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PubblicatoGioffreda Zanella Modificato 11 anni fa
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1 5 Marzo 2007 Il percorso e le proposte generali per lorganizzazione 6° CENSIMENTO GENERALE DELLAGRICOLTURA Bologna, 16 luglio 2008
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2 LIstat – titolare dellesecuzione dei censimenti ai sensi dellart. 15 del D.lgvo 322/1989 - ha istituito un Comitato consultivo per la preparazione a livello regionale del Censimento dellAgricoltura, che vede la partecipazione di tutte le Regioni e Province Autonome, più le rappresentanze istituzionali degli Enti centrali competenti per materia (Ministero Politiche Agricole, INEA, Agea) e dei Comuni La progettazione del Censimento - 1 Il Comitato sta esaminando e assumendo decisioni sui vari aspetti di carattere tecnico, organizzativo, informatico, attraverso lattivazione di gruppi di lavoro specifici sui vari temi
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3 In particolare …. Il gruppo di lavoro sullorganizzazione della rete di rilevazione ha prodotto un documento finale che definisce limpostazione del Censimento agricolo per quanto riguarda: criteri generali di organizzazione modelli organizzativi regionali compiti dellIstat, delle Regioni e della rete di rilevazione reclutamento del personale degli organi censuari criteri generali per la commisurazione del contributo forfetario onnicomprensivo piano generale per la formazione del personale censuario modelli operativi di registrazione dei dati La progettazione del Censimento – 2
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4 Il percorso istituzionale - 1 Premessa: IL BUON ESITO DI TUTTO IL PERCORSO DIPENDE DALLA RAPIDA APPROVAZIONE DELLA LEGGE DI INDIZIONE E FINANZIAMENTO DEI CENSIMENTI LISTAT HA CONSEGNATO LA BOZZA DI LEGGE ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO NEL MARZO 2008 IL CONSIGLIO DELLISTAT HA DENUNCIATO IL RITARDO DELLA LEGGE E I RISCHI CONNESSI ALLA MANCATA ESECUZIONE DEI CENSIMENTI (NOTA ALLA STAMPA DEL 3 LUGLIO 2009)
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5 Il percorso istituzionale - 2 Il documento sullorganizzazione della rete di rilevazione, recentemente approvato dal Comitato consultivo e successivamente dal gruppo statistico della Conferenza Unificata Stato-Regioni-Enti locali, costituisce lAllegato Tecnico del Protocollo dIntesa Istat-Regioni-Enti Locali, che sarà stipulato non appena verrà approvata la legge di indizione Intanto, lIstat ha predisposto la bozza di Regolamento di esecuzione, il quale, acquisendo lintesa del Protocollo, disciplinerà tramite DPR obiettivi, organi, operazioni, personale della rete censuaria, trattamento dei dati e disposizioni finanziarie.
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6 Il percorso istituzionale - 3 LIstat sta predisponendo anche il Piano Generale di Censimento (PGC), che è il documento complessivo sugli aspetti giuridici, tecnici e organizzativi per lesecuzione del censimento. Dopo averlo concordato con il Comitato consultivo, esso diventerà il punto di partenza per la redazione dei Piani Regionali di Censimento. Chiaramente, anche loperatività del PGC dipende dallapprovazione della Legge di indizione dei censimenti (con le risorse in essa previste).
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7 Criteri generali di organizzazione ampliamento della geometria variabile per cogliere nelle realtà regionali le specificità organizzative, istituzionali e territoriali che possono influenzare la rete di rilevazione Individuazione di due modelli organizzativi fondamentali ALTA/BASSA PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE Specializzazione della rete censuaria agricola a vantaggio dellefficienza complessiva del sistema Semplificazione della struttura di rete, non coinvolgendo di regola le Camere di Commercio
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8 Differenze tra alta e bassa partecipazione Bassa partecipazione della Regione Alta partecipazione della Regione la Regione è linterlocutore dellIstat per la definizione della rete di rilevazione e il suo coordinamento sul territorio è la Regione che definisce la rete territoriale ai livelli territoriali sub- regionali, senza vincoli di tipo amministrativo e tenendo conto della normativa regionale in materia di agricoltura e statistica è la Regione che assegna agli eventuali livelli territoriali sub- regionali le funzioni previste è lIstat che individua gli organi intermedi di rilevazione, di concerto con la Regione ed eventualmente avvalendosi di enti sub-regionali aventi competenze nella materia dellagricoltura è lIstat che assegna ai livelli territoriali sub-regionali le funzioni previste tutti gli organi territoriali sono gli interlocutori dellIstat per lo svolgimento della rilevazione
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9 I vincoli del modello ad alta partecipazione uniformità nelle modalità attuative delle operazioni censuarie sul territorio regionale, pur in presenza di strutture organizzative diversificate compatibili con i vincoli e le opportunità offerte dalle relazioni istituzionali, dalle specificità territoriali e dalla logistica uniformità di scelta sul territorio regionale delle modalità di registrazione dei questionari uniformità delle modalità di controllo e correzione dei dati a livello nazionale
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10 Le opportunità del modello ad alta partecipazione In caso di AP, la Regione decidere quale modalità di registrazione dei questionari adottare tra: 1. registrazione diretta on line 2. ditta di registrazione individuata dalla Regione 3. ditta di registrazione individuata dallIstat Nel primo caso la Regione mantiene la disponibilità dei dati registrati, che potranno essere diffusi come provvisori In caso di BP, si adotta necessariamente la modalità 3.
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11 Il Piano Generale di Censimento Il Piano Generale di Censimento (PGC) predisposto dallIstat sarà il documento ufficiale di riferimento per la definizione degli aspetti fondamentali della rilevazione censuaria, ad es.: Aspetti giuridici: normativa comunitaria e nazionale, organi, uffici e funzioni degli uffici di censimento, tutela della riservatezza, segreto statistico ecc.. Aspetti tecnici-metodologici: campo di osservazione, unità di rilevazione, criteri per lindividuazione delle aziende agricole, questionario, fasi della rilevazione, diffusione dei dati Organizzazione della rete a livello nazionale e territoriale
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12 I Piani Regionali di Censimento - 1 Il Piano Regionale di Censimento (PRC), predisposto dalle Regioni che adottano il modello ad alta partecipazione, deve contemplare tutte le funzioni previste dal PGC per questo modello organizzativo e demandate alle Regioni. Il Piano Generale Integrato di Censimento (PGIC) predisposto dalle Regioni che adottano il modello a bassa partecipazione, consiste nelladozione del PGC, integrato con le informazioni richieste su tipologia e numero dei coordinatori intercomunali e dei loro responsabili
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13 I Piani Regionali di Censimento - 2 Il Piano Regionale di Censimento (PRC o PGIC) è predisposto di norma dallUfficio di Statistica della Regione La proposta di Piano viene sottoposta alla validazione preventiva da parte dellIstat, operazione che potrà comportare ulteriori consultazioni reciproche e successivamente deve essere approvata con un apposito atto dalla Giunta Regionale Istruzione preventiva di tutti gli aspetti organizzativi e istituzionali con i soggetti coinvolti (Istat regionale e Assessorati regionali competenti in particolare) e concertazione dei contenuti con il sistema delle autonomie locali nelle forme previste dal proprio ordinamento
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14 I Piani Regionali di Censimento – 3 Qualunque sia il modello organizzativo scelto dalla Regione il Piano di Censimento deve contenere: la costituzione dellUfficio Regionale di Censimento (UCR) e lindicazione del nominativo del Responsabile e degli altri membri la costituzione della Commissione Tecnica Regionale (CTR) e lindicazione del nominativo del Responsabile e degli altri membri lindicazione della tipologia e della numerosità delle risorse umane necessarie allo svolgimento della rilevazione censuaria lindicazione delle eventuali iniziative di sensibilizzazione ulteriore rispetto a quella svolta dallIstat a livello nazionale
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15 I Piani Regionali di Censimento - 4 Nellalta partecipazione deve contemplare tutte le funzioni previste nel PGC 1.disegno territoriale della rete. Deve cioè indicare quali sono gli enti e/o gli attori coinvolti nella rilevazione, il livello territoriale di competenza ed eventualmente lelenco delle Province, Comuni, ecc. che ne fanno parte 2.costituzione degli Uffici di Censimento (UC). Per ogni livello intermedio individuato al punto 1 deve specificare le modalità e i tempi di costituzione 3.Nomina del responsabile e degli altri membri degli Uffici di Censimento. Per ogni organo intermedio individuato al punto 1 deve specificare le modalità e i tempi di designazione 4.Compiti da assegnare ai diversi livelli territoriali tenuto conto di quanto definito nel PGC. 5.La scelta sulla modalità di registrazione dei dati
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16 La rete territoriale Ufficio Regionale di Censimento (URC) Coordinatori intercomunali (CiC) Coordinatori dei rilevatori (CoC) se previsti Rilevatori (RIL) Uffici Territoriali di Censimento (UTC) se previsti e loro responsabili (RPCiC) Regioni Istat Le Commissioni Tecniche Regionali (CTR) Le Commissioni Tecniche Territoriali (CTT) se previste Responsabili Istat Territoriali (RIT) Uffici Comunali di Censimento (UCC) se previsti
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17 La Commissione Tecnica Regionale (CTR) - 1 La Commissione Tecnica Regionale non rientra tra gli organi censuari e costituisce la sede di raccordo tra lIstat, la Regione e gli altri soggetti che fanno parte della rete E presieduta di norma dal Responsabile dellUfficio di statistica della Regione Ha sede presso la Regione Ha un ruolo rafforzato rispetto a quello assunto nel 2000
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18 La Commissione Tecnica Regionale (CTR) - 2 Composizione E presieduta di norma dal Responsabile dellUfficio di statistica della Regione un dirigente dellIstat (Ufficio Regionale) il responsabile dellURC un funzionario dellUfficio di statistica della Regione un funzionario dellAssessorato allagricoltura della Regione uno o più rappresentanti dei Responsabili Istat Territoriali personale della Regione per le funzioni di segreteria Nel caso di bassa partecipazione della Regione almeno un rappresentante degli Uffici Territoriali di Censimento
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19 La Commissione Tecnica Regionale (CTR) - 3 Composizione Qualora la Commissione lo ritenga opportuno può invitare alle riunioni: i responsabili dei singoli UTC (ove costituiti) i singoli Responsabili Istat territoriali altri responsabili territoriali rappresentanti delle associazioni di categoria, degli ordini e collegi professionali altri soggetti Sistan e del mondo accademico in relazione allesame di temi specifici i rappresentanti degli Uffici Territoriali di Governo
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20 La Commissione Tecnica Regionale (CTR) - 4 Compiti garantire la consultazione tecnica, di coordinamento interistituzionale e di promozione dellefficacia nella conduzione delle operazioni censuarie sovrintendere alla costituzione della rete di rilevazione sovrintendere alla organizzazione della formazione degli addetti alla rilevazione supervisionare le attività di rilevazione adottare le azioni ritenute più idonee per superare situazioni critiche che si dovessero verificare durante lattuazione del Censimento controllare e valutare i risultati della rilevazione predisporre le iniziative di prima diffusione dei dati a livello regionale nellambito degli accordi tra Istat e Regioni
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21 Le Commissioni Tecniche Territoriali (CTT) - 1 La Commissioni Tecniche Territoriali non rientrano tra gli organi censuari e costituiscono la sede di raccordo tra i soggetti impegnati nella rilevazione a livello sub-regionale Sono presiedute da funzionari individuati dallUCR Ha sede presso la Regione Costituzione facoltativa Alta partecipazione Sono presiedute da funzionari individuati dallUTC Ha sede presso lUTC Costituzione prevista Bassa partecipazione
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22 Le Commissioni Tecniche Territoriali (CTT) - 2 Compiti supervisionare le attività di rilevazione affinché vengano svolte secondo le modalità previste dal Piano di Censimento sovrintendere alla organizzazione della formazione degli addetti alla rilevazione programmare e coordinare le attività di ispezione e valutarne i risultati adottare le azioni ritenute più idonee per superare situazioni critiche che si dovessero verificare durante lattuazione del Censimento controllare e valutare i risultati della rilevazione
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23 Le Commissioni Tecniche Territoriali (CTT) - 3 Composizione Responsabile dellUTC (ove costituito) Rappresentante dellUfficio Territoriale di Governo (ove necessario) Responsabile Istat Territoriale Alta partecipazione Responsabile dellUTC Rappresentante dellUfficio Territoriale di Governo Responsabile Istat Territoriale Bassa partecipazione
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24 Le Commissioni Tecniche Territoriali (CTT) - 4 Composizione Qualora la Commissione lo ritenga opportuno può invitare : altri responsabili territoriali Alta partecipazione associazioni di categoria, ordini e collegi professionali, altri soggetti Sistan e mondo accademico Bassa partecipazione altri responsabili territoriali associazioni di categoria, ordini e collegi professionali, altri soggetti Sistan e mondo accademico
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25 La formazione del personale censuario - 1 Obiettivo: costruire e presidiare un sistema di strumenti che consenta di condividere a partire dal punto dorigine Istat fino a ciascun rilevatore: - i contenuti (conoscenza adeguata dellorganizzazione censuaria, del questionario e delle possibili criticità) - i metodi (i principi e le tecniche della rilevazione statistica) - il ruolo (la consapevolezza della funzione propria e dei diversi interlocutori nellambito del processo censuario). Allinterno di questo disegno generale, un obiettivo di particolare rilevanza è la formazione dei coordinatori intercomunali, quale snodo essenziale per il presidio della qualità Strumenti: un sistema integrato di incontri in presenza, di materiali su carta e di supporti didattici disponibili via web.
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26 La formazione del personale censuario - 2 Ipotesi di calendario 20 mag. - 18 giugno 2010 Realizzazione di momenti di chiarificazione tecnica e organizzativa a livello regionale destinati agli esponenti degli Uffici Regionali di Censimento (URC) e RpCiC. Lorganizzazione degli incontri sarà gestita dalle Regioni, con il supporto dellIstat. 6 - 24 settembre 2010 Formazione dei coordinatori intercomunali e dei Responsabili degli Uffici Comunali di Censimento (UCC), ove presenti. Gli incontri saranno gestiti da team integrati di esponenti degli URC e dellIstat. 27 sett. - 20 ottobre 2010 Formazione dei rilevatori e degli eventuali coordinatori comunali dei rilevatori, realizzata attraverso incontri gestiti a livello territoriale locale, di norma dai coordinatori intercomunali.
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