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PubblicatoAngelica Villa Modificato 10 anni fa
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CORSO DI MIOCROZONAZIONE SISMICA E VALUTAZIONE DELLA RISPOSTA SISMICA LOCALE PER LA RICOSTRUZIONE POST-TERREMOTO Indagini geofisiche profonde: la sismica a riflessione all’Aquila Rel. Dr. Vincenzo Di Fiore (IAMC-CNR, Napoli)
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In un mezzo elastico, omogeneo, isotropo, vengono generate:
Onde di volume Onde P (Primarie, Longitudinali) Onde S: (Secondarie,Trasversali) Onde superficiali Onde di Rayleigh Onde di Love Nella sismica a Riflessione e Rifrazione vengono considerate le onde P. Onde superficiali sono “rumore” per la Sismica a Riflessione e Rifrazione. Le onde S sono utilizzate in altre Applicazioni: es. Normativa Sismica. Onde di Corpo o Onde di Volume sono quelle onde che si propagano dalla sorgente sismica, attraverso il volume del mezzo interessato, in tutte le direzioni. Onde P: oscillazione nel senso di propagazione compressione-dilatazione, più veloci Onde S: oscillazione in piani perpendicolari al senso di propagazione, polarizzate Sh Sv. Non possono propagarsi in mezzi fluidi, in cui il modulo di rigidità (μ) è nullo. Velocità 60-70% le Vp Le onde superficiali vengono a crearsi a causa dell'intersezione delle onde di corpo con una superficie di discontinuità fisica, la superficie libera della terra, la superficie di separazione tra la crosta terrestre e l'atmosfera terrestre. Si propagano guidate lungo la superficie e la loro energia decade esponenzialmente con la profondità (motivo per cui si dicono superficiali). Onde di superficie altamente dispersive, forte riduzione energia con la profondità Onde Rayleigh producono un movimento rotatorio retrogrado rispetto direzione di propagazione Onde di Love: sono le onde di superficie pi� veloci. Il movimento delle particelle elementari è perpendicolare rispetto alla direzione di propagazione. velocità maggiore di quella delle onde S negli strati pi� superficiali della crosta. K modulo incompressibilità
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La prospezione sismica consiste nel generare impulsi di breve durata ed ampiezza limitata utilizzando apposite sorgenti; i segnali riflessi sono successivamente raccolti e registrati da opportuni sensori organizzati secondo determinate configurazioni spaziali. L’insieme di tutti i segnali e del rumore (sia quello dell’esperimento che quello ambientale), registrati dal sensore nel tempo, formano una traccia sismica. Le tracce sismiche registrate simultaneamente in risposta ad una singola energizzazione (shot) formano un record sismico (shot gather).
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Record sismico In un record sismico si possono individuare:
Onde riflesse; Onde dirette; Onde rifratte; Onda d’aria; Multiple e riverberazioni; Rumore ambientale
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Impedenza Acustica (AI): AI = Z = Vp * dove
Strettamente connessa alla velocità di propagazione delle onde sismiche nei diversi mezzi, è l’impedenza acustica (AI), Impedenza Acustica (AI): AI = Z = Vp * dove Vp = velocità onde compressive = densità Tale grandezza è un importante parametro che quantifica la “diversità” tra i due mezzi a contatto: quanto maggiore sarà la differenza tra le caratteristiche fisiche dei due mezzi (in particolare velocità e densità), tanto maggiore sarà la differenza tra le relative impedenze acustiche. Difficile stabilire la litologia in base alla sola velocità Vp ed all’impedenza acustica. Anche la densità non è univocamente definita. Fig.2 Relazione tra Porosità e Velocità Densità e Velocità sono funzione: Litologia Porosità Compattazione Contenuto di fluidi
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In una sezione sismica compaiono molti riflettori
In una sezione sismica compaiono molti riflettori. I maggiori cambiamenti nelle propietà chimico/fisiche delle rocce producono delle riflessioni forti e continue. Un riflettore sismico è il limite tra corpi con diverse propietà (cambiamento litologico, contenuto di fluidi). Le diverse propietà causano la riflessione/rifrazione delle onde sismiche. Bed 1 Bed 2 Incoming ray Reflected ray Refracted ray lower velocity higher velocity energy source signal receiver Da sottolineare che un riflettore rappresenta principalmente una variazione di IA. I Valori di AI producono caratteristiche differenti nelle riflessioni.
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Onde sismiche e interfacce
Quando un’onda incontra una repentina variazione nelle caratteristiche elastiche di un mezzo, come una superficie di separazione tra due strati, parte dell’energia è riflessa e continua a viaggiare nello stesso mezzo dell’energia incidente, mentre la restante parte è rifratta nel mezzo inferiore con un netto cambio della direzione di propagazione del raggio all’interfaccia. Passaggio da onda a raggio sismico Per velocità costanti i fronti d’onda generati per il principio di Hyugens saranno paralleli. Per distanze molto grandi il fronte d’onda sferico può essere sostituito da un piano ad esso tangente. In base a quanto detto prima quindi la retta normale alla prima superficie sarà perpendicolare anche alle altre, tali semirette si chiamano raggi sismici. Pur non avendo realtà fisica semplificano la trattazione dei percorsi dei fronti, in quanto non considerano tutte le grandezze del fenomeno ondulatorio ma solo tragitti e tempi di viaggio dell’onda. Quando un raggio sismico incide su un piano il percorso che i raggi generati (4) saranno gestiti dalla legge della Riflessione e dalla legge della Rifrazione o di Snell Legge di snell: principi 1) raggio incidente riflesso e rifratto giacciono tutti in un piano perpendicolare alla suxf di separazione tra i due mezzi 2) il sen dell’angolo incidente sta al sen del rifratto come la V1 sta al V2 La rifrazione avviene se V2>V1 al crescere di V2 il raggio rifratto si avvicina alla superficie di separazione. Se V2=V1 nessuna deviazione del raggio incidente. Principio di Fermat:"il percorso fra due punti preso da un raggio di luce è quello che è attraversato nel minor tempo". La riflessione e la rifrazione sono alla base della sismica. Legge di Snell (legge della rifrazione) con V2>V1
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Modello Convoluzionale
E’ di grande importanza in sismologia poiché la Terra ha un comportamento convoluzionale se sollecitata da sorgenti di energia elastica. Il modello convoluzionale ci spiega come l’onda acustica interagisce con la Terra per “costruire” la traccia sismica. x(t)= s(t)*e(t) + n(t) x(t)=sismogramma s(t)=sorgente sismica e(t)=mezzo attraversato n(t)=rumore random La validità di questo modello si fonda su diverse assunzioni che ne rendono più semplice la trattazione matematica: 1. Nel sottosuolo sono ipotizzate discontinuità orizzontali. 2. La sorgente utilizzata genera solo onde piane longitudinali che incidono verticalmente su ciascuna discontinuità in modo tale da non generare onde di taglio (Zero-offset: sorgente e ricevitori coincidenti).. 3. La forma dell’ondina sorgente e stazionaria, cioè non varia durante la propagazione nel sottosuolo. 4. Il rumore casuale presente nelle registrazioni è noto e trascurabile. 5. La forma d’onda della sorgente è conosciuta. 6. La riflettività terrestre è una sequenza casuale. Il modello convoluzionale è la teoria alla base delle costruzione di un sismogramma. Prima d’esporre in termini specifici come si esprime formalmente il modello convoluzionale per una registrazione sismica (sismogramma,) descriviamo l’operazione alla base di tale modello la convoluzione.
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Sismogramma x(t)=s(t)*e(t)+n(t) dove: s(t)=sorgente sismica
e(t)=mezzo attraversato n(t)=rumore random Come nasce un sismogramma: 1.data la stratigrafia 2.ognuna con il suo valore di IA (diverse Vp e densità) 3.la variazione d’impedenza acustica al passaggio è indicata dal COEF di RIFLESSIONE R coefficiente di riflessione Le singole forme d’onda si combinano tra loro(costruttivamente/distruttivamente) per dare il sismogramma. Scopo dell’elabora e dell’acquis. È ricostruire la riflettività terrestre. L’obiettivo dell’acquisizione/elaborazione è: ridurre n(t) ricostruire e(t) La traccia sismica è una serie temporale che rappresenta la registrazione della risposta del sottosuolo (riflettività terrestre) alla perturbazione indotta dalla sorgente sismica.
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Esempio di shot gather
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Sismica a Riflessione e a Rifrazione
Una delle metodologie che meglio consente la ricostruzione del sottosuolo con un elevata accuratezza e risoluzione La tomografia è un metodo che permette di individuare anomalie nella velocità di propagazione delle onde sismiche. L’elevato potere risolutivo offre la possibilità di ricostruire stratigraficamente situazioni complesse. La sismica a riflessione multicanale risulta molto efficace nelle applicazioni geologico-strutturali in quanto fornisce una sezione del sottosuolo molto simile a una “sezione” geologica e consente, quindi, di eseguire analisi strutturali e di stratigrafia “sismica” sui riflettori.
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La registrazione sismica è più complessa di una
semplice forma d’onda sinusoidale. Vengono generate una complessa varietà di forme d’onda; Vengono generate un “mix” di frequenze ognuna delle quali ha una fase differente; La Terra è un sistema fisico complesso. - Le tecniche di riflessione non sono soggette all’assunzione di velocità crescente con la profondità. - Le tecniche di riflessione richiedono, per evidenziare una data interfaccia, sorgenti più piccole e stendimenti più corti poiché il percorso dei raggi riflessi è prevalentemente verticale. - Le tecniche di riflessione possono potenzialmente risolvere caratteristiche deposizionali superficiali e ricostruire strutture di difficile definizione con l’uso di tecniche di rifrazione. ad ingrandimenti successivi le sezioni sismiche mostrano sempre di più la loro complessità come forme d’onda rappresentate.
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Risoluzione Sismica Con questo termine si intende quanto due punti, possono essere vicini e rimanere tuttavia distinti nell’immagine sismica. L’onda acustica può essere descritta in termini di: Ampiezza: E' la misura dello scostamento massimo dalla posizione di equilibrio. Lunghezza d’onda: Distanza tra due punti corrispondenti lungo la forma d'onda. Frequenza: Numero di cicli che vengono compiuti dall'onda in un secondo, dove un ciclo si intende composto da una semionda positiva e una semionda negativa. Periodo: Tempo impiegato per compiere un ciclo completo. Fase: è la relazione tra due forme d’onda Velocità Ampiezza Periodo (secondi) / Lunghezza d’onda (metri) Frequenza: N° di onde in 1 secondo (Hertz) Velocità = Frequenza * Lunghezza d’onda Fase: ritardo del fronte d’onda
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Risoluzione Verticale
La soglia considerata limite per una buona risoluzione verticale è λ/4. Per valori minori di λ/4, i riflettori non sono più risolvibili, in quanto, i segnali riflessi al tetto ed al letto dello strato entreranno in interferenza costruttiva simulando un unico riflettore dalla forte ampiezza. La risoluzione verticale può essere migliorata in fase di elaborazione mediante delle tecniche di deconvoluzione che, comprimendo l’ondina di base, ampliano lo spettro in frequenza del segnale
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Risoluzione Orizzontale
La Prima Zona di Fresnel è l’area dove le onde, che differiscono tra loro meno di una lunghezza d’onda, interferiscono costruttivamente. Considerazione sul passaggio da raggio sismico a fronte d’onda. Riflettori più piccoli della prima zona di Fresnel, generano la stessa risposta.
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Rv=λ/4 La Risoluzione è una funzione della lunghezza d’onda
Sia la risoluzione verticale che quella orizzontale diminuiscono con la profondità: La Frequenza diminuisce La Velocità aumenta e quindi aumenta la lunghezza d’onda Noi “controlliamo” il rapporto frequenza/ampiezza Acquisizione Parametri d’acquisizione appropriati Geometria d’acquisizione (posizione scoppio-ricevitore). Stendimento grande per sopprimere noise ma piccolo per preservare le alte frequenze Caratteristiche sorgente Processing La Deconvoluzione aumenta la risoluzione verticale La Migrazione aumenta la risoluzione orizzontale
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Sistema d’acquisizione
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Tempo di energizzazione conosciuto Economica e Sicura
Sistema di energizzazione Sistema di acquisizione Sistema di registrazione Sorgente sismica Geofoni Sismografi Ripetibile Elevata Risoluzione Tempo di energizzazione conosciuto Economica e Sicura
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Sorgenti da impatto Martello Svantaggi Vantaggi Non ripetibile
Basso costo Semplici da maneggiare e manutenere Svantaggi Non ripetibile Faticosa Poco energetica Genera energia a bassa frequenza
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Fucile sismico Vantaggi Svantaggi Ripetibile
Energia immessa superiore al martello Genera energia a più alta frequenza Svantaggi Onde superficiali (ground roll) Sicurezza Equipaggiamento
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Massa battente Impatto al suolo di un grave in caduta libera o accelerata, l’accelelazione può avvenire tramite spinta idraulica (hydra_pulse) o elastico Svantaggi Penetrazione non elevata Vantaggi Ripetibile; Ampio spettro di frequenze; Impatto ambientale nullo.
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Esplosivo Vantaggi Svantaggi Molto energetiche Sicurezza
Alta frequenza Ripetibile Svantaggi Sicurezza Acquisizione più lenta Forte impatto ambientale (permessi) Costi d’acquisizione e manutenzione
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Sorgenti vibratorie
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Vantaggi Alta Ripetibilità Alta frequenza Molto energetiche Basso impatto ambientale Svantaggi Elevati costi d’acquisizione e manutenzione
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SENSORI SISMICI I rilevatori utilizzati di norma in prospezione sismica terrestre sono velocimetri e sono chiamati geofoni. Un geofono misura il moto del suolo traducendolo in un segnale elettrico e trasmettendolo al sismografo.
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Il magnete interno al geofono si muove con il terreno in quanto solidale ad esso mentre la bobina, essendo sospesa alla molla, agisce come elemento inerte rispetto al suolo, questo moto relativo genera una tensione. La risposta dei geofoni ad un segnale di ingresso è espressa in termini di ampiezza. La curva ampiezza-frequenza definisce la relazione tra il fattore di trasduzione (rapporto tra la tensione misurata e la velocità di vibrazione per ogni frequenza) e la frequenza. Si osserva un picco in corrispondenza della frequenza naturale del sistema oscillante, per la quale si verificherebbe risonanza se non si ricoresse allo smorzamento (resistenze di shunt)
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Sismografi Il segnale tradotto dal geofono viene registrato da una stazione sismica (sismografo). I segnali analogici provenienti dai geofoni (24) giungono al geode (sismografo) e qui vengono digitalizzati mediante convertitori analogico/digitali. I dati sono archiviati in un Laptop connesso via Ethernet ai Geodi.
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Acquisizione digitale
Acquisire un dato fisicamente continuo, in forma digitale o numerica, significa campionarlo ad intervalli di tempo regolari e renderlo in forma discreta rappresentandolo mediante una serie temporale. Vantaggio: possibilità di elaborare il segnale e riduzione della quantità di spazio necessaria per storarlo. Passo di campionamento (Δt): l’intervallo di campionamento deve essere tale da poter ricostruire la massima frequenza a cui si è interessati. Fn = 1/2Δt Es: Δt = 1ms, Fn = 500hz Tale frequenza, è quella massima estraibile dai dati ed è campionata due volte per ciclo. La massima frequenza utilizzabile è la metà di quella di Nyquist, corrispondente a quattro campioni per ciclo. Occorre quindi, prima di scegliere l’intervallo di campionamento, avere le idee abbastanza chiare sulla massima frequenza del segnale e quindi sulla risoluzione che si vuole ottenere dal sondaggio.
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Variazione della Frequenza al variare del t
Passaggio dal segnale in continuo passo di campionamento e segnale camionato e ricostruzione del segnale Confronto al variare del campionamento riduzione della frequenza rappresentata
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L’acquisizione dei dati necessari per la costruzione di un profilo sismico a riflessione, avviene con la disposizione dei geofoni lungo una linea il più retta possibile, questi registreranno la risposta del sottosuolo alle sollecitazioni causate dall’onda generata dalla sorgente artificiale, trasformandola in segnale digitale. L’eseguire più energizzazioni successive e l’utilizzare un alto numero di ricevitori, ci permette d’avere una copertura multipla di uno stesso riflettore profondo, ovvero di avere più riflessioni dallo stesso punto Spaziatura ricevitori: 5m; Spaziatura sorgenti: 10 m Tale schema d‘acquisizione consente di registrare sia eventi riflessi con alta copertura in un ampio intervallo di offset (riflessioni quasi verticali a piccoli offset e ad offset maggiori le riflessioni post-critiche), sia eventi rifratti in profondità, adatti per la tomografia dei primi arrivi.
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La copertura (Fold) è definita come il numero di volte che uno stesso punto in profondità viene campionato, ciò può essere formalmente espresso come: copertura = N/2n , dove N è il numero di geofoni ed n è l’intervallo tra due posizioni della sorgente. CRG – Common Receiver gather: raccoglie le tracce registrate dallo stesso ricevitore (d). COG – Common Offset Gather: raggruppa le tracce aventi lo stesso offset (distanza sorgente-geofono) (c). CMP – Common Midpoint Gather: riunisce tutte le tracce aventi lo stesso punto medio (b). Da notare che nel caso di riflettori piani il CMP coincide con il CDP (Common Depth Point). CSG – Common Shot Gather: raccoglie tutte le tracce che sono caratterizzate dalla stessa posizione della sorgente, in altre parole è l’insieme delle registrazioni di tutti i geofoni effettuate per uno scoppio (a). In fase d’elaborazione, conoscendo la geometria d’acquisizione, sarà possibile combinare le tracce sismiche provenienti da ciascun ricevitore in maniera tale da ottenere varie configurazioni, ciascuna delle quali enfatizza aspetti diversi del database acquisito
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Seismic Processing Dato di campagna Sezione sismica
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Lo scopo dell’elaborazione di dati di sismica a riflessione è il tentativo di ricostruire dalle tracce registrate la riflettività terrestre estrapolandola sulla base del modello convoluzionale. Il prodotto finale della sequenza di elaborazione convenzionale è una sezione sismica stack che contiene informazioni su struttura e stratigrafia della zona esplorata. A a partire dall’analisi di un profilo sismico, la successiva operazione di interpretazione è mirata a risalire alla presenza e posizione delle discontinuità nel terreno e possibilmente anche a delle informazioni sulle proprietà fisiche dei mezzi che compongono il terreno (ossia, in senso lato, litologia, porosità, eventuale presenza di fluidi).
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Gli obiettivi generali dell’elaborazione sismica sono l’incremento del rapporto segnale-rumore ed il miglioramento della risoluzione sia verticale che orizzontale. Le operazioni fondamentali dell’elaborazione convenzionale dei dati sismici sono, nell’ordine usuale di applicazione: 1) Deconvoluzione; 2) Stacking; 3) Migrazione. Il volume dei dati sismici è rappresentato nelle coordinate dell’elaborazione: CMP-offset-tempo. La deconvoluzione agisce lungo l’asse del tempo e incrementa la risoluzione verticale. Lo stacking comprime il volume dei dati nella direzione dell’offset e produce il piano della sezione stack (la faccia frontale del prisma). La migrazione muove gli eventi inclinati nella loro posizione reale e collassa le diffrazioni, aumentando così la risoluzione orizzontale. (Yilmaz,1987).
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Esempio flusso elaborazione
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Strumentazione utilizzata
N. 6 Sismografi modulari “Geode” a 24 bit a 144 canali Geofoni verticali a stringa doppia da 14 Hz Sorgente: Sistema idraulico a mazza battente auto movente (trattore agricolo) Minipulse 2800 Joule Parametri e geometria di acquisizione Distanza intergeofonica: 5 m Distanza tra shot: 10 m Intervallo di campionamento: 1 ms Finestra temporale: 2 s
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SEQUENZA PROCESSING
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Progetto CNR – CERFIS - CARISPAQ
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Profilo Corso CORSO Lunghezza linea: 955 metri N° canali: 192
N° shot: 91 NE Profilo Corso SW
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Tomografia Corso NE SW RMS: 5.65
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Sezione Stack NE SW Profilo Corso
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Sezione Migrata in profondità
SW Profilo Corso
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Profilo Sallustio SALLUSTIO Lunghezza linea 295 metri N° canali: 60
N° shot: 27 NW Profilo Sallustio SE
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Sezione Stack SE NW Profilo Sallustio
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Tomografia Sallustio RMS: 2.1
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Profilo Pettino PETTINO Lunghezza linea 340 metri N° canali: 69
N° shot: 39 Profilo Pettino
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Sezione Stack NW SE Profilo Pettino
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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