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PubblicatoNicola Porta Modificato 11 anni fa
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AZIONI E TECNOLOGIE PER RIDURRE LE EMISSIONI Automobile ed emissioni di CO2: quali scenari per la mobilità sostenibile? Mario Zambrini Milano, 16 dicembre 2008
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La mobilità in Italia (Audimob) Secondo il Rapporto congiunturale 2007 (La domanda di mobilità degli individui) elaborato da Isfort, il 20,4% degli spostamenti totali avviene a piedi o in bicicletta (era il 26,9% nel 2001), mentre la restante quota si distribuisce fra autovettura privata, moto e mezzo pubblico Sul totale degli spostamenti motorizzati, il trasporto pubblico mantiene tra 2001 e 2007 una quota di mercato pari a circa il 12%, mentre lautomobile soddisfa l82,6% (80,6% nel 2001) e moto e ciclomotori il moto e ciclomotori il 5,4% (7,4 nel 2001)
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Il rapporto caratterizza gli spostamenti anche in funzione del raggio della mobilità, distinguendo fra mobilità di prossimità (entro 2 km), a corto raggio (fra 2 e 5 km), locale (tra 5 e 10 km), a media distanza (tra 10 e 50 km) e a lunga distanza (oltre 50 km). Nel 2007 la mobilità di prossimità totalizza il 30,8% della mobilità totale (era il 38,7 nel 2001); la mobilità a corto raggio il 22% (24,9 nel 2001), quella locale il 20,6% (18,2 nel 2001), quella a media distanza il 23,7% (16,3 nel 2001)e quella a lunga distanza il 2,9% (1,7 nel 2001). Nel complesso, oltre la metà degli spostamenti si sviluppa su percorsi inferiori ai 5 km, ed oltre il 70% su percorsi inferiori ai 10 km. La mobilità in Italia (Audimob)
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Emissioni di CO2 dal settore dei trasporti Nel 1990 i trasporti su strada contribuivano per il 25% alle emissioni antropogeniche di CO2 equivalente; nel 2006 la percentuale risulta essere del 33% circa. Il settore dei trasporti nel suo complesso contribuisce nel 2006 per il 34% alle emissioni antropogeniche di CO2 italiane; nel 1990 la percentuale era del 29%. Lincremento del settore non è solamente relativo: le emissioni sono aumentate anche in termini assoluti. [Dati ISPRA – CORINAIR SNAP 1990-2006]
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Emissioni di CO2 dal settore dei trasporti
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La mobilità urbana: Italia ed Europa Secondo Ecosistema Europa 2007, il rapporto di Ambiente Italia che propone una valutazione integrata della sostenibilità nelle principali città europee a confronto con le grandi città italiane, le autovetture circolanti nelle nostre città sono generalmente assai più numerose di quelle rilevate in altre grandi metropoli europee. Specularmente, la dotazione di piste ciclabili nelle nostre città è generalmente di molto inferiore a quella che caratterizza le metropoli europee
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Ecosistema Europa 2007
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La motorizzazione privata in Italia
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Le dieci autovetture a benzina più efficienti (dati ripresi dalla Guida al risparmio di carburante ed alle emissioni di CO2 delle autovetture edita nel 2008 dal Ministero dellIndustria ai sensi della direttiva 1999/94/CE) hanno emissioni unitarie di CO2 comprese fra 103 e 118 g/km, e consumi di carburante in ciclo urbano compresi fra 4,9 e 6,6 litri/100 km). Le dieci autovetture diesel più efficienti hanno emissioni di CO2 comprese fra 88 e 115 g/km e consumi in ciclo urbano compresi fra 3,4 e 5,5 litri/100 km. Le performance delle automobili in commercio
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Le auto a benzina di media cilindrata (1,2-1,6 litri) dichiarano emissioni di CO2 dellordine dei 140-190 g/km, quelle di medio-alta cilindrata (2-3 litri) hanno emissioni di CO2 generalmente variabili fra 190 e 250 g/km (e consumi urbani compresi fra 10 e 16 litri/100 km). I cosiddetti SUV (o comunque gli autoveicoli a trazione integrale) superano spesso i 300 g/km di CO2 con consumi in ciclo urbano fino a 18-20 litri/100 km. Uno fra i più gettonati modelli di fuoristrada commercializzato in Italia (e ormai diffusamente presente nelle nostre città) dichiara una emissione media di 458 g/km di CO2, ed un consumo di benzina in ciclo urbano di 23,5 litri/100 km. Le performance delle automobili in commercio
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La pianificazione dei servizi e delle infrastrutture dei trasporti deve uscire dallautoreferenzialità che una impostazione esclusivamente settoriale ha finora determinato. La pianificazione dei trasporti deve rispondere ad obiettivi terzi: accessibilità, qualità dellambiente, tutela delle risorse. I trasporti non sono un obiettivo in quanto tale; i trasporti sono un mezzo funzionale ad altri obiettivi. Nuovi paradigmi per la pianificazione del settore
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Grazie per la vostra attenzione! www.ambienteitalia.it
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