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PubblicatoNicostrato Corradini Modificato 10 anni fa
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ENTRATE USCITE Finanziamenti Investimenti + denaro
+ crediti di funzionamento - debiti di funzionamento USCITE - denaro - crediti di funzionamento + debiti di funzionamento Mezzi monetari e valori assimilati Raccolta mezzi monetari Restituzione mezzi monetari Finanziamenti Investimenti Vendita prodotti Restituzione prestiti da terzi Acquisto fattori Prestiti a terzi
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CIRCUITO DEI FINANZIAMENTI ATTINTI Capitale di proprietà o di prestito
E U o rimborsi finanziamenti attinti alimenta uscite per acquisti o per prestiti concessi riconsegna mezzi monetari: entrate per vendite o per restituzione prestiti Nuovi investimenti CIRCUITO DEGLI INVESTIMENTI Circuito della produzione + Circuito dei finanziamenti concessi U E
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RIDUZIONE FLUSSO DEI FUTURI INVESTIMENTI
SE REDDITO NEGATIVO MANCATO RIAFFLUSSO IN FORMA MONETARIA (RICAVI) DI PARTE DEI MEZZI INVESTITI Oppure RIDUZIONE FLUSSO DEI FUTURI INVESTIMENTI AUMENTO DEL FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO
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fabbisogno finanziario complessivo
meno copertura naturale degli investimenti = FABBISOGNO FINANZIARIO RESIDUALE Il circuito dei finanziamenti e quello degli investimenti devono essere opportunamente correlati sia nell’entità dei mezzi monetari da utilizzare nei programmi di investimento sia per i tempi e le durate di utilizzo Fabbisogno finanziario complessivo: ammontare dei mezzi monetari esattamente corrispondenti all’importo totale degli investimenti programmati dall’impresa in un definito arco di tempo fabbisogno residuale: ammontare dei mezzi monetari dei quali l’impresa deve dotarsi attingendo finanziamenti con vincolo di proprietà o di prestito. Tale fabbisogno residuale è considerato al netto dei mezzi monetari che il circuito degli investimenti nel frattempo riconsegna alla disponibilità dell’impresa attraverso il conseguimento dei ricavi o l’incasso dei crediti di finanziamento IL FABBOSOGNO DI FINANZIAMENTO è COSTITUITO DALL’ENTITà DEI MEZZI MONETARI NECESSARI PER ALIMENTARE GLI INVESTIMENTI PROGRAMMATI ALDILà DEI MEZZI CHE Già SI RENDONO DISPONIBILI ATTRAVERSO IL FLUSSO DEI RECUPERI
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velocità di circolazione degli investimenti
in fattori produttivi INVESTIMENTI/RECUPERI NELLA COMBINAZIONE PRODUTTIVA
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il fabbisogno residuale di finanziamento
Investimenti programmati Crediti di finanziamento concessi a terzi il fabbisogno residuale di finanziamento Velocità di circolazione degli investimenti se Crediti di funzionamento concessi ai clienti n° atti di scambio per acquisto fattori
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DA REINTEGRO DEGLI INVESTIMENTI
AUTOFINANZIAMENTO FLUSSO DEI RICAVI DA UTILI DA REINTEGRO DEGLI INVESTIMENTI
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AUTOFINANZIAMENTO IN SENSO STRETTO
solo il risparmio di utili netti, attuato sia in modo palese che occulto il flusso degli utili conseguiti sia riaffluiti all’esterno per remunerare il capitale di proprietà che mantenuti nell’impresa
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Autofinanziamento in senso stretto
conseguimento di utili netti La permanenza delle risorse autofinanziate all’interno dell’azienda dipende poi dalla decisione del soggetto economico di distribuire o meno gli stessi utili
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Autofinanziamento in senso stretto e in senso “ampio”
Consumi ffs Consumi ffr Perdite future presunte Ricavi Autofinanziamento in senso “ampio” Costi futuri presunti Autofinanziamento in senso stretto Utile
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Capitale rigenerato e capitale autogenerato
Consumi ffs Consumi ffr Capitale rigenerato Perdite future presunte Ricavi Costi futuri presunti Capitale autogenerato Utile
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Autofinanziamento in senso “ampio”
fenomeno finanziario capace di produrre un miglioramento del preesistente rapporto tra investimenti e mezzi finanziari attinti ai terzi o conferiti dalla proprietà Questa definizione include: il fenomeno del reintegro della ricchezza investita (reintegro dei mezzi monetari investiti nell’acquisizione di ffr=autofinanziamento da reintegro degli investimenti in ffr) “capitale rigenerato” il fenomeno di produzione di nuova ricchezza o (utili generati per effetto della gestione=autofinanziamento da utili) “capitale autogenerato”
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“capitale rigenerato”
rappresenta la rigenerazione del capitale precedentemente investito in ffr, che può essere temporaneamente utilizzato - fino al momento del rinnovo di tali ffr - per finanziare altri investimenti. Oltre all’ammortamento, bisogna considerare la eventualità di perdite future che possono intaccare il capitale investito e, quindi, prevedere che una parte delle risorse finanziarie conseguite debba coprire tali perdite eventuali.
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Il “capitale autogenerato” può essere distinto in due componenti.
Prima componente: copertura di costi presunti futuri Le risorse finanziarie che coprono tali costi restano a disposizione dell’impresa fino al momento in cui eventualmente si verificano tali eventi Seconda componente: utile di periodo Costituita dagli utili conseguiti che sono destinati ad essere distribuiti ai soci o ad essere accantonati a riserva La prima componente ha natura temporanea La seconda componente ha in parte natura temporanea ed in parte permanente
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