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“Come cambia la Scuola Secondaria di 2° Grado”

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Presentazione sul tema: "“Come cambia la Scuola Secondaria di 2° Grado”"— Transcript della presentazione:

1 “Come cambia la Scuola Secondaria di 2° Grado”
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “Leopoldo Pirelli” “Come cambia la Scuola Secondaria di 2° Grado” Dirigente Scolastico Prof.ssa Flavia De Vincenzi “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

2 “a.s. 2009/2010 - Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”
UNA RIFORMA ATTESA BERLINGUER L. 10 dicembre 97 n.425 MORATTI L. 28 marzo 2003 n.53 FIORONI Decreto Bersani 2006 GELMINI “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

3 PERCHE’? ECCESSIVA DISPERSIONE TROPPI INDIRIZZI TROPPE ORE
TROPPE DISCIPLINE CATTIVO ORIENTAMENTO ERRATA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

4 QUADRO DI RIFERIMENTO EUROPEO : COMPETENZE CHIAVE
Comunicazione nella madre lingua Comunicazione nelle lingue straniere Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia Competenza digitale Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

5 “a.s. 2009/2010 - Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”
QUADRO EUROPEO DELLE QUALIFICHE: EQF( European Qualification Framework) Livello Diploma scuola secondaria superiore Conoscenze = Conoscenza pratica e teorica in ampi contesti in un ambito di lavoro o di studio Abilita’= una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie a risolvere problemi specifici in un campo di lavoro o di studio Competenze= sapersi gestire autonomamente, nel quadro di istruzioni in un contesto di lavoro o di studio , di solito prevedibili, ma soggetti a cambiamenti; sorvegliare il lavoro di routine di altri , assumendo una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento di attività lavorative o di studio “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

6 QUADRO DI RIFERIMENTO NAZIONALE
Dal 1° settembre 2007 è entrato in vigore il nuovo obbligo d’istruzione “L’elevamento dell’obbligo di istruzione a 10 anni intende favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri, e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale “ . Sono le scuole quindi a “realizzare “ e non ad “applicare” l’innovazione in relazione agli assi culturali considerati strategici e alle competenze chiave.” Giuseppe Fioroni “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

7 SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE
SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE LICEI ISTITUTI TECNICI ISTITUTI PROFESSIONALI Riduzione materie Caratteristiche comuni Riduzione indirizzi Riduzione orari

8 ATTORI DELLA SCUOLA DELL’INNOVAZIONE
I giovani “protagonisti del proprio futuro curiosità coinvolgimento socialità apertura mentale “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

9 ATTORI DELLA SCUOLA DELL’INNOVAZIONE
I giovani “protagonisti del proprio futuro impersonale astratto struttura rigida lezioni sequenziali “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

10 ISTRUZIONE TECNICA E PROFESSIONALE
55% iscrizioni scuole superiori “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

11 IDENTITA’ DEL SISTEMA DEI LICEI
I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà finalizzata ad un atteggiamento creativo progettuale e critico di fronte ai problemi per proseguire gli studi , inserirsi nella vita sociale o nel mondo del lavoro. “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

12 ARTICOLAZIONE DEL SISTEMA DEI LICEI
ARTISTICO ( arti figurative-architettura, design,ambiente,audiovisivo,multimedia, scenografia) CLASSICO LINGUISTICO SCIENTIFICO MUSICALE E COREUTICO SCIENZE UMANE ( sezione e opzione Economico-giuridico) “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

13 “a.s. 2009/2010 - Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”
I PERCORSI DEI LICEI Apprendimenti declinati in CONOSCENZE, ABILITA’, COMPETENZE, in relazione alle raccomandazioni del Parlamento Europeo sulla costituzione del Quadro Europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF) “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

14 IDENTITA’ DEGLI ISTITUTI TECNICI
Solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico costruita attraverso lo studio, l’approfondimento di linguaggi e metodologie Istruzione correlata alla innovazione e allo sviluppo delle tecnologie

15 ARTICOLAZIONE DEGLI ISTITUTI TECNICI
SETTORE ECONOMICO CON INDIRIZZI AMMINISTRAZIONE, FINANZA, MARKETING TURISMO “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

16 ARTICOLAZIONE DEGLI ISTITUTI TECNICI
SETTORE TECNOLOGICO MECCANICA, MECCATRONICA ed ENERGIA TRASPORTI e LOGISTICA ELETTRONICA ed ELETTROTECNICA INFORMATICA e TELECOMUNICAZIONI GRAFICA E COMUNICAZIONI CHIMICA, MATERIALI e BIOTECNOLOGIE TESSILE, ABBIGLIAMENTO e MODA AGRARIA e AGROINDUSTRIA COSTRUZIONI, AMBIENTE e TERRITORIO

17 I PERCORSI DEGLI ISTITUTI TECNICI
Apprendimenti declinati in COMPETENZE, ABILITA’ e CONOSCENZE, in relazione alle raccomandazioni del Parlamento Europeo sulla costituzione del Quadro Europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF) “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

18 IDENTITA’ DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI
Solida base di istruzione generale e tecnico-professionale Sviluppo di saperi e competenze, in dimensione operativa Risposta alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

19 ARTICOLAZIONE DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI
SETTORE DEI SERVIZI SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE SERVIZI PER LA MANUTENZIONE E L’ASSISTENZA TECNICA SERVIZI SOCIO-SANITARI SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA SERVIZI COMMERCIALI “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

20 ARTICOLAZIONE DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI
SETTORE DEI SERVIZI SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE SERVIZI PER LA MANUTENZIONE E L’ASSISTENZA TECNICA SERVIZI SOCIO-SANITARI SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA SERVIZI COMMERCIALI SETTORE PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANTO

21 I PERCORSI DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI
Apprendimenti declinati in COMPETENZE, ABILITA’ e CONOSCENZE, in relazione alle raccomandazioni del Parlamento Europeo sulla costituzione del Quadro Europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF) “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

22 IDENTITA’ DEGLI ISTITUTI TECNICI art.2 Regolamento
Solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico costruita attraverso lo studio, l’approfondimento di linguaggi e metodologie Istruzione correlata alla innovazione e allo sviluppo delle tecnologie Limitato numero di ampi indirizzi correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese Acquisizione di tecniche,saperi e competenze relativi all’esercizio di professioni, inserimento nel mondo del lavoro, accesso all’università e all’istruzione e formazione tecnica superiore. Collaborazione con le strutture formative accreditate dalle Regioni nei Poli tecnico professionali

23 ORGANIZZAZIONE DEGLI ISTITUTI TECNICI art.5 Regolamento
ORARIO ANNUALE DI 1056 ORE (32 SETTIMANALI) COMPRENDENTE LA QUOTA RISERVATA ALLE REGIONI E LA RELIGIONE CATTOLICA AREA DI ISTRUZIONE GENERALE , COMUNE A TUTTI I PERCORSI E DUE AREE DI INDIRIZZO COMPRESE IN CIASCUNO DEI DUE SETTORI “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

24 ORGANIZZAZIONE DEGLI ISTITUTI TECNICI art.5 Regolamento
I percorsi hanno la seguente struttura: a) un primo biennio articolato, per ciascun anno, in 660 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 396 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo, ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione e dell’acquisizione dei saperi e delle competenze di indirizzo in funzione orientativa, anche per favorire la reversibilità delle scelte degli studenti; b) un secondo biennio articolato per ciascun anno, in 495 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 561 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo; c) un quinto anno articolato in 495 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 561 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo. “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

25 ORGANIZZAZIONE DEGLI ISTITUTI TECNICI art.5 Regolamento
Il secondo biennio e il quinto anno costituiscono articolazioni, all’interno di un complessivo triennio nel quale, oltre all’area di istruzione generale comune a tutti i percorsi, i contenuti scientifici, economico-giuridici e tecnici delle aree di indirizzo vengono approfonditi per assumere progressivamente connotazioni specifiche che consentono agli studenti di raggiungere, nel quinto anno, una adeguata competenza professionale di settore, idonea anche per la prosecuzione degli studi a livello di istruzione e formazione superiore con particolare riferimento all’esercizio delle professioni tecniche. “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

26 ORGANIZZAZIONE DEGLI ISTITUTI TECNICI art.5 Regolamento
I percorsi si realizzano attraverso metodologie finalizzate a sviluppare competenze basate sulla didattica in laboratorio, l’analisi e la soluzione dei problemi, il lavoro per progetti; I percorsi sono orientati alla gestione di processi in contesti organizzati e all’uso di modelli e linguaggi specifici; sono strutturati in modo da favorire un collegamento organico con il mondo del lavoro e delle professioni, ivi compresi il volontariato ed il privato sociale. Stage, tirocini e alternanza scuola lavoro sono strumenti didattici per la realizzazione dei percorsi di studio. “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

27 ORGANIZZAZIONE DEGLI ISTITUTI TECNICI art.5 Regolamento
I percorsi utilizzano i seguenti spazi di flessibilità, intesi come possibilità di articolare in opzioni le aree di indirizzo per corrispondere alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro e della professioni, con riferimento all’orario annuale delle lezioni: entro il 30% nel secondo biennio e il 35% nell’ultimo anno; “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

28 Valutazione e titoli finali art.6 Regolamento
I percorsi degli istituti tecnici si concludono con un esame di Stato, Le prove per la valutazione periodica e finale e per gli esami di Stato sono definite in modo da accertare, in particolare, la capacità dello studente di utilizzare i saperi e le competenze acquisiti nel corso degli studi anche in contesti applicativi. A tal fine, con riferimento a specifiche competenze relative alle aree di indirizzo, le commissioni di esame si possono avvalere di esperti del mondo economico e produttivo con documentata esperienza nel settore di riferimento. Al superamento dell’esame di Stato conclusivo dei percorsi degli istituti tecnici viene rilasciato il diploma di perito, indicante l’indirizzo seguito dallo studente e le competenze acquisite, anche con riferimento alle eventuali opzioni scelte. Il predetto diploma costituisce titolo necessario per l’accesso all’università ed agli istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica, agli istituti tecnici superiori e ai percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

29 “a.s. 2009/2010 - Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”
Monitoraggio, valutazione di sitema e aggiornamento dei percorsi –Art.7 I percorsi degli istituti tecnici sono oggetto di costante monitoraggio, anche ai fini della loro innovazione permanente. A tal fine, il Ministro dell’istruzione dell’università e della ricerca si avvale di un apposito Comitato nazionale per l’istruzione tecnica e professionale, costituito con proprio decreto, del quale fanno parte dirigenti e docenti della scuola, esperti del mondo del lavoro e delle professioni, dell’università e della ricerca nonché esperti indicati dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e dall’Unione Province d’Italia, dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, dal Ministero dello sviluppo economico e dal Ministero della gioventù. Il Comitato si articola in commissioni di settore e si avvale anche dell’assistenza tecnica dell’Agenzia Nazionale per lo sviluppo dell’autonomia Scolastica (A.N.S.A.S.), dell’Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori (ISFOL), di Italia Lavoro e dell’Istituto per la Promozione Industriale (IPI). “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

30 Passaggio al nuovo ordinamento
Gli attuali istituti tecnici di ogni tipo e indirizzo confluiscono, a partire dall’anno scolastico Il passaggio al nuovo ordinamento è accompagnato da misure nazionali di sistema idonee a sostenere l’aggiornamento dei dirigenti, dei docenti e del personale amministrativo, tecnico e ausiliario degli istituti tecnici e a informare i giovani e le loro famiglie in relazione alle scelte degli studi per l’anno scolastico “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

31 “a.s. 2009/2010 - Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”
LABORATORI DALLA “DOTAZIONE DI LABORATORIO” ALL’IDEA DELLA SCUOLA STESSA COME “LABORATORIO” ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI COME LABORATORI DEL SAPERE SCIENTIFICO E TECNOLOGICO RAFFORZARE LA PRATICA SPERIMENTALE, I PERCORSI LABORATORIALI E LA REALIZZAZIONE DI PERCORSI INTEGRATI TRA LE VARIE DISCIPLINE TEORIA DEL RAGIONAMENTO BASATA SUL CLIMA DI LABORATORIO “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

32 DIDATTICA DI LABORATORIO
Presentare compiti e problemi autentici, situazioni significative della complessità reale, Esperienze di lavoro introdotte anche nel primo biennio attraverso: Attività di laboratorio a scuola Visite brevi in contesti aziendali Aree di progetto realizzate nella realtà classe con l’utilizzo di collaborazioni esterne del mondo aziendale Stage osservativi ( nella fase più avanzata stage in azienda, lavoro simulato, impresa formativa simulata) “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

33 “a.s. 2009/2010 - Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”
DIDATTICA DI LABORATORIO . Fondare l’azione didattica sulle tecniche di: Apprendimento cooperativo ( per il miglioramento delle competenze sociali e della responsabilità del singolo e del gruppo ) Apprendimento partecipativo (capacità di elaborare processi finalizzati alla presa di decisioni, all’ascolto empatico e al rispetto per gli altri) Apprendimento esperenziale ( potenzia-mento della curiosità e della voglia di sperimentare) “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

34 DIDATTICA DI LABORATORIO
Dalle esperienze attivate dovranno derivare : Standard formativi effettiavamente osservabili e misurabili Strategie e modelli di intervento ( dalla programmazione alla conduzione delle esperienze) che tengano conto della variabile ALUNNO “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

35 IDENTITA’ DEGLI ISTITUTI TECNICI
INSERIMENTO DI UNA DISCIPLINA TECNICA IN QUINTA CLASSE DA INSEGNARE IN LINGUA INGLESE BIENNIO COMUNE MONITORAGGIO, VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE DEGLI ISTITUTI. VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE DEGLI APPRENDIMENTI RACCORDO TRA ISTITUTI TECNICI, PROFESSIONALI, UNIVERSITA’ E IMPRESE PER IL RILANCIO DEL MADE IN ITALY

36 IDENTITA’ DEGLI ISTITUTI TECNICI
e) RIDOTTO NUMERO DELLE MATERIE E DEGLI INDIRIZZI COMPORTERA’ UN MIGLIOR ORIENTAMENTO DELLO SUDENTE f) CONTINUITA’ EDUCATIVA g) CENTRALITA’ DELL’APPRENDIMENTO REALIZZAZIONE COMPLETA DELLA SCUOLA DELL’AUTONOMIA VALORIZZAZIONE DELLA FUNZIONE DOCENTE

37 SPERIMENTAZIONE RIORDINO DELL’ISTRUZIONE TECNICA
LOMBARDIA VENETO LAZIO PUGLIA SICILIA “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

38 SPERIMENTAZIONE RIORDINO DELL’ISTRUZIONE TECNICA
Gli Istituti tecnici coinvolti hanno una consolidata base di esperienze di modelli organizzativi e culturali , per la qualità e lo sviluppo di buone pratiche didattiche , per il riferimento rivestito sul territorio di appartenenza e per un rappresentativo partenariato . Esperienze qualificanti (precedenti sperimentazioni,alternanza scuola-lavoro, impresa formativa simulata , insegnamento lingua inglese per livelli di apprendimento ecc.) “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

39 SPERIMENTAZIONE RIORDINO DELL’ISTRUZIONE TECNICA= azioni
Ambito metodologico didattico: a)orientamento scolastico b)didattica laboratoriale c)insegnare per competenze d)individuare le aree disciplinari in cui far confluire le singole discipline e)valutazione per competenze f)flessibilità del curriculo “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

40 SPERIMENTAZIONE RIORDINO DELL’ISTRUZIONE TECNICA= azioni
Ambito organizzativo Costruzione di un modello organizzativo rispondente alle nuove esigenze Proposta di utilizzazione delle diverse classi di concorso nelle nuove aree disciplinari Individuazione di eventuali correttivi allo schema di regolamento “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

41 SPERIMENTAZIONE RIORDINO DELL’ISTRUZIONE TECNICA= azioni
Ambito della comunicazione e dell’orientamento L’azione orientativa è di vitale significatività Curriculo verticale che parte dalla scuola media Forte apertura al territorio considerato una fondamentale variabile “a.s. 2009/ Roma, 8 ottobre 2009 I.I.S. Leopoldo Pirelli”

42 ORGANIGRAMMA DELLA SPERIMENTAZIONE DEL RIORDINO DEGLI ISTITUTI TECNICI
istituto di istruzione superiore " Leopoldo Pirelli " Roma ORGANIGRAMMA DELLA SPERIMENTAZIONE DEL RIORDINO DEGLI ISTITUTI TECNICI

43

44 7 FUNZIONI STRUMENTALI ELABORAZIONE, ATTUAZIONE E GESTIONE DEL POF
T. BOI AREA DELLA DIDATTICA G. BONAVENTURA VALUTAZIONE DEL SISTEMA SCOLASTICO E. CARLOMAGNO AREA DEI SERVIZI INFORMATICI E DELLA MULTIMEDIALITA’ C. CARETTA INTERVENTI PER IL SUCCESSO FORMATIVO L. COPPOLA ATTIVITA’ LINGUISTICHE STERPETTI R. GATTI AREA PROFESSIONALIZZANTE M. DE MARCO ORGANIGRAMMA DELLA SPERIMENTAZIONE DEL RIORDINO DEGLI ISTITUTI TECNICI

45 ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO
4 GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO 1 SPERIMENTAZIONE BONAVENTURA, BONUCCI, BRASIELLO, CARLOMAGNO, CASABURI, COSTA, DI FRANCESCO, DI GIOVAMBATTISTA, GRIECO, MUSCATELLO, PADOVANI PIERAVANTI, RUSSO M.R.,SANTINI GRUPPO DI LAVORO 3 ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO BONUCCI, DE MARCO, DI FRANCESCO, DI GIOVAMBATTISTA, FALOSSI, MASTRANTUONO, SANTINI GRUPPO DI LAVORO 2 P.O.F. MAZZENGA, RUSSO M.R., SANTINI GRUPPO DI LAVORO 4 LEGALITA’ BIANCHI, CERBONE, COPPOLA, D’ANDREA, LAUDANDO, PROVENZANO, SANCHI ORGANIGRAMMA DELLA SPERIMENTAZIONE DEL RIORDINO DEGLI ISTITUTI TECNICI

46 2 RESPONSABILI DELLA SPERIMENTAZIONE
SETTORE ECONOMICO INDIRIZZO: AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING A. GATTI SETTORE TECNOLOGICO INDIRIZZO: COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO T. BOI ORGANIGRAMMA DELLA SPERIMENTAZIONE DEL RIORDINO DEGLI ISTITUTI TECNICI

47 2 COMITATI TECNICO-SCIENTIFICI
SETTORE ECONOMICO INDIRIZZO: AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING DI GIOVAMBATTISTA, LULLI, MANNUCCI, RICCIUTO SETTORE TECNOLOGICO INDIRIZZO: COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO CIANCIO, DI STEFANO, LA ROSA, SANTINI ORGANIGRAMMA DELLA SPERIMENTAZIONE DEL RIORDINO DEGLI ISTITUTI TECNICI

48 2 UFFICI TECNICI SETTORE ECONOMICO
INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING L. DI SALVO SETTORE TECNOLOGICO INDIRIZZO: COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO M. ZAPPELLI ORGANIGRAMMA DELLA SPERIMENTAZIONE DEL RIORDINO DEGLI ISTITUTI TECNICI

49 LA MIGLIORE RIFORMA …. PARTE DALL’INTERNO DELLA SCUOLA, HA RADICI NELLA PROGETTAZIONE DEI CURRICULI, SI ATTUA IN UNA NUOVA CULTURA DELLA PROFESSIONE DOCENTE

50 grazie per l'attenzione


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