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PubblicatoVittore Smith Modificato 10 anni fa
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Visita a Ruvo del Monte Il giorno 12 ottobre noi alunni delle classi 5^A e 5^B ci siamo recati a Ruvo del Monte per visitare il museo in cui si trovano i modelli delle macchine di Leonardo da Vinci. Vicino al museo abbiamo osservato un dipinto che illustra la Dea Eos che rapisce un giovane per portarlo nella terra della felicità. Intanto è arrivato il sindaco l’avv. Donato Romano che ci ha accolti e ci ha accompagnato all’interno del museo, ci ha dato notizie su Leonardo da Vinci e ci ha spiegato e descritto, in modo molto semplice ma efficace, le varie macchine esposte. Siamo stati tutti davvero attenti! Tra le varie macchine c’erano: il paracadute, il mulino, l’anemometro, l’ala battente, il carro armato, la ruota dentata, la vite aerea, l’argano e tante altre, ma, tra tutte, quella che ci ha colpito di più è stato il carro armato. Al termine della visita abbiamo ringraziato e salutato il sindaco; di seguito ci siamo recati dal parroco Don Gerardo che ci ha portati al museo dove si trovano le statue di antiche chiese, gli incensieri e i vestiti che si usavano durante la Santa Messa. Poi ci siamo recati in un’altra sala dove c’erano vari oggetti del periodo dell’ultima guerra mondiale (pentole, mobili, attrezzi agricoli e di vari mestieri scomparsi); in un’altra stanza c’erano diversi reperti archeologici e anche la ricostruzione di un’antica tomba con lo scheletro messo in posizione rannicchiata. C’erano anche dei fossili di conchiglie; in un’ altra stanza c’ erano cestini fatti in vimini, c’erano le selle e gli zoccoli per gli asini. Infine abbiamo visitato il museo archeologico all’interno del municipio: abbiamo visto antichi vasi greci decorati con disegni geometrici e immagini della vita quotidiana.
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Il mulino Il mulino serviva per macinare il grano.
Per prima cosa il grano veniva messo nel contenitore, poi degli uomini o degli animali muovevano una leva, che azionava gli ingranaggi. Gli ingranaggi attivavano le macine che schiacciando il grano producevano la farina, che a sua volta finiva in un sacco.
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Il frantoio Serviva per fare l’olio. Si mettevano le olive nel contenitore; azionando la manovella gli ingranaggi giravano e schiacciavano le olive e quindi usciva l’olio.
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L’ ANEMOMETRO Questa macchina di nome anemometro serviva per misurare la velocità del vento. La “paletta oscillante” viene mossa dal soffio del vento e, osservando le tacche incise sull’arco di legno, si può misurare la sua intensità e velocità.
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IL PONTE MOBILE Questa macchina chiamata ponte mobile serviva per costruire in poco tempo dei ponti per oltrepassare i grandi e profondi fiumi. Con pochi pali intrecciati su lunghe tavole di legno si poteva costruire un ponte resistente.
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IL CONTA CHILOMETRI Questa particolare macchina serviva per calcolare una distanza ben definita. Le ruote, durante lo spostamento della macchina, facevano muovere un ingranaggio che, girando, faceva cadere dei sassolini ad una distanza precisa. Alla fine del percorso, contando i sassolini, si poteva calcolare la distanza.
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La bicicletta La bicicletta era stata costruita con molti pezzi di legno, su progetto di Leonardo, ma realizzata da un suo allievo; lo scopo della bicicletta era di non fare stancare chi camminava a piedi. Questa bicicletta aveva una catena, due ruote, un sedile a forma di becco, un manubrio e due pedali.
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L’argano L’argano è uno strumento che serve per sollevare dei pesi enormi. Per far funzionare l’apparecchio veniva attaccato un mulo o i buoi all’ingranaggio i pesi venivano sollevati senza molta fatica.
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Questo strumento serviva per creare delle lime di ferro.
Era costituito da un ingranaggio che faceva scorrere la lima mentre un martello batteva e incideva tante tacche sulla lima.
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IGROMETRO Questa macchina si chiama misuratore di umidità (igrometro). Serve a misurare la percentuale di umidità nell’aria. È come una bilancia con due piatti: su uno di questi c’è l’ovatta e sull’altro la cera. Quando c’è umidità nell’aria l’ovatta si bagna e diventa pesante quindi fa pendere il piatto della bilancia verso il basso; la cera sale perché non si inzuppa d’acqua e resta più leggera.
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L’addrizzapali poteva essere costruito in due modi:a legna oppure a vite. L’addrizzapali a legna si usava per raddrizzare i pali fino a farli andare nel buco che avevano scavato. L’addrizzapali a vite aveva più colonne perché si scavava una buca molto profonda, e poteva alzare pali molto più alti.
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La vite aerea La vite aerea era caricata da una persona.
Quando la carica veniva lasciata la vite aerea iniziava ad alzarsi verso l’alto, perché tagliando l’aria si sollevava. Dopo un po' di tempo scendeva giù come una trottola. Era formata da un tronco centrale e una tela a spirale.
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Il carro armato Il carro armato era una macchina da guerra, ed aveva una forma triangolare. All’interno del carro armato lo spazio era ampio in modo che ci andassero i soldati e i cavalli che servivano per spostarlo. Sotto il carro si trovavano delle ruote, sopra le ruote erano posizionati diverse bocche di cannoni; la struttura era fatta in legno.
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La ruota falciante è una macchina da guerra trainata dai cavalli
La ruota falciante è una macchina da guerra trainata dai cavalli. Serviva per uccidere i nemici, ed era molto violenta. Quando i cavalli correvano velocemente le falci andavano più veloci e tagliavano di più, e c’erano tanti morti.
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Il carro con le falci serviva per le grandi guerre.
Quando c’erano tanti nemici usavano quella a quattro falci, quando c’erano pochi nemici usavano quella a due falci. Era trainata da due cavalli; quando giravano, le ruote muovevano le falci e chi si trovava sui lati veniva tagliato. Poi c’era un altro tipo di carro che aveva grandi palle di ferro che colpivano tutti i nemici. Aveva una costruzione che riparava le persone dentro. Poteva essere trainato da uno o due cavalli.
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Questo è un modello di ponte mobile
Questo è un modello di ponte mobile. Quando i nemici volevano attraversare il ponte, gli asini lo giravano attraverso una manovella. Si poteva anche scegliere la direzione perché la manovella che stava a sinistra faceva ruotare il ponte verso sinistra e quella di destra lo faceva ruotare verso destra.
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Questa macchina si chiama scala mobile ed
è stata inventata da Leonardo Da Vinci. Serviva a salire e scendere da un luogo alto. Girando la ruota in senso antiorario la scala veniva alzata; girandola in senso orario veniva abbassata. Era come un’attuale scala dei pompieri.
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Il ponte mobile coperto serviva per assaltare i castelli senza farsi male, perché il passaggio dei soldati era protetto da una tettoia di legno. Il ponte veniva avvicinato alle mura del castello, i soldati salivano sulla scala, si passava dentro il ponte coperto così si potevano difendere dai nemici. Quando lo avevano attraversato, scendevano nel castello.
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ALA BATTENTE Leonardo da Vinci ha costruito queste ali per volare perché credeva che l’uomo potesse volare come gli uccelli. Ma le ali erano molto più grandi per far volare gli uomini. Erano costruite con una leva che faceva sbattere le ali consentendo agli uomini di alzarsi in volo. Ma il volo non durava a lungo e non andava molto in alto.
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Questa macchina, costruita e inventata di Leonardo da Vinci consentiva di difendersi dagli attacchi nemici alle mura del castello. Quando i nemici si arrampicavano sulle mura, dall’interno altri soldati tiravano delle funi attaccate a dei grandi pezzi di legno che spingevano le scale dei nemici e li facevano cadere a terra.
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I reperti nel Museo Civico
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