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La mediazione catalografica
C.a segnatura Punto di accesso-----Wandruska, Adam Gli Asburgo / Adam Wandruska ; traduzione di Wanda Peroni Bauer. - Milano : TEA, 1993 descrizione p. ; 20 cm. - (TEA storica ; 2) Tit. orig. : Das Haus Habsburg ISBN Tracciato Asburgo (dinastia) I. Peroni Bauer, Wanda 943 numero di ingresso
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Processo di catalogazione
Il processo di catalogazione costituisce il momento centrale del processo informativo che si attua in biblioteca. Esso prevede di sottoporre in primo luogo la risorsa/documento ad un esame complessivo che faccia emergere gli aspetti più rilevanti per una sua adeguata indicizzazione/catalogazione.
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Processo di catalogazione
Il documento deve cioè essere sottoposto all’analisi bibliografica che consta di tre fasi distinte: Analisi formale, durante la quale vengono individuati e selezionati gli elementi distintivi necessari e sufficienti a caratterizzare e individuare il documento. Durante questa analisi il catalogatore esamina le informazioni presenti sul documento stesso, in primo luogo in alcuni parti precise (frontespizio, verso del frontespizio, colophon, copertina, dorso
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Processo di catalogazione
Analisi letteraria: prende in considerazione il documento come prodotto intellettuale, quindi l’attenzione si sposta sull’opera e sull’espressione. Essa punta a stabilire, anche con l’aiuto di fonti esterne qua’è il titolo con cui l’opera è maggiormente conosciuta, a stabilire la responsabilità dell’espressione, ovvero sia l’autore dell’opera, ma anche chi ha responsabilità collaterali (traduttori, curatori, etc.)
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Processo di catalogazione
Analisi concettuale: punta a far emergere l’argomento principale dell’opera, il tema, che poi sarà espresso attraverso termini nel linguaggio comune estratti da una lista di termini controllati (nel caso dei soggetti) o attraverso una notazione, che può essere numerica o alfa numerica, nel caso di un sistema di classificazione.
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Descrizione bibliografica
Per ottenere le rappresentazioni il documento deve essere sottoposto ad un trattamento complesso, costituito da vari momenti: 1) Descrizione formale del documento 2) Descrizione bibliografica 3) Descrizione del contenuto del documento 4) La scelta infine dei rinvii dalle forme scartate.
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Descrizione bibliografica
La descrizione bibliografica (o catalogazione) è un processo che ha lo scopo di produrre dei surrogati dei documenti, ovvero di fornire una rappresentazione sintetica dei documenti. Tale surrogato, ovvero una sequenza ordinata di elementi, è un insieme di informazioni sufficienti a descriverlo e a identificarlo, quindi a distinguerlo dagli altri in modo univoco.
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Descrizione bibliografica
Il processo di catalogazione si conclude quando per ciascun documento è stata prodotta una registrazione, ovvero un insieme di informazioni, desunte dal documento stesso o da altre fonti, sufficienti a descriverlo e a identificarlo nelle sue caratteristiche fisiche.
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Descrizione bibliografica
Tutto il processo raggiunge l’obiettivo quando si ha una precisa corrispondenza fra i dati della risorsa e le informazioni contenute nella registrazione, quando cioè essa contiene tutte le caratteristiche distintive che riguardano l’opera (che cos’è? Di chi è?) l’espressione (chi ha contribuito a realizzarla, quando, come?) la manifestazione (chi l’ha prodotta, dove, quando, come?) l’item (le peculiarità del documento/risorsa che viene descritto.
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Descrizione bibliografica
Il passaggio successivo è costituito dalla scelta dei punti di accesso, ovvero di quegli elementi che permettono di ritrovare una particolare registrazione fra le molte altre che rappresentano altro documenti. I punti di accesso possono essere di due specie: Formali, quando si riferiscono alle caratteristiche fisiche o bibliografiche del documento Semantici, quando si riferiscono al contenuto del documento La scelta e la formulazione dei punti di accesso di natura semantica realizza il terzo momento del trattamento del documento ed è di pertinenza della catalogazione semantica.
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Descrizione bibliografica
Il processo di descrizione di un documento inizia con una prima fase di analisi che si articola, in tre momenti autonomi Analisi formale Analisi letteraria Analisi concettuale L’ultima è diretta a descrivere un documento dal punto di vista del contenuto e costituisce la premessa per la catalogazione semantica.
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Descrizione bibliografica
Analisi formale Si occupa di rilevare gli elementi e le caratteristiche distintive del documento, così come si presentano, stabilisce gli eventuali rapporti fra i vari elementi e individua il punto della registrazione dove possono essere correttamente inseriti.
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Descrizione bibliografica
Analisi letteraria Esamina il documento come prodotto intellettuale. Deve cioè accertare, anche servendosi di fonti esterne al documento (repertori di vario genere) - qual è il titolo con cui l’opera è maggiormente conosciuta, nel caso in cui sia circolata con titoli diversi; - ricondurre l’opera al suo autore, quando esso non figuri sul documento o sia nascosto da uno pseudonimo; - evidenziare le notizie sulla storia editoriale del documento.
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Gli elementi della descrizione
La descrizione o registrazione bibliografica consiste in un insieme di informazioni che consente l’identificazione del documento come oggetto fisico. Le singole informazioni vengono definite dati bibliografici. Esse sono espresse in un linguaggio che si avvale del lessico delle lingue naturali, usa cioè parole che appartengono al nostro linguaggio, ma che utilizza una sintassi propria costruita secondo una serie di convenzioni comunemente accettate.
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Dati bibliografici I dati bibliografici scaturiscono dal documento stesso; sono elementi presenti sull’oggetto, che devono essere rilevati e registrati in un insieme ordinato. Essi sono di tipo assoluto, quando sono contrassegni caratteristici e distintivi della pubblicazione (titolo, data, pagine, etc.) di tipo relazionale, quando pongono il documento in relazione ad altri documenti (edizione, collana, etc.)
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Dati bibliografici I dati bibliografici di tipo assoluto sono
a) il titolo b) la formulazione di responsabilità c) le informazioni relative alle circostanze in cui il documento è stato prodotto d) le caratteristiche fisiche. I dati relazionali sono relativi all’edizione e alla serie.
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Livelli di descrizione
La descrizione diplomatica cerca di rispettare e ricostruire la disposizione e l’ordine degli elementi così come si presentano sul documento. Viene utilizzata soprattutto nell’ambito del libro antico e viene definita anche facsimilare, in quanto appunto tenta di riprodurre l’impostazione grafica del frontespizio, anche nella riproduzione dei caratteri.
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Livelli di descrizione
HUDIBRAS, / POËME / HÉROI-COMIQUE, / Tiré de l’Anglois de M. SAMUEL BUTLER; /Avec des Notes & des Figures. / [fregio tip.] A Londres, / Et Se trouve à Paris, / Chez DESPILLY, Libraire, rue Saint Jacques, / à la vieille Poste. [doppia linea tip.] / MDCCLV. // 8° A-D8 (D8 bianca); 62, [2] p.; 1 tav. inc. tra B7 e B8.
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Livelli di descrizione
Descrizione bibliografica linguistica Fedeltà al valore linguistico, non ortografico Campo di applicazione: libro moderno, cataloghi
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Livelli di descrizione
Solimine, Giovanni Introduzione allo studio della biblioteconomia : riflessioni e documenti / Giovanni Solimine. – Manziana : Vecchiarelli, [1995]. – 304 p.; 21 cm. – (Bibliografia, bibliologia e biblioteconomia. Studi ; 1). ISBN
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Livelli di descrizione
La descrizione specialistica, che esce dall’ambito catalografico. Viene utilizzata in ambiti bibliologici, letterari o filologici, in quanto è comprensiva di uno studio critico del documento. Ad esempio all’interno di una descrizione tecnica il bibliotecario si limiterà a trascrivere gli elementi oggettivi che trova sul documento, ma non si cimenterà nella datazione o nella interpretazione della storia editoriale del testo, quando ciò non possa essere dedotto dal documento stesso.
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Livelli di descrizione
La descrizione citazionale presenta gli elementi indispensabili all’individuazione di un documento e alla sua identificazione e trova il suo campo di applicazione soprattutto nella bibliografia enumerativa. All’interno della descrizione citazionale possono coesistere vari stili citazionali utilizzabili a seconda del contesto in cui si opera.
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Livelli di descrizione
Giovanni Solimine, Introduzione allo studio della biblioteconomia. Riflessioni e documenti, Manziana, Vecchiarelli, [1995], 304 p. (Bibliografia, bibliologia e biblioteconomia. Studi; 1). Giovanni Solimine, Introduzione allo studio della biblioteconomia. Riflessioni e documenti, Manziana, Vecchiarelli, [1995].
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Livelli di descrizione
Samuel Butler, Hudibras. Poëme héroi-comique. Trad. dall’inglese. London, 1755. Samuel Butler, Hudibras. Poëme héroi-comique. Trad. dall’inglese. London, (Paris, Despilly), 1755, 62, [2] p. tav.
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Sintassi della descrizione bibliografica
Storia d’Italia, a cura di Mario Rossi. Quinta edizione con la revisione di Mario Bianchi, Torino, Einaudi, 1998. Storia d’Italia, a cura di Mario Rossi, con la revisione di Mario Bianchi. Quinta edizione, Torino, Einaudi, 1998. Storia d’Italia. Quinta edizione, a cura di Mario Rossi con la revisione di Mario Bianchi, Torino, Einaudi, 1998.
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Sintassi della descrizione bibliografica
La sintassi specifica da utilizzare nella descrizione bibliografica, ovvero l’ordine e il modo con cui devono essere organizzati i vari elementi rilevati nel corso dell’analisi bibliografica è offerta dalle norme o codici di catalogazione, sia quelle redatte a livello nazionale che quelle accettate a livello internazionale.
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