellindicizzazione per soggetto lanalisi punta a far emergere largomento specifico, il concetto centrale, senza considerare lambito di riferimento dello stesso concetto (malattie respiratorie che rientrano nella medicina) nella classificazione il processo procede dal generale al particolare, fino a precisare il concetto specifico (si parte quindi da medicina per arrivare alle malattie respiratorie).
10
Classificazione La classificazione bibliografica può essere impiegata nelle biblioteche sia per allestire cataloghi di natura semantica, ma anche per sistemare le raccolte. Oggi i sistemi di classificazione trovano applicazione in questo senso nelle biblioteche definite a scaffale aperto, generalmente biblioteche medio-piccole, biblioteche pubbliche di carattere generale, ma anche biblioteche universitarie.
11
Classificazione In ogni caso, sia che venga utilizzato per la collocazione fisica delle raccolte e/o per lallestimento di bibliografie e cataloghi, lo scopo finale di qualunque sistema di classificazione è la localizzazione delle informazioni contenute nei libri e il rilevamento delle eventuali connessioni.
12
Classificazioni generali e speciali Lapplicazione di un sistema di classificazione generale piuttosto che di uno speciale alle raccolte di una biblioteca dipende ovviamente dalle caratteristiche delle raccolte. Una biblioteca fortemente specializzata in un solo ambito disciplinare può anche utilizzare un sistema di classificazione generale, ritagliando quella porzione del sistema che si riferisce alla copertura disciplinare assicurata dalle sue raccolte, ma in genere i risultati non saranno esaltanti.
13
Classificazioni generali e speciali Sono diversi, per ogni settore, i rapporti fra i vari segmenti della disciplina centrale e di quelle affini e contigue; diverse le ripartizioni che si avvertono necessarie e indispensabili, rispetto a quelle che è possibile prevedere in uno schema che deve poter essere applicato a qualsiasi ambito del sapere.
14
Classificazioni generali e speciali Viceversa un sistema di classificazione generale troverà unapplicazione proficua in una biblioteca di carattere generale, o in cui prevalga comunque il carattere multidisciplinare: in una situazione del genere, ricorrere a classificazioni speciali per le porzioni singole delle raccolte, sarebbe oltre che oneroso e antieconomico, anche fuorviante dal punto di vista dellutente, che sarebbe costretto ad apprendere meccanismi diversi di ricerca.
15
Classificazione Nelle classificazioni generali tutto luniverso del sapere viene diviso in un certo numero di sezioni, solitamente definite classi, che corrispondono a settori disciplinari caratterizzati da proprie strutture, metodi di ricerca e organizzazione. Il numero di classi principali che costituiscono lossatura di base di ogni sistema di classificazione può variare.
16
Classificazione Un sistema di classificazione generale, infatti, per avere una buona funzionalità deve: prevedere la presenza di tutte le discipline fondamentali e delle loro principali ripartizioni dedicare alle singole discipline uno spazio proporzionato alla loro estensione e importanza
17
Classificazione organizzare la progressione delle classi in modo consequenziale; questo significa che i settori che hanno fra loro una correlazione, di qualunque natura, devono essere contigui costruire uno schema che consenta una certa flessibilità, permettere, cioè, la contrazione o lampliamento dello spazio destinato alle varie discipline, la possibilità di trasmigrazioni e linserimento di nuove discipline.
18
Classificazione decimale Dewey La più famosa classificazione bibliografica utilizzata da moltissime biblioteche sia per lallestimento di cataloghi che per la collocazione dei libri prende il nome da Melvil Dewey, bibliotecario americano, che pubblicò il primo schema nel 1876, quando lavorava presso Amherst College (Mass.)
19
Classificazione decimale Dewey Un sistema di classificazione bibliografica per continuare ad essere utilizzato allinterno delle biblioteche o per allestire repertori, deve avere una serie di requisiti: essere facile avere garanzie di manutenzione continua per adattarlo a mutate situazioni avere un alto grado di diffusione.
20
Classificazione decimale Dewey La CDD possiede tutti questi requisiti. E un sistema di classificazione facile, non tanto sul versante della catalogazione, che può presentare non pochi problemi, ma facile da capire almeno nelle sue linee fondanti. Ha avuto una manutenzione continua: ad oggi sono 22 le edizioni pubblicate, mediamente una ogni 6 anni. Oltre alle 22 edizioni integrali ne sono state edite anche 13 ridotte, per soddisfare le esigenze di biblioteche medio-piccole (con notazioni più corte). Questi due elementi hanno favorito la diffusione, che a sua volta ha garantito lo scambio di informazioni.
21
Classificazione decimale Dewey Il successo e la diffusione della CDD sono stati favoriti anche dalla scelta della notazione, ovvero del simbolo che ogni classificazione utilizza per rappresentare le singole classi. Invece che utilizzare lettere dellalfabeto maiuscole e minuscole, numeri romani, o un misto di questi elementi, come tradizionalmente si faceva nelle classificazioni diffuse fino ad allora, Dewey scelse i numeri arabi, leggibili e comprensibili in ogni parte del mondo.
22
Classificazione decimale Dewey Come ogni classificazione anche la CDD presenta un primo livello ispirato ad una concezione filosofica e solitamente non espresso nello schema classificatorio, un secondo che costituisce lo schema di base, lossatura della classificazione, ed un terzo che deve consentire lespansione delle singole classi fino a individuare largomento, il tema di base della pubblicazione da classificare.
23
Classificazione decimale Dewey I principi filosofici a cui si ispirò Dewey sono di Bacone, secondo il quale la mente umana conosce, concepisce e organizza la realtà sulla base di tre facoltà: la memoria, la ragione e la fantasia. Lo schema di base della classificazione Dewey si basa poi sul concetto disciplina.
24
Classificazione decimale Dewey Disciplina = campo di studio, generalmente dotato anche di unorganizzazione pratica (facoltà universitarie, riviste, etc.). Ogni disciplina può contenere discipline minori o sottodiscipline: ad esempio le scienze sociali contengono leconomia e la finanza pubblica è una sottodisciplina delleconomia.
25
Classificazione decimale Dewey Dewey individua nove grandi ambiti disciplinari, quasi delle superdiscipline, di cui 7 sono sotto il segno della ragione (filosofia, religione, scienze sociali, linguaggio, scienze naturali e matematiche, scienze applicate, belle arti); una sotto il segno della fantasia (letteratura) e una sotto quello della memoria (storia). Ad esse aggiunge una decima classe (generalità) destinata ad accogliere le opere interdisciplinari
26
Classificazione decimale Dewey Questo schema classificatorio è espresso da simbolo notazionale numerico: numeri arabi su base decimale, da 000 a 999, 100 per ogni classe principale. Ogni classe quindi può includere discipline e sottodiscipline, mentre ogni numero può essere diviso per 10, in modo da raggiungere la specificazione necessaria a rappresentare largomento del libro. Abbiamo così 10 classi, 100 divisioni e 1000 sezioni. Ciascuna sezione può ulteriormente essere divisa per 10 e così via.
27
Classificazione decimale Dewey Le dieci classi principali 000 Generalità 100 Filosofia e pedagogia 200 Religione 300 Scienze sociali 400 Linguaggio 500 Scienze naturali e matematica 600 Tecnologia (scienze applicate) 700 Arti 800 Letteratura e retorica 900 Geografia e storia
28
Classificazione decimale Dewey Le cento divisioni 600Tecnologia 610Scienze mediche 620Ingegneria e attività affini 630Agricoltura 640Economia domestica e vita familiare 650Gestione e servizi ausiliari 660Ingegneria chimica 670Manifatture 680Manifatture per specifici usi 690 Edifici
29
Classificazione decimale Dewey Le mille sezioni 660 Ingegneria chimica 661 Tecnologia delle sostanze chimiche 662 Tecnologia dei combustibili ed esplosivi 663 Tecnologia delle bevande 664 Tecnologia alimentare 665 Oli, grassi, cere, gas 666 Ceramica e affini 667 Pulitura, colore, tecnologie connesse 668 Tecnologia di altri prodotti organici 669 Metallurgia
30
Classificazione decimale Dewey Le sottosezioni 664 Tecnologia alimentare. 19 Utilizzazione dei sottoprodotti. 2 Amidi e gelificanti. 22 Fecola di mais e fecola di patate. 23 Fecola di cassava e fecola di marania. 25 Gelificanti. 26 Gelatina. 3 Grassi e oli. 32 Margarina. 34 Lardo. 36 Oli da tavola e da cucina. 362 Olio di oliva. 363 Olio di cotone. 369 Altri grassi e oli. 37 Condimenti per insalata
31
Classificazione decimale Dewey STRUTTURA GERARCHICA Ogni numero con una cifra in più appartiene alla classe espressa dal numero che lo precede; ogni numero indica una classe e appartiene contemporaneamente ad una classe: 600 Tecnologia 630 Agricoltura 636Allevamento di animali 636.6 Uccelli 636.68 Uccelli canori e ornamentali 636.686 Fringillidi, pappagalli e falchi 636.686 5 Pappagalli
32
Classificazione decimale Dewey TAGLIO DISCIPLINARE Questa caratteristica implica che i vari aspetti di un argomento siano trattati in discipline diverse. Ad esempio largomento ferrovie Costruzione di ferrovie 625.1 Valore delle ferrovie nelleconomia 385.1 Modelli di ferrovie 625.19 Legislazione relativa alle ferrovie 343.095 Gestione delle ferrovie statali 351.875 Sicurezza nei trasporti ferroviari 363.122 Bibliografia sulle ferrovie 016.385 1 Architettura delle ferrovie 725.31 Racconti sulle ferrovie 808.839 356
33
Classificazione decimale Dewey Indice inverso ESEMPI TRATTI DALLINDICE INVERSO DELLA CDD (21 ed.) Edifici commerciali Architettura 752.2 Costruzione 690.52 Gestione di collettività 647.962 Vendita e affitto 333.338 7
34
Classificazione decimale Dewey Indice inverso Mammiferi 599 Allevamento 636 Animali dannosi per lagricoltura 632.69 caccia a piccola selvaggina 799.259 caccia commerciale 639.11 disegno 743.69 ecoomia delle risorse 333.954 paleozologia 569 tutela 639.9 zoologia 599
35
Classificazione decimale Dewey Indice inverso Libri 002 Bibliografie 011 Catalogazione 025.32 Collezionismo 002.32 Editoria 070.5 Illustrazione 741.64 Influenza sul crimine 364.254 Legatura 686.3 Letteratura 808.803 57 Tecnologia 686 Trattamento postale 383.124
36
Classificazione decimale Dewey Indice inverso Propaganda 303.375 Controllo sociale 303.375 Guerra mondiale, 1914-18 940.488 Guerra mondiale, 1939-45 940.548 8 Partiti politici 324.23 Politica 320.014 Politica internazionale 327.14 Servizi armati 355.34
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.