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Lezione 2.

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Presentazione sul tema: "Lezione 2."— Transcript della presentazione:

1 Lezione 2

2 Schema di Jakobson Emittente = Martini e Rossi Messaggio = Spot
Canale = TV e Cinema Destinatario = Consumatori di aperitivi – soprattutto internazionali Contesto = Il mercato degli aperitivi e la classe sociale medio-alta nel 1995 Codice = musicale (agente 007) – filmico (montaggio – citazioni – b/n)

3 Funzioni di Jakobson Espressiva = Io, Martini e Rossi, appartengo a questo mondo Poetica = rétro – struttura del dissidio fra eroe e oppositore – citazioni – montaggio – giochi di sguardi e di gesti – contrasti fra staticità e dinamismo – primo finale provocatorio – secondo finale enigmatico – identificazione ragazza-prodotto Fatica = musica – somiglianze – suspense

4 Conativa = persuaditi che se pensi di appartenere anche tu a questo mondo devi bere Martini
Referenziale = recupero del passato, quando Martini era di moda – citazioni – b/n Metalinguistica = linguaggio cinematografico insistito – citazioni – b/n

5

6 Elementi di rinnovamento
Iconicità e stilizzazione Citazione e parodia Richiesta di interpretazione Racconto a puntate Stile di vita trasgressivo

7 Elementi tradizionali
Onnipresenza del prodotto Evidenza della strategia Evidenza della struttura narrativa

8 Che cos’è la pubblicità
Comunicazione (di massa)

9 Massa o Segmento Massa = insieme di esseri umani, identificabili in quanto insieme ma non identificabili individualmente Segmento (o Cluster) = insieme di esseri umani, con caratteristiche specifiche (decise di volta in volta) che li rendono assimilabili fra loro e distinguibili da quelli che non appartengono all’insieme

10 Advertising to one In passato solo un’utopia (come il marketing to one) Oggi sempre più realistica grazie a Internet e al direct marketing

11 Che cos’è la pubblicità
Comunicazione (di massa) di tipo persuasivo

12 Ha un obiettivo esclusivamente di tipo persuasivo
Ma questo è un punto centrale e ne parleremo più avanti

13 Che cos’è la pubblicità
Comunicazione (di massa) di tipo persuasivo che fa parte di un piano più vasto

14 La comunicazione pubblicitaria fa sempre parte di un piano:
in cui entrano in gioco altre leve che ha obiettivi diversi e, in genere, successivi nel tempo (piano di marketing, piano politico ecc.)

15 Esempi Obiettivo finale Obiettivo di comunicazione
Vendere più prodotto Migliorare l’immagine del prodotto Vincere le elezioni Creare adesione al programma Diminuire il numero Far capire i rischi connessi con la dei drogati droga

16 Che cos’è la pubblicità
Comunicazione (di massa) di tipo persuasivo che fa parte di un piano più vasto e che deve pagare il proprio diritto a comunicare

17 La comunicazione pubblicitaria si effettua attraverso canali che richiedono di essere pagati (sotto varie forme, reali o virtuali) per concedere il proprio uso

18 Persuasione e Pubblicità

19 Che cosa si intende per “Persuasione”
La persuasione è un atto di comunicazione intenzionale che, se raggiunge il proprio obiettivo, fa mutare gli atteggiamenti cognitivi o affettivi del destinatario nei confronti di un oggetto o di un’azione, nel senso voluto dall’emittente

20 La differenza fra Persuasione e Azione
La “persuasione” non porta necessariamente ad agire, ma pone le basi perché si agisca “provoca o accresce l’adesione delle menti alle tesi che vengono presentate al loro consenso in modo da determinare presso gli uditori l’azione voluta o per lo meno creare presso di loro una disposizione all’azione che si manifesterà al momento opportuno” cfr. C. Perelman e L. Olbrechts-Tyteca, Trattato dell’argomentazione

21 Persuasione e Coercizione
Federico di Prussia A. A. de Parmentier e le patate La coercizione è efficace sull’agire, ma non sul pensare

22 Persuasione e Corruzione
Se, in cambio dell’azione, regalo qualcosa (denaro, sesso, alimenti ecc.) non persuado La corruzione è efficace sull’agire, ma non sul pensare

23 MUTAMENTO DI ATTEGGIAMENTO
PERSUASIONE COERCIZIONE CORRUZIONE MUTAMENTO DI ATTEGGIAMENTO AZIONE

24 La Nascita del Concetto di Persuasione
La persuasione esiste da sempre – è una caratteristica degli animali superiori Per gli esseri umani diventa una tecnica coscientemente programmata nell’ambito della Grecia antica (Magna Grecia – V secolo – Pitagora – Empedocle – Corace e Tisia – Gorgia poi Atene – IV secolo – Aristotele) e assume il nome di “retorica”


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