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Algebra matriciale e linguaggio matriciale in MATLAB
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Linguaggio matriciale
Come detto, il linguaggio matriciale costituisce il nucleo essenziale della programmazione. Vediamo ora i comandi principali che riguardano creazione e manipolazione delle matrici. Va tenuta a mente una cosa fondamentale: MATLAB lavora su matrici e in tutte le operazioni in cui è possibile utilizzarlo il linguaggio matriciale, anziché codici con loop, if…., risulta di gran lunga il modo più veloce ed efficiente di programmare. Le matrici possono essere registrate: Introducendo un elenco di numeri Creando le matrici in M-files Caricando i dati da files esterni Facendo generare i dati da MATLAB
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Linguaggio matriciale
Consideriamo l’inserimento manuale di dati nel command di MATLAB; sono tre le indicazioni da seguire: Gli elementi della matrice devono essere racchiusi tra parentesi quadre [] Gli elementi di una stessa riga vanno separati da uno spazio Il passaggio da una riga all’altra avviene con il punto e virgola Quindi per registrare la matrice che chiamiamo “A” va digitato nel command
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Linguaggio matriciale
A=[1 2 -6; ] e invio. Per ottenere un elemento della matrice, va indicata tra parentesi tonde la posizione dello stesso nel modo seguente: m = A(2,2) e invio ottenendo così l’elemento che occupa la posizione 2,2 nella matrice A. Se commettessimo l’errore di digitare n = A(2,6) e invio avremmo un messaggio di errore, date le dimensioni della nostra matrice.
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Linguaggio matriciale
Il comportamento di MATLAB non è invece lo stesso se si immagazzina un nuovo numero in una posizione che, per le dimensioni di partenza della matrice, non dovrebbe esistere. Se infatti digitiamo: A(2,4)=7 e invio attribuiamo valore 7 all’elemento di posizione (2,4), che non esisterebbe date le dimensioni (2x3) della matrice. MATLAB allora “allarga” la matrice, inserendo l’elemento 7 nella posizione scelta e ponendo zeri nella colonna (o riga) che è stata aggiunta.
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Linguaggio matriciale
Tra gli operatori matriciali, ruolo importante è attribuito ai due punti “:” , che indica Tutta la riga o colonna A(1,:) e invio fornisce come output tutti gli elementi della prima riga Tutte le colonne/righe da .. a … A(1 , 2:3) e invio fornisce come output tutti gli elementi della prima riga e delle colonne dalla seconda alla terza
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Linguaggio matriciale
Un utilizzo altrettanto fondamentale è quello di servire per costituire una sequenza, nel modo start:step:stop ossia viene creata in un vettore riga una sequenza di numeri che iniziano dal numero start, vengono incrementati del valore step e si fermano quando raggiungono lo stop. Ad esempio 1:2:20 e invio crea una sequenza di valori che partono da 1 e vengono incrementati di 2 fino ad arrivare a 20: …… 19. Se non indicato, il passo di default è 1.
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Operazioni con le matrici
Data una qualsiasi matrice, possiamo facilmente trasporla con l’apostrofo: B=A’ e invio Data una matrice quadrata, possiamo ottenere il suo determinante con la funzione det(): d = det(matr) e invio L’operatore diag() estrae invece gli elementi della diagonale principale: v=diag(A) e invio tale operazione è applicabile anche a matrici non quadrate.
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Operazioni con le matrici
Un operatore di fondamentale utilizzo è sum(), che somma gli elementi della matrice. L’operazione di somma avviene di default per colonna, ma è altresì possibile effettuarla per riga specificando sum(matrice,2). Analogo è il comando prod, che applica il prodotto. L’operatore inv() inverte una matrice quadrata non singolare Quindi se definiamo la matrice Z: possiamo trasporla,estrarne la diagonale principale, calcolarne il determinante e ottenere un vettore che sommi per riga e uno che contenga la somma per colonna con i seguenti comandi:
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Operazioni con le matrici
Ztr=Z’ Dt = det(Z) V = diag(Z) Vs1=sum(Z) Vs2=sum(Z,2) Le operazioni di somma e sottrazione tra matrici si ottengono con i simboli “+” e “–” e consistono nella somma e sottrazione degli elementi di una matrice con il corrisponente elemento dell’altra, nell’ipotesi che le dimensioni delle matrici coincidano altrimenti il messaggio di errore è ??? Errar using => + Matrix dimension must agree
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Operazioni con le matrici
L’operazione di prodotto tra matrici si effettua con “*”, e può avvenire solo se il numero di colonne della prima matrice = numero di righe della seconda. Se la condizione non viene rispettata il messaggio di errore è ??? Errar using => * Inner matrix dimension must agree L’operazione di prodotto tra matrici elemento per elemento si effettua con “.*”, e può avvenire solo se le due matrici hanno uguale dimensione, poiché moltiplica ogni elemento della prima per il corrispondente della seconda. L’elevamento a potenza di un elemento si ha con “^”. Applicato ad una matrice quadrata la moltiplica per sé stessa. L’elevamento a potenza elemento per elemento di una qualsiasi matrice si ha con “.^”. Con esso si eleva ogni elemento della matrice alla potenza.
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Concatenazione di matrici
Due matrici con ugual numero di righe possono essere concatenate orizzontalmente, cioè affiancate orizzontalmente per formare una matrice unica. Definite A (2x3) e B (2x4), possiamo definire C (2x7) come la matrice che otteniamo affiancandole con le parentesi quadre e lo spazio. Quindi le trattiamo come gli elementi di una matrice: >> C=[A B]; Due matrici con ugual numero di colonne possono essere concatenate verticalmente, cioè affiancate verticalmente per formare una matrice unica. Definite D (2x3) e F (4x3), possiamo E (6x3) come la matrice che otteniamo affiancandole con le parentesi quadre e il punto e virgola. Quindi scriviamo: >> E=[D ; F];
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Matrici fondamentali Le tre matrici più importanti per la programmazione sono le matrici di zeri e di uno, ottenibili con i comandi: zeros(i,j), che permette di creare una matrice di zeri con i righe e j colonne ones(i,j), che permette di creare una matrice di tutti uno con i righe e j colonne eye(i,j), che permette di creare una matrice di i righe e j colonne con uno sulla diagonale principale e zero altrove
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Matrici fondamentali Se per esempio dobbiamo creare una matrice 3x4 con tutti 5, possiamo applicare la moltiplicazione scalare ed usare il comando precedente digitando: >> M=5*ones(3,4);
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Altri comandi fondamentali
Length(v): calcolato su di un vettore o su una serie, ne dà la lunghezza Size(m): calcolato su di una matrice, ne dà numero di righe e di colonne; in particolare size(m) => numero righe e colonne size(m,1) => numero di righe size(m,2) => numero di colonne
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Altri comandi fondamentali
È possibile cancellare righe e colonne di una matrice utilizzando le parentesi quadre [], attribuendole alla riga/colonna che si vuole cancellare. Facendo >> m = ones(3,4); >> m(:,4) = [] ho cancellato la quarta colonna di m. Ovviamente non è possibile scrivere >> m(2,2)=[] altrimenti starei cancellando un solo elemento e m non sarebbe più una matrice! Reshape(X,M,N) considera una matrice X e dà come output una matrice di MxN elementi presi da X partendo dalla prima colonna. Se X non ha ugual numero di elementi (MxN) fornisce un messaggio di errore.
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Altri comandi Altri comandi utilizzabili in ambito matriciale sono: abs() => calcola il valore assoluto di un numero o la matrice contenente i valori assoluti della matrice cui è applicato fix() => tronca un numero all’intero round() => calcola l’arrotondamento per eccesso/difetto max() e min()=> calcola di un vettore il max o min elemento; di una matrice produce un vettore con il max o min degli elementi per colonne fliplr() => inverte l’ordine degli elementi di un vettore
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Altri comandi norm() => calcola la norma 2 di un vettore o matrice eig() => calcola gli autovalori di una matrice quadrata rank(), che calcola il rango di una matrice trace(), che calcola la traccia di una matrice cumprod(x) restituisce un vettore o una matrice con il prodotto cumulato per colonna cumsum(x) restituisce un vettore o una matrice con la somma cumulata per colonna
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